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Autore: ineedamikashug    26/12/2013    5 recensioni
Un grazie non basterebbe.
Adesso è famoso ma scommetto che si ricorda di me.
Abbiamo passato assieme gli anni più belli.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Avevo nove anni quando iniziò tutto.
Ero seduta in classe, masticando una gomma (ero già ribelle allora).
La maestra mi sgridò, era la prima volta che alzava la voce con me, perchè mi aveva beccata.
Mi alzai per andare a buttare la mia opera d'arte, era da tre giorni che masticavo la stessa gomma e incrociai lo sguardo di Michael Holbrook Penniman Jr.
Socchiusi gli occhi in segno di sfida e lui mi fece una boccaccia, abbastanza sonora.
La maestra si alzò per sgridarlo e lui le fece una boccaccia, bagnandole la faccia.
Finimmo tutti e due in castigo, fuori dalla porta.
"Allora, Michael".
"Dimmi Mary".
"Mi stai antipatico". Ero molto schietta in quel periodo.
"Nemmeno tu mi stai simpatica".
"Andiamo d'accordo in qualcosa". Silenzio.
"Sei stato grande prima".
"Davvero?". Sembrava sorpreso. "Beh, grazie..anche tu lo sei stata".
"Non ho fatto niente di che".
"E' da giorni che ti osservo, mastichi quella gomma da giorni, precisamente tre."
"Giusto". Rimasi così sorpresa che spalancai gli occhi. Mi osservava davvero.
"Ti devono piacere molto le gomme alla fragola"
"Da morire. Ne vuoi una?"
"Perchè no?!"
Tirai fuori dalla tasca della mia gonna un pacchetto di gomme alla fragola.
"Sono uguali a quelle della maestra!". Disse, incredulo.
"Sono, quelle della maestra". Ero anche strafottente all'epoca.
Mi guardò. I suoi occhi facevano intravedere l'oceano, pur essendo scuri.
"Quando gliele hai prese?" Disse masticando la sua gomma.
"Prima. Fortunatamente è un pacchetto nuovo. Mi ha fatto buttare la sua gomma, quella scema.
"Hahaha".
Quando ride arriccia il naso. E' così buffo.
"Potete rientrare, ma fate silenzio".
"Attento a non farti beccare ok?. Sussurro a Michael.
"Nemmeno tu". Mi sussurra.
Entriamo e ci sediamo ai nostri posti. Ci guardiamo e sorridiamo.
"Bambini, voglio premiare tre di voi che si sono comportati molto bene questa settimana".
I miei compagni si guardano increduli.
Guardavo la maestra frugare nelle tasche, poi nella borsa e poi di nuovo nelle tasche.
Ah giusto, cercava le sue gomme. Ma ormai erano mie. Erano anche abbastanza costose.
"Scusate non riesco a trovare le mie gomme..devo averle perse per strada"
Io e Michael ci guardammo e contemporaneamente creammo una bolla rosa, profumata e sottile, tanto da scoppiare. Sembrava un pallone da calcio.
Ricordo la faccia della maestra ancora oggi, era così rossa.
Suonò la campanella e la maestra mi sgridò. Presi anche uno schiaffo. Poi lui arrivò.
"Maestra cosa fa?"
"Vattene Michael". Era davvero arrabbiata.
"Ma, maestra.."
"Dimmi!". Si girò verso di me. "Con te finirò più tardi".
"Maestra, mi scusi, sono stato io a prenderle le gomme, non è stata Mary."
Lo guardai incredula, con gli occhi gonfi dalle lacrime. Quei ceffoni facevano davvero male.
"Michael non sei stato tu, è stata lei"
"Guardi, ho io il suo pacchetto". Disse tirando fuori dalla tasca il pacchetto. Lo aveva lui. Evidentemente mi era caduto dalla tasca.
"Michael queste cose non si fanno ok?"
"Si lo so, mi scusi"
La maestra sfoggiò un sorriso da un orecchio all'altro e gli accarezzò la testa.
"Ora va, buona giornata Michael"
"Anche a lei". Disse andandosene.
"Quanto a te signorina, per questa volta vattene".
"Subito, arrivederci."
Non ricordo di aver corso così tanto per uscire dalla classe. Lo vidi, stava scendendo le scale.
"Michael! Michael aspettami". Gli corsi dietro con il respiro affannato.
"Perchè lo hai fatto?"
"Fatto cosa?". Sembrava sorpreso.
"Prima, perchè avevi il mio pacchetto?"
"Per gli amici si fa tutto, non credi?". Sorrise. Ricordo ancora quel sorriso.
"Grazie".
"Non devi ringraziarmi. Ti fa male la guancia?"
"Molto".
"Se vieni a casa mia, mia mamma può aiutarti".
"Oh, non posso. Anzi, devo correre a casa..e poi non mi fa così tanto male..ciao!"
Quanto volevo confidarmi con lui, ma ero piccola, non potevo ancora capire l'importanza di avere un amico.
  
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