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Autore: Clarhaz    28/12/2013    1 recensioni
Cappuccino in una mano, portafogli nell’altra, azzardo ad aprire la porta con il gomito che era l’unico arto non occupato e scendo lo scalino, chiudo la porta e scontro violentemente con qualcuno. Lancio un’imprecazione il cappuccino mi si era versato nel polso e scottava, il borsello era a terra. sbraitai rivolta al ragazzo davanti a me. Mi accorsi solo allora di chi avevo davanti. Fu uno shock.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Panico.


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La mia panchina preferita era quella in fondo al parco, che dava sul paesaggio, accanto c’erano le altalene e si vedeva sempre bene il sole, insomma era il posto perfetto per bere un cappuccino e ascoltare musica in pace. Diciamo che è uno dei miei posti preferiti; sta li, come in un mondo a sé, dove non c’è tempo e c’è sempre posto per te. Mi sedetti ed espirai tutta l’aria che avevo nei polmoni, e mi accorsi solo allora che avevo trattenuto il respiro dall’incontro appena avvenuto. Mi sentivo ardere le guance, sentivo il sangue correre all’impazzata verso il cuore, il quale tentava disperatamente di uscirmi dal petto. Non provai nemmeno ad alzarmi per vedere se avevo ancora le gambe al loro posto, perché sapevo benissimo che non mi sarei retta in piedi. Odio questa parte di me stessa. La parte più emotiva, quella che ogni volta che mi sento al centro dell’attenzione di qualcuno inizia a far salire il rossore alle guance, oppure inizia a battere dentro la mia testa come tanti piccoli martelli in contemporanea. Per non parlare poi della voce; quella, appena mi trovo in una situazione imbarazzante oppure inaspettata, gentilmente fa le valigie e va a farsi un viaggetto nei meandri della mia gola insieme a tutto il buonsenso, per tornare solo quando le acque si sono placate e rimuginare su cosa avrei potuto dire e cosa no. Non è affatto facile risolvere i problemi quando si ha un comportamento così, soprattutto perché la vita è fatta di imprevisti e uno deve cogliere le occasioni che gli si mostrano e non si deve nascondere sperando di passare inosservato e purtroppo passare inosservata è proprio il mio forte. Inoltre,a  quanto pare nei momenti in cui la mia “parte emotiva” vuole farsi sentire, come adesso, non faccio altro che cambiare discorso per evitare di affrontare la realtà. Come sto facendo adesso: ho appena incontrato un quinto della mia esistenza, e sono qui a parlarvi di quanto sia codarda. Non dovrei essere felice? O meglio lo sono? Si che sono felice! No aspetta.. non ho né una foto per coronare il momento né un autografo.. ripensandoci meglio non sono molto soddisfatta. Bene adesso , per la prima volta nella mia vita sarò una persona decisa e coraggiosa, prendo lo zaino, bevo il cappuccino tutto d’un sorso e mi presento, tanto per avere un bel ricordo di lui. Cavoli ho sempre sognato questo momento e ora me lo sto facendo scappare, ma che razza di persona sono?! No no. Io adesso vado là. Dopo questo penoso dialogo interno tra me e la mia coscienza, mi convinsi. Bevvi il cappuccino tutto d’un sorso, spensi l’i-pod (che era in play proprio su “stand up”, segno del destino) lo ricacciai in tasca, zaino in spalla e mi diressi verso la porta del bar. Arrivata davanti alla porta del bar vengo fermata da un uomo vestito tutto in nero, con un viso paffutello, alto più o meno 20 centimetri più di me e particolarmente muscoloso :”Da qui non si passa” e con fare alquanto rozzo mi si piazza davanti in tutta la sua stazza. “E scusi, da dove dovrei passare?” “Non da qui.” “Ah seriamente? Io penso che qui ci sia un grosso errore visto che non esiste altra entrata per questo bar!” “Non puo’ entrare in questo bar signorina.” “E perché? “ “Perché c’è una celebrità al suo interno” “Non è colpa mia se questa celebrità è talmente cerebrolesa da scegliere il più piccolo bar della città per fare colazione”. La guardia mi lanciò un’occhiataccia ancora poco convinta dal mio disinteresse, continuò il suo discorso: “potrebbe essere una stalker accanita, potrebbe volerlo uccidere, potrebbe ..” “ NON POTREI VOLER PRENDERE UN CAPPUCCINO IN PACE COME TUTTE LE SANTE MATTINE VISTO CHE TRA POCO MI INIZIANO I CORSI?!” sbottai. A quanto pare fui davvero convincente perché lo sguardo dell’uomo passò da serio a imbarazzato. Gli avevo appena urlato contro come una piccola pazza isterica e non mi aveva ancora picchiato, bel passo avanti. Magari ero stata davvero convincente. Mi guardò e con un cenno del capo mi indicò la porta. Ce l’avevo fatta. Ero veramente fiera di me. Lo ringraziai e aprii la porta. E per la seconda volta sbattei contro un muro di muscoli. Non era possibile, se fosse stato un’altra volta Harry la persona davanti a me mi sarei sotterrata con le mie stesse mani li seduta stante.





Angolo Scrittrice

Ciao! Sono tornata all'attacco con un altro capitolo della mia storia! Ho ricevuto due recensioni davvero costruttive per il primo capitolo, da persone che credo estremamente competenti a riguardo, e ritengo che abbiamo ragione su una cosa: non dovrei sprecarmi col fare una delle solite fanfiction dove lei incontra lui e scatta l'amore, ma dovrei fare ben altro, e questo è proprio ciò che farò! Ho rivoluzionato la storia completamente, sarà divertente, intrigante e SORPRENDENTE. La parola chiave di questa storia diventerà "SORPRESA"! Al prossimo capitolo lettori! :*

 
  
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