Entrammo. Santo Dio, era enorme! Già solo a vederla fuori
sembrava immensa, ma dentro lo sembrava ancora di più!
Non li facevo così benestanti, a dire il vero...
Mi fecero posare le valigie e la mia giacca all'igresso e poi mi
fecero fare un breve tour della casa. Infine mi condussero alla cucina,
dove prendemmo i vari ingredienti per fare la pizza... e da lì iniziò il putiferio.
Il riccio, che se non sbaglio si chiama Harry, e il moretto con occhi azzurri, Louis,
si stavano inseguendo per tutta la cucina tirandosi la farina addosso.
Zayn, invece, stava minacciando Liam che se non sputava subito quel pezzettino
di wurstel, che un attimo fa stava sulla sua pizza ancora incompleta, lo avrebbe
inseguito per tutta la casa con un cucchiaio, che stava già puntando sulla sua faccia.
Infine c'era il biondino che stava facendo da prete ad un matrimonio tra due
patatine fritte.
Ma dove minchia sono finita? Al manicomio?!

"Ragazzi..." dissi con un tono di voce abbastanza basso
Nessuno mi sentì.
"Ragazzi..." dissi nuovamente con il tono di voce più alto
Niente, non mi sentirono di nuovo. Facevano troppo casino.
"Ragazzi!" alzai di molto la voce, forse di troppo
Tutti e cinque si girarono verso di me, senza spiccare parola.
Harry: "Wow! Hai una voce potentissima!"
Io: "Grazie" dissi arrossendo "che ne dite se facciamo la pizza, in modo... normale?" bisbigliai quasi, imbarazzata dalla situazione
Zayn: "Hai ragione... stiamo facendo tutto tranne che la pizza" disse sorridendo,
grattandosi la nuca colpevole
Liam: "Sì... mettiamoci al lavoro!" urlò alzando la mano in un pugno
E da lì iniziammo a fare la pizza come ogni essere umano fa. C'era comunque un gran
chiasso, ma avevo già capito che a loro il silenzio non piaceva affatto.
Sfornammo le pizze e ci sedemmo intorno a quell'enorme tavolo, come una famiglia.
Come vorrei averne una, in questo momento. Sento un grande bisogno di affetto,
sento di avere bisogno di qualcuno che mi protegga e che mi dica
che non sono sola come penso.
Niall: "Ehy Diana, cos'hai?
Io: "Nulla, tranquillo..." gli sorrisi dolcemente
Tutti mi guardarono non convinti, ma dopotutto li conosco da solo un giorno...
non mi posso fidare!
Finimmo di cenare ed io mi avviai verso l'entrata della casa, per prendere il
cappotto e le valigie...
Harry: "Dove andrai a stare?" commentò, facendo cenno alle valigie
Ovviamente non avevo raccontato nulla di tutto quello che era successo da
quando rimasi sola, quindi optai per una scusa... non potevo di certo rispondere
che non avevo abbastanza soldi per dormire anche solo una notte in un hotel e
che avevo a malapena soldi per comprarmi del cibo. Erano solo degli sconosciuti,
so ben poco su di loro. Non racconto a persone che non conosco del tutto la
mia vita privata.
Io: "Ad un hotel non molto lontano da qui"
Zayn: "Se hai bisogno di compagnia ricorda che qui sei sempre la benvenuta!"
Io: "Allora spero solo di ricordarmi la strada" dissi sorridendo
Louis: "Ciao Diana, stammi bene! Ci rivedremo presto!"
Gli salutai uno per uno, poi aprii la porta e mi incamminai senza meta.
Arrivai davanti ad un parco, proprio dietro casa loro. Decisi di rimanere lì,
sperando che nessuno mi veda. Mi accampai dentro una casetta di legno infondo al parco
vicino ad un piccolo laghetto... meglio del cespuglio di ieri.