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Autore: Gedy_m    27/12/2013    0 recensioni
Giada è una ragazza con un'infanzia un po' particolare,ha sedici anni ed è semplice. Ma con un vantaggio che scoprirà col tempo... ha un cuore così grande da poterlo dividere in due.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Casa nuova, vita nuova.

Ed eccomi qui come ogni anno, con la mia valigia rossa regalata dalla zia lo scorso natale, un po' sgualcita ma resistente, davanti al Suv di mio padre; stanca per l'orario (7:14) e pronta per partire ed andare in una nuova città a mia insaputa.
"Sono pronta!" Grido a mio padre ancora in casa e visto che ancora non c'era traccia di lui posai,la valigia dietro ed entrai in macchina, sedendomi nel sedile posteriore a destra.
Dopo un po' di attesa sentro un botto ... papà non passa mai inosservato.
"Sicura di aver preso tutto? Non ho intenzione di fare retro  front  durante il viaggio." Mi chiede papà prima di girare la chiave già inserita.
"Si pà..." Gli rispondo esasperata.
"Va bene, fai attenzione ai progetti, non gli appiattire e non gli sporcare." Mi ricorda papà.
Sì, è molto pignolo per quanto riguarda il lavoro. Fa l'architetto ed è ben richiesto, per questo è costretto a fare molti trasferimenti. E' sulla quarantina ed è single, di solito i padri single sono sexy ehm.. questo è un caso a parte.

 
***

Erano già passate tre ore e la noia si stava facendo sentire.
"Pà puoi accendere la radio?" Gli chiedo mentre sistemavo il risvolto della gamba sinistra.
"Già lo sai che soffro di emicrania!" Esclama.
Vedendo la mala parata decisi di prendere le cuffie e di esaminare meglio l'Iphone 5s, credetemi cosa più complicata al mondo essendo alle prime armi. Dopo questa 'sperimentazione' il mio corpo era debole, la stanchezza era aumentata e poi non addormentarmi iniziai a farmi delle idee riguardanti la nuova città, sulla nuova casa, sulla scuola ed anche sugli amici. Spero di inserirmi bene e be.. anche di trovare qualcuno che mi faccia sentire felice, ma questo si vedrà.

 
***
 
Con nausea e sonnolenza eravamo a destinazione. Era sera e la villa era abbastanza grande: due piani, fornita di garage, giardino e piscina che pultroppo non potrò usare essendo in pieno inverno. Vicino a noi ci sono altre tre ville, spero che ci abitino ragazzi della mia stessa età. 
Ora sono di sopra, in camera visto che non ho fame, stanchissima per il viaggio; rannicchiata nel letto con il mio caldissimo pigiamone e ricoperta completamente dal piumone. 
Dopo qualche minuto le palpebre incominiciano a chiudersi sempre più, fin quando non caddi in un sonno profondo facendo il baffo alla bella addormentata.
  
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