Mi svegliai in una stanza buia, speravo solo che fosse finita che fossi morta schiacciata, da quel auto che nessuno sì fosse disturbato di spostarmi o di chiamare un ambulanza, speravo che tutte quelle persone che mi odiavano ora siano felici, solo perché sono morta, infondo io chi sono per essere salvata?
Qualcuno entrò nella stanza accese la luce, e solo allora notai che non ero nella stanza di un ospedale, che quello che avevo davanti non era un dottore a era Alech, che mi fissava in un modo strano come se fosse sollevato di vedermi sveglia.
Pov alech
Quella ragazzina mi ha fatto prendere un colpo,sembrava che non si voleva spostare, che volesse morire, non che a me dispiacerebbe ma si come uno dei miei migliori amici sì era preso una bella cotta per lei, si è buttato da lei, che poi sinceramente non capisco cosa ci trovi in quella lì.
Appena si svegliò mi fisso come se avesse visto un fantasma, era a dir poco terrorizzata, e in effetti non aveva tutti i torti, fece per alzarsi ma appena appoggio il piede per terra, urlò di dolore, io sbuffando li dissi << non ti devi muovere, hai due costole rotte e una caviglia slogata, non ti trovi in un ospedale solo perché se no saremmo andati a finire nei guai anche noi, mio padre ti ha visitato. ha detto che bisogna chiamare i tuoi genitori mi devi, dare il numero. >> lei al ultima frase li venerò gli occhi lucidi e disse << chiamo i miei zii anche se per loro sarebbe meglio che quel auto mi avrebbe centrato in pieno,meglio che chiami Jasmin, ecco a te il numero e il 4 partendo dal basso.>> mi porse il suo cellulare.
Io dopo aver chiamato la sua amica preso da un momento di curiosità, tornai nella mia stanza e chiesi a colei che era sdraiata sul letto a pensare << come mai non chiami i tuoi genitori?>> lei si girò dalla mia parte è solo allora notai che stava piangendo disse <