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Autore: Ino chan    29/12/2013    3 recensioni
**Seguito di Monster**
-Si dice che l'ora più buia sia quella che precede l'alba, bè signori, spero solo che non sia la solita puttanata che si trova nei cioccolatini.-
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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SHIELD
Due ore dopo il crollo della Stark Tower

 

 

Katy aveva i capelli rossi e le fossette sulle guancie quando sorrideva.
Phil ricorda tutto di lei, come se fosse passata solo un ora dall’ultima volta che l’ha stretta fra le braccia. Il primo amore non si scorda mai infondo.
Quello che Phil non ricorda è l’uomo che era  con lei. La persona che vede sorridere nelle fotografie, che vede felice , con lo sguardo vivo, acceso da quella che non può essere altro che gioia di vivere.
Ha dimenticato come ci si sente a essere felici. A non doversi sforzare per sorridere a essere soddisfatto della propria vita. E’ passato così tanto tempo che quella sensazione è sbiadita, soffocata dai problemi della sua nuova vita.
Glory osserva suo padre sfogliare a testa bassa l’album delle fotografie  tenendo stretto al petto Teddy l’orsacchiotto. La stanza è in penombra, ma non le serve guardarlo in viso per capire qual è la sua espressione.
E’ triste.

 

 

Clint non riesce a capire per quale ragione sia tanto sorpreso. Infondo è l’Apocalisse quella che sta vivendo, no? E’ normale che la sua vita a puttane. E’ logico. Fottutamente logico.
Ricarica l’arco,  tende la corda e lascia partire la freccia. Ha perso il conto delle munizioni sprecate dopo la quarta volta che ha riempito la faretra. Le dita gli fanno male, i polpastrelli sanguinano, ma lui non ha ancora raggiunto quel momento.
Quello in cui non riesce a pensare ad altro che a mandare la freccia al centro al bersaglio, senza divagare con la testa. Senza pensare  a quello che succede fuori dalla porta.
E’ ancora fermo a quell’immagine. A quella minuscola foto formato tessera. A quella bambina felice e all’uomo ritratto con lei che è certo di non aver mai conosciuto.

Non l’ho mai visto sorridere così.

 

 

-AGENTE ERA SPOSATO?-
-Tony non gridare.-
Bruce porta una mano al centro della fronte chiudendo gli occhi. Dovrebbe riposare, dormire, il suo intero corpo glie lo chiede, ma ha paura di chiudere gli occhi e vedere il soffitto del salone gonfiarsi e  piombare su di lui.
Scrolla la testa, lentamente, e punta gli occhi su Darcy che quasi saltella da un piede all’altro tanto è la frenesia del gossip - Come lo sai?- le chiede e gli occhi azzurri della ragazza si spostano da Tony a lui.
-Dottore dovresti sapere che un bravo giornalista non rivela mai la sua fonte.-
Bruce accenna un sorriso, lieve, come se avesse paura di far saltare i punti che sente tirare sotto la garza a concedersi un espressione appena più naturale .
-Era sposato, aveva una figlia, una bambina.-
Tony e Bruce si guardano per un momento e Darcy ha la sensazione che ci sia tutta una conversazione in quell’unica occhiata della durata di un paio di secondi. Tossicchia per tornare ad avere l’attenzione dei due su di sé.
-E Clint non l’ha presa benissimo.-
-Come lo sai?-
Bruce non riesce a non fare domande, a non essere curioso. Tony accenna  un sorriso  mentre Darcy agita l’indice verso di lui -Dottore che ti ho detto poco fa?- 

 

 

-Lo sanno già tutti?-
L’espressione di Natasha, neutra agli occhi dei più, per lui parla chiaro.  Phil sospira alzando gli occhi al soffitto mentre la donna gli si avvicina e siede accanto a lui sul divano.
Sono rari questi momenti, quelli in cui Natasha Romanof sembra voler abbandonare la sua corazza e essere  prima una persona e poi un spia.
Phil non la giudica per questo, sa perfettamente che è molto più semplice vivere così per gente come loro.
-Vuoi parlarne?-
-Di cosa?-

 

Della tua vita…

 

 

 

-Salve.-
Tony alza la testa di scatto  dal portatile sulle ginocchia. Lenus sorride e Tony sente la voglia di tirargli un pugno  così forte da buttargli giù tutti i denti - Dove cazzo sei stato fino ad ora?-
Si sente fottutamente una moglie rimasta sveglia ad aspettare il marito fino all’alba, ma cerca di non farci caso e di  catalizzare tutta la sua attenzione sulla giusta rabbia di essere stato abbandonato senza sapere un cazzo di quello che l’altro aveva in mente.
Lenus solleva un sopracciglio mentre Tony tira indietro la sedia e si alza - Anche io sono felice di vederti Stark.-
-Fanculo, non sai che diavolo hai combinato un marasma di fantasmi incazzati ha buttato giù la Stark Tower.-
Le labbra di  Lenus tremano leggermente -  La terza sarà quella buona.-
-FOTTITI!-
Lenus congiunge le mani dietro la schiena - Ho fermato la nave, vi ho dato tempo, che diavolo  vuoi di più?-
Tony si passa una mano sulla fronte  scarmigliando i ciuffi scuri.
-Le porte  sono state aperte , l’Apocalisse è iniziata,  ma di questo te ne sarai accorto da solo.-
Tony emette uno sbuffo offeso -Sì, vagamente.-
-Per richiuderle dobbiamo trovare  il punto in cui Loki ha creato lo strappo fra i mondi.-
-E…?-
-Non sono un oracolo.-
-NON LO SAI?-
Lenus ha la grazia di sembrare in imbarazzo - Dobbiamo andare a Asgard e parlare con il guadiano del Ponte. Lui saprà localizzare Loki e la nave, da lì, andremo avanti.-
-Classico piano alla n’do coglio, coglio*.-
Lenus piega il capo - Più o meno.-

 

 

Phil  fissa Natasha in difficoltà per qualche momento. Come si fa a spiegare che significa avere tutto e poi ritrovarsi a  stringere fra le dita polvere e sangue?  Non ci sono parole, ne immagini abbastanza vivere da poter usare per descrivere che si prova a sentire il proprio cuore morire.
-Katy è morta che non aveva trent’anni, nostra figlia se fosse viva avrebbe da poco compiuto ventitre anni.- Phil inizia dalla fine a raccontare la sua storia e lascia intuire alla sua ascoltatrice  cos’era vivere con loro e cosa ha significato perderle dal tono della sua voce e dalla sua espressione.
Natasha allunga una mano sulla sua, e stringe leggermente.
-E’ successo poco prima che trovassi Clint?-
-Tre anni prima.-
-Come è successo?-
Phil affonda i polpastrelli nella pelle dell’album fotografico che tiene fra le mani - Una rapina in un supermercato.- chiude gli occhi ed è di nuovo lì, a spintonare via i colleghi che cercano di trattenerlo- Rapinatori alle prime armi.- bisbiglia -  Una guardia giurata ha reagito al loro ingresso tirando fuori la pistola e loro hanno iniziato a sparare sulla gente radunata alla cassa.  Katy ha avuto l’istinto di tirare su Gloria dal carrello  e stringerla al petto. Se non l’avesse fatto probabilmente sarebbe ancora viva.-
Natasha corruga la fronte.
-Un solo colpo le ha uccise entrambe.- bisbiglia Phil serrando per un attimo la mascella - Ha colpito Katy alla schiena e Gloria al petto.-
Natasha inspira profondamente.  La bambina che ha visto Clint aveva infatti il davanti del vestito sporco di sangue.
-Sono…Letteralmente impazzito.-
-Non fatico a crederlo.-
Phil le rivolge un sorriso amaro -Ero un poliziotto, da poco in servizio alla Crimini violenti. C’ho messo sei mesi, ma li ho ritrovati.- e quello che è successo in quel capannone  è diventato l’incubo di chi, il giorno dopo, scoprì i cadaveri.
-Li hai uccisi?-
-Tutti e quattro.-
-Non sarò di certo io a giudicarti.-
Phil sorride - Erano galoppini di
Kingpin*, il supercriminale,  la rapina al supermercato era una specie di prova di coraggio per salire di livello nella sua organizzazione . Mi ritrovai sulla sua lista nera e fu così che Fury mi trovò. Ubriaco in un vicolo, con la pistola inceppata in una mano e il vomito sulla giacca. Una visione bellissima.-
 Phil sorride di sé stesso e della disperazione di quel momento e  Natasha guarda verso la porta. Quell’immagine è talmente forte che non riesce nemmeno ad elaborarla. Ha sempre visto Phil Coulson come una corazzata inaffondabile.
-Mi disse che era lì per darmi una seconda occasione di vita. Che aveva seguito i miei movimenti per ritrovare quei quattro, che gli piaceva come ragionavo e che ero sprecato per fare lo sbirro. Mi disse: Mi serve un occhio buono, sei disposto a diventarlo?-
 

Naglfar

Quattro ore dopo il crollo della Stark Tower

 

Una lampada ad olio getta una luce sul corpo del dio degli Inganni scosso da spasmi sempre più violenti E’ stato buttato nella cabina di Sif dall’equipaggio della nave senza la minima cura, come un  sacco di spazzatura   e ora Sif  li sente parlottare fra loro oltre la porta.
Secondo le scritture la Nave dei Morti può essere guidata da Loki e da Loki soltanto, ma non hanno idea di cosa Hel gli ha fatto e di quanto  durerà lo stato di delirio in cui è caduto.
Ammutinamento.
Sif stringe le braccia attorno alle ginocchia contro il petto. Attendere. Guardare lo svolgersi degli eventi snza poterli direzionare in alcun modo non è   niente che un guerriero sappia fare senza  sentire la frustrazione montare.
-Maledizione.- bisbiglia mentre  la poltrona su cui è accucciata si fa sempre più scomoda.
Loki emette un basso rantolio e gli occhi  della dea tornano a posarsi su di lui. Una parte di lei è più che felice di vederlo in quelle condizioni, ma allo stesso tempo vorrebbe che la smettesse di gemere come un cane moribondo.
La pena per un nemico è un sentimento nobile, ma pericoloso.
Si alza, allungando prima una gamba e poi l’altra e guardinga si avvicina al letto.  Alla luce della lampada il viso di Loki sembra una maschera di cera pronta a sciogliersi. Sif solleva una mano, poi la riabbassa. Mordicchia l’unghia del pollice mentre di nuovo guarda verso la porta e alla fine si decide.
Sfiora la fronte di Loki con le dita e il  dio per qualche attimo smette di tremare.
-Loki mi senti?-
Sif abbassa il busto, preme il palmo della mano sulla fronte del dio,  e questo sospira nell’incoscienza. Sembra gradire il contatto con lei
- Lo …ODINO ONNIPOTENTE!-
Una  stretta al polso, la cabina gira su sé stessa di botto e Sif si ritrova spalle al letto con Loki addosso che la tiene per il collo con entrambe le mani. Sif lo fissa allucinata mentre il dio ringhia come un animale ferito.
Una spessa patina lattiginosa gli copre gli occhi chiari. Non è sveglio.
E’ ancora immerso nell’incubo in cui Hel l’ha confinato.
  

 

 

FINE CAPITOLO.

 

Sono in un ritardo indecente,ma il capitolo non mi convinceva proprio e sono anche di corsa. Ci tengo però a ringraziare a chi ha recensito lo scorso capitolo, a chi ha messo questa storia nelle preferite/seguite/ricordate o chi semplicemente ogni volta che la vede aggiornata, passa e butta uno sguardo per vedere come procede.

Vi auguro un buon fine 2013 e un fantastico 2014.

 

 

NOTE E DISCLAMERS:

* È un supercriminale tra i più feroci e pericolosi dell'universo Marvel, che spesso si è scontrato con dei supereroi, in particolare l'Uomo Ragno, Devil e Punisher.
*Il termine è volutamente in una forma di italiano poco corretta.

 

 

 

 

 

   
 
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