CAPITOLO 6: GELOSIA E IMBARAZZO
-Allora dai, che stiamo aspettando?- disse notando il mio sguardo perso nel vuoto -Ehi Edward, capisco che la notizia di dover passare la notte con me nella tua stessa casa deve averti shockato, ma riprenditi dai!- continuò
- Oh... scusami, dammi un attimo per riprendermi-
-Ed... guarda che se ti do’ fastidio non vengo a dormire da voi!- dicendolo le si riempirono gli occhi di lacrime
In un attimo la stavo già abbracciando, tranquillizzandola- Piccola, non ci pensare nemmeno per un momento. Tu non ti rendi conto dell'enorme sciocchezza che stai dicendo... -.
-m... ma i... io... -
- non mi interrompere!Dicevo, sono rimasto un po’ shockato solo perché immagino quello che dovrai passare con i miei fratelli, sai, non sono il ritratto dell'ospitalità!-mentii. Non potevo certo dirle " sai sono rimasto shockato perchè tu dormirai nella stanza di fianco alla mia e probabilmente non saprò gestire gli istinti animali che mi si scateneranno dentro vedendoti in pigiama!".
Si asciugò le lacrime e si allontanò da me -Ok allora io vado a fare la borsa, aspettami qui!-.
Mentre saliva le scale iniziò a squillare il telefono. Si girò per scendere ma inciampò su un gradino -Aiut... - non fece in tempo a finire di chiedere aiuto che già l’avevo afferrata.
- Oddio Ed...non so come farei senza di te! Grazie!-
- E di che cosa Bella? Te l’ho detto e te lo ripeto, finché ci sono io non ti può succedere niente! Ora rispondi al telefono...non vorrei che fosse Charlie che ha avuto qualche ripensamento per stasera!- e corse a prendere il telefono, ovviamente urtando il tavolo.
- Pronto?- rispose sorridendo - o ciao papà dimmi... sì d’accordo non ti preoccupare. No, non sto a casa da sola, con me c’è Edward... no papà non è il mio ragazzo... sì va bene lo aspetto e poi vado... va bene ciao!!!- si girò verso di me e sospirò.
- Successo qualcosa?- le domandai preoccupato.
- No, niente di particolare solo che prima di andare dovremmo aspettare Jake, mio padre pensava che fossi a casa da sola quindi l’ha chiamato per farmi accompagnare a casa tua-
- Ah- finalmente avrei visto questo famoso Jake - e chi... chi sarebbe Jake?-
Alla mia domanda scoppiò a ridere e guardandomi maliziosa disse -Ehi Ed...geloso per caso?- se avessi potuto sarei arrossito, ma mi limitai a risponderle sorridendo -e perché mai dovrei essere geloso?Era solo una domanda per prepararmi a difenderti da chissà quale altra catastrofe... perché se non te ne sei accorta tu attiri disgrazie!!!-
- Sarà...comunque di Jake non ti devi preoccupare, è il mio migliore amico e non credo mi farebbe del male!- a quelle parole il mio cuore riprese a battere (metaforicamente s’intende). Jake era solo il suo migliore amico, non il suo ragazzo.
Il campanello suonò e Bella andò ad aprire la porta. Una ventata portò in casa un odore tremendo e solo allora realizzai chi era...un Quilleute, un lupo! Bella era in pericolo!
Mi fiondai alla porta e mi misi davanti a lei in posizione di difesa.
Il ragazzo iniziò a tremare e a ringhiare.
- Ehi ragazzi...basta! Ma che vi prende?- era spaventata e io quasi quanto lei per quello che le sarebbe potuto succedere.
- Bella entra in casa subito!- le ordinai
- Non osare avvicinarti a lei!- tuonò il lupo, tremando sempre di più.
- BASTA!SMETTETELA SUBITO TUTTI E DUE!!!-iniziò ad urlare lei.
-Bella ti prego entra e aspettami...ho promesso che non ti sarebbe successo niente quindi aiutami a proteggerti e entra dentro casa...- la stavo pregando
- Ed che c’è che non va? Fino a un minuto fa stavamo giocando e scherzando tranquillamente...che t’è preso adesso?...- non capiva il mio comportamento così scontroso - e poi...da cosa dovresti proteggermi?Lui è il mio migliore amico!-
No, non riuscivo a crederci...il suo migliore amico era un licantropo e io un vampiro!
-I...Il tuo migliore amico?-stavo balbettando
- Sì sanguisuga io sono il suo migliore amico e ora vattene e non farti più vedere!!!- disse Jake ghignando.
- Jake non osare dirgli di andarsene!- mi difese la mia Bella
-Ma Bella lui è pericoloso...potrebbe farti del male!- continuò il lupo
- Per tua informazione se oggi non ci fosse stato lui adesso non staresti parlando con me perché sarei morta!!!-mi stava difendendo, a me. Ero allibito e ascoltavo la discussione fissando il cane.
- Co...cosa?Perché che è successo oggi?- la sorpresa aveva preso il posto della rabbia nell’espressione del Quilleute.
- Sei uomini mi avevano circondato e volevano stuprarmi, probabilmente, ma Edward è arrivato, mi ha salvata e mi ha portata in casa...quindi non permetterti di mandarlo via o di dire che è pericoloso, che poi nemmeno lo conosci, in base a cosa dici che è pericoloso?Ora vattene, ti ho aspettato solo per dirti che non c’è bisogno che mi accompagni visto che qui c’è Edward...ciao!-
- Ma Bella io non posso farti accompagnare da lui. Dai dimmi da chi devi andare a dormire che ti accompagno io-
- Vado a dormire dai Cullen. Ciao!-
- Bella tu non...- non fece in tempo a finire la frase che gli chiuse la porta in faccia.
Si girò verso di me sospirando - Scusa Edward, ha esagerato, ma vuole solo proteggermi e qualcosa mi dice che non gli sei molto simpatico...probabilmente è geloso!- Le sorrisi e la presi per mano - D’accordo ora però andiamo a preparare la tua borsa...è tardissimo e se non ci sbrighiamo quella pazza di mia sorella mi cucina per cena!-
Andammo in camera sua e iniziammo a preparare la borsa con tutto l’occorrente per una notte - Ed...a casa tua fa caldo o freddo?- mi domandò improvvisamente
- Beh...non saprei, ma perché me l’hai chiesto?-
-Perché non so che pigiama portare...secondo te?- e tirò fuori due pigiami, anzi uno visto che l’altro era una camicia da notte cortissima che lasciava poco all’immaginazione...
Intanto la mia coscienza si divise in due parti:
la prima, la più saggia, voleva che Bella si mettesse il pigiama, mentre la seconda, da uomo qual ero, voleva vederla con addosso la camicia da notte.
- Edward riprenditi e dammi una risposta...non capisco perché ogni tanto cadi in trance. A chi pensi? Dai dimmi chi ha catturato la tua attenzione!La conosco?- e mi sorrise.
- No no, stavo solo pensando a - “a te con addosso quella camicia da notte”scrollai la testa - a quale dei due pigiami farti portare! Senti portali tutti e due e poi vedi!- salvo per un pelo.
- Va bene. Io ho fatto...andiamo?-
- Sì, inizia a chiudere casa, io ti aspetto in macchina!- e andai di sotto.
Uscito fuori casa di Bella mi accorsi di una presenza accanto alla mia macchina, con un odore inconfondibile.
- Jake presumo- gli dissi a debita distanza
- Presumi bene sanguisuga! Che cosa hai intenzione di farci con Bella eh? Non ti permetterò di farla diventare uno spuntino io...-
- Sta calmo cane! Non ho la minima intenzione di farle del male, che tu ci creda o no, altrimenti oggi non mi sarei preoccupato di venirla a salvare no? E poi mi sembra che tu conosca bene la mia dieta... dovresti sapere che io e la mia famiglia ci cibiamo solo di animali! E comunque stalle lontano, non voglio rompere il patto ma se tu osi farle del male non mi farei nessun problema a venire a cercarti e romperti il muso. Sei avvertito!- ringhiai - E tanto per mettere le cose in chiaro, sappi che lei è mia!-
“Lei non è tua brutto succhiasangue, non hai ancora vinto e non mi fermerò davanti a niente e nessuno pur di averla. Io la amo e non me la farò portare via da un parassita come te” pensò il cane per poi dirmi -Io non le farei mai del male e poi non è tua! Stalle tu alla larga!-
- Hai ragione non ho ancora vinto, ma lei non ti ama e lo sai bene quindi...-
- Ed dove sei? Dai andiamo che non voglio diventare la causa della tua morte, e poi ho paura che Alice cucini anche me per cena!-
Il cane si irrigidì e ricominciò a tremare, quindi mi affrettai a dire-Piccola sono qui vicino alla macchina! Sta tranquilla, lo sai che non permetterei mai che ti accada qualcosa! Dai andiamo!-. Le aprii lo sportello e salì. Lanciai un ultimo sguardo alla foresta, dove mi osservava ancora il cane e la seguii in macchina. Accesi il motore e partii.
Bella non mi tose gli occhi di dosso per tutto il viaggio, osservando ogni mio piccolo movimento; a volte mi giravo verso di lei e le sorridevo sghembo per farla arrossire. Quanto mi piaceva essere la causa del rossore delle sue gote!
Arrivammo a casa mia in 10 minuti e scendemmo dall’auto. La presi per mano e l’accompagnai alla porta. Suonai e quella pazza di mia sorella aprì e si tuffò su Bella, abbracciandola.
- Ehi voi due ma si può sapere quanto c’avete messo ad arrivare? Mi avete fatto preoccupare tantissimo!- parlava a raffica stritolando in un abbraccio Bella.
- e con te faccio i conti dopo! Adesso entriamo Bella, così ti presento a Esme e Carlisle. Non vedevano l’ora di conoscerti!- e la trascinò in casa.
- Mamma, papà sono arrivati!Rose, Emm e Jas scendeteeee!!!- urlò quella sottospecie di mezzo folletto vampirizzato di mia sorella.
Per primi arrivarono Esme e Carlisle e si presentarono
- Finalmente ci conosciamo Isabella! Piacere io sono Carlisle…Edward mi ha parlato così tanto di te che mi sembra già di conoscerti!- disse mio padre porgendole la mano che la mia dolce Bella non esitò a stringere. Chissà dove aveva trovato quella sicurezza!
- Piacere mio dottor Cullen!-
-Suvvia, dammi del tu, altrimenti mi fai sentire vecchio!-le disse mio padre ridacchiando.
Bella arrossì e biascicò un d’accordo. Poi le si avvicinò Esme
- Ciao Bella io sono Esme; sono davvero felicissima di conoscerti. Finalmente vedo Edward sorridere e Alice non fa altro che parlare di te e progettare giri in centri commerciali per fare shopping…da quello che ho capito ti farà diventare la sua nuova modella!Povera te, non esitare a chiamarmi se ti servirà aiuto per sottrarti dalle sue grinfie!- ridacchio mia madre stringendole la mano.
- Piacere mio signora Cullen- e le sorrise.
- Ma dove sono finiti gli altri?- domandò impaziente Alice, proprio mentre Rose lanciava un urlo dal piano di sopra.
- Io vado a vedere cosa stanno combinando quei tre! Ed perché intanto non fai vedere la casa a Bella?- disse guardandomi e poi aggiunse mentalmente “ datti da fare fratellone mica posso sempre fare tutto io!”. La incenerii con lo sguardo e presi per mano Bella.
- Che ne dici ti va?- le chiesi gentilmente, mentre Esme notando la mia mano stretta a quella di Bella gongolava dalla gioia.
- Sì, sono molto curiosa di vederla!- mi sorrise facendomi letteralmente sciogliere. Ma era consapevole del potere che aveva su di me? Ad ogni suo sguardo mi sembrava di poter sentire il cuore tornare a battere e ogni suo sorriso mi faceva morire. Per lei avrei fatto di tutto; sarei morto pur di salvarla e tornato pur di amarla. Ma questo non era possibile!
Ci allontanammo dall’ingresso e le mostrai la cucina, il salone e la sala da pranzo.
La prima stanza che le feci vedere del primo piano fu lo studio di Carlisle e ne rimase a dir poco affascinata, forse un giorno le avrei detto tutta la verità sulla nostra famiglia.
Dopo lo studio la portai nella stanza degli ospiti per farle posare la borsa.
- Ed – mi chiamò piano
- Dimmi piccola- le risposi… era sempre più irritante non poterle leggere nel pensiero.
- T…tu dove dormi?- mi chiese arrossendo.
Ridacchiai a quella visione - Vuoi vedere la mia stanza?- le domandai ancora ghignando
Lei annuì e io la ripresi per mano portandola nella stanza accanto.
Quando aprii la porta rimase stupita e si avvicinò alla vetrata che si apriva sulla foresta.
Mi avvicinai a lei abbracciandola piano da dietro e facendola sussultare.
Non si girò mentre sussurrava - E’ bellissimo Edward! - le baciai una guancia e le risposi - Sì, è davvero bellissimo -
Si girò sempre stretta nel mio abbraccio e ci guardammo negli occhi. Mi persi in quel mare color nocciola e le accarezzai una guancia. Lei arrossì.
- Bella, Ed scendet…- Alice spalancò di colpo la porta della mia stanza restando a bocca aperta vedendoci - Oddio scusate io…non sapevo…mi dispiace-
- ALICE MA BUSSARE E’ UN OPTIONAL?- le ringhiai contro io.
Dannato folletto immortale, sempre a far danni!
Bella si staccò subito dal mio abbraccio arrossendo visibilmente mentre io progettavo mentalmente una morte orribile e crudele per mia sorella.
All’ improvviso apparvero anche gli altri sulla porta, curiosi di sapere il motivo di quelle urla. Addio tranquillità!
-Ciao Bella - la salutò Emmett.
- Ohi Bella che piacere vederti- le sorrise Jasper.
Rose neanche la guardava, disapprovando la sua presenza in casa Cullen.
- Ciao ragazzi!- rispose la mia dolce umana imbarazzata da quanto accaduto poco prima.
- Ehm…ero venuta a chiamarvi per dirvi che è pronta la cena!- disse Alice, ancora terrorizzata dalla mia possibile reazione.
- Va bene, adesso scendiamo, aiuto Bella a sistemare le sue cose e arriviamo!- dissi io per liquidarli.
- Sì sì vai fratellone sistemala per bene!- mi rispose Emmett ghignando e creando un’immagine piuttosto nitida di Bella stesa sul letto con me che…che cosa?
- Emmett fuori da questa stanza…SUBITO!- gli gridai contro, e i miei fratelli uscirono ridacchiando, tutti tranne Rose che continuava ad esserle ostile.