Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Gemad    26/12/2013    3 recensioni
-Oh Harry! Io e Draco ci siamo chiariti ed ora siamo solo amici- disse Pansy -Sai stavo pensando che voi due potreste essere grandi amici-. -Cosa? Io e Malfoy.... Amici! Tu sei matta Pansy- disse Harry dandole un pugnetto sulla spalla.
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2: Il ritorno, e la richiesta

Harry si alzò subito, prese la sua divisa di Grifondoro, se la mise, prese i bagagli e scese insieme all’amata Ginny, e ai suoi due migliori amici. Come scesero in stazione, per Harry fu subito una seccatura; Malfoy, Tiger, Goyle, Zabini e la Parkinson, erano pochi passi dalla loro. -Oh, è un piacere vedervi Mezzosangue, Potter e Lenticchia- disse sgarbatamente Malfoy.
Ron stava per sfoderare la bacchetta, ma Harry gli fece cenno di non aprire un combattimento tra studenti  già da adesso. Così il biondo Malfoy, se ne andò sghignazzando con i suoi due gorilla, Zabini che appariva del tutto indifferente alla cosa e con la Parkinson che gli fece un occhiolino.
Un momento, pensò Harry, la Parkinson mi ha fatto l’occhiolino? E così Harry con i suoi amici si diressero verso le carrozze, ne presero una e montarono sopra. Mentre percorrevano il sentiero che li avrebbe portati alla scuola, Ron continuava a protestare sul perché non gli avessero lasciato schiantare.
-Te l’ho detto Ron, Goyle o Tiger, ti avrebbero messo al tappeto se l’avresti fatto- disse in modo diplomatico Hermione.
-Mi stai dando dell’incapace Hermione?- chiese Ron un po’ infastidito.
-No, no, è solo che, è difficile per chiunque affrontarne due contemporaneamente, per di più-.
-E’ vero Ron, Hermione ha ragione e smettila di fare il bambino- disse Ginny -Tu che ne dici Harry?- gli chiese la rossa.
-Cosa? Ah si, ha ragione lei- disse Harry un goffamente.
Ma Harry non aveva ascoltato la discussione, perché stava ancora pensando all’occhiolino della Parkinson; Ron, Hermione e Ginny, a quanto pare, non si sono accorte di nulla. Ma ormai dovette per forza smetterla di pensare, perché la carrozza si fermò. Ed eccolo lì, il grande portone pronti ad accogliere gli studenti.
Ad attenderli fuori ci fu il professor Vitious, che è anche direttore della casa di Corvonero
-Bentornati ragazzi!- li accolse lui -Non perdiamoci in chiacchere e andiamo-.
Entrando Harry, vide le scale che l’avrebbero condotto al dormitorio, al suo letto a baldacchino, caldo e morbido. Ma voleva anche parlare con Ginny, la prese in disparte, e la trascinò in fondo alla fila per avere più tempo. -Senti Ginny- incominciò un po’ imbarazzato -Vorresti incontrarti con me a mezzanotte giù alla Sala Comune per parlare?-. Ginny lo guardò strano ma comunque alla fine accettò.
Con questo senso di sollievo, Harry si accorse di avere una gran fame. Lo Smistamento fu comunque lungo, grazie anche alla solita canzone di inizio anno del Capello Parlante;


"Bentornati ragazzi, a questo punto sembriamo dei pazzi, prevedo questo anno sarà  sospettoso e forse un po’ pericoloso. Ma ad Hogwarts noi siamo, e degli incantesimi impariamo, con delle persone che ci proteggono e aiutano mentre altri solo parlano. E’ forse Grifondoro la vostra via? Culla dei coraggiosi di cuore, audacia, fegato e cavalleria fan di quel luogo uno splendore. O forse Serpeverde ragazzi miei? Qui troverete gli amici migliori, quei tipi astuti e affatto babbei, che qui raggiungono fini onori. Oppure Corvonero? Il vecchio e saggio, se siete svegli e pronti di gente, ragione e sapienza qui trovano linguaggio, che si cofà in simile gente. O forse Tassorosso la vostra via? Dove chi vi alberga è giusto e leale, qui la pazienza regna infinita, e il duro lavoro non è innaturale."

-Un po’ strano il primo ritornello non trovi? Ed è stato molto corto e veloce; poi si è susseguita la solita cantilena- chiese Neville, che si trovava affianco a Seamus Finnigan e di fronte a Dean Thomas, mentre applaudiva insieme a quasi tutti gli studenti delle altre case.
E finalmente arrivò il discorso del preside, Albus Silente. -Buonasera ragazzi e ragazze, maghi e streghe! Ora vorrei solo dirvi che sono molto contento di rivedervi di nuovo qui tutti sorridenti. Perciò hai tanti nuovi studenti, Benvenuti! E hai vecchi studenti, Bentornati! Volevo aggiungere che, come sempre, l’accesso alla Foresta è severamente proibito. E’, inoltre severamente proibito anche a tutti gli studenti gironzolare per i corridoi dopo il coprifuoco, grazie. Ed infine vi presente Remus Lupin, che da oggi è diventato il nostro nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure- il professor Lupin, con il volto un pò segnato dalla vecchiaia, e da molti graffi, si alzò in piedi facendo un inchino alla Sala Grande piena di applausi per il nuovo arrivato.
-Ed infine, diamo il benvenuto anche al nostro nuovo insegnante di Cura delle Creature Magiche: Rubeus Hagrid- come terminò Silente, si levò un enorme applauso dal tavolo dei Grifondoro, -Ed ora Abbuffatevi!- disse Silente, e con uno schiocco di dita i piatti di ogni studente si riempirono magicamente di cibo delizioso; i più estasiati, ovviamente, furono i bambini del primo anno.
A Harry, bastò poco per saziarsi, mentre Ron si azzuffava a volte imboccando dolcemente Hermione, che sorrideva felice. Ginny invece era immersa in una fitta conversazione con Angelina Johnson, sicuramente di Quidditch o gossip.
Harry, invece si mise a parlare con Neville; -Come sono andate queste vacanze estive Neville?- gli chiese per prima cosa Harry.
-Oh, a mio parere, molto bene, io e mia nonna siamo stati in Olanda ad ammirare fiori babbani, a mio parere sono bellissimi! E poi ovviamente sto crescendo una Tentacula Velenosa in una piccola serra, che ho costruito senza magia, in giardino-.
-Oh è fantastico Neville- rispose Harry in tono amichevole.
-A te invece Harry?- chiese Neville.
-Non un gran che- disse Harry addentando un pezzo di carne -Sono rimasto chiuso nella mia camera, a casa dei Dursley-.
-Oh!- rispose Neville, chiaramente, non sapeva che cosa dire; -Senti Harry- riprese lui -io, Seamus e Dean vorremo parlarvi di una cosa prima di coricarci ok?-.
-Ok, d’accordo- rispose Harry, poi riferendolo subito a Ron, che aveva la bocca piena di uova e cosce di pollo -Non capifo, di fosa sci fogliono sarlare?-.
-Non so, ma da come lo diceva Neville, e da come lo stavano guardando Seamus e Dean, sembrava importante-.
-Mah!- concluse Ron tornando a parlare con Hermione.
Harry ora si sentiva strano, un po’ “osservato”; guardò il tavolo degli insegnanti, ma nessuno lo stava guardando, nemmeno Hagrid che era immerso in una fitta conversazione con Silente. Neanche da Piton che guardava con spregevolezza il professor Lupin, che a sua volta parlava col professor Vitious. Harry dunque, si girò ma non vide nessuno al tavolo dei Tassorosso o Corvonero che lo guardavano. Guardò di fronte, nel tavolo dei Serpeverde, e scoprì chi lo stava guardando; ancora lei, Pansy Parkinson, che gli fece di nuovo l’occhiolino.
Harry un po’ stordito, chiamò Ginny, che era di fronte a lei, dicendogli che dovevano parlare in un altro momento, perché era troppo tardi. A suo malgrado, Ginny accettò. Ma non era quello il motivo per cui Harry aveva rimandato il vedersi con la bellissima Weasley, ma perché doveva riflettere, capire il perché la Parkinson lo osservava, e soprattutto, perché gli faceva l’occhiolino.
Lui si alzò per andare al bagno, rassicurando tutti. Entrò, non c’era nessuno, probabilmente non vi era ancora entrato nessuno; si tolse il maglione, e si slacciò la cravatta, rimanendo solo con la camicia sul petto. Si bagnò la faccia, si sbottonò due o tre bottoni per prendere un po’ di aria, faceva un bel po’ di caldo. Harry si appoggiò al lavandino, cercando di riflettere. Ma poi, si sentì delle mani girarlo, toccargli la faccia e baciarlo, per poi andarsene; era di nuovo lei, la Parkinson.
Cosa stava succedendo, si chiese Harry, perché? Perché? Harry era innamorato di Ginny in questo momento, non di una ragazza che odiava tremendamente. Harry sentì dei passi, chissà quanto tempo era passato, da quando si era allontanato. Si accorse che tutti erano già saliti.
Così, evitando Pix, Harry arrivò davanti al ritratto della Signora Grassa, e lei chiese -Parola d’ordine?-, Harry non la sapeva.
-Non puoi, farmi entrare?- chiese lui dolcemente.
-Non si entra senza la parola d’ordine!- rispose lei.
Harry ora stava supplicando -Ti prego fammi entrare, questa è la prima notte-.
-Non si può, mi spiace ragazzo-.
Harry era un po’ nel panico, non aveva voglia di passare così la sua prima notte. Ma qualcuno aprì da dietro il buco del ritratto, era Neville in pigiama che parlò all’istante -Harry, dov’eri finito? Vieni entra. E comunque la nuova parola d’ordine è “Fiamme di campagna”-.
-Grazie tante Neville- disse con affetto e sincerità all’amico.
Entrò nella stanza, Ron, Dean e Seamus in pigiama, che chiesero subito spiegazioni sul perché c’aveva messo così tanto, e raccontò che si era attardato in bagno, e che non sapeva la nuova parola d’ordine. Dopo che Harry ebbe spiegato la vicenda, senza raccontare la parte con la Parkinson, Seamus parlò -Allora, Ron, Harry, volevamo parlarvi- Harry e Ron si scambiarono un occhiata veloce, e Seamus continuò -sapete io, Neville e Dean, pensavamo di organizzare dei festini segreti dentro Hogwarts- Harry e Ron si guardarono di nuovo come per chiedersi se era una buona idea o no.
-Dai ragazzi, sarà una vera forza, pensateci, Vodka, Whisky Incendiario, Burrobirra, Vino, tanto cibo, e ovviamente, non manca, per chi lo volesse un po’ di fumo; ma la cosa più importante è la musica, che sarà a tutto volume- disse con convinzione Dean.
-E come faremo, a non farci beccare?- chiese Harry, chiaramente interessato all’idea di scatenarsi un po’.
-Useremo la Stanza delle Necessità, nessuno ci scoprirà, a meno che non si faccia la spia, ma sarà difficile-.
-Per me va bene- disse con convinzione Ron, e poi chiedendo.-Tu cosa ne pensi Harry?-.
Harry ci pensò su per qualche secondo sapendo che se lo facevano avrebbero infranto una infinità di regole ma alla fine disse -Si facciamolo!-.
Ed i cinque alla fine si diedero un cinque insieme. E dunque tutti si coricarono nei loro letti tirando le tende, mentre Harry si mise il pigiama, si coricò e tirò le tende, pensando a quello che è successo nell’intero giorno: il bacio con Ginny, il quasi scontro con Malfoy, gli occhiolini e il bacio della Parkinson e l’organizzazione dei festini segreti.
-Che giornata!- disse sotto voce a se stesso Harry.        
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gemad