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Autore: cla61    18/05/2008    7 recensioni
Io e i miei fratelli eravamo appena tornati a Forks dopo le vacanze estive. Stava per ricominciare la scuola e Carlisle, mio padre, voleva che continuassimo a frequentare il liceo, per non tradire la copertura che ci eravamo ben costruiti negli ultimi 3 anni in quella piovosa cittadina. Vi starete chiedendo perché la nostra è una copertura, che cosa avrebbero da nascondere cinque adolescenti adottati da un magnanimo dottore e da sua moglie?Niente, oltre al fatto che la nostra famiglia di tipico aveva ben poco. Eravamo una famiglia di vampiri. beh...ecco una piccola anticipazione della mia storia, narrata dal punto di vista di Edward.Twilight come me lo sono immaginato per la prima volta!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 6: GELOSIA E IMBARAZZO

-Allora dai, che stiamo aspettando?- disse notando il mio sguardo perso nel vuoto -Ehi Edward, capisco che la notizia di dover passare la notte con me nella tua stessa casa deve averti shockato, ma riprenditi dai!- continuò
- Oh... scusami, dammi un attimo per riprendermi-
-Ed... guarda che se ti do’ fastidio non vengo a dormire da voi!- dicendolo le si riempirono gli occhi di lacrime
In un attimo la stavo già abbracciando, tranquillizzandola- Piccola, non ci pensare nemmeno per un momento. Tu non ti rendi conto dell'enorme sciocchezza che stai dicendo... -.
-m... ma i... io... -
- non mi interrompere!Dicevo, sono rimasto un po’ shockato solo perché immagino quello che dovrai passare con i miei fratelli, sai, non sono il ritratto dell'ospitalità!-mentii. Non potevo certo dirle " sai sono rimasto shockato perchè tu dormirai nella stanza di fianco alla mia e probabilmente non saprò gestire gli istinti animali che mi si scateneranno dentro vedendoti in pigiama!".
Si asciugò le lacrime e si allontanò da me -Ok allora io vado a fare la borsa, aspettami qui!-.
Mentre saliva le scale iniziò a squillare il telefono. Si girò per scendere ma inciampò su un gradino -Aiut... - non fece in tempo a finire di chiedere aiuto che già l’avevo afferrata.
- Oddio Ed...non so come farei senza di te! Grazie!-
- E di che cosa Bella? Te l’ho detto e te lo ripeto, finché ci sono io non ti può succedere niente! Ora rispondi al telefono...non vorrei che fosse Charlie che ha avuto qualche ripensamento per stasera!- e corse a prendere il telefono, ovviamente urtando il tavolo.
- Pronto?- rispose sorridendo - o ciao papà dimmi... sì d’accordo non ti preoccupare. No, non sto a casa da sola, con me c’è Edward... no papà non è il mio ragazzo... sì va bene lo aspetto e poi vado... va bene ciao!!!- si girò verso di me e sospirò.
- Successo qualcosa?- le domandai preoccupato.
- No, niente di particolare solo che prima di andare dovremmo aspettare Jake, mio padre pensava che fossi a casa da sola quindi l’ha chiamato per farmi accompagnare a casa tua-
- Ah- finalmente avrei visto questo famoso Jake - e chi... chi sarebbe Jake?-
Alla mia domanda scoppiò a ridere e guardandomi maliziosa disse -Ehi Ed...geloso per caso?- se avessi potuto sarei arrossito, ma mi limitai a risponderle sorridendo -e perché mai dovrei essere geloso?Era solo una domanda per prepararmi a difenderti da chissà quale altra catastrofe... perché se non te ne sei accorta tu attiri disgrazie!!!-
- Sarà...comunque di Jake non ti devi preoccupare, è il mio migliore amico e non credo mi farebbe del male!- a quelle parole il mio cuore riprese a battere (metaforicamente s’intende). Jake era solo il suo migliore amico, non il suo ragazzo.
Il campanello suonò e Bella andò ad aprire la porta. Una ventata portò in casa un odore tremendo e solo allora realizzai chi era...un Quilleute, un lupo! Bella era in pericolo!
Mi fiondai alla porta e mi misi davanti a lei in posizione di difesa.
Il ragazzo iniziò a tremare e a ringhiare.
- Ehi ragazzi...basta! Ma che vi prende?- era spaventata e io quasi quanto lei per quello che le sarebbe potuto succedere.
- Bella entra in casa subito!- le ordinai
- Non osare avvicinarti a lei!- tuonò il lupo, tremando sempre di più.
- BASTA!SMETTETELA SUBITO TUTTI E DUE!!!-iniziò ad urlare lei.
-Bella ti prego entra e aspettami...ho promesso che non ti sarebbe successo niente quindi aiutami a proteggerti e entra dentro casa...- la stavo pregando
- Ed che c’è che non va? Fino a un minuto fa stavamo giocando e scherzando tranquillamente...che t’è preso adesso?...- non capiva il mio comportamento così scontroso - e poi...da cosa dovresti proteggermi?Lui è il mio migliore amico!-
No, non riuscivo a crederci...il suo migliore amico era un licantropo e io un vampiro!
-I...Il tuo migliore amico?-stavo balbettando
- Sì sanguisuga io sono il suo migliore amico e ora vattene e non farti più vedere!!!- disse Jake ghignando.
- Jake non osare dirgli di andarsene!- mi difese la mia Bella
-Ma Bella lui è pericoloso...potrebbe farti del male!- continuò il lupo
- Per tua informazione se oggi non ci fosse stato lui adesso non staresti parlando con me perché sarei morta!!!-mi stava difendendo, a me. Ero allibito e ascoltavo la discussione fissando il cane.
- Co...cosa?Perché che è successo oggi?- la sorpresa aveva preso il posto della rabbia nell’espressione del Quilleute.
- Sei uomini mi avevano circondato e volevano stuprarmi, probabilmente, ma Edward è arrivato, mi ha salvata e mi ha portata in casa...quindi non permetterti di mandarlo via o di dire che è pericoloso, che poi nemmeno lo conosci, in base a cosa dici che è pericoloso?Ora vattene, ti ho aspettato solo per dirti che non c’è bisogno che mi accompagni visto che qui c’è Edward...ciao!-
- Ma Bella io non posso farti accompagnare da lui. Dai dimmi da chi devi andare a dormire che ti accompagno io-
- Vado a dormire dai Cullen. Ciao!-
- Bella tu non...- non fece in tempo a finire la frase che gli chiuse la porta in faccia.
Si girò verso di me sospirando - Scusa Edward, ha esagerato, ma vuole solo proteggermi e qualcosa mi dice che non gli sei molto simpatico...probabilmente è geloso!- Le sorrisi e la presi per mano - D’accordo ora però andiamo a preparare la tua borsa...è tardissimo e se non ci sbrighiamo quella pazza di mia sorella mi cucina per cena!-
Andammo in camera sua e iniziammo a preparare la borsa con tutto l’occorrente per una notte - Ed...a casa tua fa caldo o freddo?- mi domandò improvvisamente
- Beh...non saprei, ma perché me l’hai chiesto?-
-Perché non so che pigiama portare...secondo te?- e tirò fuori due pigiami, anzi uno visto che l’altro era una camicia da notte cortissima che lasciava poco all’immaginazione...
Intanto la mia coscienza si divise in due parti:
la prima, la più saggia, voleva che Bella si mettesse il pigiama, mentre la seconda, da uomo qual ero,  voleva vederla con addosso la camicia da notte.
- Edward riprenditi e dammi una risposta...non capisco perché ogni tanto cadi in trance. A chi pensi? Dai dimmi chi ha catturato la tua attenzione!La conosco?- e mi sorrise.
- No no, stavo solo pensando a - “a te con addosso quella camicia da notte”scrollai la testa - a quale dei due pigiami farti portare! Senti portali tutti e due e poi vedi!- salvo per un pelo.
- Va bene. Io ho fatto...andiamo?-
- Sì, inizia a chiudere casa, io ti aspetto in macchina!- e andai di sotto.
Uscito fuori casa di Bella mi accorsi di una presenza accanto alla mia macchina, con un odore inconfondibile.
- Jake presumo- gli dissi a debita distanza
- Presumi bene sanguisuga! Che cosa hai intenzione di farci con Bella eh? Non ti permetterò di farla diventare uno spuntino io...-
- Sta calmo cane! Non ho la minima intenzione di farle del male, che tu ci creda o no, altrimenti oggi non mi sarei preoccupato di venirla a salvare no? E poi mi sembra che tu conosca bene la mia dieta... dovresti sapere che io e la mia famiglia ci cibiamo solo di animali! E comunque stalle lontano, non voglio rompere il patto ma se tu osi farle del male non mi farei nessun problema a venire a cercarti e romperti il muso. Sei avvertito!- ringhiai - E tanto per mettere le cose in chiaro, sappi che lei è mia!-
“Lei non è tua brutto succhiasangue, non hai ancora vinto e non mi fermerò davanti a niente e nessuno pur di averla. Io la amo e non me la farò portare via da un parassita come te” pensò il cane per poi dirmi -Io non le farei mai del male e poi non è tua! Stalle tu alla larga!-
- Hai ragione non ho ancora vinto, ma lei non ti ama e lo sai bene quindi...-
- Ed dove sei? Dai andiamo che non voglio diventare la causa della tua morte, e poi ho paura che Alice cucini anche me per cena!-
Il cane si irrigidì e ricominciò a tremare, quindi mi affrettai a dire-Piccola sono qui vicino alla macchina! Sta tranquilla, lo sai che non permetterei mai che ti accada qualcosa! Dai andiamo!-. Le aprii lo sportello e salì. Lanciai un ultimo sguardo alla foresta, dove mi osservava ancora il cane e la seguii in macchina. Accesi il motore e partii.
Bella non mi tose gli occhi di dosso per tutto il viaggio, osservando ogni mio piccolo movimento; a volte mi giravo verso di lei e le sorridevo sghembo per farla arrossire. Quanto mi piaceva essere la causa del rossore delle sue gote!
Arrivammo a casa mia in 10 minuti e scendemmo dall’auto. La presi per mano e l’accompagnai alla porta. Suonai e quella pazza di mia sorella aprì e si tuffò su Bella, abbracciandola.
- Ehi voi due ma si può sapere quanto c’avete messo ad arrivare? Mi avete fatto preoccupare tantissimo!- parlava a raffica stritolando in un abbraccio Bella.
- e con te faccio i conti dopo! Adesso entriamo Bella, così ti presento a Esme e Carlisle. Non vedevano l’ora di conoscerti!- e la trascinò in casa.
- Mamma, papà sono arrivati!Rose, Emm e Jas scendeteeee!!!- urlò quella sottospecie di mezzo folletto vampirizzato di mia sorella.
Per primi arrivarono Esme e Carlisle e si presentarono
- Finalmente ci conosciamo Isabella! Piacere io sono Carlisle…Edward mi ha parlato così tanto di te che mi sembra già di conoscerti!- disse mio padre porgendole la mano che la mia dolce Bella non esitò a stringere. Chissà dove aveva trovato quella sicurezza!
- Piacere mio dottor Cullen!-
-Suvvia, dammi del tu, altrimenti mi fai sentire vecchio!-le disse mio padre ridacchiando.
Bella arrossì e biascicò un d’accordo. Poi le si avvicinò Esme
- Ciao Bella io sono Esme; sono davvero felicissima di conoscerti. Finalmente vedo Edward sorridere e Alice non fa altro che parlare di te e progettare giri in centri commerciali per fare shopping…da quello che ho capito ti farà diventare la sua nuova modella!Povera te, non esitare a chiamarmi se ti servirà aiuto per sottrarti dalle sue grinfie!- ridacchio mia madre stringendole la mano.
- Piacere mio signora Cullen- e le sorrise.
- Ma dove sono finiti gli altri?- domandò impaziente Alice, proprio mentre Rose lanciava un urlo dal piano di sopra.
- Io vado a vedere cosa stanno combinando quei tre! Ed perché intanto non fai vedere la casa a Bella?- disse guardandomi e poi aggiunse mentalmente “ datti da fare fratellone mica posso sempre fare tutto io!”. La incenerii con lo sguardo e presi per mano Bella.
- Che ne dici ti va?- le chiesi gentilmente, mentre Esme notando la mia mano stretta a quella di Bella gongolava dalla gioia.
- Sì, sono molto curiosa di vederla!- mi sorrise facendomi letteralmente sciogliere. Ma era consapevole del potere che aveva su di me? Ad ogni suo sguardo mi sembrava di poter sentire il cuore tornare a battere e ogni suo sorriso mi faceva morire. Per lei avrei fatto di tutto; sarei morto pur di salvarla e tornato pur di amarla. Ma questo non era possibile!
Ci allontanammo dall’ingresso e le mostrai la cucina, il salone e la sala da pranzo.
La prima stanza che le feci vedere del primo piano fu lo studio di Carlisle e ne rimase a dir poco affascinata, forse un giorno le avrei detto tutta la verità sulla nostra famiglia.
Dopo lo studio la portai nella stanza degli ospiti per farle posare la borsa.
- Ed – mi chiamò piano
- Dimmi piccola- le risposi… era sempre più irritante non poterle leggere nel pensiero.
- T…tu dove dormi?- mi chiese arrossendo.
Ridacchiai a quella visione - Vuoi vedere la mia stanza?- le domandai ancora ghignando
Lei annuì e io la ripresi per mano portandola nella stanza accanto.
Quando aprii la porta rimase stupita e si avvicinò alla vetrata che si apriva sulla foresta.
Mi avvicinai a lei abbracciandola piano da dietro e facendola sussultare.
Non si girò mentre sussurrava - E’ bellissimo Edward! - le baciai una guancia e le risposi - Sì, è davvero bellissimo -
Si girò sempre stretta nel mio abbraccio e ci guardammo negli occhi. Mi persi in quel mare color nocciola e le accarezzai una guancia. Lei arrossì.
- Bella, Ed scendet…- Alice spalancò di colpo la porta della mia stanza restando a bocca aperta vedendoci - Oddio scusate io…non sapevo…mi dispiace-
- ALICE MA BUSSARE E’ UN OPTIONAL?- le ringhiai contro io.
Dannato folletto immortale, sempre a far danni!
Bella si staccò subito dal mio abbraccio arrossendo visibilmente mentre io progettavo mentalmente una morte orribile e crudele per mia sorella.
All’ improvviso apparvero anche gli altri sulla porta, curiosi di sapere il motivo di quelle urla. Addio tranquillità!
-Ciao Bella - la salutò Emmett.
- Ohi Bella che piacere vederti- le sorrise Jasper.
Rose neanche la guardava, disapprovando la sua presenza in casa Cullen.
- Ciao ragazzi!- rispose la mia dolce umana imbarazzata da quanto accaduto poco prima.
- Ehm…ero venuta a chiamarvi per dirvi che è pronta la cena!- disse Alice, ancora terrorizzata dalla mia possibile reazione.
- Va bene, adesso scendiamo, aiuto Bella a sistemare le sue cose e arriviamo!- dissi io per liquidarli.
- Sì sì vai fratellone sistemala per bene!- mi rispose Emmett ghignando e creando un’immagine piuttosto nitida di Bella stesa sul letto con me che…che cosa?
- Emmett fuori da questa stanza…SUBITO!- gli gridai contro, e i miei fratelli uscirono ridacchiando, tutti tranne Rose che continuava ad esserle ostile.
  
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