Solo ora

Urla.
Grida.
Incantesimi.
E’ tutto confuso.
Sto cercando una persona.
Sto cercando colui che all’inizio della battaglia era al mio fianco.
È stato scagliato lontano da uno dei tanti incantesimi lanciati verso la nostra direzione e non lo vedo da ormai troppo tempo.
La polvere si alza pesante dal campo di battaglia.
Vedo persone, amici e nemici, che corrono, scappano, combattono.
Vedo corpi a terra, privi di vita.
Non riesco più a concentrarmi, non riesco a capire niente.

All’improvviso sento finalmente la sua voce. Lancia un incantesimo in contemporanea con un’altra persona.
"Expelliarmus!"
"Avada Kedavra!"

Una luce verde contro una luce rossa, esattamente come tre anni fa.
Ma questa volta le due bacchette non si uniscono. Non più.
Gli incantesimi colpiscono.
È questo l’ultimo scontro, quello che deciderà il destino dell’intero mondo magico.

Lo so.
Ho cercato di nascondermelo per tutto questo tempo, ma in cuor mio ne sono sempre stata consapevole.
Alla maledizione che uccide non si sopravvive.
Harry Potter era l’eccezione.
Può resisterle una volta, due volte. Non può resisterle per tre volte.
No, nessuno può sopravvivere tre volte all’anatema che uccide.
Nessuno può opporsi al signore oscuro per tutti questi anni.
Nessuno può vincerlo.

Harry, il mio Harry, il Bambino che è sopravvissuto, la speranza di tutto il mondo magico, giace a terra privo di vita.
E’ la gioia dei mangiamorte, la disperazione di tutti noi.
Ormai nessuno ha più speranza.
L’unica nostra speranza è appena stata uccisa.
Tutti piangono.
Ron, Hermione, Luna, Neville e tutti quanti.
Piangono.
Si disperano come mai in vita loro.
Ma nei loro occhi non vedo solo tristezza.
Vedo rabbia.
Vedo la rabbia che furiosamente li assale.
Vedo la stessa rabbia che adesso sto provando io.

Saranno passati pochi secondo da quando Harry Potter è stato sconfitto, da quando Voldemort ha iniziato a ridere, da quando le sue risa mi hanno riempito la testa.
Sono passati vent’anni da quando rovinò la vita del mondo magico, sedici anni da quando l’ha rovinata a me.
Non sono mai potuta essere libera o felice, sempre bloccata dalla paura che tutti provano per lui.
A undici anni sono stata sotto il suo controllo.
Ho rischiato di morire, ho rischiato di perdere la mia famiglia, i miei amici.
Ora ho addirittura perso il ragazzo che amo.

Non voglio vedere altra sofferenza, non voglio!

Le lacrime riempiono i miei occhi, ma ho la forza di alzare la bacchetta.
Non lo vedo, ma so che è lì.
Sento la sua risata, la sua felicità.
Vedo i mangiamorte attorniarlo.
Sento le urla dei miei amici. Sento di nuovo la sua risata.
Basta! Basta! BASTA!
Sento il mio viso rigato dalle lacrime, sento il mio corpo dolorante per le troppe cadute, sento il mio cuore esplodere.
Urlo, urlo con tutta la rabbia che ho in me.

"AVADA KEDAVRA!!!!"

Silenzio.
Non sento più la sua risata.
Non sento più niente.
Apro gli occhi.
Non so dove sono.
E’ tutto bianco.
Mi butto a terra.
Inizio a piangere.
Piango, piango, piango per un tempo che sembra eterno.

D’improvviso sento una mano sulla spalla.
Alzo lo sguardo e nonostante le lacrime lo vedo.
"Ciao Ginny"
E’ Harry. È il mio Harry!

Solo ora, abbracciandolo, me ne rendo conto.

Sono morta.

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La storia è stata scritta da me nel 2006 e si è classificata al primo posto in un piccolo contest su un forum a tema Harry Potter.
Per vari motivi ho eliminato il mio vecchio account EFP e la ripropongo adesso.
Spero vi sia piaciuta.
Namaste!
Giulia