Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Scarlet Tabby    24/12/2013    1 recensioni
La storia d'amore di Minerva McGranitt e Albus Silente, dal loro primo incontro fino alla fine degli anni di Harry Potter a Hogwarts.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota dell'Autrice: Ancora un po' di fluff! Spero che piaccia a tutti!


Capitolo 14: Amici e Famiglia
 
1 Agosto, 1956
 
<< Poppy, dove vuoi questo? >> Alastor Moody chiese burbero. A soli 25 anni, Moody era già diventato il miglior Auror del Ministero della Magia. Era sulla strada per diventare una leggenda con il numero di maghi oscuri che aveva catturato. Portava cicatrici da guerriero agguerrito. E ora stava muovendo mobili.
Minerva guardava dalla soglia dell’infermeria mentre la sua cara amica, Poppy Chips, dirigeva Alastor e il bagaglio per le stanze dell’infermiera. Minerva era felice di avere un’amica nel castello con lei. Lei e Poppy erano rimaste in contatto dopo aver lasciato la scuola ed erano diventate molto legate quando erano state entrambe residenti a Londra. Ma la presenza di Moody la incuriosiva. Minerva decise che era il momento giusto per salutare.
<< Come si sta ambientando, Madama Chips? >>
<< Oh Minerva! Eccoti! Mi chiedevo quando ti avrei vista. Stiamo solo spacchettando. Non dovremmo metterci troppo. Ricordi Alastor, naturalmente >>.
<< Certo! È bello vederti di nuovo! >>
Moody si avvicinò per stringerle la mano. << Quindi sei un insegnante adesso, vero? >>
<< Così sembra. Dopo tre anni passati da bibliotecaria, sarà bello fare di più che zittire gli studenti da una scrivania e mettere a posto i loro libri >>.
Moody annuì. << Beh, starai bene. Non avrei mai capito le leggi di Gamp, se non fosse stato per te. Ma per quei ragazzi è meglio che stiano attenti. Non sei morbida come Silente >>.
<< Mi stanno fischiando le orecchie? >> disse una voce dalla soglia.
Le due donne risero e Moody divenne improvvisamente molto interessato al pavimento sotto i suoi piedi. Albus entrò con un sorriso. << È un piacere vederla, anche per me, signor Moody. Come si sta ambientando, Infermiera? >>
<< Oh bene, Preside. Alastor mi sta aiutando a disfare le valigie e Minerva è passata solo per salutarmi >> rispose Poppy.
<< Sono contento che tutto sia di suo gradimento. Il signor Moody avrà bisogno di un alloggio per la notte? >>
<< No, signore. Porterò Poppy fuori a cena nel villaggio e poi tornerò a Londra >> rispose Moody goffamente.
Albus non fece caso al disagio di Moody. << Molto bene. Madama Chips, se ha bisogno di qualcosa, non esiti a chiedere. Minerva, posso parlarti un attimo? >>
Minerva seguì Albus nel corridoio. Guardò a destra e a sinistra prima di far scivolare le braccia intorno alla sua vita, baciandola dolcemente e sorridendo. << Ciao >>.
Lei ricambiò il sorriso. << Ciao >>.
<< Volevo farti sapere che io sarò con mio fratello, Aberforth, questo pomeriggio per festeggiare il mio compleanno, ma mi piacerebbe passare la serata con te, se posso >>.
<< Albus! Perché non mi hai detto che era il tuo compleanno? >>
<< Non volevo che ti creassi dei problemi a causa mia. Quindi verrai nel mio ufficio alle sei? >>
Lei sospirò, la sua mente correva pensando a quello che poteva fare per il suo compleanno nelle prossime otto ore. << Certo. Buon divertimento con tuo fratello, tesoro >>. Lo baciò dolcemente e andò a ricongiungersi con i suoi amici in Infermeria.
Un gufo si affacciò alla finestra con un messaggio per Alastor subito dopo la partenza di Albus. Lui lesse la lettera con uno sguardo torvo e scrisse una rapida risposta.
<< Dov’è quel maledetto uccello? >> ringhiò mentre il gufo volava fuori dalla finestra aperta. << Bene. Vado alla Guferia. Torno presto >>.
Una volta che se ne fu andato, Minerva fece a Poppy la domanda che affliggeva la sua mente. << Allora... tu e Alastor? >>
Poppy rise e arrossì. << Ero la sua infermiera, quando l’anno scorso era al San Mungo prima che iniziassi nell’Ala dei Bambini. Abbiamo avuto modo di parlare molto e mi ha portato fuori una volta dimesso. Non è niente di serio. Lui è così impegnato a salvare il mondo e io sono occupata con il mio lavoro. Ma cerchiamo di vederci quando siamo entrambi liberi. È meraviglioso quando ha tempo per esserlo >>.
<< Bene, noi sappiamo che è un bravo ragazzo. Finché sei felice, Poppy >>.
<< Oh lo sono. E per quanto riguarda te? Vi siete già sposati tu e Silente? >> Minerva alzò gli occhi scettica alla stupidità e impertinenza della domanda. << Oh, per favore, Minerva! So che hai sempre avuto un debole per lui. Ed il modo in cui ti guardava proprio adesso? Si è illuminato! Tiene sicuramente a te >>.
<< Sì, beh noi siamo molto amici. So che tiene a me come io tengo a lui >>.
In quel momento, Alastor ritornò e Minerva li lasciò a spacchettare. Sorrise mentre camminava fino alla Torre di Grifondoro fino alle sue nuove stanze. Non avrebbe dovuto nascondere la verità a Poppy. Ma la relazione era così nuova. Voleva solo Albus tutto per sé per un po’ di tempo. L’avrebbe detto a Poppy alla fine, quando avrebbero avuto più tempo insieme in privato.
Dopo aver cercato nel suo cervello per quasi un’ora, Minerva decise finalmente che cosa fare per il compleanno di Albus. Sorrise tra sé e sé e scese nell’ufficio di lui per preparare.
Disse la sua parola d’ordine (“Caramella Mou”) e salì su per le scale dietro il gargoyle. Il suo ufficio era un disastro. C’erano decine di lettere in attesa di essere lette, orari da essere finiti, e documenti semplicemente ovunque.
Lei si avvicinò a Fanny per coccolarlo per un momento, esaminando la stanza come un campo di battaglia. << Credo che al nostro mago preferito faccia comodo un po’ di aiuto, non credi? >> La fenice cinguettò d’accordo.
Minerva si spostò per sedersi dietro la scrivania di Albus. Una parte di lei non voleva disturbare la sua scrivania senza il suo permesso, ma sapeva che di lei si fidava, sia personalmente che professionalmente così decise di usare il suo miglior giudizio con tutto il suo lavoro sparso.
Trascorse un paio d’ore rispondendo alla maggior parte delle sue lettere, organizzando le montagne di documenti, e scrivendo alcune note ad Albus con suggerimenti per la programmazione degli orari.
Durante il tentativo di trovare un po’ d’inchiostro in un cassetto (non trovava che il viola fosse un colore adeguato per le attività ufficiali), si imbatté in un file con su scritto MMM in inchiostro rosso. Curiosa come un gatto, lo aprì. Al suo interno c’erano ritagli di giornali e riviste. Ogni singolo articolo era stato scritto da o su Minerva. Tutti gli articoli che aveva scritto e tutte le menzioni di lei sulla Gazzetta del Profeta. L’ultima pagina era una sua fotografia dal profilo della sua carriera su Trasfigurazione Oggi otto anni prima. Minerva prese la foto e guardò la versione più giovane di se stessa. Non sembrava molto diversa. Aveva un sorriso sornione e una determinazione feroce nei suoi occhi. La Minerva di oggi sorrise alla sua vecchia se stessa e andò per rimetterla a posto quando notò qualcosa scritto sul retro.
In un elegante scrittura verde, Albus aveva composto una poesia:
 
I suoi occhi come smeraldi, preziose gemme tanto care
La sua forma con le sue curve, desidero stringere vicino
La sua mente così acuta supera tutti gli altri senza paura
Le sue labbra carnose e rosse, fantastico di baciare
La sua mano esile nella mia, una sensazione che mi manca
Il suo cuore pieno di amore per me, quello sarebbe beatitudine
 
Una lacrima cadde lungo la guancia di Minerva. Le parole erano così semplici, ma il sentimento era bellissimo.
Proprio in quel momento, sentì dei passi fuori dalla porta e rapidamente mise via il file. Alzò lo sguardo proprio mentre Filius entrava.
<< Oh, Minerva, mi dispiace interromperti >>.
<< Nessuna interruzione, Filius. Stavo riordinando la scrivania di Albus e rispondendo ad alcune lettere per lui. Anche se dovrei scusarmi, in quanto questo genere di cose è il tuo lavoro, immagino >>.
<< In realtà, Minerva, è il tuo lavoro. Beh, non ufficialmente, ma dovrebbe esserlo. Albus voleva farti diventare la sua vice, ma il Consiglio di Amministrazione non avrebbe approvato una vicepreside così giovane. Così ho deciso di prendere la posizione, sapendo che Albus te la darà quando i Governatori penseranno che tu sia pronta >>.
Minerva era atterrita. << Davvero? Voleva farmi professoressa di Trasfigurazione, Capo della Casa di Grifondoro e Vicepreside se avesse fatto a modo suo? >>
<< Certo. Sa meglio di chiunque altro quanto tu sia capace. Sei molto più organizzata di me, e tu e Albus lavorate meravigliosamente insieme; l’ho visto >> sorrise Vitious.
<< Beh, io sono lusingata che entrambi possiate pensare così bene di me >> Minerva arrossì.
<< Non è adulazione quando è vero. Ora devo andare e dare il benvenuto alla nostra nuova Capo Infermiera. Potresti far sì che Albus veda queste relazioni sul bilancio quando torna? >>
<< Certo, Filius >>.
Con questo, Vitious se ne andò. Minerva finì d’organizzare e poi salì nelle camere private di Albus per preparare la sua sorpresa di compleanno.
Albus fece ritorno a Hogwarts poco dopo le sei. Era prudente dopo un pomeriggio teso e piuttosto imbarazzante con Aberforth. Nessuno dei due si era veramente divertito, ma erano l’unica famiglia che ciascuno di loro aveva. Aberforth sapeva così come Albus quanto fosse importante la famiglia, anche se non ci si piaceva.
 Albus si trascinò fino al suo ufficio, più ansioso di vedere Minerva ad ogni passo. Una parte di lui sperava che lei avesse programmato qualcosa per il suo compleanno, visto che gli avrebbe fatto bene un po’ di divertimento, ma la parte più nobile di lui sapeva che non le aveva detto niente riguardo il suo compleanno così che lei non si agitasse per lui.
Albus Silente non era un uomo a cui piaceva essere accudito. Gli piaceva molto prendersi cura degli altri – Minerva in particolare – ma non il contrario. Ma conoscendo Minerva, si era probabilmente inventata qualcosa con quella meravigliosa testa che aveva.
Ma quando raggiunse il suo ufficio, era vuoto. Si avvicinò per nutrire Fanny e notò che la sua scrivania era miracolosamente pulita. Dopo un’attenta ispezione, vide pile ordinate, ciascuna delle quali etichettata con una nota da Minerva. Sembrava che lei non solo avesse organizzato la scrivania, ma scritto le risposte a tutte le sue lettere, finito i suoi orari, e anche fatto proposte relative alla redazione sul bilancio di Filius. È una meraviglia. Come avrei mai potuto sopravvivere senza di lei? Pensò con un sorriso.
<< Minerva? >>
<< Quassù! >> chiamò dalle sue stanze private.
Albus si affrettò su per le scale per trovare il salotto illuminato da decine di candele galleggianti. Minerva era distesa sul divano in un abito rosso spettacolare, le sue ciocche corvine a cascata lungo la schiena.
Albus rimase un attimo a fissare la visione davanti a lui.
<< Buon compleanno, Albus >>.
Si avvicinò a lei senza una parola e la baciò esattamente sulla bocca.
<< Sei meravigliosa >>. La baciò di nuovo. << Ti amo >>. Si sporse in avanti per un altro bacio, ma Minerva lo fermò.
<< Ho altri piani per noi, e li rovinerai se ti ecciti troppo presto >>.
<< Allora il tuo piano è quello di non eccitarmi? >>
Minerva sorrise diabolicamente. << Oh, certo che lo è. Ma più tardi. Ora è tempo per la cena >>.
Mangiarono una pasto sontuoso con tutti i piatti preferiti di Albus. Chiacchierarono parlando del loro giorno mentre mangiavano.
<< Quindi ti sei divertito con tuo fratello questo pomeriggio? >> chiese Minerva.
<< Suppongo di sì. Non siamo mai andati veramente d’accordo, ma lui è mio fratello. Sono molto più felice qui con te >>.
<< Posso incontrarlo qualche volta? >>
<< Certo. È il barista della Testa di Porco. Luogo terrificante. Perfetto per Aberforth, in realtà>>.
<< Sembra... delizioso >>.
Albus ridacchiò, con gli occhi scintillanti.
Finirono la cena e Minerva fece sparire i piatti. Albus sembrò deluso.
<< Nessun dessert? >>
Minerva represse un sorriso e disse, più seriamente che poteva, << la pazienza è una virtù che dovrebbe essere apprezzata >>.
Albus fece il broncio e Minerva rise con gioia.
<< Oh, va bene. Vieni a sedere >>. Lei lo guidò fino alla scacchiera, il suo abito cremisi frusciante mentre si muoveva.
<< Questo vestito è bellissimo, mia cara >>.
<< Sono molto felice che ti piaccia. L’ho preso apposta per te. Ammira l’abito dopo; ho qualcos’altro che penso ti possa piacere >>. Con un gesto della bacchetta, i pezzi degli scacchi si trasformarono da marmo a caramelle. I pezzi bianchi erano ora al gusto di limone e i neri erano al gusto di ciliegia. Giocarono una buona partita piena di risate e di conversazione fino a quando Albus non si stufò di essere in grado di mangiare le caramelle solo quando catturava uno dei pezzi di Minerva. Allungò la mano e afferrò il re e lo morse a metà. Lei rise al suo infantilismo. << Suppongo che questo significhi che hai vinto >>.
<< Beh, è il mio compleanno. Mi stavi lasciando vincere in ogni caso >>.
<< Mi permetto di dissentire! >>
<< Beh in entrambi casi, questo è stato un modo molto intelligente e divertente per trascorrere la serata. Grazie, Minerva >>.
<< Sono contenta che ti sia piaciuto, Albus. Ora la prossima cosa che ho pianificato... >>
Lui la interruppe. << Mi dispiace, mia cara, ma in questo momento ho un piano tutto mio >>. La prese in braccio e la portò in camera da letto.
Lei rise. << Che coincidenza! Questo era anche il mio piano! >>


Nota della Traduttrice: Ce l'ho fatta a pubblicare! Scusate per la lunga attesa, ma mi sono ammalata e ho avuto moltissimi impegni di recente. Comunque questo capitolo è un regalo di Natale per voi. Buona lettura e buone feste :)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Scarlet Tabby