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Autore: nessy89    26/12/2013    2 recensioni
RENESMEE NEW SUNRISE II
Renesmee e Jacob hanno avuto la loro prima figlia ma nuove minacce incombono su di loro e su tutta la famiglia Cullen.
Quali sono i veri piani di Jane? Sarà veramente pentita?
Nahuel riuscirà a rubare il cuore di Renesmee o forse per lui il destino ha altri piani?
Nessy e Jacob riusciranno a sposarsi e ad incoronare il loro sogno d’amore?
Questo e molto altro in ‘Renesmee New Sunrise II’.
Se siete curiosi come me non perdetevi questa nuova avventura che vi coinvolgerà con emozionanti colpi di scena.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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RIFIUTARSI DI AMARE PER PAURA DI SOFFRIRE E’ COME RIFIUTARSI DI VIVERE PER PAURA DI MORIRE.
JIM MORRISON



CAPITOLO 1


Soffici fiocchi iniziarono a cadere dal cielo.
Le cime degli’alberi imbiancate ed il rumore lontano di onde che s’infrangevano sulla battigia evocavano ricordi di una fiaba, uno di quei posti incantati dove tutti i bambini vorrebbero vivere.
Solo che questo non era un sogno ma la realtà e dove c’è del bene c’è anche il male.
Era da poco scoccata la mezzanotte.


Domenica 9 Dicembre.



JACOB

Nessy mi sussurrò con voce spezzata dal dolore che dovevo amare la bambina più della mia stessa vita e con un gemito chiuse gli occhi.
Sentivo il suo debole cuore battere sempre più lento.
Il mio si era spezzato a metà.
Qualcuno, forse Bella, mi levò la bambina, la mia bellissima bambina, dal mio braccio tremante, l’unico membro del  corpo che si muoveva.
I miei occhi terrorizzati erano fissi su di lei, immobile nel letto, le mie gambe pesanti come travi d’acciaio erano incollate alle assi di legno, nemmeno i miei polmoni si preoccupavano più di raccogliere ossigeno.
Tutta la mia attenzione era solo per lei. Le mie orecchie ascoltavano attente tutti i rumori provenienti dal suo corpo e a parte il battito cardiaco che era quasi inesistente non sentivo … niente.
NIENTE.
NIENTE.
Le mie gambe cedettero dal dolore e finii inginocchiato davanti al letto.
Edward e Carlise erano impegnati a rianimarla: mentre il padre le faceva il massaggio cardiaco, il dottore le soffiava aria nei polmoni.
Io no.
Non riuscivo  a connettere, era come se fossi fisicamente presente,  con loro nella stanza, ma con l’anima ero da tutt’altra parte. Perso in un infinito oblio.
Per terra inginocchiato innanzi a lei feci l’unica cosa che sentivo poter fare. Le presi le mani nelle mie e chiudendo gli occhi pregai.

‘Sarah, madre mia, so che non sono stato un bravo figlio, in tutti questi anni ti ho dato parecchie preoccupazioni: …la scuola, Bella, il problema dei lupi e dell’alfa, poi ancora Bella ed infine Renesmee.
Ma ho sempre cercato di  agire per il meglio affinchè tu, dal cielo, fossi orgogliosa di me.
Non ti ho mai pregato o cercato molto, ma vedi, solo sentire il tuo nome mi buttava a terra. Non poterti abbracciare quando da piccolo cadevo dalla bicicletta e mi sbucciavo le ginocchia, non poter ridere con te di qualcosa di buffo e più semplicemente non poterti far entrare nella mia vita mi ha sempre rattristato molto. A volte mi sentivo inferiore con i miei amici quando le loro mamme portavano a scuola torte e pranzetti. Non ho mai parlato di questo con Billy, non volevo dargli altre preoccupazioni e quindi preferivo isolarmi lontano da tutti  nell’officina dove ho iniziato fin da piccolo a distrarmi aggiustando vecchie bici per poi passare a moto e macchine.
Mi sei mancata mamma ma ora ho un favore da chiederti, il più grande di tutti: restituiscimi la mia Nessy, ti prego da lassù veglia su di lei e riportamela. Mi ha fatto il dono di una figlia, l’abbiamo chiamata Sarah, in tuo onore, ma come potrei mai vivere senza di lei. Non ce la faccio mamma, riporta Nessy da me.
Ti voglio bene, mi manchi, tuo Jacob.’  

Sospirai e riapri gli occhi.
Edward era accanto a Bella con la piccola ancora fasciata nel vecchio asciugamano sgualcito.
Sentii una mano premermi la spalla per darmi conforto, quella del dottore.
- Jacob, ascolta il suo cuore, cosa senti?- Mi chiese il dottore.
Ascoltai ma non ebbi voce per rispondere. .
Continuò. - Il suo cuore si è stabilizzato. Non ha molta forza ma perlomeno è stabile. Penso che sia entrata in coma.-
A quella parola girai lentamente la testa verso Carlise con gli occhi fuori dalle orbite.
- Fortunatamente è pur sempre una mezza vampira e se la sua velocità di guarigione non ha subito variazioni dovute alla gravidanza, sono sicuro che presto potrebbe svegliarsi. … Be’, questa è solo un’ipotesi, ma è l’unico ragionamento sicuro e sensato che mi sento di poter fare.-
Ritornai a guardare Nessy, pregando nuovamente che il dottore avesse ragione.
Nel frattempo ci raggiunse Rose e con Bella andarono nella camera di mio padre per pulire e vestire la mia bambina.
Povera piccola, non ha avuto neanche il tempo di stare in braccio alla madre.
La rabbia per il crudele destino che giocava con le vite di chi amavo mi fece ribollire il sangue. Avrei voluto scappare via, correre lontano, superare i confini del mondo e dell’universo intero.
Ma la corda d’acciaio legata al mio cuore mi teneva forte accanto a lei.
Se si fosse svegliata io avrei dovuto esserci.
Passarono le ore.
Ormai era giorno avanzato. Edward aveva avvertito Nahuel delle condizioni di Renesmee, evidentemente ora avevamo una cosa in comune: la paura devastante che lei non ce la potesse fare.
Ora quel verme stava collaborando con i ragazzi nel sorvegliare attentamente la casa. Il dottore per non creare sospetti a quella vipera di Jane venuta a chiedere perdono e ospitalità, dopo una doccia per cancellare tutti gli odori di Nessy fece ritorno a casa.
- Jacob!- Bella mi chiamò, accanto a lei c’era la bionda con in braccio Sarah. -Jacob, alzati da terra. Sarah ha bisogno di suo padre, l’hai presa in braccio solo una volta. Non vorrei essere proprio io a dirtelo ma come tua migliore amica devo farlo. Se Nessy ti vedrebbe così ti prenderebbe a calci. Devi farti forza ed avere fede, lei è tosta, … è mia figlia!- Mi prese le braccia e come se pesassi 10 kg mi alzò da terra. Mi girai e la guardai in faccia, incapace di parlare o ridere. Rose mi porse la bambina e quando la guardai rividi nella mia mente le immagini di Nessy mentre le parlava, poco prima che cadesse in coma, poi rividi me stesso sorriderle.
- ..Cos’è stato?- Chiesi confuso.
- E’ una parte dei suoi poteri,- mi rispose Edward mentre guardava Sarah con sguardo adorante, - come me legge i pensieri e come Renesmee comunica con la mente degl’altri senza però toccarli ed inoltre è uno scudo, come Bella, se non vuole  che senta i pensieri mi esclude, come poco fa, mentre Rose le cambiava il pannolino non mi voleva. E’ straordinaria, intelligente da non crederci. Capisce perfettamente tutto. Ma in lei c’è molto altro ancora..-
- Cosa vuoi dire?- Chiesi scandendo ogni lettera.
- Lei è vampira, umana e anche licantropo. E’ troppo piccola per poterlo verificare, ma sicuramente aggiungendo tutte le potenzialità dei suoi doni, … be’ sarà la donna più forte mai esistita.-
Si mise una mano in testa e si stropicciò i capelli. - Che dire, per fortuna è tua figlia, mia nipote, ed è dalla nostra parte!-
In altre circostanze sarei rimasto scioccato ed incredulo pensando che quella bambina fosse in realtà una  macchina da guerra, uno scherzo della natura che non avrei dovuto generare, ma porgendo le braccia e guardando quel buffo visetto a cuore, con gli occhi miele più grandi e più dolci sorridermi, ritrovai la pace e la serenità nel cuore.
Sarah era bellissima, ti incantava.
Quando anch’io le sorrisi capii che ero stato uno sciocco a preoccuparmi, tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi.
Billy mi si avvicinò smanioso di prendere in braccio sua nipote.
- Cavolo Jake! E’ così bella! Batte perfino Nessy, scusa ma te lo dovevo dire. Tu, con questi begl’occhioni,- disse inebetito guardandola, - farai impazzire tutti i ragazzi un giorno e mi darai un gran da fare! Vero?!-
Sarah sorrise anche al nonno. Feci caso che non l’avevo mai sentita piangere. Ma la voce ce l’aveva?
- Certo!- Mi rispose Edward, - è solo che con le cure di Rose e Bella che la tengono in braccio e la coccolano ogni secondo non ha bisogno di nulla … be’ proprio di nulla no… lei vuole suo padre e … sua madre.-
Sospirai e lasciata la bambina fra le braccia dei nonni ritornai accanto al letto di Nessy. Era stata pulita e cambiata. Ora indossava il pigiama azzurro che aveva lasciato nei miei cassetti.
Venne sera. Rose, Bella ed Edward si diedero il cambio con Alice, Jasper ed Emmett. Rose fu molto riluttante a lasciare la bambina, ci volle tutta l’autorità di Edward per convincerla. L’importante era che Jane non avesse nessun sospetto e non vedendo per molto tempo alcuni di noi avrebbe potuto pensar male.
- Mmm, okay, ma mi farò venire un attacco di sete molto, molto presto, così avrò la scusa di scappare di nuovo qua.-
Dovevo le mie scuse alla bionda.
Non l’avevo mai trattata bene. Le rivolgevo la parola solo per farle battute pesanti. Ora capii perfettamente quanto amasse i bambini e quanto fosse pesante per lei non aver avuto una famiglia sua, sicuramente le avrei lascito tener Sarah ogni volta che volesse.
Quella sera anche Leah mi fece visita. Entrata impacciata in casa mi si avvicinò e con una pacca sulla spalla mi guardò sorridente.
- Jake la nostra Nessy è forte, smettila di fare il depresso e reagisci!-
Leah che mi tirava su il morale, roba da non credere.
- Ehi Leah!- Billy le si avvicinò con la sedia a rotelle, in braccio, in una copertina avorio, teneva la bambina. - Ti presento la piccola Sarah Black, mia nipote.-
Leah la guardò seria per qualche istante. Quando iniziai a preoccuparmi per il lungo silenzio, vidi le lacrime scenderle silenziose in viso.
- Mio Dio Jacob, è bellissima! E’ straordinaria! Si è ricordata della mia voce quando Nessy era incinta, mi ha fatto vedere quando scherzavamo e ti prendevamo in giro…. Ma come fa? … No, non dirmelo, è uno dei suoi doni vero?-
- Si, ecco lei è tutti noi messi insieme e …- stavo per risponderle ma mi interruppe.
- Umana, vampiro e … licantropo. Finalmente non sarò più la sola. … Posso tenerla Billy?-
Billy con espressione d’orgoglio per sua nipote, allungò le braccia e Leah la prese fra le sue.
La fissai attentamente. Non volevo che le facesse alcun male, infondo Leah non aveva nessuna esperienza di neonati ma devo dire che mi sbagliavo. I movimenti sicuri delle braccia dovevano far parte di qualche suo istinto femminile o materno sepolti finora da qualche parte.
Le sorrideva incantata. Sarah aveva già stregato anche lei.
- Leah, la ronda?- Le chiesi riportandola alla realtà.
- Uff Jake, sei il solito guastafeste! Che papà che hai! Ora vado, tieni la bambina e mi raccomando … è speciale, trattamela bene! … E auguri ancora … papà!-
Leah se ne andò e quando calò la notte con Sarah fra le mie braccia mi coricai accanto a Nessy.
- Renesmee, io e tua figlia siamo qui. Ti prego ritorna fra noi, abbiamo bisogno di te.



Nessy.

Accanto a me era tutto buio. Anche con la mia vista da vampira non vedevo nulla. Avevo voglia di gridare, di correre , di chiamare Jake e la bambina, ma non ci riuscivo.
Da lontano vidi un puntino bianco. Lentamente, molto lentamente si avvicinava a  me e da quel piccolo punto prese forma una figura, era una donna. Quando fu di fronte a me mi sorrise e a quella bellissima espressione la riconobbi. Era la donna che tante volte avevo visto in foto. Era la donna fiera, di una bellezza senza età che tanto avrei voluto conoscere. Era Sarah, la madre di Jacob.
Mi mise la sua mano calda sulla fronte e mi sussurrò dolce.
- Renesmee grazie per tutto il tuo amore, portalo sempre con te, ovunque tu vada. Io vi sarò sempre accanto, ma ora devi svegliarti, loro hanno bisogno di te, della tua forza e della tua dolcezza. Addio.-
Con un nuovo respiro aprii gli occhi.  
 
  
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