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Autore: x__blackparade_foreverETF    26/12/2013    1 recensioni
Ashley si avvia a passi lenti verso casa, indeciso se prendere la strada più lunga o quella più corta. Nonostante l'ora la via principale è ancora brulicante di gente, in un tripudio di luci colorate che contribuiscono a quel piacevole tepore natalizio che aleggia lieve nell'aria. Con un'alzata di spalle si dirige in quella direzione, senza fretta alcuna.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Sorpresa
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Andy è arrivato diversi minuti prima degli altri ragazzi della sua band, e attende nervoso davanti alla porta di casa. Craig gli apre con un sorriso, "Hey! Auguri!". Andy ricambia il saluto ed entra, salutando man mano tutti i presenti.

"Sei arrivato piuttosto presto, eh?" fa Craig.

Andy nota con imbarazzo che in effetti i ragazzi stanno ancora ultimando i preparativi per il cenone natalizio, e fa: "Sì, è che non pensavo di trovare così in fretta la strada..."

"Non fa niente, sono contento che tu sia arrivato. Sai, temevo che dopo quello che è successo l'altro giorno non saresti venuto..."

Andy ripensa con un sospiro a quanto accaduto, oscurandosi in volto.

 

E' il secondo giorno che esce insieme a Craig. Al ritorno, il ragazzo lo riaccompagna sulla sua bellissima Vegas, e ridono ancora per gli avvenimenti accaduti durante la giornata Si fermano vicino alla casa che Andy condivide con Ashley, e Craig sospira: "Sono stato veramente bene con te.".

Andy s'irrigidisce per un momento, indeciso su cosa replicare, infine si lascia sfuggire un leggero sorriso: "Anche io sono stato bene."

Craig sorride, per nulla a disagio, "E allora dovremmo rifarlo!"

Andy pensa sia questo uno degli aspetti che più lo attrae di quel ragazzo. Il suo essere semplice e gentile al contempo, il non impelagarsi in strani discorsi imbarazzanti che potrebbero mettere a disagio entrambi. Si conoscono da ben prima di questi due giorni, ma non erano mai stati tanto in confidenza. Più approfondisce il rapporto con lui, più Andy si rende conto di quanti particolari non vadano nella sua storia con Ashley: è sì durata a lungo, ed è stata costellata da molteplici bei momenti, ma non gli ha mai permesso di esprimersi come avrebbe voluto. Ashley è un ragazzo simpatico, sa persino essere dolce, ma la loro relazione gli è sempre parsa come una gabbia d'oro, lussuosa e piacevole, ma pur sempre una prigione. Andy sa bene quanto l'altro sia segretamente possessivo nei suoi confronti, lo può leggere nei suoi occhi ogni volta che esce con qualcuno, nonostante sia stato sempre troppo orgoglioso per parlargliene. Una parte di Andy preferirebbe che venisse da lui e glielo spiattellasse in faccia, "Sono geloso.", ma l'altro non l'ha mai fatto. L'amore ormai è stato sostituito da una banale routine, che si è spezzata nel momento stesso in cui ha incontrato Craig, in un contesto del tutto slegato dai concerti.

"Va tutto bene?" gli chiede il ragazzo, vedendolo pensieroso.

"Eh? Sì, sì." si affretta a dire, sorridendogli.

"Il tuo ragazzo ti starà aspettando..." dice Craig, con voce calma e prudente.

Andy lo guarda perplesso, come se non capisse il motivo di questa allusione, quando d'un tratto si rende conto che non è certo scontato che l'altro abbia compreso il suo interesse. Sospira, e fa per aprire la portiera.

"Aspetta..."

La voce di Craig lo costringe a fermarsi, e torna a fissare quel volto attraente e dolce. "Sì?"

Il ragazzo tergiversa, fa per dire qualcosa, poi rinuncia in un sorriso imbarazzato. "Niente, non ha importanza.". Abbassa lo sguardo, chiaramente a disagio.

Andy annulla in un istante la distanza tra loro due, sfiorando con le labbra la sua guancia, nel più delicato dei baci. Craig sussulta impercettibilmente, per poi guardarlo con un'espressione fra il timido e il divertito: "E questo per cos'era?"

"Per la stupenda giornata che abbiamo trascorso."

In quel momento i loro sguardi s'incrociano, pieni di sopita attrazione, e cauti iniziano ad avvicinarsi al volto dell'altro. D'un tratto, però, uno sbattere deciso contro il finestrino dell'auto li fa sobbalzare d'improvviso. Si voltano confusi verso la sorgente del rumore, e con sgradevole meraviglia si accorgono trattarsi di Ashley. Ha un cipiglio furioso, evidentemente ha visto cosa stava per succedere, ma con ribelle contegno si mette a braccia conserte, in un eloquente invito indirizzato ad Andy di scendere dalla macchina. Il ragazzo scuote la testa, turbato, e mormora a Craig: "Sembra proprio che debba andare.".

"Ci rivediamo per la Vigilia di Natale?"

"Non lo so." dice Andy. Poche ore prima aveva accettato entusiasticamente la proposta, e aveva esteso l'invito ai suoi compagni tramite sms, esultando nel sentirli a loro volta accettare di buon grado. Adesso, però, col suo ragazzo di fuori in vena di un'autentica ramanzina, non sa se qualcosa ancora possa cambiare. Lascia la macchina, lanciando un ultimo sguardo al cantante degli Escape The Fate, per poi voltarsi a fronteggiare il suo ragazzo.

"Cosa ci trovi in quel tipo?" commenta Ashley, assottigliando gli occhi in due fessure.

"Ash...".

"Torniamo a casa, fa freddo.". Queste sono state le uniche parole di rimprovero che il ragazzo gli ha rivolto.

 

 

Andy scaccia via il ricordo con un lungo sospiro, per poi tornare a sorridere: "Come potevo perdermi questa occasione?". Craig annuisce, soddisfatto della risposta, e lo conduce nella stanza adiacente per mostrargli la casa. Poco dopo arrivano anche gli altri membri dei Black Veil Brides -certamente escluso Ashley- , e l'atmosfera inizia a farsi più movimentata: tutti si siedono attorno alla tavola, parlando di argomenti leggeri e consumando l'abbondante cena, mentre il vino inizia a circolare caldo e piacevole nelle vene dei presenti. Durante il pasto Andy non fa altro che indirizzare delle brevi occhiate verso Craig, che non appena li intercetta gli sorride di rimando, talvolta facendogli l'occhiolino. Andy crede davvero di impazzire, è da quel giorno che non fa altro che aspettare il momento propizio per potervi parlare in privato, di quel sentimento appena sbocciato che è sicuro risieda nei cuori di entrambi. Quando la cena finisce tutti si sparpagliano, e mentre molti ragazzi lasciano la stanza per andare a giocare a biliardo, Max e TJ restano ancora nella stanza, litigandosi un joystick della playstation. "Non c'è solo quel joystick, sapete?" ricorda loro Craig, fingendosi vagamente scioccato. "Lo so, ma quello è il mio!" protesta Max, ridendo. "Non c'è scritto il tuo nome sopra, Max Green." replica TJ, il tono da primadonna ostentato ai massimi termini. "Oh, cielo, quanto siete adulti..." commenta Craig, passandosi una mano fra i capelli. Andy osserva la scena da seduto, appollaiato sul bracciolo di un divanetto poco distante. TJ sembra notarlo solo in quel momento, e sembra avere un lampo di comprensione: "Oh-oh, sembra che qualcuno qui voglia rimanere appartato con il nostro cantante...".

"Ma stai un pò zitto, Thomas..." ridacchia Craig, scuotendo la testa.

"Dai Max, togliamo il disturbo.".

"Okay, ma solo se mi ridai il joystick."

"Andiamo in camera mia e ti do tutto quello che vuoi, tesoro."

Max sorride, e con un sorriso gli circonda i fianchi con un braccio. "Trattalo bene." dice TJ, rivolto ad Andy, e il ragazzo nota che che vi è una venatura davvero seria nel tono che ha usato. I due ragazzi abbandonano la stanza abbracciati, e Craig sembra sostare per un momento a fissarli, prima di tornare a rivolgere l'attenzione al giovane sul divano. "Con chi dei due stavi?" gli domanda questi, sfoggiando tutta la sua capacità di buon osservatore.

"La risposta potrebbe non piacerti..."

"Sentiamo.".

"Con entrambi. Con Max fino al 2010, e con TJ da lì fino al 2013...".

"Un vero rubacuori." commenta Andy, sorridendo ironico.

Craig rimane in silenzio, e l'altro comprende di aver toccato un tasto dolente. "Scusa, non volevo..." dice poi, temendo che tra di loro possa nascere della tensione. Tuttavia, l'altro gli rivolge un sorriso rassicurante: "No, no, ormai me ne sono fatto una ragione. Sai, quando mi sono venuti davanti e mi hanno dato la notizia, sono rimasto talmente sconvolto da rischiare il collasso, ma adesso... Insomma. Non sono uno a cui piace fare scenate, o intristirsi troppo a lungo per qualcosa. Si vive una volta sola, dicono."

Andy annuisce, ma dopo un istante la curiosità ha la meglio: "Quale notizia?"

Craig ridacchia: "Ma come, non li hai visti? Stanno assieme, saranno già tre mesi.".

"...Oh." fa Andy, ma nel vedere l'espressione rilassata dell'altro non reprime la risatina: "Una vendetta impeccabile, non trovi?"

"Già, decisamente. A posteriori, posso dire di essermelo meritato."

Dopo quelle risate leggere, Andy comprende che è giunto il momento di parlare sul serio, di quel tacito argomento che sembra ancora sospeso a mezz'aria fra loro due. Sfodera il suo sorriso più luminoso e dolce, per poi domandargli: "E ora? Vuoi ancora restare da solo?".

Craig osserva il suo viso, i caldi occhi castani che lo osservano con tranquilla cautela, poi fa: "Non saprei."

"L'altro giorno, prima che arrivasse Ash..."

"Sì, anche io volevo parlarti di questo."

Andy gli appoggia piano una mano sul ginocchio, avvicinandosi quel tanto che basta per averlo più a contatto. Craig fa per dire qualcosa, ma le parole gli muoiono in gola nell'intercettare lo sguardo irriverente del compagno, che senza più inibizioni aspetta una conferma, un gesto che ponga fine a tutte quelle inutili schermaglie. "Ti credi tanto irresistibile, Biersack?" sorride Craig, senza sottrarsi a quella tacita indagine.

"Perdo punti se ti rispondo di sì?" fa l'altro, mordicchiandosi un labbro.

Craig sorride mentre appoggia le labbra alle sue, un bacio lento e desiderato, una lenta scintilla che lesta si propaga a scatenare un fuoco sublime. Prolungano il bacio fino ad avere assaporato fino in fondo l'essenza del compagno, fino ad aver completamente riempito quel vuoto che ormai da diverso tempo regnava incontrastato dentro di loro, come una dolcissima congiunzione di anime complementari. "Andy..." mormora Craig, e il compagno si accorge con un brivido di amare quel tono basso e sensuale con cui pronuncia il suo nome. "Dimmi.".

"Se da me vuoi soltanto un'avventura, non credo di essere la persona giusta." mormora, un pò malinconico. Andy lo guarda, contrariato, e ribatte: "Tu credi davvero che io abbia lasciato Ash solo per un'avventura? Sei stupido o cosa?".

Craig rimane per un istante basito, spiazzato com'è dalla schietta confessione dell'altro, e impiega qualche momento per radunare delle parole che riordinino i suoi pensieri e le sue idee, del tutto scombussolate da questa informazione: "Hai lasciato Ashley?".

Andy annuisce, serio, senza nè vantarsi nè provare pentimento per questa sua azione. Ha semplicemente attuato una scelta, che per quanto sia stata difficile lo fa sentire ora di nuovo padrone della sua vita e delle sue decisioni, privo dell'influenza di chiunque altro.

"Wow... capisco.".

"Non ti senti pronto? Vuoi aspettare? O...".

"No, no... Sono solo... sorpreso." mormora Craig, scostandosi una ciocca di capelli dal viso.

"Mi piaci molto." dice Andy, tornandolo a guardare con quell'adorabile espressione maliziosa.

Craig si morde il labbro inferiore, a disagio, infine scoppia in una lieve risatina: "N-non sono molto bravo con queste cose...".

Andy rimane alquanto sorpreso, ma adesso sente come se una barriera finora innalzata si fosse finalmente dissolta; l'altro ha finalmente abbandonato la sua aria sostenuta per mostrarsi nella sua interezza, con le sue debolezze e i suoi timori. Ridacchia appena, carezzandogli un braccio: "Non parrebbe..."

"Con loro è stato diverso!"

"Shh... Non ho voglia di parlare dei tuoi ex amichetti, adesso.".

Craig smette di replicare, e lascia che l'altro lo baci ancora, corrispondendo ai desideri di entrambi. Ormai l'uno abbracciato all'altro, iniziano a guardare il cielo oltre la finestra, in cui nonostante le nuvole si può ancora distinguere la sagoma di alcune stelle. "Sei proprio sicuro di questo?" domanda Craig, accarezzandogli dolcemente il viso.

"Certo che lo sono. Altrimenti non sarei qui." mormora il ragazzo, stringendosi di più al suo petto.

Craig sospira, il cuore colmo di una felicità che da tempo non riusciva a provare. Accarezza i capelli del più giovane, sorridendo appena, e senza bisogno di altre parole continuano a guardare lo spettacolo al di fuori, pensando che quelle nuvole che si diradano altro non siano che la proiezione dei loro stessi sentimenti, che oscurati per lungo tempo possono finalmente tornare a brillare.

  
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