Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: age_of_love    28/12/2013    2 recensioni
Avete presente quei momenti dove tutte le tue certezze sembrano andate in frantumo e tutto quello che ti resta sembra essere solo la tua grande passione? Ecco, quello era proprio il mio caso.
"Puoi prendere tutto quel che ho, puoi rompere tutto quello che sono, come se fossi fatta di vetro, come se fossi fatta di carta. Vai avanti e prova a demolirmi:Io mi risolleverò da terrà come un grattacielo."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1- Avevo bisogno di te.

 

"Putting my defenses up, 'cause I don't wanna fall in love. If I ever did that, I think I'd have a heart attack.." 

E così iniziò un'altra giornata. Erano le 7 del 10 Dicembre: l'ultimo giorno di prova prima del grande debutto.

Vivevo in una casetta non troppo lontana dal centro di Londra. Mi ero dovuta trasferire lì perchè, dopo la morte dei miei genitori, non ero più riuscita a mantenere la casa dove vivevo con loro..il mio stipendio non me lo permetteva.

 
Presi il cellulare..1 nuovo messaggio: Nick.

"Buon giorno! x"

Nick era il nome del ragazzo con cui mi stavo sentendo da un po' di tempo. Mi sentivo bene con lui, probabilmente perché era diverso dagli altri ragazzi: sincero, dolce e quando gli chiedevo una mano, lui c'era sempre. Aveva un anno in più di me e frequentava l'università. Per questo e per altri motivi, non riuscivamo a vederci molto spesso, ma comunque riusciva sempre a farsi sentire, anche solo mandandomi un messaggio o chiamandomi. Era un ragazzo alto, moro e con gli occhi verdi smeraldo: il ragazzo perfetto, insomma. 

Eppure, mi risultava un po' difficile pensare a noi due come una coppia; ma, "gli opposti si attraggono", giusto?

Risposi al messaggio...

"Giorno, Nick! xx" 

..e poi cominciai a prepararmi per andare a scuola.

 
Frequentavo l'ultimo anno in un college leggermente fuori Londra, si diceva che fosse uno dei più validi di tutta la città, ma avevo da ridire su questa credenza. I miei compagni erano tutti figli di papà, pieni di soldi, viziati e con la puzza sotto il naso. 

Appena entrata, cominciai ad avviarmi al mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti quel giorno: matematica, letteratura, chimica e spagnolo; e poi andai nell'aula di matematica. Come sempre, ero la prima ad entrare,allora mi misi le cuffie e cominciai ad ascoltare la musica, fin quando la classe si affollò ed entrò la prof. di matematica.

 
La giornata scolastica passò abbastanza in fretta, perchè si stavano avvicinando le vacanze di Natale e i prof non avevano più intenzione di andare avanti con il programma. Cominciarono a darci i primi compiti per le vacanze, non erano troppi, ma neanche pochi se dobbiamo considerare il significato della parola "vacanza".

Finita scuola, presi la metro e, arrivata a casa, mangiai un piatto di pasta e mi preparai per andare alle prove.

Quel giorno, essendo l'ultimo prima dello spettacolo, non avevamo in programma molte prove. L'unica cosa che bisogna fare era passare dalla sartoria del teatro per mettere appunto gli ultimi costumi di scena. 

Essendo una solista, avevo un mio costume personale, fatto su misura, che avrei dovuto indossare quel giorno per provare. Durante il tragitto camerini-sartoria, mi scontrai con un ragazzo, il quale, per non farmi cadere, mi prese al volo.

-"Ehi, stai attenta, potresti farti del male."- Disse il ragazzo

Era quel ragazzo..si dai, quello gentile. An si, Liam, ecco come si chiamava.

-"Oh, grazie per avermi preso..al volo.- Dissi leggermente imbarazzata, data la mia posizione ancora tra le sue possenti braccia.

-"Adesso puoi lasciarmi,eh."- Continuai notando che non si muoveva di neanche un millimetro.

-"Oh si, scusami."- Disse subito, arrossendo leggermente. Sembrava un ragazzo davvero semplice, dolce. -"Comunque piacere, sono Liam."- Continuò dopo essere ritornato al suo colore di carnagione naturale.

-"Anna, piacere mio. Scusami, ma adesso devo andare in sartoria a provare il mio costume. Grazie ancora."- Dissi cominciando ad andare verso la sartoria. 

Appena girato l'angolo sentii il suo "Di niente, ci si vede". "Ci si vede"?! Cosa?! Io non vedo nessuno al di fuori dell'ambiente lavorativo e scolastico, escludendo Nick. 
Ok, era un ragazzo gentile, dolce, ma anche molto molto strano.

Dopo aver provato il tutù (che mi calzava come un guanto), indossai le mie scarpette da punta e raggiunsi il palco. Appena cominciai il mio assolo, sentii gli occhi di tutti puntati su di me, pronti a giudicarmi in qualsiasi momento. 

Pensando questo persi la concentrazione e caddi per terra. 

Sentii le risate delle ragazze del corpo di ballo e anche "Io non sarei caduta" di una ragazza con una voce così stridula, tanto da farmi venire i brividi di rabbia. La musica continuò, il mio assolo era ormai finito, corsi dietro le quinte, trattenendo a malapena le lacrime, sotto gli sguardi indiscreti degli altri ballerini. 

Arrivai nel mio camerino; solo dieci minuti prima ero entusiasta di essere lì, al momento giusto, nel posto giusto. Mi misi a pensare: com'era possibile che la cosa che mi aveva resa felice per tutto quel tempo, non era più in grado di farlo? 

Sentii bussare alla porta. Non volevo vedere nessuno, almeno non in quel momento. Ma la persona che stava bussando non aveva intenzione di lasciarmi stare; allora, mi alzai e andai ad aprire la porta.

-"Ma che cavolo vuo.."- Quella persona mi aveva disturbato durante uno dei miei momenti no e non avrebbe dovuto. Mi fermai non appena vidi quella persona: era Nick.

-"Cosa ci fai qui?"- Chiesi asciugando le lacrime, tentando di non far notare che avevo pianto.

-"Volevo farti una sorpresa venendoti a vedere alle prove. Mi hanno detto di venire qui e..eccoti."- Mi abbracciò. Cavolo quanto avevo bisogno di uno dei suoi abbracci. Mi era mancato molto in quel periodo, anche se eravamo stati lontani per una settimana o poco più. Era una di quelle poche persone che, pur sapendo della morte dei miei genitori, non mi aveva abbandonato, anzi mi era stato ancora più vicino. 

-"Scusami per come ti ho risposto, ma le prove oggi sono andate davvero male e..- Dissi mentre una lacrima cominciava a scendere sulla guancia.

-"Niente, stai tranquilla. Sei stressata e lo capisco. Adesso ti cambi che ti porto a mangiare qualcosa fuori."- Finì la frase sfoderando uno dei suoi stupendi sorrisi a 32 denti. 

Avevo davvero bisogno di lui in quel momento, ed averlo lì con me era una bellissima sensazione. 

Chiusi la porta e cominciai a spogliarmi e a prepararmi per uscire con Nick. Non gli avevo neanche chiesto perchè si trovava qui nel bel mezzo della settimana, ma forse era perché aveva già iniziato le vacanze. 

Mi preparai in pochissimo tempo, avevo voglia di uscire e liberare la mente da tutti quei pensieri negativi. Presi la giacca e la sciarpa, mi avviai nel corridoio e, arrivata nella Hall del teatro, corsi nella braccia di Nick, il quale mi prese e mi baciò. 

Era il nostro primo bacio ed era strano. 

Non dico che non mi aveva fatto piacere, ma quello non era il posto più adatto. 

Appena mi staccai, ci guardammo intensamente e poi scoppiammo a ridere entrambi. Uscendo vidi Liam, il ragazzo che, in un certo senso, mi aveva "salvato la vita". Era leggermente scioccato, magari perché gli avevano dato una notizia che non si aspettava, non so. Mi salutò, facendo un cenno con la mano, ricambiai e poi uscii. 

Passai una bellissima serata con Nick. Mi portò a mangiare in un ristorante e poi andammo al cinema. Sembravamo dei piccioncini mentre camminavamo con le mani che non si staccavano neanche per un millesimo di secondo. 

Era davvero impressionante come riusciva a cambiare il mio umore in così poco tempo. Era davvero speciale, ma per tutta la serata non faceva altro che rifiutare le chiamate che riceveva al telefono... non ci feci tanto caso, stavo bene e, per una sera, non avrei pensato ad altro se non a divertirmi. 

Ad una certa ora però, fui costretta a tornare a casa perché il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola e poi, avevo la prima dello spettacolo. 

Salutai Nick con un bacio ed entrai a casa. Mi affacciai alla finestra e vidi Nick parlare al telefono; forse quella persona che tanto lo aveva cercato durante la serata, lo aveva richiamato e stavano parlando. Cavolo, doveva essere una cosa davvero importante. 

Chiusi la tenda, mi misi il pigiama ed andai a letto. 

Il giorno dopo sarebbe stato un giorno molto importante: finalmente era arrivato il momento di dimostrare a tutte quelle persone che non credevano in me, che avevo le capacità di ballare al meglio. Non vedevo l'ora che arrivasse quel momento. 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: age_of_love