Anime & Manga > Soul Eater
Segui la storia  |       
Autore: La Fenice    26/12/2013    3 recensioni
Megan, un demone dalle sembianze di una ragazza, membro dei Kurakuma, cerca di rubare un tomo di arti occulte dalla Shibusen, ma, per prenderlo, è costretta ad iscriversi alla scuola.
Sarà costretta a fare amicizia con i suoi nemici, e sarà sempre in costante pericolo essendo vicino ai due Shinigami della scuola, che potrebbero scoprirla ed ucciderla, ma non si arrenderà facilmente, e, in un modo o nell'altro, cercherà di prendere tutti gli oggetti demoniaci di proprietà del Dio dei Demoni confiscati dalla scuola.
Riuscirà Megan nel suo intento? Oppure verrà scoperta?
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo Shinigami prende posto dietro di me. Beh, almeno non è il mio vicino di banco.
La lezione inizia, ma non capisco niente, quindi smetto di ascoltare quasi subito. E poi chi se ne frega. Sono potente quanto tutti gli studenti della Shibusen messi insieme, non ho bisogno di queste nozioni inutili. 
Cerco di passare il tempo ripassando alcune formule alchemiche che possono servirmi. Frugo nella bisaccia cercando la mia agenda da alchimista, ma vengo fermata da Doragon.
-Non prendere niente. - Mi sussura dalla bisaccia. 
-E perchè mai? - Gli rispondo sottovoce, stizzita.
-Lo Shinigami. - Mi avverte, e ritorna a dormire beatamente.
Doragon è molto sveglio e saggio, sarà meglio ascoltarlo durante il soggiorno a Death City. E' un'ottima arma, ma anche un ottima risorsa in situazioni difficili. Anche essendo un pipistrello, è un alchimista. Certo, non potente quanto me, ma è molto utile. Inoltre è anche in grado di leggere e parlare lingue antiche. I pipistrelli demoniaci sono temibili avversari. 
Decido di ascoltarlo, tiro fuori la mano dalla bisaccia e la chiudo. 
-Megan? - mi chiama Black Star. 
-Sì? - 
-Hai già una casa a Death City? - Mi domanda, con gli occhi che quasi brillano. Sembra completamente diverso da quando l'ho scontrato nei corridoi. La sua aria egocentrica sembra esser andata via. 
-No, non ancora almeno. - Già. Me n'ero completamente dimenticata. 
-Oh. Tsubaki mi ha detto di dirti che se vuoi puoi rimanere a casa nostra finchè non ne trovi una. - Mi propone, sorridendo.
C'è qualcosa che non quadra, forse c'è qualcosa sotto. Cerco di guardare Tsubaki, lei incontra il mio sguardo, mi sorride imbarazzata e si concentra sulla lezione. 
-Uhm ... D'accordo. - Rispondo, poco convinta.
Qualunque cosa abbiano in mente, degli alleati mi servono. Mi appoggio al banco e cerco di utilizzare queste ore sprecate per qualcosa di utile, ovvero dormire. 
Ma appena chiudo gli occhi, ecco che riappare lui, lo Shinigami. 
Che incubo. Anche se non fa assolutamente niente, mi impedisce di fare qualsiasi cosa. 

Alla fine, la campanella mi grazia. Sento la testa pesante e ho un sonno tremendo. Non sono nemmeno sicura di essere viva. 
Tutti si fiondano fuori dall'aula, e io faccio altrettanto. Non voglio stare un minuto di più qua dentro. Ma qualcuno mi ferma.
-Bel combattimento! - Commenta una voce femminile dietro di me. Mi volto. E' Maka. 
-Uh, grazie. - Faccio un sorriso appena accennato.
-Da quant'è che combatti? - Mi chiede, mentre camminiamo verso l'uscita. 
-Da sempre, da quel che ricordo. - Rispondo, per una volta, dicendo il vero. 
-Che strana la tua arma. - Commenta Soul. - Dove l'hai trovato? - 
-Eh ... Non lo ricordo, purtroppo.- E invece lo ricordo fin troppo bene. 
-E' ... E' carino il tuo ... pipistrello. -
Cosa cavolo ha parlato? E' una voce maschile ma molto delicata e insicura. Ma ... non vedo nessuno ... 
-Ah, lui è Crona! - Maka mi fa notare il ragazzo dietro di me. Che buffo ... Ha i capelli rosa. Stonano completamente con gli abiti macabri che indossa. 
-Ciao. - Lo saluto cordialmente. 
Lui non risponde e scende un silenzio imbarazzante. Deve essere molto timido. 
-Ragazzi, aspettate. - Ci chiama il professor Stein e ci voltiamo tutti per ascoltarlo. - Ricordate la missione, mi raccomando. 
-Ah già. - Commenta Tsubaki. 
-Oh Megan, è un vero peccato che tu non possa venire, ti perdi lo spettacolo del sottoscritto! - Il Black Star dei corridoi è ritornato. Com'è irritante. 
-Ma io cosa faccio? - Domando a Tsubaki. Non posso girare a zonzo per Death City, e poi sono troppo stanca. 
-Ti lasciamo le chiavi di casa, se vuoi. - 
-Ma certo! Un dio non lascia le fanciulle senza dimora! - Black tira fuori le chiavi di casa dalla tasca e me le porge. -Fa' pure come se fossi a casa tua! - Ammicca. 
-Ehm ... D'accordo. - Accetto, prendendo le chiavi dalle mani di Black Star. 

Siamo fuori dalla Shibusen e Black mi sta spiegando dov'è che abita. Il mal di testa rende difficile capire cos'è che sta dicendo, ma grosso modo ho capito. 
-Bene, ci vediamo dopo la missione. A dopo! - Saluta, correndo via insieme agli altri. 
Osservo le chiavi nelle mie mani. Finalmente potrò stare sola e al sicuro e potrò contattare mio padre. 
-E' proprio strano. - Commenta una voce che proviene davanti a me. Alzo lo sguardo, ed ecco lo Shinigami. 
-Cosa è strano? - Chiedo. Il mal di testa mi rende meno conscia di ciò che faccio, almeno la paura è ridotta e posso comportarmi come una ragazza normale. 
-Black Star. Pensavo che a ospitarti fossero Maka e Soul, il che mi sembra abbastanza normale. Ma Black Star ... - Interrompe il discorso con una risatina leggera. -... E' parecchio strano. -
-E con questo cosa vorresti dire? - Lo stuzzico. 
Lui scrolla le spalle. -Dov'è che hai imparato a fare i legamenti dell'anima? - 
-Non ricordo. - Ed è vero. 
-Non ricordi parecchie cose, a quanto pare.- Osserva, squadrandomi dall'alto in basso. 
-No ... - 
-Suppongo che tu non venga dal Canada come dici. - 
-No.- 
-Allora da dove vieni? Chi sei? - 
Cosa diamine sto facendo? Perchè non sto mentendo anche a lui? Forse è l'effetto del mal di testa ... La mente annebbiata ... Ho sonno. Voglio dormire. Voglio andare via da qui. Voglio sparire. 
-Non ti importa. - Rispondo secca, e me ne vado a grandi passi a casa di Tsubaki e Black, come mi hanno indicato. Mi guarda ancora, lo so, ma non mi importa. Domani cercherò di rendermi meno sospetta, anche se con questa conversazione mi sono data la zappa sui piedi. 
Devo sbrigarmi a prendere quel tomo. Non durerò a lungo.
Dopo una quindicina di minuti di camminata, arrivo sotto casa di Black e Tsubaki. Infilo la chiave nella toppa e apro la porta. Lancio le chiavi su un divano, credo. Non vedo bene. Mi trascino per la casa cercando una camera, e quando la trovo, crollo di faccia sul letto. 
Vorrei chiudere gli occhi, ma non posso. Almeno il cuscino fresco mi riporta alla realtà. Sospiro. 
Mi metto in piedi e chiudo gli occhi. Raccolgo il mana che ho in corpo. 
-Ombra del Dio dei Demoni.- Recito. 
Una nube purpurea appare davanti a me. Si concentra al centro, si contrae. D'improvviso esplode in una luce porpora potentissima.
Al suo posto un pipistrello demoniaco alto poco meno di due metri, munito di corna, aculei lungo tutta la schiena fino alla coda, una coda di drago nera che termina con la faccia di un serpente dagli occhi purpurei, artigli, un corpo nero ricoperto di scaglie. 
-Salve padre. - Lo saluto, chinandomi leggermente. 
-Sei riuscita a recuperare il tomo? - Domanda, con la voce più cupa e profonda che orecchio abbia mai udito. 
-Non ancora, purtroppo mi sono dovuta iscrivere alla Shibusen per accedere al libro, ma per ora non ho concluso molto ... - 
-Ottimo. C'è stato un cambio di piani, Megan. La Setta delle Rune ci ha scoperti e ti stanno cercando. I Bulbi Oculari Spia li hanno individuati in una città abbastanza vicina. La Shibusen farà di tutto per fermarli, tu cerca soltanto di rimanere dove sei e, nel momento più opportuno, rubare il tomo. Al resto penseremo dopo. - Mi informa.
Quindi, in realtà, è stato solo un colpo di fortuna. -D'accordo, farò come dite. - 
-Un'ultima cosa. Una ragazza che fa parte della Setta è stata mandata ad attaccarti, ma un Bulbo Spia l'ha scovata. Si sta preparando e attaccherà di notte. E' nascosta appena fuori da Death City. Uccidila prima che possa scoprire qualcosa. - Mi ordina.
-Sì, padre.-
-Ottimo. Buona caccia, Megan.- Mi dice, prima di svanire in un lampo porpora.
Mi siedo sul letto, sospirando. Devo sbrigarmi, ma il mal di testa annebbia la vista e i sensi. Massaggio le tempie mentre rifletto. Per localizzare la ragazza potrei usare Campo Mortale, mutare in un animale con una delle formule dei Kurakuma e ucciderla con una freccia del Furto dell'Anima.
Alzo il cappuccio e mi copro la testa, chiudo il mantello sul corpo e raccolgo il mana ancora una volta, attivando il Campo Mortale, un campo fatto di mana che mi permette di localizzare le anime nel raggio di un kilometro. 
Le prima anima che localizzo è quella del padre dello Shinigami, che protegge tutta Death City. Poi quella dello Shinigami. E poi ... Eccola, l'anima della ragazza delle rune, nascosta dietro l'entrata di Death City. 
Esco di casa e mi incammino seguendo l'anima. Appena arrivo davanti all'entrata, tiro fuori i fogli delle formule dei Kurakuma, cercando quella che mi serve. Ed eccola, la formula della mutazione in serpente. 
-Kurakuma.-
In un lampo purpureo, ecco che sono un serpente nero con gli occhi porpora, portatrice di morte. 
Mi avvicino alla ragazza delle rune strisciando silenziosamente. E' appoggiata al muro di confine di Death City, dall'esterno, e sta leggendo un libro sulle rune, e sembra molto concentrata. 
Sibilo. La ragazza mi nota. -Oh, ciao piccolo serpente.- Tende una mano verso di me come per accarezzarmi.
Ma mi ritrasformo in ragazza in un altro lampo purpureo. Lei mi guarda con gli occhi sgranati, immobile, gli occhi azzurro cielo colmi di terrore. Do' un calcio al suo libro, facendolo volare via.
-Tu ... - Si rannicchia, cercando di proteggersi, mentre mi fissa. -Sei un essere malvagio. - Piagnucola. 
-Doragon.- Ordino. 
Il mio pipistrello esce dalla bisaccia, e si trasforma nel mio arco demoniaco. Lo impugno.
-Non ho tempo da perdere con te.- Dico, incoccando una freccia, diversa da tutte le altre. Di tonalità di rosso cangianti, spledente, luminosa di morte. 
Lei tende le braccia con i palmi rivolti verso di me, come per fermarmi. 
Scocco la freccia del Furto dell'Anima.
Una runa viene evocata dalla ragazza e scagliata contro di me.
La freccia attraversa la runa e colpisce la ragazza.
La runa mi colpisce in pieno, facendomi volare all'indietro per qualche metro. Ho fatto bene a fare le cose in modo veloce. 
Mi rialzo. La freccia è conficcata nel petto della ragazza, che strilla, e cerca di resistere. La freccia del Furto dell'Anima separa l'anima dal corpo, ed è per questo che la ragazza soffre.
Ma tutto d'un tratto smette di urlare. L'anima si solleva dal corpo e doragon la mangia senza esitazioni. Il corpo svanisce. Del combattimento non resta più nulla, tranne il libro. Lo raccolgo da terra e lo infilo nella bisaccia.
Doragon rientra nella bisaccia e io mi incammino per tornare a casa di Black e Tsubaki. Di quel che è successo, nessuno ne ha memoria, e non è mai successo niente. 
Quella ragazza non è mai esistita e per Death City io non sono altro che una comune maestra d'armi che sta tornando a casa. 



Angoletto autrice
Zalve a tutti, scusate per il ritardo abnorme *chiede venia* 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ah, e qualche recensione sarebbe gradita, perchè non ho proprio idea di cosa pensiate della mia storia, quindi se dovrei cambiare qualcosa o qualche termine che scrivo in modo errato. 
Comunque grazie per il gran numero di visite. 
Konnichiwa e al prossimo capitolo ^^
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: La Fenice