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Autore: laverde    20/05/2008    0 recensioni
Lui sta da sempre con Lei. Ma un giorno sopraggiunge un'Altra... e gli sconvolgerà la vita. Non sarà per niente una cosa semplice. Basta poco, pochissimo, a turbare un equilibrio, anche il più solido.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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DOUBLE TROUBLE


Ultime gocce d'estate sopra Konoha. Dopo molti giorni di pioggia finalmente le nuvole avevano liberato il sole, che scaldava la terra e i corpi.

Il parco del paese ora era affollato di giovani che, prima di tornare sui banchi di scuola (evento terribilmente imminente!) volevano sfruttare quelle ultime occasioni di divertirsi in libertà.

-Kibaaaaaaa!-

-Ma che ti urli?!-

-Rallenta!!-

-Ma và, che stiamo andando forte... abbiamo superato quella lumaca di Shino!!-

-Per forza, l'hai speronato ed è finito in un cespuglio!-

-Colpa sua che non è padrone del mezzo. Dai Hina, pesta più forte con quei piedini!-

Kiba Inuzuka, 18 anni, stava conducendo un pericolante risciò [avete presente il trabiccolo? ND] lungo i vialetti ghiaiosi del parco, e la sua passeggera Hinata Hyuga era sull'orlo del panico.

-Guidi come un terrorista!-

-E allora guida tu no?!-

-No, voglio solo che rallenti!-

-Uffa, guarda che--

-ATTENTO!-

Uno strillo femminile interruppe l'idilliaca conversazione tra i due; Hinata si guardò intorno preoccupata, e notò una figura aggomitolata su una panchina, coperta di fango dalla testa ai piedi.

-Oh, Kiba... mi sa che abbiamo infangato qualcuno...- mormorò lei preoccupata, stringendo il braccio del ragazzo, che in tutta risposta alzò le spalle.

-Bè, oramai è fatto, andiamo avanti facendo finta di niente...-

-Ma Kiba..!-

-Dai, che magari non ha visto chi è stato...- e riprese a pedalare più forte che poteva nella speranza di seminare il poveretto che avevano inzaccherato

-EHI TU!-, la stessa voce squillante che li aveva spaventati prima si rifece sentire, -Non fare il furbo brutto stronzo, ti ho visto! Se hai le palle scendi da quel catorcio e porta quel tuo brutto muso qui, che ti faccio un tarallo così!-

Hinata arrossì violentemente allo sentire quella sfilza di parolacce, così poco carine quando uscivano dalla bocca delle ragazze (perchè a parlare era una forte, irosa voce femminile), e guardò incerta Kiba, che era diventato rosso anche lui, ma dalla rabbia.

Inchiodò bruscamente il risciò dietro una curva, rischiando di far cappottare la povera Hinata, scese con balzo felino ed avanzò a grandi falcate verso la ragazza, qualche decina di metri più indietro.

Arrivò di fronte a lei e la squadrò bene: in effetti l'aveva proprio affogata, e non aveva avuto tutti i torti ad arrabbiarsi, ma ormai era stato provocato, e non esisteva possibilità di chiederle scusa per la sua distrazione.

-Ah, sei venuto davvero...!-

-Certo, cosa credi... se vengo provocato non posso certamente tirarmi indietro.-

La guardò meglio: anche sotto gli schizzi di fango che le erano arrivati fino ai capelli riuscì a notare quanto fosse bella. Aveva lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta, e un modaiolo ciuffone biondo le copriva parte del viso, occhi azzurri quasi vitrei e una bocca sicuramente molto carina ma che, in quel momento, purtroppo era imbronciata.

-Bè, per dir la verità non mi aspettavo che tornassi qui veramente... volevo solo sfogarmi, mi hai schizzata di brutto, guarda il mio vestito nuovo, è da buttare, e mi ero appena lavata i capelli!-

-Bè, il vestito si lava, e i capelli pure... Scusa comunque, non ti avevo vista.-

-E ti credo, andavi come un siluro...- sbuffò lei, incrociando le braccia

-Ok, ok... lo so... scusa, d'accordo?-

-Ma si... alla fine è solo un po' d'acqua e terra... tutta natura...-

Kiba rise, - Ehi, ma tutta la cattiveria di prima dov'è finita?-

La ragazza aggrottò le sopracciglia, fissandolo intensamente. Stava per dire qualcosa, quando...

-Kiba!- la voce di Hinata interruppe la conversazione.

L'Inuzuka sussultò, -Si, scusami, arrivo!- si voltò verso la bionda, rivolgendole un distratto cenno di saluto, esclamando -Ciao, eh!- per poi correre via veloce verso Hinata, che ancora l'aspettava a bordo del risciò.

Saltò a bordo, rimettendosi al posto del guidatore.

-Ci hai messo un secolo!-

-Eheh, scusami, è che stavo trattando l'armistizio con quella tipa...-

Hinata abbassò gli occhi, un po' tristemente: -Hai visto quella ragazza... era veramente bella... Ci credo che hai voluto restare così tanto tempo con lei.-

Kiba la fissò con occhi sgranati per qualche istante, poi scoppiò a ridere, dandole una fortissima pacca sulla spalla, -Ma sentila, questa sciocchina! Sei mica gelosa?-

-I...io?! No!-

Il ragazzo sorrise dolcemente, con le labbra e con gli occhi, e la circondò con le sue braccia: -Hinata... sei solo tu la più bella...-

Hinata alzò lo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi, sorrise a sua volta e ricambiò il bacio che il ragazzo le diede. Kiba sapeva sempre come farla stare bene, era il ragazzo più dolce del mondo, non avrebbe mai saputo come fare ad essere felice senza di lui.

Stavano insieme da tanti anni ormai, e lui era parte integrante della sua esistenza e della sua anima.

Ed ogni volta che lui la baciava era come la prima.

-Kiba... cosa fai?!- rise lei quando si accorse delle mani del ragazzo che si infilavano pian pianino sotto i suoi vestiti...

-Come cosa faccio... non lo sai?- scherzò lui, non accennando a smettere ed affondando il viso tra i suoi capelli

-Si, ma non è luogo, dai... è pieno di gente!-

-Ma si, un po' di esibizionismo non ha mai fatto male a nessuno...-

-Kibaa!- esclamò lei, tra il divertito e l'imbarazzato, afferrando alfine i polsi del ragazzo e riportandoli all'ordine.

Lui alzò le mani al cielo: -Ok, ok...mi arrendo, generale Hyuuga! Stavo solo scherzando!-

-Hai sempre voglia di scherzare eh?-

Ripresero il loro viaggio attraverso il parco, decidendo di rimettersi sulle tracce dei loro amici e verificare che Shino fosse ancora vivo. Percorsero tutto il sentiero fino ad arrivare al grande spiazzo che occupava il centro del parco, dove si trovavano il laghetto delle paperette e il gelatiere.

Lì, seduti sulle loro panche, trovarono i loro amici, già intenti a divorare enormi gelati.

Riportarono i risciò alla rimessa, e raggiunsero i loro amici sulle panchine.

-Ma guardali questi simpaticoni che divorano il gelato come maiali|! Grazie d'averci aspettato, eh!- esclamò Kiba, saltando su una panchina accanto ad un ragazzo con una gran massa di capelli scuri e dei Rayban neri [diamo una rimodernata al suo look, valà ND]

Questi non lo degnò di uno sguardo, continuando a lavorare sul suo cono al pistacchio e sbottando: -Tu puoi solo stare zitto, dopo che mi hai quasi ammazzato!-

-Già, però sei ancora vivo, Shino, quindi non porti questi problemi, su!-

Oltre a Shino Aburame, erano parte della compagnia anche Neji, cugino e quasi fratello di Hinata, e Naruto Uzumaki e Sakuna Haruno, i due “freschi fidanzatini” del gruppo. Ovviamente erano seduti appiccicati e condividevano lo stesso gelato.

-Dov'eravate finiti, si può sapere?- domandò Sakura

-Kiba ha centrato una pozzanghera e ha lavato una povera ragazza che aveva la sfortuna di sedersi su una panchina troppo sul ciglio del sentiero...- spiegò Hinata, ridacchiando e coprendosi la bocca con la mano.

-Eh già!- confermò Kiba -e sapeste che cazziatone mi ha fatto dopo! Mi ha urlato contro il male, ho dovuto scendere e affrontarla da uomo a donna.-

-Hai inziato ad attaccar briga anche con le ragazze, adesso?- commentò Neji, scuotendo la testa con aria di rimprovero

-Quella non era una ragazza, era un'arpia! Dovevate sentire che strilli!- rise Kiba, e i suoi amici si unirono alla sua risata.


Ino Yamanaka non si mosse dal punto in cui si era congedata con quel ragazzo.

Lo osservò allontanarsi, con una tale intensità che dovette pizzicarsi un braccio per ricondursi alla realtà: cosa le stava succedendo? Cos'era questo intontimento che l'aveva presa?

In fondo non avevano che scambiato due parole, e lui non era nemmeno stato un campione d'educazione, ma... ma...

Ma non riusciva a smettere di guardarlo allontanarsi. Tutto di lui le sembrava degno d'attenzione, dalla punta dei ribelli capelli castani fino alla suola delle sue Vans flip-on, scollata quasi per metà.

Si sentì seccata al pensiero che fosse già andato via. Avrebbe voluto sentire la sua voce ancora una volta... anche solo per dirle ancora “ciao, eh”. E invece era andato via... e, se non aveva visto male, aveva raggiunto una ragazza.

-Ino!-

Un ragazzo la raggiunse alle spalle, portando in mano due bicchieroni di frappè. Era alto, magro, con affilati occhi neri e capelli dello stesso colore, raccolti in una coda alta dall'aria da samurai.

-Eh...- bofonchiò Ino, ancora immersa nei suoi pensieri, voltandosi verso di lui ma vedendolo appena.

-Ma che hai? Ti sei fumata una canna mentre ero al chiosco?- esclamò lui, infastidito.

-Eh?- Ino sgranò gli occhi, finalmente vedendolo, -Ah, non ho nulla, ero solo sovrappensiero!- si affrettò a giustificarsi, gesticolando ampiamente.

Shikamaru Nara la guardò di traverso, sospettoso. Aveva visto un ragazzo allontanarsi nella direzione in cui guardava Ino.

-Con chi stavi parlando?-

-Con... bè, c'era un ragazzo in risciò che mi ha schizzata, e allora sai come sono fatta... gliene ho dette quattro!-

Lui fece un mezzo sorriso divertito: -Ti ci vedo, si...-

Ma dentro non sorrideva per niente.

Erano anni che sopportava tutto questo viavai di ragazzi attorno alla sua amica, ed erano anni che doveva mordersi i pugni per non spaccare la faccia a tutti loro.

Lei era solo sua. Era la sua migliore amica e, anche se lei non lo sapeva, il suo grande amore da sempre.

Non avrebbe permesso a nessuno di occupare, nel cuore di Ino, un posto più importante del suo.

  
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