Alla vigilia di Natale, anche compleanno di Louis, mi decisi ad andare a trovarlo in ospedale. Fuori pioveva a dirotto, ma non importava. Dovevo andare.

Prima, però, volevo prendergli un regalo.

Entrai con Angel nel negozio di dolci, e comprai un Babbo Natale tridimensionale fatto di cioccolata.

Angel, Niall e Zayn, vennero con me in ospedale.

Entrammo. Si respirava aria carica di ansia e angoscia, anche nella vigilia di Natale.

Domandai ad un medico dov'era Louis Tomlinson, e mi portò davanti alla sua stanza.

Bussai ed entrai subito...Louis era disteso in un letto. Senza capelli. Era sveglio. Mi venne un colpo al cuore. Volevo piangere, ma non potevo. Dovevo mostrarmi felice. Lui era già triste per conto suo, non potevo rattristarlo ancora di più. Mi feci coraggio. Sorrisi.

:-Ciao Cloe!- disse con voce flebile.

:-Ehilà, Louis! Buon compleanno...-

:-Grazie...-

Gli porsi il piccolo regalo.

:-Tieni...per te...è una cavolata, niente di speciale...-

Entrarono nella stanza anche gli altri. Per fortuna. Ero imbarazzatissima.

:-Hey Tomlinson, come butta?- disse Niall.

:-Bene...-rispose a Niall.

:-Grazie mille per il Babbo Natale, Cloe! È bellissimo...e sembra pure buono!- non si dimenticò di dire.

:-Ahah, figurati!- dissi arrossendo.

Lasciammo i tre maschi parlare nella stanza, mentre io ed Angel aspettavamo fuori. La visita durò un bel po'.

Quando Zayn e Niall uscirono, augurammo per l'ultima volta "Buon compleanno" a Louis, e andammo fuori dall'ospedale.

Mentre eravamo in macchina, mi accorsi che scendevano lacrime dai miei occhi.

Piangevo, ma in silenzio. Non volevo che mamma e papà se ne accorgessero.

Angel, mi vide, e mi abbracciò, senza pronunciare una parola.

Mamma e papà ci lasciarono davanti a casa, e poi se ne andarono. Non si fregavano mai di niente loro.

Gli altri entrarono, e io rimasi fuori in terrazzo.

Piangevo, il trucco era ormai andato a farsi benedire e avevo le guance rigate di mascara misto a ombretto glitter misto a lacrime.

Volevo stare sola.

Non mi fregava niente se mi bagnavo i capelli o i vestiti. Stavo male. E non era come nei film, che mentre piangevo veniva il fidanzato e mi baciava. No. Perchè questa volta il fidanzato non c'era. E se ci fosse stato sarebbe in ospedale.

Angel venne fuori con me.

:-Cloeee...-disse dispiaciuta-dai, vieni dentro con noi.-

:-No...-singhiozzai-lasciami al freddo.-

:-Ascolta Cloe...il fatto che Louis stia male, non significa che devi stare male anche tu. Ora vieni con noi...dai, stanno facendo il tuo programma preferito.-

:-Non m'importa del programma che danno in tv. Louis era senza capelli. Mi ha fatto male vederlo. Più che male. Malissimo.-

:-Cloe, io ti capisco. Sai...nostro padre è a Londra con il tumore. Niall, io e la mamma, siamo venuti qui per stargli più vicini. Però, mio padre sta lottando per vivere. E io conto su di lui, anzi, noi contiamo su di lui. Lui è l'eroe di Niall fin da quando era piccolo. Gli hanno rilevato un tumore a 30 anni, e ora ne ha 43. Non ha mai smesso di sperare, ed è ancora qui, in mezzo a noi. Mi madre è sempre stata positiva, e ha insegnato anche a noi ad essere positivi.-

:-Non lo sapevo...-

:-Ora entri con noi?-

:-Ok...-

Entrai in casa, e mi misi davanti al camino ad asciugarmi. Non parlai.


SPAZIO AUTOREEEEE
Alloora ragazze...mi hanno consigliato di fare lo spazio autore, ed eccolo qui! Che ne dite della storia? Questo capitolo è un po' lugubre, lo so...ma vedrete che la fine sarà tutta una sorpresa...spero continuiate a seguire la storia...a presto, ciaooo:)