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Autore: reby    22/05/2008    2 recensioni
Avete presente Harry,Hermione,Ron,Draco e tutti gli altri?
Si?Bene.Dimenticateli tutti!
Perchè in questa storia non esistono ed al loro posto c'è la famiglia di maghi più famosa di tutte!
Signore e signori vi presento gli Standoff!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il sole non era ancora sorto quel giorno di Novembre e la festa iniziata parecchie ore prima nel maniero degli Shadwell non era ancora terminata.
Le luci dorate illuminavano tutta la grande sala da ricevimento, fermate dalle pesanti tende di velluto nere che coprivano le vetrate per evitare il penetrare all’interno dei raggi lunari, seppure ormai fiochi.
Era d’uso, durante le feste tenute dagli Shadwell, indossare maschere sopra i volti, ognuna con lo stemma della casata appartenente. Maghi e streghe, demoni e non quella sera affollavano la sala con la solita aria sprezzante e arrogante che contraddistingueva i nobili.
L’unico che sembrava davvero annoiato era il figlio del padrone di casa, Atreo Lumos Shadwell. Stretto in un costume settecentesco, con una maschera nera che copriva il suo volto scultoreo lasciando trasparire però i suoi occhi di un perfetto azzurro rimaneva impassibile ai discorsi vacui a cui si era dovuto sottoporre.
Non aveva fatto altro che ciarlare con stupidi rampolli per tutta la serata, con la sola voglia di schiacciarli tutti solo con il pensiero. Oh, avrebbe potuto farlo rientrava perfettamente nelle sue capacità. L’unico presente in grado di batterlo era suo padre, Amedeus.
-Chiedo scusa madame, vedo che mia moglie è venuta ad allietarci con la sua presenza.- interruppe il fiume di parole di una strega di cui non ricordava nemmeno il nome.
Aveva percepito sua moglie fin dalla sua Smaterializzazione in giardino, ma aveva atteso il suo ingresso in sala per andarle in contro.
Era rimasta in penombra come sempre, nascosta dietro la grande scalinata di marmo bianco seicentesca dell’ingresso.
Avvolta nel suo solito, lungo mantello bianco lasciava ricadere sulle spalle i morbidi e sinuosi boccoli neri in contrasto con tutto quel candore.
-Non ci sono novità.- esordì fredda, senza alzare il capo verso suo marito apparso a pochi metri di distanza.
-Lo so.-
-Allora perché mi hai chiamata?- domandò lei spazientendosi all’istante.
Una dote carente di Bianca Delacroix era proprio quella, la pazienza.
-Volevo che fossi tu a dirmelo.- le rispose Atreo, ghignando.
Questa volta Bianca alzò il capo assottigliando gli occhi viola su suo marito.- A me non importa niente credo fosse chiaro.-
-Eppure ti rechi da lui ogni sera.-
-Non abbiamo più niente da dirci.-
E sparì così com’era venuta, lasciando solo il suo profumo mortale.
Il Demone del Giorno sorrise bieco, facendo apparire nella sua mano il bicchiere di Whisky Incendiario che aveva lasciato sul tavolo poco prima.
-Tua moglie è davvero una strana creatura.-
Pochi secondi dopo la mano di suo padre toccò la sua spalla. – E’ già andata via a quanto vedo.-
Il più giovane alzò le spalle.- Non gradisce le feste.-
-Credo non gradisca più te, figliolo.- puntualizzò Amedeus, con lo stesso ghigno sarcastico di suo figlio.- E’ andata da lui anche stasera?-
Atreo fece girare il ghiaccio nel suo bicchiere. -Si.-
L’anziano demone sospirò, facendo scomparire la maschera identica a suo figlio che indossava. Dimostrava poco più di suo figlio, circa quarant’anni contati nel mondo umano. E pensare che invece l’ultima volta ne aveva festeggiati milleseicentotre…
-Non la capirò mai temo. Piuttosto, ho saputo che Arcadia Brokensharz è ancora viva. O perlomeno ne ho avuto la conferma.- continuò, salutando con un cenno la strega che passava in quel momento poco distante.
-Arcadia?- ripetè Atreo, riemergendo dai suoi pensieri.- Come può essere ancora viva, ero convinto che i maghi fossero riusciti ad eliminarla tempo fa.-
-Ho sempre pensato che fosse ancora viva, ma non ne ho mai avuto la certezza. Aveva raggiunto molto potere in quel periodo, ed era pur sempre un Demone della Notte, figliolo.-
-Ma non puro.- rispose il minore.- Sono sconcertato.-
-Non mi stupirei più di tanto. Stamattina mi è capitata sottomano una copia di quel giornale magico, la Gazzetta di qualcosa, e ho letto che sono scomparsi parecchi maghi ultimamente. Pare che l’ultimo sia addirittura un fidato amico del Ministro Standoff.-
-E logicamente c’è lei dietro tutto.-
-Purtroppo per i maghi, temo proprio di si. E non è sola.-
-Lo sospettavo.- ammise in un sospiro Atreo.- Bianca molto probabilmente non l’ha avvertito andando ad Hogwarts.-
-Mi sorprende che Silente abbia permesso la sua ammissione. Mi sorprende davvero.- disse pensoso Amedeus, poggiandosi al muro opposto a suo figlio.- Non è un bene per la scuola.-
-Questa volta sono io a non stupirmi, infondo ha accettato mio figlio.- constatò il più giovane, alzando il capo.- Anche se è totalmente differente..-
-Esatto. E’ nettamente diverso.- concluse Amedeus.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, persi in pensieri  e preoccupazioni che presto avrebbero interessato l’intera comunità magica.
–In questa situazione tieni più sotto controllo Clayton, anche perchè è diventato amico del figlio del ministro. Tuo figlio ha la capacità innata di attirare disgrazie ovunque vada.- aggiunse, perdendo il tono serioso di poco prima.
-Non ricordarmelo ti prego papà. Sono stupito di come Hogwarts sia ancora in piedi.- continuò il demone finendo il suo whisky in un sorso.
-Torno tra le sanguisughe.- annunciò il padrone di casa, facendo riapparire la maschera nera sui suoi occhi identici a quelli del figlio.- Devo far gettare un po’ di profumo dagli elfi domestici, l’odore dei vampiri è insopportabile.-
Atreo sorrise, vedendo suo padre storcere il naso disgustato all’odore di sua moglie.
Eppure non era poi così male..
 
Quella mattina ad Hogwarts si era preannunciata simile a tutte le altre, con il vento di fine novembre sibilante e impetuoso, e la solita routine scolastica.
La prima cosa che controllò appena alzato Nicolas Standoff, fu lanciare un incantesimo rivelatore su se stesso. Dopo aver appurato di non possedere stupidi segni colorati visibili a tutti tranne che a lui in faccia, si diresse in bagno più rilassato.
La sera prima era stata un inferno.
Lui e gli altri si erano svegliati circa le due del pomeriggio, quando ormai tutti i più resistenti al freddo erano fuori, mentre gli altri in giro per il castello. Non avendo mangiato niente, si vestirono di tutto punto, anche se con qualche intoppo dovuto alla nottata di bagordi e si erano diretti subito nella sala grande dove ogni anno Silente lasciava le tavolate imbandite per tutti i partecipanti alla festa.
Non appena entrati però, erano tutti scoppiati a ridere.
Sbuffò sonoramente di fronte allo specchio ripensando all’umiliazione di quel…verme di suo fratello!
Aveva avuto quello che si meritava, certo. Ora ad andare in giro con la faccia scarabocchiata era lui, con la sola differenza che non sarebbe durato solo dodici ore, no. Bensì tutta la giornata.
Liliam il giorno prima non l’aveva degnato di uno sguardo durante tutta la giornata. Mai, nemmeno uno. E un po’ per il suo comportamento, un po’ per la bellezza di quei momenti Nicolas aveva iniziato a chiedersi se fossero mai esistiti.
-Allora hai finito o dobbiamo invecchiare qui?- urlò la voce del suo migliore amico dall’esterno.
-A volte sei davvero un rompipalle Devons.- rispose di rimando lui, aprendo la porta ed uscendo già pronto.
-Sveglia gli altri.- finì Chris chiudendo la porta alle sue spalle.
-Non ce n’è bisogno razza di deficiente era impossibile continuare a dormire dopo il tuo urlo!- bofonchiò Julian Findermann scostando le tende sgargianti del suo baldacchino.-Cristo ma non si può più dormire?-
-A quanto pare no!- lo appoggiò anche Coan riemergendo dal groviglio di coperte in cui era sotterrato.-Ti odio Chris!-
-Anche io!- rispose di rimando quest'ultimo, uscendo dal bagno e beccandosi una cuscinata in faccia da Julian.
-Credi che tuo fratello sia riuscito a far sparire l'incantesimo?- chiese poi, lanciando il cuscino ad un ignaro Coan.
-Mio fratello?- ripetè sarcastico Nicolas.-Credo che invece non lo vedremo per tutta la giornata.-
L'importante è crederci...
Infatti non appena i quattro dell'Apocalisse aprirono la porta della loro camera, trovarono il suddetto fratello di Nicolas ad aspettarli a braccia incrociate, tra un'orgoglioso Brian e un rossissimo Clayton.
Rimasero in silenzio per alcuni secondi, guardandosi reciprocamente. I più grandi con le bocche spalancate, e Logan con un sorriso trionfale stampato in faccia.
-Allora sfigati, come state?- iniziò il minore degli Standoff poggiando le mani sui fianchi e gonfiando il petto con aria tronfia.- Sono molto più bello senza baffi vero?-
-Ma come cazzo hai fatto?!- sbraitò suo fratello prendendolo per le spalle e iniziando a scuoterlo senza motivo.-Noi non ci siamo riusciti!-
-Beh ma voi non avete chiesto a Clayt..- iniziò Brian ma non potè continuare visto che Logan gli pestò il piede con violenza facendolo saltellare.
-Cosa?- domandò Chris interessandosi di più.- A chi non abbiamo chiesto?-
-Alla biblioteca!- la sparò Logan che era riuscito a sfuggire alle mani di suo fratello.-In biblioteca ci sono tanti libri utili vero Clay?- chiese poi pregando con chi occhi il suo amico.
-Ehm..si certo.- balbettò lui diventando ancora più rosso.
In realtà le cose erano andata in maniera nettamente diversa. Liberare Logan da quell'incantesimo era stato un gioco da ragazzi per Clay, che pronunciando un semplice contro incantesimo che, come lui stesso aveva detto, aveva usato molte volte su se stesso da bambino, aveva fatto scomparire i segni dalla faccia del piccolo Standoff.
-A dopo polli!- salutò immediatamente Logan, afferrando gli altri due e sparendo giù per le scale di corsa.
-Io non ci credo.- annunciò Coan ancora incredulo.-Noi ci siamo umiliati di fronte a tutti e tuo fratello con i libri della biblioteca è riuscito a liberarsi?-
-Non credo siano stati i libri, si è fatto aiutare da qualcuno.- osservò Nicolas, mentre entravano in Sala Grande.- Andiamo è mio fratello non è mica un genio.-
-Tua sorella si però.- precisò con un sorrisetto Chris, osservando la biondina appena arrivata al tavolo dei Serpeverde.-Aspetta un attimo..- aggiunse poi, abbassando il tono della voce e fissando la tavolata dei verde argento.
Julian seguendo il suo sguardo la individuò.- Ehi chi è quella bambina?-
-E' appena arrivata, inizierà i corsi da oggi. Giorno ragazzi!- salutò Clover raggiante come al solito.- Non lo sapevate?-
-No, scommetto che tu l'hai saputo da Asia!- osservò Nicolas, addentando il bacon.- Però che bambina carina.-
-Ma smettila, pensa alla tua bella serpe!- scherzò Coan dandogli una pacca sulle spalle.- Che a quanto pare anche oggi è assorta nei suoi pensieri..- aggiunse abbassando il tono di voce, vedendo Liliam china sulla sua colazione intatta.
Nicolas abbassò la testa facendosi di colpo cupo. Non riusciva a vedere la sua Serpeverde sempre allegra e sprezzante così spenta, quasi malinconica. E incuteva paura in lui. Tanta paura.
Eppure..
Quel corpo così esile tra le sue braccia..quelle labbra rosse dannatamente vicine alle sue..
L'odore della sua pelle morbida così a contatto con la sua..
Sbattè la forchetta improvvisamente facendo sobbalzare tutti, compresi Logan e gli altri a qualche posto di distanza da loro.
-Ci vediamo dopo.- e senza aggiungere altro afferrò la giacca buttandola dietro le spalle e sparì a grandi passi dalla Sala Grande.
Non avrebbe dovuto avvicinarsi in quel modo. Era sbagliato, e lei a quanto pare non aveva gradito.
-Ragazzi cercate di tirarlo su.- disse preoccupata Clover, ancora con la testa voltata dalla parte in cui era sparito Nicolas.- Non posso vederlo così.-
-E lui non può vedere quella sciocca ragazza in quello stato.- precisò Chris, stravaccandosi sulla sedia.-Perchè poi lei stia così non lo so proprio.-
Dopo qull’affermazione nessuno toccò più l’argomento. Ma la mente della bella bionda continuava a macchinare sempre più velocemente.
Bene, pensò Clover una volta finito il suo ananas, se proprio la Lewisham era così tonta le avrebbe aperto lei gli occhietti celesti.
Quest'ultima tuttavia, non aveva perso nemmeno un attimo della scenata del grifone appena andato via.Scenata che era solo riuscita a farla ammutolire ulteriormente, facendo sospirare April che le strinse il ginocchio sotto la tovaglia.
No, decisamente non andava così.
Nel resto della tavolata dei Serpeverde quella mattina c'era fermento. Come stavano notando i Grifondoro poco prima,quella bambina seduta due posti più a sinistra di Madison stava facendo clamore. Dopotutto, la sua bellezza seppur ancora non matura e la sua classe non passavano di certo inosservati.
Non faceva altro che assaggiare con una lentezza e parsimonia disarmante ogni tipo di dolce che era presente quella mattina a colazione. Ne tagliava un piccolo quadratino col coltello, e lo raccoglieva con la forchetta poggiandolo piano sulla lingua. E se c'era una cosa che tutti quella mattina avevano compreso, era la provenienza nobile della nuova arrivata.
Divisa impeccabile, capelli biondi liscissimi e occhi neri così profondi da far spavento.
La piccola Standoff, Marla e Zoe quella mattina avevano avuto il grande piacere di fare la sua conoscenza per prime. Quella stessa mattina all'alba il professor Piton era irrotto nella loro stanza senza troppe cerimonie, svegliandole di punto in bianco per le presentazioni.
Non che fossero servite a molto, pensò alzando un piccolo sopracciglio grano Madison, sorseggiando il suo succo d'arancia. L'unica cosa che infatti erano riusciti a sentire dalla biondina era il suo nome, Ange, e poi si era chiusa nel suo mutismo assoluto lasciandole di stucco.
Marla era subito saltata una volta che la nuova venuta era uscita dalla stanza alle sette già pronta di tutto punto. E come darle torto vista la sua palese non curanza delle buone maniere. La rossa a suo confronto era una piccola bambina sciatta e cordiale da far venire la nausea.
-Credo di odiarla.- continuava infatti a borbottare tra se e se al fianco della Standoff, mangiando un boccone dopo l'altro di porridge per il nervoso.- Ma come è possibile..io sono..è inaccettabile..-
Maddy scosse i boccoli biondi, alzando lo sguardo cristallino ed intercettando due occhi identici ai suoi alla tavolata dei Grifondoro che la guardavano pieni di curiosità. Fece cenno a Logan che gli avrebbe raccontato tutto tra una lezione e l'altra. Pronta a salutare anche Clayton però,trovò l'amico di suo fratello a fissare di sottecchi proprio Ange, lanciandole brevissime occhiatine tra un sorso e l'altro.
Aggrottò le sopracciglia bionde, sporgendosi con discrezione dalla parte dell'interessata per studiarne la reazione qualora ci fosse stata. Ma non appena la sua testa si chinò un po' troppo in quella direzione gli occhi nerissimi di Ange si puntarono nei suoi facendola sobbalzare. Ritornò subito al suo posto e per mascherare l'imbarazzo tornò a bere il suo succo.
Il piccolo cuore le tamburellava veloce e un'insolito calore le era salito sulle guance.
Ma come diamine aveva fatto ad accorgersene così velocemente?!
-Cosa c'è?- le domandò Zoe seduta di fronte a lei.
La piccola Standoff alzò le spalle, cercando di mascherare il suo imbarazzo ma riuscendoci a malapena.
Edward invece, che non si era perso una virgola di quello che era successo,spostò lo sguardo dalla figlia del ministro puntandolo in quello della nuova arrivata.-Allora,- esordì guardandola, -da dove vieni?-
Dal canto suo la neo Serpeverde fece finta di non aver sentito continuando a mangiare imperterrita.
Blake lanciò uno sguardo interrogativo alle sue compagne di casa che risposero con uno ancora più perplesso.
-Dublino.- rispose poco dopo, non sollevando nemmeno il capo.
-Irlanda quindi. E il tuo cognome?- continuò Edward.
A quella domanda Ange alzò il capo così velocemente che tutti si fecero istintivamente indietro.
-Non sono cose che ti riguardano Blake.- affermò lei, posando le posate e alzandosi indifferente.
-Che modi!- esclamò Marla,- chi si crede di essere quella?-
-Sicuramente andrete d'accordo.- sibilò invece Zoe non troppo a bassa voce, ritrovandosi pochi secondi dopo gli occhi verdi della rossa puntati nei suoi.- Cos'hai detto?-
Maddy roteò gli occhi celesti. Ora ricominciavano..
Tuttavia, tra un grido e l'altro delle sue compagne di camerata che proprio non volevano saperne di andare d'accordo, non fece che pensare a quella Ange e al modo in cui aveva risposto alle domande di Edward. Alzò timidamente il capo biondo verso il suo compagno di casa e lo trovò intento a sfogliare il grande libro di Genealogia Magica che portava sempre dietro. Probabilmente era curioso almeno quanto lei, pensò mentre gustava l'ultimo pezzo di crostata.
 

Al Ministero della Magia quel giorno c'era grande fermento. I fotografi della Gazzetta del Profeta affollavano il grande ingresso spingendosi tra loro per riuscire ad avere una foto decente del ministro, che sarebbe uscito da lì a poco.
Infatti dopo pochi secondi Brendon Standoff apparve nell'ingresso accompagnato dal capo degli Auror, Roger Cliford.
-Ministro!Ci dica qualcosa!-
-E' vero che il signor Smith è riapparso questa notte nei pressi di casa sua?-
-Prego Ministro una dichiarazione!-
Brendon si passò una mano nei capelli neri quasi esasperato.-Perchè non possiamo Schiantali tutti, Roger?- domandò a bassa voce al suo accompagnatore,che sorrise sbieco.
-Ministro non credo sia esattamente corretto.-
Facendo un grande respiro e socchiudendo gli occhi davanti a tutti quei flash, Brendon iniziò a parlare. -Signori, quello che avete sentito è vero. Il capo dell'Ufficio del Trasporto magico nonchè mio grande amico William Smith è ricomparso nei pressi della mia abitazione questa notte. Al momento è ricoverato al San Mugo per degli accertamenti, ma io stesso posso assicurarvi delle sue ottime condizioni.-
-Ha detto qualcosa riguardo la sua sparizione?- urlò un giornalista dal fondo della sala.
-Rispondo io Ministro.- si intromise Cliford.- Il signor Smith afferma di non ricordare niente della sua presunta prigionia,quindi non possiamo ancora formulare nessuna ipotesi.-
-Cosa c'entra Arcadia Brokensharz?-
A quella domanda tutta la sala ammutolì.
-Come l'hanno saputo?- mormorò Brendon meravigliato.- Nega tutto Roger, io vado.-
Quando riapparve nell'atrio del San Mugo le Medimaghe quasi si misero ad urlare. Fece apparire un cappello e un mantello, e si diresse verso la camera del suo migliore amico.
-Papà!-
Si voltò sorpreso e pochi istanti dopo la sua ultimogenita gli saltò in braccio. -Mamma mi ha detto arrivavi!-
-Infatti eccomi qui stella- sorrise alla sua piccola bambina,baciandole il capo coperto da tantissimi ricci biondi.-Dov'è adesso la mamma?-
-E' dallo zio Willy, andiamo?- esclamò la piccola Caroline.
Quando entrarono nella stanza era ancora più affollata del giorno prima. Vedere il suo amico in perfette condizioni di salute davanti a casa sua, la notte prima, era stato un colpo non indifferente. Stentava a crederci e solo quando William aveva risposto in modo corretto a tutte le sue domande era corso ad abbracciarlo.
Violet aveva ancora gli occhi gonfi dal grande pianto di gioia, e stringeva la mano di suo marito con il piccolo Adrian seduto sul letto.
Bussò due colpi sulla porta.
-Ministro quale onore!- scherzò subito William, mentre si avvicinavano.
-L'onore è tutto mio temo.- rispose Standoff stringendoli la mano.- Come ti senti?-
-In ottima salute!Credo che questa piccola vacanza mi ci voleva proprio.-
-Non cambi mai Will.- disse la voce dolce di Kelly Standoff entrata in quel momento con il vassoio delle medicine.- Preparati per un'altro giro- rise poi, indicandole.
-Buongiorno tesoro.- la salutò suo marito con un piccolo bacio.- Come va il malato?-
-Bene, ha ragione lui è in perfetta salute.-
-Meglio così, razza di cretino ci hai fatti preoccupare!- lo sgridò Violet abbracciandolo di slancio e facendo sorridere tutti.
-Papà voglio che ripendiamo le lezioni di volo!- se ne uscì Adrian saltandogli quasi in braccio.
-Appena mi lasciano in libertà!- scherzò suo padre tirandogli un pizzicotto.
Ma non era convinto.
Più lo guardava,più Brendon sospettava che qualcosa non andava. Era troppo tranquillo,troppo contento, troppo..normale.
E l'eccessiva calma non è mai un buon segno.
 
 
 
Ragazzi!
Chiedo come sempre scusa per il ritardo ma la scuola non mi lascia alcuna via d'uscita!
Però ho promesso di finirla e quindi lo  farò ;)
continuate a sostenermi,magari con qualche commento in più,non può farmi che bene!
Ringrazio la mitica Corbain, con la quale mi scuso per non aver più risposto alle mail!Rimedierò :*
Alla prossima!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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