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Autore: hannon    27/12/2013    11 recensioni
Tre grandi amiche, una più diversa dell'altra, si ritroveranno coinvolte in un mondo dove l'adrenalina è all'ordine del giorno...dove il rombo di un motore è alla pari del battito del cuore...dove la vittoria e il potere sono le ambizioni più grandi.
Benvenuti al "Drive and Perdition": il regno delle corse clandestine.
Buonasera a tutti miei cari lettori! E dopo mesi di pausa, eccomi di nuovo in carreggiata con una storia fresca fresca di fabbrica =D che dire, spero vivamente che vi piaccia =) un bacio grande dalla vostra Hannon che come sempre vi adora immensamente =) Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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UN PICCOLO ACCORDO Buonasera lettoriiiiiiiiii =D allora, passato un buon natale?=D come regalo, vi presento il nuovo cap che spero vi piaccia u.u ringrazio nuovamente chi ha recensito, i 12 che l'hanno messa tra i preferiti, i 2 tra le ricordate e i 35 tra le seguite =D ma ora, vi lascio alla lettura e...buone feste a tutti =D


Buona lettura a tutti!


                                                                                        Un piccolo accordo

Hinata si trovava comodamente sdraiata sul pavimento della sua palestra, intenta ad osservare pensierosa il soffitto. Era inutile. Da quando aveva incrociato quei meravigliosi occhi azzurri, non riusciva a pensare ad altro, era più forte di lei. Sbattè ripetutamente le palpebre, cercando invano di scacciare quel maledetto colore dalla sua mente.

Perchè mai continuava a fantasticare su un qualcosa che non avrebbe mai potuto avere, poi? Lei non era come le sue amiche. Lei era chiusa, timida ed incapace di esternare i sentimenti e le emozioni che provava; non che si giudicasse una brutta ragazza anzi, solo che di certo, quell'aspetto esteriore tanto avvenente, non sarebbe mai bastato per contuistare un ragazzo. E se non era in grado di farsi conoscere per quello che era, rimaneva solo un delizioso involucro da ammirare.
Ammirare. Già. Quanto avrebbe voluto essere ammirata, ma non per chissà quale presunzione, semplicemente voleva essere apprezzata anche lei per ciò che valeva. E Sakura e Ino erano state le uniche in grado di farlo veramente; paradossalmente parlando poi, erano le sue stesse amiche che la invidiavano.
Invidiare. Esatto, invidiare. Perchè a soli 19 anni, Hinata era già stata scelta per ereditare, un giorno, la prestigiosa scuola di arti marziali Hyuuga. La sua famiglia era tra le più ricche della città e nel loro nome, scorreva anche un antico sangue nobile, che il suo severo padre le ricordava quasi ogni giorno.
Abitava in una casa enorme e lussuosa e all'interno della sua proprietà, vi era anche la palestra in cui ora si trovava, palestra dove suo padre allenava da anni i suoi allievi. Fin da piccola, aveva ricevuto un'educazione rigida e vigorosa, ma nonostante tutto, lei non aveva mai espresso il desiderio di ereditare il patrimonio marziale della sua famiglia. E fu così, che da sempre percepì sulla sua pelle, la delusione del padre Hiashi. La sua freddezza. La sua indifferenza.
Perfino suo cugino Neji la disprezzava, continuando a ripeterle che, se avesse continuato così, sarebbe stata solo una nullità, dato che stava solamente sfuggendo ad un destino già segnato. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine, ormai era inutile continuare a far prevalere la sua volontà, ormai era già stato tutto deciso. Si domandava cosa mai aveva fatto di male per meritarsi tutto quell'odio, insomma, era sempre stata una figlia modello, con ottimi voti a scuola e con le amicizie giuste. Sospirò, spostando lo sguardo di lato. Per quanto la sua vita al di fuori potesse risultare perfetta, lei in realtà la odiava. E avrebbe dato qualsiasi cosa per vivere quella delle amiche.
"Hinata, ci sono Sakura e Ino" a interrompere i suoi pensieri austeri, fu la voce autoritaria di suo padre, che l'aveva raggiunta nella palestra; la ragazza si alzò e dopo aver rivolto un leggero inchino di ringraziamento a Hiashi, uscì e raggiunse le amiche al portone principale.
"Ciao ragazze!" le accolse ovviamente con un sorriso dolce e radioso e subito le fece accomodare in casa, precisamente nella sua stanza. Ovviamente enorme. C'era un grande letto al centro della stanza, dalle lenzuola bianche ricamate, una libreria strapiena di libri di ogni genere, con tanto di scrivania dal legno pregiato e al lato del letto, un comodino con sopra la foto della sua mamma defunta e qualche altra cianfrusaglia. In terra si stendeva un tappeto di ottima fattura, con disegnati sopra dei fiori e una deliziosa poltrona beige era posizionata all'angolo della stanza. A completare il tutto, ovviamente una terrazza, arredata con un delizioso tavolino bianco e qualche sedia del medesimo colore.
Inutile dire che quella camera, incarnava l'ordine nella sua forma più alta. Tipico di Hinata del resto.
"Su accomodiamoci qua fuori" e dopo aver annuito, le ragazze si sedettero fuori, godendosi appieno quell'aria non ancora fredda, cominciando poi a parlare tra loro.
"Dici sul serio??" la rosa sorrise
"Sì sì! Ieri è andata benissimo, pensate che stavo morendo dalla paura di fare qualche figuraccia!"
"Strano, infatti, che tu non ne abbia fatte, fronte spaziosa" esclamò Ino, accavallando le gambe.
"Sta zitta Ino-pig!" Hinata sospirò, con quelle due non si poteva mai parlare, che subito scoppiava l'apocalisse. Seriamente, che palle.
"Ad ogni modo dicevo, mi sono trovata benissimo! Certo, la signora Tsunade è molto severa, ma è un'ottima principale! Mi ha fatta venire in pizzeria un po' prima e mi ha fatto fare qualche prova e indovinate un po'? La serata è stata una meraviglia! Non pensavo di cavarmela così tanto come cameriera" la corvina le sorrise dolcemente, era veramente contenta per lei.
"Sono davvero felice per te, Sakura, spero che ti vada sempre tutto bene" l'amica l'abbracciò affettuosamente, facendo poi la linguaccia alla bionda, che ovviamente ricambiò allo stesso modo.
"Comunque adesso pensiamo a cose serie" il tono serioso di Ino zittì entrambe, richiamando la loro attenzione, ma tanto lei aveva sempre qualcosa da raccontare.
"Stasera torniamo al 'Drive and Perdition' !" le due spalancarono gli occhi, ma possibile che Ino se ne uscisse sempre come i cazzi a merenda?
"C-come?" per poco Hinata non collassò. Già. Perchè quel luogo, lo collegò immediatamente a quei fottutissimi occhi azzurri che non riusciva più a dimenticare.
"Sei seria?" Sakura la seguì a ruota. 
A quanto pare, quel raduno, aveva la strana facoltà di rievocare occhi

"Ti sembra la faccia di una che scherza, questa? Ho sentito Kiba oggi e mi ha detto che stasera siamo tutte invitate! Sapete, gareggerà lui contro...Naruto" per qualche arcano motivo, Ino, nel pronunciare quel nome, rivolse uno sguardo di chi la sapeva tutta ad Hinata, che ovviamente arrossì, capendo l'allusione. Sakura invece, si girò pensierosa ad ammirare il giardino, finalmente era venuto il momento della prova del nove, era venuto il momento di mettere alla prova le sue promesse, era venuto il momento di rivedere Lui. Sasuke. Sentì il suo cuore battere più forte e il nervosismo sovrastarla, ma ce l'avrebbe fatta. Fanculo tutto.
"CI STO!" si alzò d'improvviso, sbattendo una mano sul tavolo, che fece sussultare Hinata e Ino; entrambe si guardarono interrogative, per poi sghignazzare ed Ino rispose con voce profonda
"Bene ragazze, allora vi aspetto tra un'ora a casa mia e mi raccomando, portate vestiti decenti che ci prepareremo insieme! Stasera dovremo essere impeccabili". Già. Perchè quella sera, Sakura avrebbe affrontato Sasuke a testa alta, Hinata avrebbe fatto colpo su Naruto con sicurezza e Ino...beh Ino si sarebbe fatta un'altra scopata.

"Allora tutto chiaro?"
"Assolutamente" Naruto e Kiba si trovavano già al 'Drive and Perdition', in procinto di prepararsi per la corsa che dovevano affrontare. Stavano dando un'ultima occhiata alle loro moto; entrambi sorridevano sornioni, consapevoli della svolta che avrebbe preso la serata. Il castano si dedicava con dedizione alla sua Honda cbr 1000 e la tinta marroncina-dorata, rifletteva splendidamente il suo sorriso malizioso. Si scambiò uno sguardo complice con Naruto, per poi annuire.
Tra poco sarebbero arrivate le ragazze ed entrambi non vedevano l'ora di gustarsi appieno la loro presenza. Con quello stratagemma, il biondino avrebbe sicuramente fatto colpo su Hinata e Kiba avrebbe potuto organizzare una serata migliore con Ino, era tutto perfetto.
Sasuke invece, si trovava in disparte a parlare con un uomo dalla carnagione chiara e il sorriso sadico. Il ragazzo annuiva con il suo solito ciglio duro e nemmeno il viscidume che emanava quel signore, riusciva a scalfirlo. Poco dopo si allontanò, raggiungendo i due amici che avevano appena finito di revisionare le loro moto.
"Beh? Cosa ti ha detto?" domandò curioso Kiba, ormai era palese a tutto il giro quanto Sasuke fosse il suo preferito ed era sicuro che gli avesse fatto una delle sue allettanti proposte...proposte che quell'uomo faceva solo ed esclusivamente a pochi eletti.
"Nulla che ti riguardi, pensa a prepararti per la gara piuttosto" Naruto sospirò, scuotendo la testa. Era inutile. Sasuke Uchiha era la perfetta incarnazione dell'indifferenza, della serie: sono vivo perchè respiro. Ma ormai non ci faceva quasi più caso, aveva imparato a conoscerlo e ad accettare il suo carattere scontroso e distante. Erano molto 
diversi l'uno dall'altro, il moretto era sempre stato di carattere prevalentemente chiuso, non gli importava nulla di rimorchiare, era scostante con tutti e la sua perenne aria di sufficienza, era ciò che più lo caratterizzava. Lui invece era solare, allegro, sorridente, amava circondarsi di amici e avrebbe pagato oro per avere al suo fianco una ragazza in grado di amarlo. Solamente una cosa li accomunava.
"Senti, so che ti danno fastidio le domande personali però, io non ci credo che quella ragazza...Sakura, sia solo una vecchia conoscenza" Fantastico. Sia lodato Naruto e la sua curiosità. In tutta risposta, il moro rimase in silenzio, senza far trapelare nessuna emozione dal suo viso; Kiba si alzò in piedi
"Ha ragione, in fin dei conti non c'è assolutamente nulla di male nel dire le cose come stanno" silenzio.
"Su avanti ti ascoltiamo" silenzio.
"Allora?" silenzio.
"Insomma Sasuke, dì qualcosa!" a quel punto sospirò. Era vero, odiava da impazzire quando qualcuno gli domandava qualcosa riguardo il suo passato. Ma perchè la gente non si faceva mai gli affari suoi? Dopotutto lui non aveva mai posto loro delle domande indiscrete. Lui era sempre stata una persona riservata. Non mostrava mai le sue emozioni, non parlava mai di sè e non gliene fregava nulla di quello che gli altri potevano pensare. Gli altri non avrebbero mai potuto capire. Non negava di provare nei loro confronti un senso di...amicizia? Non riusciva a definirlo, ma di certo non avrebbe mai permesso a nessuno di distruggere la corazza che, nel corso degli anni, si era pian piano costruito. Forse Sakura, era l'unica che era riuscita leggermente a graffiarla. Graffiarla. Ma anche lei ormai faceva parte del passato e tale sarebbe rimasta. Fanculo. Avrebbe risposto alle loro domande.
"E va bene, basta che poi la finiate" per pura disperazione. I due ragazzi ammutolirono, pronti ad ascoltare.
"Sakura è la mia ex" shock. Kiba e Naruto sgranarono gli occhi, cioè, quello lì aveva avuto una fidanzata? Così carina? E per di più mollata? Se prima avevano dei dubbi riguardo la sanità mentale dell'amico, ora ne erano certi: Sasuke Uchiha era un povero pazzo.
"La tua ex?? E come mai vi siete lasciati? Anzi, sono sicuro che l'hai lasciata tu! Dal modo in cui ti guardava, è più che ovvio"
"Da quando te ne intendi di donne, dobe?" il biondò si irritò.
"Perlomeno non avrei mai lasciato una ragazza così carina, teme!" anche i litigi dei due erano all'ordine del giorno ormai. Amen. 
"Ehi finitela! Guardate, le ragazze sono arrivate" intervenne Kiba, indicando il gruppetto di amiche poco distanti da loro. Subito sorrise, sventolando una mano nella loro direzione; subito li raggiunsero.
"Ciao ragazzi" erano davvero bellissime, come sempre del resto. Ino, nel suo vestitino nero, riusciva a far girare le teste di tutti e non mancavano fischi d'apprezzamento, di cui lei ovviamente ne andava tremendamente fiera. Naruto invece si pregustò appieno Hinata, percorrendo con gli occhi, le sue gambe snelle fasciate da un paio di jeans bianchi e il seno prosperoso, coperto da una maglietta nera smanicata. Sakura aveva optato per un paio di jeans strappati e un top a fascia rosa. Ed eccolo di nuovo lì, di fronte a lei, in tutta la sua fottuta superiorità. Sasuke Uchiha. Il suo cuore aveva ricominciato a battere fortemente.
Fanculo
Se avrebbe continuato così, le sarebbe venuto sicuramente un infarto, ma stavolta no. No. Per quanto il nervosismo la stesse divorando, non avrebbe fatto nuovamente la figura della ragazzina impanicata e nemmeno avrebbe dimostrato il suo coinvolgimento in tutta quella storia. Fece un respiro profondo, dandosi coraggio e sostegno e si guardò intorno: le sue amiche erano lì che annuivano, comunicandole che ce l'avrebbe fatta, che sarebbe riuscita ad affrontarlo.
"E allora, pronti per la grande gara?" esordì improvvisamente, con un sorriso smagliante e non degnando Sasuke nemmeno di uno sguardo.
"Puoi scommetterci e vincerò io" rispose Kiba sicuro di sè, facendo però un occhiolino fugace a Naruto, che ricambiò. Il moro invece diede uno sguardo veloce alla ragazza, se sperava di colpirlo facendo la finta indifferente, si sbagliava di grosso.
"Non dire stronzate, sarò io a vincere!" ribadì il biondo, parandosi di fronte a lui.
"No, io!" continuarono così per un po', scatenando le risate delle ragazze. Ino guardava Kiba in maniera famelica, ripensava al sesso fantastico avuto con lui e al solo pensiero avvampò. Mamma mia quanto desiderio riusciva a risvegliarle quel ragazzo, desiderava godere ancora sotto i suoi colpi, voleva sentirlo nuovamente spingere in lei. E quanto l'avrebbe eccitata vederlo correre su una moto, in un posto come quello.
Hinata dal canto suo stava pregando gli dèi dell'olimpo per non avere attacchi di panico, aveva addirittura fatto le prove allo specchio a casa. Sì. Oh sì, stavolta sentiva che ce l'avrebbe fatta, anche se rivedere nuovamente quei strabenedetti occhi azzurri, le aveva fatto perdere un battito. A quanto pare, tra lei e Sakura, si abbondava di cuori difettosi.
"Uhm, credo che mi serva un incentivo" disse Naruto, con finto tono pensieroso e girandosi verso Hinata, che sussultò. Ecco. Lo sapeva, sicuramente le avrebbe chiesto del sesso per darsi carica, ma insomma per chi l'aveva presa? Ma certo, ora era tutto chiaro. Sicuramente Kiba gli aveva parlato della fantastica scopata con Ino e lui si era convinto di poter ottenere la stessa cosa da lei, essendo sua amica. Grandioso. E lei che già fantasticava su passeggiate in riva al mare con un tramonto a illuminare i loro visi. Ma quanto poteva essere scema? Ok, nessun problema. Era sempre stata timida e riservata, ma cazzo, anche lei era in grado di tirare uno schiaffo.
E la sua mano era già pronta al peggio.
"Hinata, se io vincerò questa gara, tu...".


Continua...
e come sempre, eccoci alla fine del cap u.u sono vietati i linciaggi per aver finito sul più bello u.u allora, che ve ne pare? =D cosa chiederà Naruto ad Hinata? Sakura riuscirà a mantenere quell'atteggiamento apparentemente indifferente? Come reagirà Sasuke al riguardo? E in cosa consiste il piano di Naruto e Kiba? Beh, leggete, scoprite e recensite in tantiiiiiiiiiii =D un bacio super grande dalla vostra Hannon che vi ama da impazzire =D
  
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