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Autore: hebi chan    23/12/2013    4 recensioni
Dal capitolo 1
«E se provassimo a metterli insieme?»
Karin vide chiaramente uno sguardo cospiratorio brillare negli occhi della ragazza.
«È una vita che vorrei farlo! Secondo me hanno bisogno solo di una spintarella!»
«Allora siamo d’accordo! Dobbiamo solo pensare ad un piano»

[...]
Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha avrebbero dovuto prepararsi allo tsunami che li avrebbe colpiti a seguito di quel singolare, quanto saldo sodalizio.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Falle di un piano infallibile

 

Nella classe era sceso il silenzio più totale. Così denso da sembrare innaturale. Nessuno muoveva un muscolo, sembrava che tutti avessero persino smesso di respirare.

Fu Gaara, dopo qualche secondo, a spezzarlo.

«Certo, Nacchan, che allora è vero che sei un dobe» proferì con un sorrisino irriverente, ad un millimetro dalle labbra dell’altro, guardando distintamente Sasuke.

Successivamente, fece una cosa che non si sarebbe aspettato davvero nessuno, Karin e Tenten in primis. Accarezzò con le mani il viso di Naruto, che evidentemente ancora non aveva ancora realizzato un tubo di quanto accaduto, e lo baciò di nuovo, lo baciò davvero.

 

Quanti colori poteva assumere il volto di un essere umano? A giudicare da quelli che stavano attraversando il viso di Sasuke, davvero molti.

Era partito con un leggero verdino poco salutare quando aveva visto il biondo sbilanciarsi, per passare da un intenso rosa fragola quando aveva visto le sue labbra collidere con quelle del rosso, per poi approdare un viola deciso nel momento in cui aveva colto l’evidente provocazione di Gaara.

 

Naruto, realizzando la situazione, imbarazzandosi all’inverosimile, allontanò appena Gaara da sé.

«Gaacchan, ma cosa… cosa stai facendo?»

«Ti sto baciando, Naru» gli rispose quello, sorridendo malizioso.

Il colore della faccia di Naruto aumentò spaventosamente d’intensità, mentre cercava di posare i piedi sul pavimento per reggersi sulle proprie gambe.

«Sì, questo lo vedo… ma vedi… ecco io… Gaachan…»

«Ma sta’ zitto» gli rispose solamente il rosso, senza alcuna cattiveria, continuando a sorridere lascivo, prima di baciarlo ancora una volta.

 

Appena le ragazze si ripresero dalla shock (quella scena, dal punto di vista di due fangirl era pur sempre piuttosto… godibile, nonché decisamente inaspettata) si voltarono allarmate a guardare Sasuke, il quale sembrava lottare per riassumere la sua solita espressione insondabile, prima di uscire dall’aula. Uscire dall’aula. Uscire. Dall’. Aula.

No no no! Un momento! Dov’era la scenata di gelosia? Dov’era la dichiarazione d’amore eterno a Naruto? Dov’era il lieto fine? Non aveva nemmeno sbattuto la porta con stizza quello che sarebbe dovuto essere un cavaliere senza-macchia-e-senza-paura!

Le ragazza si guardarono decisamente allarmate, mentre anche Naruto, assolutamente confuso, allontanava con più decisione Gaara da sé e spostava lo sguardo verso il punto dove l’Uchiha era appena sparito. Prima di corrergli dietro.

Oh. Qualcuno saggio!

«Naruto ma dove-»

«Scusa Gaara! Senti… ne parliamo dopo, ok?»

Gaara provò a rispondere qualcosa, ma Naruto era già sparito. Prontamente seguito da Karin e  Tenten ovviamente, che, armate di walkie talkie, cercavano di simulare una missione di spionaggio ninja, per sapere cosa i due si sarebbero detti.

 

«Sas’ke aspetta!»

«Che vuoi, Naruto?»

«Io… ‘Suke, per Gaara… io non-»

«Ma cosa vuoi che me ne freghi a me?»

«Scusa ma… perché… perché te ne sei andato allora?»

«Sto andando a mensa, testa quadra. Non me ne può fregar di meno di te, figurati se mi frega qualcosa di Sabaku o del fatto che vi divertite a fare i vostri comodi in classe. Ora se non ti dispiace…»

Così dicendo lo superò con una spallata.

Naruto rimase a guardarlo allontanarsi, prima di tornare in classe con l’espressione più mortificata che si fosse mai vista.

Sasuke aveva infuso tutto l’odio possibile in quelle quattro parole in croce che aveva berciato contro Naruto. Se il suo intento era quello di risultare indifferente, di certo aveva fallito, ma se il suo scopo era ferire, beh, a giudicare dall’espressione dell’altro, aveva decisamente fatto centro.

 

Karin e Tenten convennero che dovevano aver “leggermente” sottovalutato l’orgoglio di Uchiha, che unito alla sua assurda possessività creava un mix decisamente esplosivo, nonché la sfacciata intraprendenza di Gaara. Ma da dove veniva fuori? Di certo non ne aveva mai fatto mostra prima. Magari i suoi sentimenti per Naruto erano più intensi di quanto credessero e aveva provato a giocarsi il tutto per tutto…

Ops.

 

I giorni passavano e la situazione non migliorava affatto.

 

Sasuke e Naruto non si rivolgevano più la parola. O meglio, il secondo tentava, ogni santo giorno, un approccio con l’Uchiha, che invece gli riservava occhiate piene di veleno e si portava dietro un’aura così negativa che chiunque aveva un certo timore nell’avvicinarsi.

Gaara non aveva più provato ad avvicinare Naruto né tantomeno a provocare Sasuke, ed era tornato ad essere il ragazzo silenzioso e un po’ schivo che era sempre stato, con l’aggiunta però di una luce così triste infondo agli occhi, che sembrava essere tornato il ragazzino tormentato che era prima dell’amicizia salvifica con Naruto.

La situazione era così drammaticamente palese che persino gli altri compagni di classe se ne erano accorti, e non solo Shikamaru Nara o Neji Hyuuga, che potevano vantare un’intelligenza e una perspicacia decisamente fuori dal comune, ma anche chi, come Ino Yamanaka ad esempio, non era incline a simili intuizioni, preferiva starsene discretamente in disparte.

 

Era chiaramente giunta l’ora di una nuova ricognizione.

 

°°°

 

«Ehi, Naru. Come stai?»

«Bene, Ten-chan»

«Bene? Hai una faccetta tesoro»

Tenten era andata a trovare Naruto a casa, visto che lui sembrava non aver voglia di uscire per una passeggiata, portando con sé tre porzioni del miglior ramen di Teuchi per tirargli su il morale. Sembrava veramente a pezzi e, inutile negarlo, lei si sentiva decisamente in colpa.

«No, non così bene. È che Sasuke non mi rivolge la parola da giorni, ho litigato con Gaara e non so nemmeno il perché di tutto questo»

«Dai, continua, ti ascolto. Hai bisogno di sfogarti un pò»

«Non lo so Tenten! Non capisco più niente! è che –e qui abbassò un po’ la voce, come se si trattasse di un segreto- è come se… se fossero accadute delle cose strane ultimamente»

«Strane? Che intendi?»

«Non lo so! È come se tutto il Mondo, anzi no! Tutto l’Universo si fosse messo d’accordo per farmi capire che sono pateticamente innamorato del mio migliore amico e che non è vero che il nostro rapporto mi va bene così com’è! Continuano ad accadere cose che mi fanno.. non saprei come dire… avvicinare a Sas’ke, ecco. È strano… non trovi?»

Tenten rispose con un risolino vagamente tirato e le guance tinte di un leggero color porpora.

«Ma dai Naru! Che dici! Sarà una tua impressione!»

«Mah… comunque è così, ok?» sembrava aver smesso di parlare con Tenten, e rivolgeva lo sguardo un po’ a tutta la stanza come nel tentativo di richiamare l’attenzione di una non ben definita entità sovrannaturale.

«Sì è così! Sono cotto come una pera del mio migliore amico, non lo negherò più, promesso! E io le mantengo le promesse! È il mio Nindo! Ma ora per favore, ridammi indietro ‘Suke» terminò con il labbruccio tremolante e gli occhietti lucidi.

A Tenten si strinse il cuore a vedere Naruto così. Lui era la persona più buona che avesse mai conosciuto e non si meritava di soffrire così. In cuor suo si disse che avrebbe fatto qualunque cosa per rimediare, senza commettere alcun errore stavolta.

Prima però, lo avrebbe coccolato un po’. Come si faceva a resistere a quegli occhioni?!

 

°°°

 

«Ciao, Sasuke»

«Karin»

Karin si era presentata a casa di Sasuke senza alcun preavviso, tanto sapeva che non sarebbe servito a nulla chiedergli di incontrarsi.

«Ho trovato questo al Combini1, ho pensato che potesse piacerti»

Sasuke sbatté un po’ interdetto le palpebre, ma afferrò il brik di succo di pomodoro un po’ troppo velocemente per poter continuare a fare il sostenuto. Evidentemente se ne rese conto, perché invitò Karin ad entrare nella sua stanza, rassegnato.

«Sasuke, mi dici cosa hai combinato con Naruto?»

«Non capisco di cosa tu stia parlando»

«Oh avanti, Sas’ke! Dopo quello che è successo con Sabaku non gli hai più rivolto la parola e lui sembra starci davvero male!»

«Senti, vediamo di capirci, Karin. Punto primo: tutto questo non è affar tuo e non capisco perché sto perdendo il mio tempo a spiegarmi, in effetti. Punto secondo: il fatto che io non rivolga la parola a quel rincoglionito non c’entra assolutamente nulla con quello che è successo con Sabaku, e non vedo perché dovrebbe. Punto terzo: se non ti dispiace…» terminò indicando la porta alla ragazza, in un tentativo decisamente poco riuscito di mostrare un po’ di cortesia.

La ragazza, per nulla offesa, sì avviò verso la porta.

«Sai, Sasuke –disse, girandosi a guardarlo poco prima di varcare la soglia- Ti facevo più intelligente. Invece stai rischiando di mandare a puttane una cosa bellissima per colpa del tuo orgoglio del cazzo. Ma sai che ti dico? Che dell’orgoglio non te ne fai assolutamente nulla se non sei felice. E per essere felice basterebbe solamente un po’ di umiltà. Buona serata»

Sasuke la guardò sparire decisamente basito. Non riuscendo, probabilmente per la prima volta in vita sua, a proferire verbo.

 

°°°

 

«Dunque, Karin. Bilancio della missione?»

«Due cuori spezzati (quello di Naruto e quello di Gaara), un Uchiha decisamente incazzato e tordo, quest’ultima diagnosi sicuramente aggravata dalla mia sparata, e una tensione che si taglia col coltello. Not bad!» cercò di ironizzare la rossa

«D’accordo, D’accordo, forse abbiamo fatto qualche minuscolo, infinitesimale, errore di valutazione, ma non tutto è perduto, giusto?»

«Giusto. Dobbiamo giocarci il tutto per tutto»

«Alla “Festa dell’Insetto” di Shino Aburame» completarono poi all’unisono, la mano destra sul cuore, come un giuramento.

 

 

1Catene di supermercati giapponesi di solito aperti 24/24

 

 

ndHebi.

Eccoci con il nuovo capitolo! Che dire?! Qui vediamo che forse le cose non sono andate esattamente come sperato e a quanto pare Karin e Tenten non hanno fatto i calcoli troppo bene… Speriamo riescano a salvare la situazione alla festa di Shino! (io adoro Shino! Ahahah)

Aaah beh! Grazie mille alla mia sesshy94 che mi ha betato il capitolo nel giro di un quarto d’ora nonostante gliel’abbia mandato proprio all’ultimo! Ma cosa farei io senza di te??!?!!!!!!

E uno sbrodolamento di grazie a chi ancora continua a mettere questa storiella tra le preferite/seguite/ricordate e il mio amore eterno a chi commenta! Grazie grazie grazie!

Un’ultima cosa e poi giuro che la smetto! Siccome vado via per le vacanza e non potrò postare il prossimo capitolo prima del mio ritorno… BUON NATALE a tutti!

Vale!

 

Hebi

 

 

 

 

 

 

  
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