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Autore: OfeliaMontgomery    28/12/2013    1 recensioni
Le due fate Nettle (femmina) e Fire (maschio) erano alla ricerca della figlia - Chiara, una delle fate più potenti nel nuovo ‘800 - di un uomo scappato alle grinfie di una delle streghe più potenti, Serafina Salem. Lei pensando di essere umana scopre per la prima volta il mondo di Wizard e insieme a Nettle e Fire cercheranno di scoprire i loschi piani di Serafina e sconfiggerla.
Scusate, non sono molto brava con le trame.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Witches and Fairies.'
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Chiara si stava rilassando in biblioteca immersa nei libri. La ragazza amava leggere tanto quanto amava la musica.
“Gli ho dato il cuore e lui lo ha preso soltanto per stritolarlo a morte e scagliarmelo sulla faccia.. Gli esseri umani sentono con il cuore, Ellen, e poiché lui il mio lo ha distrutto, non posso più provare alcun sentimento nei suoi riguardi; né vorrei provarlo, nemmeno se lo vedessi gemente a patire da questo momento fino al giorno in cui morirà, e anche se versasse lacrime di sangue per Catherine!” citò Chiara, ormai quel libro lo aveva letto talmente tante volte che lo aveva imparato a memoria.
In quel momento entrò Sofia, - la più giovane delle cameriere - indossava un vestito nero con le maniche lunghe, con il grembiule bianco con scarpine in pelle nera e i capelli legati da uno spuntone – Signorina eccovi qui! – disse Sofia sorridendo alla ragazza, – La Baronessa la stava cercando, tra poco inizia la festa per Elisabetta, mi ha detto di aiutarla con il vestito – disse ancora la cameriera tenendo le mani lungo i fianchi.
Chiara si tirò su, appoggiò il libro nel suo apposito posto e poi affiancando Sofia uscirono da lì per dirigersi verso le camere da letto al piano superiore.
Le grandi scale che portano al piano superiore erano di pietra rivestiti da un lungo tappeto marrone, il corrimano era in legno di quercia con venature in oro che sembrava splendesse.
Le due ragazze stavano salendo per dirigersi nella stanza di Chiara. Nella stanza c’erano un’infinità di libri sparsi per terra, appoggiati sul baule infondo al letto e anche sul comodino. Era illuminata da un lampadario appeso in mezzo alla stanza, le pareti erano rivestite da una carta da parati a rosa e il letto era a baldacchino in ferro battuto con un copriletto a fiori. Appena entrate sul letto si trovarono un vestito da ballo intero in taffetas, color confetto con due piccoli fiocchi verdi sulle spalle e uno grande dietro, sotto al corsetto.
La cameriera le diede una mano ad indossarlo, per poi cominciare ad acconciarli i capelli, usando il ferro arricciacapelli, Prese una ciocca di capelli vicino al viso di Chiara ed iniziò ad attorcigliarli sul ferro, per poi formare un piccolo boccolo, lo fece anche dall’altra parte cosi da incorniciarli il viso, poi le fece due trecce avvolgendole sulla nuca e puntandole con uno spillone in oro.
Quando ebbero finito, scesero al piano inferiore dove la gente stava iniziando ad arrivare per poi dirigersi verso la sala da ballo. Stavano arrivando moltissimi Duchi, Duchesse, Baroni, Baronesse, Marchesi, Conti e Contesse, di cui Chiara non sapeva nemmeno l’esistenza.
Le cameriere offrivano bicchieri di Bordeaux e qualche stuzzichino.
Chiara si stava guardando in giro quando notò una ragazza dai capelli lunghi e rosa che si guardava intorno, nessuno sembrava accorgersi di lei. Era come se altri non vedevano la sua diversità, invece lei sì. Chiara fermò una delle cameriere – Teresa la vedi anche tu quella ragazza con i capelli rosa? – chiese indicando la ragazza che adesso sorseggiava un bicchiere di vino, – Vedo la ragazza, ma quali capelli rosa? Sono dei semplici capelli castani, avete una fervida immaginazione, leggete troppi libri signorina – Chiara sospirò – Forse hai ragione – la cameriera le sorrise e poi se ne andò.
Quando la ragazza si girò verso di lei, le sorrise per poi disperdersi nella folla. Chiara si guardò in giro per vedere dov’era andata, ma di lei non ce ne era traccia, iniziò a muoversi a destra e a sinistra fino a quando andò a scontrarsi contro un Duca che gli fa rovesciare addosso un bicchiere di vino. – Mi perdoni, non l’avevo vista – si scusò Chiara guardandosi in giro per trovare un pezzo di stoffa per pulire il disastro che aveva combinato, ma fu preceduta da una cameriera che aiutò il Duca.
Chiara notò di nuovo la ragazza dai capelli rosa e la seguì fin quando non furono fuori dalla villa, la seguì fin quando non si trovarono in giardino. Il giardino era immenso, c’erano una settantina di statue di marmo, due pescherie, sedici fontane e un labirinto da un chilometro che in quel momento era il punto in cui si stava dirigendo per seguire la ragazza dai capelli rosa.
Di punto e in bianco la ragazza si fermò e Chiara per poco non cadde nella fontana che stava in mezzo al labirinto.
  
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