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Autore: Lully_93    26/12/2013    1 recensioni
Isabella Swan, Bella per gli amici, osserva la figlia che corre avanti e indietro per casa, perché è in ritardo per andare a scuola, come tutte le volte. E sono proprio questi gesti che riportano la nostra Bella indietro nel tempo, quando anche lei malediceva la sveglia e sarà proprio in quel periodo che un incontro le stravolgerà la vita.
P.s. sono tutti umani.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccoci qua ragazzi ^.^
Dopo questo capitolo ci sarà la tanto attesa cena, il capitolo è ancora in fase di lavorazione!! ^^"
Vi lascio al capitolo.
Spero vi piaccia. ^____^

 

                                                                                           





                                                                                               Scoprirsi.




Edward's pov.




Era stato un pomeriggio bellissimo, mi sentivo bene, felice, vivo, ero stato travolto da una miriade di emozioni,  non mi era mai successa una cosa simile.
Bella era una ragazza veramente meravigliosa, amava i bambini, amava leggere, era perfetta…era perfetta per me, forse correvo un po’ troppo, ma quando stavo con lei tutto il resto spariva, vedevo solo lei, brillava di una luce propria, era meravigliosa era gentile e, diciamolo francamente anche fisicamente parlando era bella, era impossibile affermare il contrario.
In diverse occasioni mi sono lasciato andare senza rendermene conto, forze anche troppo, soprattutto quando la cameriera fece quella domanda
“Ma che…carina, chi è la tua sorellina?” chiese un una voce da oca, ma rimasi stupido di quello che dissi almeno quando Bella,  se non di più,  perché tramutai in suono i miei pensieri.
“Veramente no, è una splendida ragazza, che mi ha stregato con il suo sguardo magnetico e che vorrei poter conoscere di più!” la cameriera sparì immediatamente, mentre Bella era arrossita violentemente, di certo non si aspettava una risposta del genere.
“S-scu-scusa mi è venuto da dire di getto, non ci ho proprio pensato, non volevo metterti in difficoltà o in imbarazzo!”  ma che mi succedeva…a stento mi riconoscevo.
“N-no…tranquillo!”
Dopo un momento di silenzio e di imbarazzo da parte di entrambi, la serata prosegui magnificamente, sfortunatamente giunse troppo in fretta il momento del rientro, ma l’avrei rivista il giorno seguente sicuramente, quello che non sapevo era se sarebbe scappata via correndo una volta conosciuta mia sorella Alice, accidenti quando voleva era veramente invadente e insopportabile, speravo con tutto me stesso che non facesse una delle sue battutine, e che riuscisse a controllarsi, ma sfortunatamente in cuor mio sapevo che non poteva far finta di essere una persona diversa, quindi mi avrebbe sicuramente messo in imbarazzo davanti a Bella.
“Allora buona notte” eravamo arrivati sotto casa sua e sapevo che doveva andare, anche se non volevo.
“Notte Bella!”
“Notte Edward!”
Tornai a casa e non feci altro che pensare a lei, a quello che avevo scoperto, a tutte le sue esperienze, mentre mangiavamo si era persa un momento nei suoi pensieri e solo successivamente mi confessò che le veniva spontaneo e naturale parlare con me, la cosa non poteva che rendermi felice, perché per me era la stessa cosa.
La famosa sera arrivò, accidenti ma potevo essere cosi  agitato per una semplice cena?
Cena dove quella pazza-svitata  di Alice avrebbe conosciuto quell’angelo di ragazza?
Si era normale esser agitati, ansi  esser agitato era pure poco, dovevo essere terrorizzato, Bella e Alice erano l’una l’opposto dell’altra, come l’acqua e il fuoco, il giorno e la notte, ma se è vero che gli opposti si attraggono…
E se Bella si fosse spaventata per la troppa…chiamiamola vivacità di mia sorella, come avrei fatto…
Quella sera avrei avuto la mia risposta.
Speravo nel buon senso di Alice….no forse era meglio sperare in Jasper…decisamente.
...
Erano le sette di sera ed ero sotto casa di Bella, ero in anticipo, continuavo a tamburellare con le mani sul volante, l’ansia è una brutta bestia.
Non sapevo se era meglio citofonarle o meno, ma non volevo metterle fretta, così decisi di aspettare in macchina, magari mezz’ora di meditazione mi avrebbe aiutato.

Non ce la facevo più erano le sette e venticinque e stavo impazzendo, al diavolo la meditazione, scesi dalla macchina e citofonai…
“Si!”
“Ciao Bella, sono  Edward!”
“Scusami ci metto due secondi…no dammi un paio di minuti…vuoi salire?” salire a casa sua?!
“Non ti dispiace? Insomma se ha bisogno di altro tempo tranquilla ti aspetto!”  l’avrei  avrei aspettata tutta la notte, magari potevo rapirla e portarla lontana, molto lontana da Alice, ma non osai nemmeno pensare a come si sarebbe vendicata quest’ultima.
“No, non ti voglio far aspettare per strada…Sali, scala A terzo piano!” e si sentì il rumore del portone.
Entraii in casa di Bella…e fui accolto dal suo profumo, quando mi piaceva, si percepiva, ma era delicato e molto piacevole.
Notai l’arredamento della casa, moderno semplice, avevamo gusti simili, era accogliente,calda insomma mi ricordava una di quelle case che facevano da cornice ad una famiglia felice.
“Scusami ma ho avuto un imprevisto”
“Tranquilla nessun problema!”
“Fai come se fossi a casa tua!” visto che avevo ricevuto il permesso inizia ad osservare le foto nelle diverse cornici, foto di Bella con quelli che credevo fossero i suoi genitori, lei insieme a quella che doveva essere Angela, me ne aveva parlato la sera prima, altre foto, ma una in particolar modo catturò la mia attenzione,  sul mobile dietro al divano una cornice in vetro, molto curata nei dettagli c’era la mia foto, quella che le avevo lasciato nella buca delle lettere, quella che raffigurava lei ed Lucy dormire abbracciate, ripensandoci  ben anche in quell’occasione mi tradii.
Pensai subito al biglietto che le avevo scritto, chissà se aveva conservato anche quello.
“Okey, sono pronta!”
Rimasi incantato, era bellissima, nella sua semplicità era bellissima.
 “C-ciao, sei bellissima!”
“Grazie”  arrossì leggermente, mi piaceva quando accadeva.
“Ho visto che hai incorniciato questa!” e lei indicai le cornice che ancora tenevo in mano.
“Si ho tenuto anche…” ma non finì la frase, ad essere onesti ci speravo.
“Davvero?” non potei non chiederglielo.
“Si” arrossì nuovamente.
“Vogliamo andare…sei pronta?” chiesi, quasi sperai che mi chiedesse di portarla da un’altra parte.
“Si, più che pronta!”
“Non si è mai veramente pronti a conoscere Alice!”
Uscimmo di casa e quando salì in macchina le chiusi lo sportello, un gesto che non credevo avrei fatto.
“Grazie”

Eravamo davanti il ristorante Alice mi aveva avvisato che sarebbero arrivati in ritardo, la piccola Lucy voleva andare con loro, per stare con Bella…l’idea di quelle due pazze insieme mi terrorizzava, non saremmo mai sopravvissuti.
“Sei vuoi scappare, sei ancora in tempo, basta che lo dici!” dissi scherzando…anche se in fondo c’era un pizzico di verità.
“No, non voglio…mi diverte vederti in difficoltà, sembri un bambino di cinque anni al primo giorno di scuola!” e scoppiò a ridere.
“E-edward  dovresti vedere la tua faccia in questo momento…è qualcosa di spettacolare!” e riprese a ridere.
“Mi fa piacere che ti faccio ridere!” risi a mia volta, era perfetto, noi, in macchina con la musica leggera di sottofondo a ridere, quanto avrei voluto che quel momento durasse in eterno, ma la mia gioia sparì di colpo, perché dietro Bella vidi Alice avvicinarsi saltellando come una bambina e con uno sorriso da stregatto, la traduzione? Bhe molto semplice…questa sarebbe stata la serata più lunga della mia vita.
Scesi dalla macchina e mi avvicinai a Bella.
“Bella loro sono Jasper mio cognato ed Alice…mia sorella” Alice ti prego…pensai nella mia mente, come se questo pensiero potesse raggiungerla, ma la mia speranza venne annientata nell’arco di due secondi.
“Ciao Bella, finalmente è un piacere conoscerti, sai Edward mi ha parlato tanto di te, è come se già ti conoscessi, ogni volta aveva uno sguardo sognante quando parlava di te…l’ha fatto secco ragazza mia!” disse tutto questo a macchinetta per poi abbracciarla, dire che Bella era diventata bordeaux era un eufemismo.
Detto questo salutò Jasper imbarazzata quanto mai e mia sorella la trascino dentro al ristornate…
Non potevo crederci…è questo era solo l’inizio, sicuramente  sarebbe stata la serata più lunga di tutta la mia vita.
“E-edward…amico…” provò Jasper.
“Jasper…io ti uccido la moglie!”

 

 

 

Allora cosa ne pensate?!
Vorrei ringraziaretutti coloro che dedicano del tempo a questa mia Fanfiction e un grazie speciale a tutti coloro che hanno lasciato delle recensioni.
Un grazie in particolare va a giova71!!! ^.^
Un bacio alla prossima <3
Lully.
                                                          

 

  
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