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Autore: erol89    24/12/2013    0 recensioni
seconda storia fantasy di una serie, ambientata alla vigilia di Natale.
continuano le giornate spensierate di un gruppo di ragazzi un pò particolari, alle prese con la quotidianità che distingue tutti i giovani nel mondo.
ritornate nel mondo delle due stirpi e lasciatevi incantare. ^^
seguito di: + Trick or Treat? +
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'LE DUE STIRPI -luna & sole-'
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Salve gente, sono tornata! ^^ Dopo molto tempo ecco a voi la seconda storia di una piccola serie, in questo racconto inizierò a mostrarvi meglio i mondi da cui provengono i miei personaggi, parlando di come varie dimensioni interagiscano tra loro e di come siano determinate situazioni tra le varie razze, sperando che continui ad incuriosirvi. Per il momento vi saluto e mi raccomando, un piccolo commentino rende sempre felice l'autore. Saluti dalla vostra Erol89 Fiocco rosso a stelle

*** Fiocco rosso a stelle ***

 

 

 

La vigilia di Natale era ormai alle porte e Parigi addobbata a festa era il miglior spettacolo che si poteva desiderare di vedere, in tutte le strade risuonavano inni di gioia.

Una giovane ragazza diciassettenne correva sorreggendo un sacco enorme per le vie illuminate, i suoi capelli blu con ciocche rosse spiccavano in mezzo a tutta quella gente in giro per le ultime compere.

Il suo cappotto in pelle nera chiuso strettamente in vita la proteggeva dal freddo esterno evidenziando il suo fisico minuto; in molti vedendola si domandavano come riuscisse a correre in quel modo con un paio di stivali con tacco 12 sembrava quasi che volasse con il suo sacco in velluto nero.

I capelli mossi dal vento che soffiava in quel momento erano bloccati dalla fascetta di velluto nera decorata con un disegno di dorate e bellissime ali di pipistrello che racchiudevano un cuore.

Gli occhi dametista brillavano di pura gioia; un dolce sorriso sulle labbra a bocciolo era coperto dalla pesante sciarpa di lana nera con decori dorati che le circondava il collo aggraziato.

La fretta era sempre più pressante nella ragazza, da molto aspettava questo giorno e adesso non vedeva lora di arrivare a destinazione il viaggio era stato faticoso per via dellingombrante fardello ma questo non le interessava, tra poco avrebbe rivisto alcuni dei suoi più cari amici.

Kendra corse fino allo sfinimento per raggiungere la suggestiva "Tour Eiffel" e i suoi giardini, luogo dincontro prefissato per quelluscita; vide da lontano la sagoma della sua migliore amica e allora decise di aumentare ulteriormente il passo.

 

-"Li!!!!!!"-

 

Girandosi sentendo lurlo familiare, una ragazza diciottenne dai lunghi e lisci capelli biondi posò il suo sguardo blu sullamica sorridendole di felicità.

 

-"Kend!!!!!!"-

 

La ragazza era avvolta in una spessa pelliccia bianca che la copriva completamente, ai piedi degli stivaletti bianchi e in testa a fermare i capelli dei fermagli bianchi a forma di ali dangelo.

Al contrario di quello che si poteva immaginare non erano ragazze normali, bensì un angelo e un demone anche se a vederle ci si sarebbe sicuramente sbagliati a distinguerle, motivo per cui non potevano incontrarsi così spesso.

Abbracciandosi con gioia le due giovani iniziarono subito a chiacchierare.

 

-Ma dove si è cacciato Deyx? Non lo vedo in giro…”- domandò continuando a guardarsi intorno langelo.

-Non è potuto venire, se non sbaglio il suo clan ha obbligato a rimanere a Vulcania tutti i membri che non dovevano presenziare alla riunione, sai come sono rigidi i suoi genitori per le regole…”- rispose sbuffando il demone.

 

Un espressione malinconica comparve sul viso di Kendra ma velocemente e senza farsi vedere, o almeno lo sperava, tornò a sorridere allegramente iniziando a raccontare le novità avvenute dal loro ultimo incontro.

Quando alla notte di tutti i santi erano rimasti in attesa del ritorno di Lucas e Vaan le scommesse erano partite, naturalmente idea proposta da quella testa pazza di Urd, e nessuno si era tirato indietro dal provare a dare un suo pronostico.

 

 

In molti pensavano che la sfida di velocità tra i due si sarebbe conclusa in parità, infondo entrambe le loro razze erano conosciute per la loro grande velocità, ma quello che aveva creato più proposte assurde era stato il punto dei dolci.

Alcuni come Alex e Luji sostenevano che avrebbe vinto Lucas grazie alla sua eleganza innata che attraeva gli umani, Lija e Sculd invece puntavano sul magnetismo animale di Vaan, Urd e Verdandi pensavano ad un altro caso di parità, Kendra invece scherzando disse che si sarebbero persi entrambi tornando con un nulla di fatto.

Lunico che non voleva sbilanciarsi era Deyx, ma dopo molte pressioni dagli amici espose la sua tesi: i ragazzi sarebbero tornati senza nemmeno un dolce ma con entrambi un altro premio.

Dopo luscita insolita del demone i ragazzi decisero di passare il tempo bevendo dei drink e scherzando tra loro, tentando di non fondersi il cervello nel tentativo di capire le sue parole enigmatiche.

Molti umani provarono ad inserirsi nel gruppo, vestiti perfettamente per la festa, ma senza ottenere il permesso di avvicinarsi troppo.

Infatti per la festa nessuno aveva nascosto la sua vera natura, anzi, in molti casi lavevano accentuata attirando così lattenzione su di loro.

Per loccasione Kendra e Lija si erano vestite rispettivamente da angelo e demone versione umana, sorvolando sulle loro preferenze in fatto di vestiti e colori: aureole, corna, code e ali facevano bella mostra in rosso e azzurro.

Deyx aveva optato per uno stile simile al suo classico modo di vestire, un demone metallaro con corna e coda nere e tanto di forcone.

Rimanendo sul classico e non vistoso, Luji aveva semplicemente acconciato i capelli in modo che si vedessero le orecchie appuntite e si era vestito sui toni del verde.

Alex aveva tolto il glamour che lo ricopriva normalmente quando era con gli umani e la sua pelle sfoggiava un colorito verdastro, optando pure lui per vestiti semplici sul verde e marrone.

Lucas e Vaan come in buona tradizione umana avevano esternato la loro forma da vampiro e licantropo senza esagerare, mentre le tre streghe avevano deciso di festeggiare alla grande.

Prendendo spunto dal significato dei loro nomi avevano deciso di interpretare le dee celtiche che scandivano il tempo trasformandole in streghe dallaspetto svecchiato.

Sculd interpretando, come descritto dal suo nome, la dea del tempo futuro stregata era vestita come alcune attrici nei film su i viaggi spaziali portando con sé un aspirapolvere a folletto per simboleggiare le scope moderne delle streghe.

Verdandi come dea del tempo presente era vestita con un lungo abito da sera bianco in stile orientale, anche lei con una scopa da casa di uso moderno per simbolismo.

Urd invece si era davvero sbizzarrita, interpretando la dea del tempo passato era vestita come una donna delle caverne in versione sexy e per simboleggiare il suo stato di strega aveva recuperato una scopa fatta con un ramo dalbero e della paglia sul fondo.

Benché stupende nei loro abiti, gli umani faticavano a comprendere il significato dei loro costumi, scambiandole semplicemente per una cubista, una cinesina e una donna delle caverne, scatenando così ogni volta lira della maggiore delle sorelle Goods.

Passate tre ore circa dallinizio della gara, videro i loro amici fare finalmente ritorno dal bosco, anche se dalle loro facce si poteva capire che la sfida non era finita come speravano.

 

-Vampirello, lupacchiotto! Allora cosa ci raccontate?- urlò Urd.

 

Lentrata dei due ragazzi, che già non era passata inosservata dal pubblico femminile visto il loro aspetto splendido, non poteva essere resa più plateale.

Raggiunto il tavolo degli amici i ragazzi si sedettero con lo stesso cipiglio arrabbiato, tutti potevano notare la loro irritazione quanto la mancanza di dolci, sicuramente non dovuto alla figura appena fatta.

 

-Allora? Non ditemi che vi siete persi per davvero!- la battuta di Kendra fu accolta da unocchiata assassina di entrambi.

-No, la casa labbiamo raggiunta senza problemi anche se purtroppo siamo arrivati insieme…”- disse Vaan amareggiato.

-LO SAPEVO!- ignorando lurlo della sorella maggiore, Sculd fece segno hai ragazzi di andare avanti.

Si guardarono per un secondo e dopo un sospiro Lucas continuò il racconto, -Ad aprirci è stata una ragazzina sui quindici anni circa; ci ha detto che i genitori non erano in casa praticamente subito, credo che non ci abbia nemmeno ascoltato comunque ci ha trascinato dentro dicendo che dovevamo ASSOLUTAMENTE partecipare alla festa in corso. Ci abbiamo messo un po’, ma quando alla fine ha capito che volevamo andarcene ci ha infilato a forza nelle mani il suo numero di telefono e poi tanti saluti! Non sopporto gli umani così sfacciati, peggio di così…”-

 

Nel silenzio che era sceso sul gruppo tutti si voltarono a guardare Deyx, che contro ogni possibile pronostico, era scoppiato a ridere fragorosamente.

Ci mise un po’ a riprendersi, ma quando infine recuperò ossigeno a sufficienza, disse semplicemente scioccando tutti un Ve lo avevo detto!.

 

 

La serata poi si era conclusa tranquillamente, ma ogni volta che ci pensavano le due ragazze non potevano fare a meno di ridere.

Ora raccontandosi allegramente delle rispettive città natali scoprirono che le novità erano molto simili, sia a Vulcania che a Fantasia alcune tecnologie umane erano state adeguate al loro stile di vita, soppiantando luso dellelettricità con la loro energia aurea.

Sia gli angeli che i demoni possedevano unenergia diversa rispetto a quella degli appartenenti alle altre stirpi, diversa anche da quella delle fate, o quella umana; questa energia chiamata aurea gli permetteva di aprire i portali per raggiungere i loro rispettivi mondi e traeva la propria forza dagli elementi naturali circostanti e in parte dallenergia vitale dellindividuo.

Teoricamente i portali potevano essere aperti anche direttamente fra le dimensioni dei due mondi, ma rispettando lantico patto nessun membro delle due stirpi apriva un portale per il mondo della razza opposta, quindi angeli e demoni potevano incontrarsi solo sulla terra essendo territorio neutro.

Nelle credenze umane lenergia aurea era definita più volgarmente magia, inoltre sempre secondo le loro credenze si distingueva in bianca e nera cioè benigna e maligna. Al contrario lenergia aurea non possedeva simili distinzioni nette, visto che poteva essere usata per entrambi gli scopi senza mutare la sua natura, ed ora era usata come sorta di corrente elettrica accumulabile in oggetti.

Quindi era ormai facile vedere angeli e demoni con cellulari, computer o mp3.

Felici di apprendere tali novità da entrambe le parti, Kendra e Lija, non persero ulteriore tempo.

 

-Li che tu sappia funzionano anche fra una dimensione e laltra?-

 

Essendo Kendra meno portata a relazionarsi con la tecnologia, chiese spiegazioni allamica molto più esperta di lei, che senza indugi le spiegò come funzionavano.

 

-Normalmente no, ma mentre smontavo il mio telefono per curiosità ho scoperto come fare a impostarlo per farlo funzionare ugualmente, naturalmente senza dirlo a nessuno. Ho potuto sperimentarlo solo con il cellulare di Alex e Sculd, ma le comunicazioni verso la terra funzionano perfettamente se vuoi modifico anche il tuo e vediamo se funzionano anche tra Vulcania e Fantasia.-

 

Lija era sempre stata interessata alla tecnologia umana e sin dalle prime volte aveva smontato e studiato il loro funzionamento tutte le volte che veniva sulla terra, proprio lei infatti in una riunione tra le due stirpi aveva proposto uno studio mirato ad esportare la tecnologia nei loro mondi; anche se allinizio il concilio era stato contrario, con il tempo si erano accorti dei benefici che avrebbero potuto trarre, dando quindi il permesso di iniziare le ricerche.

In modo simile si era comportata così anche la razza delle fate, sfruttando i loro poteri elementari per aggirare il problema dato dal loro isolamento dagli umani sulla tecnologia già esistente.

Le altre razze invece non avevano avuto di questi problemi visto e considerato che i vari clan erano abbastanza in contatto con gli umani da essere già pratici con le loro invenzioni.

Felice allidea di poter parlare più liberamente con i suoi amici estrasse dalla tasca del cappotto il suo telefono, la cover completamente nera era attraversata da disegni tribali dorati mentre al centro sul retro spiccavano due ali da pipistrello circondate da rovi, il modello semplice era fornito di fotocamera, unico accessorio che langioletto sapesse usare.

Lija ci misi davvero poco a sistemarlo, sedute comodamente su una panchina aveva smontato lapparecchio e dopo nemmeno cinque minuti aveva finito di adattarlo.

 

-Finito! Ora dovrebbe funzionare alla perfezione almeno verso la terra, poi faremo le prove questa sera per vedere se funzionano anche tra di noi hai già qualche numero dei nostri amici?-

-Solo quello di Alex, quando sono andata a trovare lui e Luji la settimana scorsa mi ha letteralmente assalita per avere il mio numero a quanto pare la rete dinformazioni della fatina è davvero infinita, io non gli avevo detto delle novità sulla tecnologia.-

-Quel mistero posso risolverlo io, qualche tempo fa Deyx ha ricevuto un messaggio da lui che diceva di avere il cellulare e che grazie ad alcune modifiche erano riusciti a convertirlo alla loro magia. In quelloccasione ci diede il suo numero e io lo chiamai dicendogli delle novità arrivate; deve aver immaginato che anche per voi era andata allo stesso modo…”-

-Capisco. Comunque quel pazzo non vede lora di capodanno per poter scambiare il numero con Verdandi e gli altri Lu invece non vuole proprio saperne di prenderne uno: la poca sopportazione verso gli umani è sfociata in un odio profondo verso la tecnologia. Anche se nel suo caso è dovuto allo scherzo con larricciacapelli che gli ha fatto Urd.- ripensare a quellepisodio fece scorrere un brivido freddo sulla schiena di entrambe le giovani.

-In questo caso ti passo io i numeri degli altri, Sculd mi aveva fatto promettere di farlo quando sono andata in Scozia a trovarle un po’ di tempo fa; comunque nemmeno Deyx si è voluto prendere il cellulare ma io ho rimediato regalandoglielo per Natale.- disse il demone soddisfatta.

 

Estraendo da una tasca interna della pelliccia il cellulare andò immediatamente a cercare i vari numeri.

Il telefono era perfettamente in linea con i suoi gusti, un modello a conchiglia completamente bianco che aveva un unico decoro sulla parte frontale, due bellissime ali dangelo che circondavano una rosa in stile tribale e il tutto in argento.

Dopo essersi scambiate i vari numeri decisero di andare in un bar li vicino per bersi una cioccolata calda e scambiarsi i regali natalizi.

 

-Adoro queste trovate umane, per una cioccolata calda con panna potrei anche uccidere!- la battuta scherzosa di Kendra aveva un piccolo fondo di verità, cosa che subito Lija le ricordò guardandola con un ghigno.

-Già; e Vaan ne sa qualcosa a questo proposito, vero?-

Arrossendo in modo impressionante Kendra si nascose dietro la sua tazza bofonchiando, -È successo una sola volta…”-

Scoppiando a ridere fragorosamente il demonietto attirò lattenzione dei ragazzi circostanti, -E meno male! Il povero lupacchiotto è rimasto traumatizzato per settimane dalle ragazze! Ancora adesso si tiene lontano dalla cioccolata di qualsiasi tipo certo che potevi evitare di appenderlo dai piedi alla cima di quellalbero solo perché si era bevuto la tua bevanda mentre eri al bar per altre ordinazioni: insomma non è quello il modo di usare lenergia aurea!-

 

Borbottando ancora a bassa voce qualcosa di molto simile a Se lo era meritato!, langelo distolse lo sguardo dallamica notando finalmente un particolare sfuggito alle due ragazze.

Nel locale non cera un solo ragazzo che non le stava osservando in adorazione, certo senza i cappotti erano molto più vistose, ma comunque non giustificavano una tale attenzione a parere di Kendra: Umani, che strane creature…”

Quello che non capiva era che il loro aspetto esotico suscitava una grande attrattiva per tutti i presenti.

Lija vestiva con un completo semplice visto i suoi canoni, gonna a più strati di tulle bianco con un ultimo strato di velo ricamato in arabeschi di pizzo, una camicia bianca piena di fronzoli con sopra una cravatta bianca decorata sul fondo con una rosa dargento stilizzata come ricamo.

Kendra invece indossava il suo corpetto in pelle nera preferito, molti nastrini rossi ad abbellire e chiudere lindumento, una minigonna a balze nere e rosse era fermata da una cintura in pelle rossa e decori neri, ai polsi e al collo delle fascette in pelle nera borchiate.

Ignorando gli sguardi insistenti delle altre persone, le ragazze continuarono a ridere tra di loro pensando a vecchi aneddoti avvenuti con gli amici negli anni precedenti, fino a quando il demone non notò lora tarda che avevano fatto senza accorgersi.

 

-Oddio ma è tardissimo! Tra unora sarà scaduto il permesso di visita tra le nostre stirpi per questo mese.-

-È già così tardi?- sorpresa langelo si guardò intorno, molti umani infatti se ne erano andati, -In questo caso forse è meglio scambiare i regali…”-

 

Entrambe le ragazze recuperarono le sacche che si portavano in giro, molti vedendole erano rimasti impressionati dalle dimensioni, mentre alcuni bambini ridendo avevano chiesto hai loro genitori se fossero delle assistenti di Babbo Natale.

 

-"Caspita, certo che sono tanti anche i tuoi provo a indovinare: ti hanno eletto a postino decidendo di dare tutti i pacchi a te.- con una risata sulle labbra Lija accettò la sacca di velluto nero porgendo la sua in raso bianco.

-"Si, quando sono andata a trovare Alex e Luji tra le altre cose mi hanno riempita dei regali da consegnare. Che approfittatori! Solo perché in un qualche modo sono venuti a sapere che ci sarebbe stata una riunione speciale oggi! Come ci siano riusciti poi…”- riposando la sacca bianca Kendra iniziò a riflettere sul mistero.

Sconcertata Lija ci mise un po’ a rispondere, -"È la stessa cosa che è successo a me! Sono andata in Scozia a trovare le sorelle Goods insieme a Deyx e ad aspettarci cerano pure Lucas e Vaan! Non so bene come sapessero della nostra visita ma hanno pensato bene di riempirci dei regali da darvi, poi come ben sai quel disgraziato di Deyx non è potuto venire scaricando tutto il fardello della consegna a me, ma da quello che so la riunione è generale per questo lo sapevano anche loro e ci aspettavano un vero peccato aver interrotto la tradizione.-

 

Il sospiro del demonietto era perfettamente condiviso dallamica, infatti nei tre anni passati si scambiavano sempre i regali al giorno di capodanno, una delle tre feste insieme ad Halloween in cui era concesso di riunirsi a tutte le stirpi.

Certo lidea di scambiarsi per una volta i regali nel giorno giusto era carina, ma niente avrebbe mai cambiato il divertimento di aprire i pacchetti appena ricevuti e ringraziare subito chi aveva fatto il regalo, le facce che normalmente si faceva erano davvero impagabili!

 

-Senti Kend, e se apriamo già i nostri regali, solo quelli che ci siamo fatte noi? Così manteniamo almeno un po’ le tradizioni, tanto è la Vigilia!-

Acconsentendo allidea dellamica si misero subito in cerca dei pacchetti. -Il tuo, Li, è quello argentato con il nastro nero.-

-Il tuo invece è bianco con il nastro rosso.-

Individuati i pacchetti non attesero un altro secondo per aprirli, lottando contro le confezioni videro i regali e rimasero completamente basite.

Nel pacchetto di Lija spiccava un girocollo in pizzo bianco con delle lavorazioni che ricordavano un tralcio di edera, al centro un piccolo ciondolo in argento raffigurava un cuore con ali dangelo perfettamente in linea con la sua fascia per capelli preferita.

Kendra invece aveva ricevuto due bracciali in velluto nero, una catenina in oro passando dal centro li percorreva completamente e dei ciondoli a forma dala di pipistrello, identiche a quelle sulla sua fascia, si distanziavano per tutta la sua lunghezza.

Quelle fasce così simili erano stati i regali del Natale precedente che si erano fatte, per il divertimento dei loro amici che le avevano prese in giro per mesi, quindi rimasero stupite di aver fatto nuovamente un regalo così simile come era capitato lo scorso anno.

Dopo il momento di disorientamento iniziale scoppiarono a ridere imbarazzate: forse non era stata una così cattiva idea essersi scambiati i regali prima e si ringraziarono a vicenda.

 

-Almeno questa volta non possono prenderci in giro!-

 

Continuarono a conversare almeno per unaltra mezzora, poi, costrette dalle leggi del patto, dovettero uscire dal locale per poi separarsi.

Tornarono nel punto di ritrovo iniziale davanti al monumento nazionale francese e li decisero di salutarsi e aprire i portali per le rispettive destinazioni, la mezzanotte stava per scoccare.

 

-Allora ci vediamo allultimo dellanno, buon Natale Li!-

-Buon Natale Kend, non vedo lora di divertirci tutti insieme e festeggiare lanno nuovo.-

 

Dopo un ultimo abbraccio finale le due ragazze si separarono con un sorriso sulle labbra.

 

Poco prima che langelo varcasse il suo portale la biondina la richiamò facendo voltare lamica, -Kendra…”-

 

Lija aveva notato lo sconforto iniziale dellamica per la mancanza di Deyx, e anche se non lo avrebbe detto a nessuno aveva dei sospetti molto forti sul perché, quindi con un ghigno in viso sganciò la bomba per vedere la conferma o meno definitiva dei suoi sospetti.

 

-Il regalo che ti ha fatto Deyx è quello blu e rosso con il nastro viola!-

 

Avvampando immediatamente langelo ringraziò balbettando lamica, confermando così i sospetti del demonietto per la sua insolita reazione; poco prima di varcare il portale arrossì ulteriormente dicendo un ultima frase a Lija.

 

-Il suo invece è quello con la carta a stelle e il fiocco rosso…”-

 

 

 

◊◊◊

 

 

 

In un luogo lontano da occhi indiscreti si teneva una riunione segreta e molto importante: gli anziani reggenti con i membri a capo di tutti i clan di tutte le stirpi si erano riuniti dopo millenni per prendere unimportante decisione.

Tutti sotto giuramento, erano tenuti a non parlare degli argomenti della riunione, almeno finché non fossero arrivati ad un verdetto conclusivo.

 

-Siamo sicuri delle nostre scelte fratelli? Quello che proponiamo di fare è un passo importante…”-

-I tempi sono maturati abbastanza, io credo che possiamo fare un tentativo…”-

-Ma i giovani sono così imprevedibili, come possiamo fidarci?-

-Non possiamo naturalmente…”-

 

Un brusio di agitazione si diffuse in tutti i presenti dopo le parole del capo degli anziani.

 

-Cosa propone di fare allora?-

-Aspettiamo osserveremo i giovani interagire tra loro e poi decideremo cosa fare…”-

 





   
 
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