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Autore: Fire Human Guts    25/12/2013    5 recensioni
Lola Montgomery abita a Bradford.
E' una ragazza semplice.
Le piace divertirsi, fare shopping, andare in discoteca e ridere..
Ha paura degli insetti, dei ragni, delle altezze, del buio, dell'acqua.. Ma soprattutto ha paura di lui.
Ha paura di lui, quando gli batte forte il cuore vedendolo in strada con le buste della spesa.
Ha paura di lui, quando i loro occhi si incontrano per più di dieci secondi nelle giornate di pioggia.
Ha paura di lui.. Perché nonostante tutto continua ad amarlo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The End.

Lola era in piedi al centro della camera da letto di Zayn.
La stanza era come sempre disordinata; fogli bianchi, disegni e cartacce varie sparsi sulla scrivania, jeans e t-shirt lasciati a terra e il letto fatto di fretta.

Lola era lì, in quella stanza, senza una reale motivazione, le mancava semplicemente il suo disordine e il suo profumo di muschio bianco, nonostante non entrasse in quella casa da soli tre giorni.
Tre strazianti giorni, a dirla tutta!
Gli occhi le bruciavano mentre faceva vagare lo sguardo sulle mura grigie, abbellite di tanto in tanto da poster di band sconosciute, proprio come la sua stanza a Bradford.
Le chiavi che aveva trovato sotto il vaso di ceramica a destra del vialetto di quella casa che non le apparteneva neanche, tintinnavano nella giacca a vento verde bottiglia che non aveva tolto neanche per un secondo, causa di quel freddo natalizio.
Non riusciva a stare ferma, il rumore degli anfibi che picchiettavano sul pavimento scolorito attenuava la sua voglia di correre al bar doveva lavorava Zayn e di baciarlo e di urlargli contro contemporaneamente.
Erano passati tre anni da quando Zayn aveva terminato gli studi ed erano passati tre meravigliosi anni dall'inizio della loro relazione.
E a Lola non sembravano per niente tanti, le sembrava di essere agli inizi con Zayn che non era per niente abituato ad una relazione così seria e duratura ma per tre anni era andata liscia, fino a quel momento.
Avevano litigato e “Vaffanculo Zayn, non avvicinarti!” Gli aveva urlato lanciando la sveglia regalatagli da sua madre Trisha a terra. Si era frantumata in mille pezzi, ma né a Lola né a Zayn importava più di tanto, erano più occupati a litigare. O meglio, Lola era occupata a litigare mentre Zayn cercava di farsi perdonare in qualsiasi modo possibile.
Lola alzò gli occhi al soffitto evitando di piangere di nuovo, ne aveva abbastanza, in quel momento avrebbe soltanto voluto infilarsi sotto le lenzuola color arancio di quel letto scomodo insieme a Zayn.
Le mancava.
Lo amava.
E lei aveva bisogno di lui.
Si sfilò molto lentamente la giacca verde e la poggiò con una lentezza quasi sovrannaturale sulla sedia della scrivania in legno e si infilò sotto le coperte troppo fredde per i suoi gusti, il jeans attillato e gli anfibi ingombranti le procuravano un enorme fastidio ma non le importava, tutto ciò che contava in quel momento era sentire il profumo di Zayn che le inebriava le narici fino ad arrivarle quasi al cervello. La faceva stare bene.
Avrebbe voluto averlo per sempre sotto al naso, almeno così si sentiva più vicina a lui, perché tutta l'incazzatura e tutti i “Vai via da qui!” Che gli aveva urlato erano svaniti, così come Zayn, che l'aveva ascoltata e presa in parola e nonostante quella fosse casa sua era andato via chissà dove e a Lola mancò il respiro per l'ennesima volta ripensando a ciò che era successo.
Trattenne un singhiozzo prima di serrare gli occhi per il sonno che con Zayn al suo fianco tendeva sempre ad arrivare.
Si ritrovò a dormire profondamente.

 

Zayn sbuffò per l'ennesima volta mentre le sue mani erano intente a preparare un caffè macchiato, non sopportava quella macchinetta del caffè, si inceppava in continuazione e gli faceva ricordare il quasi secondo bacio con Lola.
Zayn sbuffò ancora una volta perché la relazione con Lola era sempre stata complicata, almeno per lui.
Era abituato alle serate al Parisian, le ragazze che portava a casa tutta la notte e che poi dimenticava, alle sbronze che prendeva insieme ai suoi amici e alle canne che si divertiva a fumare quando la giornata andava male, ma non sapeva cosa significasse una relazione seria.
E Lola glie l'aveva insegnato, fin troppo bene, anche. Ma si sapeva, Zayn era un guasta feste, rompi palle ed anche coglione e fin troppo bravo, si, a rovinare le cose.
E la relazione seria con Lola l'aveva rovinata alla grande. “Gran successone, Zayn.” Mormorò a sé stesso posando il caffè macchiato sul bancone.
“Di chi è quel caffè? Dell'uomo invisibile?” Domandò il capo nonché proprietario di quel minuscolo bar.
Zayn fissò il bancone davanti a lui per qualche minuto in pieno silenzio, non c'era nessuno se non un uomo seduto li già da una mezz'ora, con una birra tra le mani e due ragazzi che chiacchieravano seduti ad un tavolino poco lontano.
Il proprietario del bar, Bob, gli lasciò una pacca sulla spalla e “Vai a casa, sei stanco.” Annunciò.
“Cosa?” Si ritrovò a chiedere Zayn risvegliato immediatamente da chissà quale viaggio mentale.
“Non hai una bella cera, amico. Torna a casa.” Ripeté pazientemente l'uomo prima di ridacchiare.
Zayn annuì di nuovo distratto, la sua testa aveva ricominciato di nuovo con i viaggi mentali che lo riportavano direttamente a Lola e alla consapevolezza che aveva fin troppo sbagliato e che in quel momento le mancava più che mai.
Zayn si lavò le mani nel lavabo e aggiustandosi il ciuffo più ordinato del solito infilò la giacca in pelle ed uscì dal negozio con un cenno del capo rivolto a Bob.
Tutto ciò che riuscì ad udire fu il tossicchiare dell'uomo ancora lì seduto, probabilmente anche lui aveva problemi con sua moglie.


Non appena Zayn infilò la mano sotto il vaso di ceramica lo trovò vuoto e corrugò le sopracciglia leggermente allarmato, e si chiese, per la prima volta, quale ladro avesse scelto casa sua da derubare, era così... Vuota? O era l'assenza di Lola a renderla così?
Sfilò il portachiavi ricolmo di tutte le chiavi che possedeva, dalla tasca di uno dei tanti jeans scuri che indossava spesso e si mise a cercare attentamente quella di casa, non appena la trovò aprì la porta fiondandosi dentro.
Tolse la giacca in pelle e la gettò con un gesto veloce sul divano per poi osservare attentamente casa sua, sembrava deserta. Forse aveva solamente dimenticato di inserirle dentro il vaso. Si calmò.
Per strada sfilò le scarpe da ginnastica e le lasciò per il corridoio per poi entrare nella sua stanza da letto e sfilarsi la maglia a maniche lunghe color dell'inchiostro.
Quella stanza aveva un odore fin troppo femminile. Non come quando una delle tante ragazze che portava a letto anni prima lasciavano la casa al mattino. Ma come quando Lola dormiva lì beandosi delle sue coccole.
Non appena si sfilò la maglia che cominciava a stargli troppo stretta, Zayn sussultò leggermente, alla vista di un qualcuno sotto le coperte tirate fin sopra il viso pronte ad oscurarlo.
Sorrise istintivamente ad un suo presentimento, poi scosse il capo avvicinandosi a passo svelto, alzò le coperte ed un profumo familiare gli fece scordare tutto ciò che non andasse nella sua vita.
Lola, con il volto leggermente arrossato per le coperte che pizzicavano, gli occhi socchiusi e le labbra piene leggermente dischiuse, dormiva beatamente con le braccia conserte.
Alzò ancora di più le coperte infilandosi senza fare troppo baccano evitando così di farla svegliare.
L'amava e aveva intenzione di farsi perdonare per ciò che aveva fatto.


Zayn spalancò gli occhi non appena le sue orecchie udirono uno strillo acuto, alzò la testa dal cuscino più accaldato del solito ed osservò la figura magra di Lola distesa a terra.
I capelli arruffati ricoperti di minuscoli puntini bianchi e il naso arrossato le donavano un'aria più natalizia del solito. “Ma cos'hai nei capelli?” Domandò Zayn allungando una mano verso la sua testa cercando di sfilarle uno dei tanti puntini bianchi.
Lola si allontanò istintivamente ed immerse le mani nei capelli castani estraendone una pallina di cotone. “Sciarpa di merda.” Mormorò scompigliandosi i capelli e lasciando cadere a terra i residui della sciarpa bianca di lana che le aveva regalato Zayn tempo prima.
“A me piace quella sciarpa.” Protestò il moro sorridendo, sapeva che le cose non erano minimamente cambiate, ma voleva provare a fare qualcosa.
Non era un fifone e non aveva intenzione di restare con le mani in mano.
“Anche a me...” Sussurrò la mora.
Zayn sospirò. “Che ci facevi qui?” Domandò con un filo di speranza nella voce, magari Lola voleva fare pace.
Ma lei era testarda.
“Stavo andando via.” Borbottò alzandosi da terra e pulendosi le ginocchia ricoperte di una leggera polvere. “Dormendo?” Chiese ironico.
“Vado via adesso.” Annunciò avviandosi di slancio fuori la stanza di Zayn. “No, aspetta!” Esclamò il moro uscendo di fretta dal letto, rischiando quasi di inciampare nelle lenzuola color arancio che anche lui non sopportava e che molto probabilmente avrebbe buttato.
“Cosa c'è ancora?” Sbottò Lola voltandosi di scatto.
Zayn le si parò davanti con la sua giacca verde bottiglia. “Hai dimenticato questa.” Annunciò abbozzando un piccolo sorriso. Lola assunse un'aria delusa e a Zayn stava quasi per scoppiare il cuore quando lei pronunciò “Oh...” Dispiaciuta.
“E questo.” Sussurrò il moro prima di appoggiare le labbra su quelle di Lola.
La ragazza non pose resistenza, non vedeva l'ora di baciarlo e anche se la voglia di prenderlo a calci fosse tanta, non batteva neanche per sogno la voglia di stargli accanto.
Era ancora arrabbiata, si, per ciò che aveva fatto, ma lo amava e di questo non poteva farne a meno.
Zayn mosse delicatamente le labbra sulle sue per poi schiuderle leggermente e a Lola tremò il cuore come ogni volta che lo faceva.
“Giuro, prometto che da oggi in poi mi fiderò di te.” Annunciò lasciando andare le labbra di lei.
“D'accordo. Ma promettimi di non lasciarmi andare mai più, quando ti dirò di andare via.” Sussurrò Lola poggiando la fronte sulla sua. “Lo prometto.” Rispose prima unire di nuovo le loro labbra.
In quel momento a Lola non importava più di nulla, tutto era sparito, c'era solo lei, Zayn e il loro amore reciproco.
Non le importava che Zayn le aveva proibito di parlare con Peter perché era geloso.
Non le importava delle continue insistenze di Peter per farla tornare insieme a lui, lei l'aveva perdonato perché a Natale tutti erano più buoni e perché voleva tornare ad essere solo un'amica per lui.
Non le importava di Cora e Niall che la stavano chiamando al cellulare perché era in ritardo per la loro uscita.
Non le importava più di nulla, aveva Zayn e quello era l'essenziale.


“Buon Natale, amore.” Sussurrò Lola con la testa appoggiata sulla spalla di Zayn. Il moro sorrise e sospirò comicamente. “Manca ancora un giorno a Natale.” La corresse osservando il camino davanti a lui. “Lo so.” Annunciò la ragazza alzando la testa dalla sua spalla e facendolo girare verso di lei, appoggiò le sue labbra delicatamente su quelle di Zayn, e per l'ennesima volta il cuore le tremò e “La smetterai mai di farmi quest'effetto quando ti bacio?” Mugugnò Lola staccandosi dalla sue labbra, Zayn scosse la testa divertito e compiaciuto “Spero proprio di no.” Annunciò ridacchiando.
E Lola sorrise, perché anche lei sperava che quell'effetto non finisse mai. Lo amava ed erano tre anni che stavano insieme, quello che sarebbe successo in un futuro lontano non le importava, le importava solo di vivere il presente, perché tutte le loro paura le avevano superate e in quel momento la frase “Vivimi” Aveva molto più significato più di qualunque altra frase.
 

BUON NATALE!

Siamo arrivati alla fine di questa storia, che nonostante mi abbia fatto penare sono fiera di averla scritta e di averla conclusa.
E' la prima Fan Fiction che concludo su questo sito e sono pienamente felice che la storia vi sia piaciuta così tanto!
Sono più di 170 recensioni, tra cui trenta e più seguiti, ricordati e preferiti! Mi avete resa felicissima di tutto questo "successo".
Grazie infinite a tutte le persone che l'hanno seguita, recensita e letta, un grazie va anche ai lettori silenziosi, sono più di duemila visualizazzioni!
Ma un grazie speciale va alle persone che hanno seguito la storia fin dall'inizio! Siete degli amori!
Sapete, circa una settimana fa un anonimo su ask mi ha accusato di essere troppo vanitosa su EFP, mi ha detto di non tirarmela troppo, ma come faccio a non vantarmi se voi mi riempite sempre di bellissimi complimenti?
Siete le migliori, sappiatelo! <3
Sto scrivendo una Fan Fiction su Louis da circa un mese, ci sto lavorando su per renderla migliore, credo che la posterò alla fine delle feste.
Spero che quest'ultimo capitolo, così come l'intera storia non vi abbia deluso.
A presto, spero. E n n E <3



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