Con le labbra umide di te

Con le labbra ancora umide di te percorro questi spazi desolati, che una volta erano pieni di nostre foto, che una volta ancora vivevano con noi. Mi guardo intorno e ti vedo ovunque, Harry, anche se le foto ormai sono sbiadite e la stanza dove dormivamo è stata pulita troppe volte.

Con la pelle ancora bruciante di te mi siedo a terra e guardo i corridoi della casa di X-Factor, dove ci animavamo di sorrisi e baci dati per colpa di qualche cioccolatino. Sembrano passati millenni quando invece di anni ne sono passati solo tre, quando eravamo ancora due ragazzi spensierati con un sogno per la testa e i nostri volti nei cuori.

Con i capelli che ancora odorano di te piango in silenzio,  ricordandomi il tuo sorriso che mi diceva che “Appena usciamo di qui andiamo a vivere insieme”, senza sapere che poi sarebbero arrivati altri problemi, e la pace dei corridoi di questa casa sarebbe stata solo un amaro ricordo.

Con il cuore che ancora batte per te, Harry, rimpiango ciò che avevamo prima, e ciò che non avremo mai più. Butterei nel cesso tutti i soldi e tutta la fama solo per venirti a prendere in macchina davanti al panificio dove lavoravi e baciarti in mezzo alla strada, così, come fanno le coppie innamorate, come fanno i nostri sguardi di sfuggita, come fanno le nostre labbra nei miei pensieri. Così, come persone normali che ancora non si sono divise, troppo codarde per lottare.

Con le labbra ancora umide di te mi lascio scivolare al suolo, mentre ancora penso alla nostra ultima litigata e all’amore raffermo che ci tiene ancora vivi, inconsapevolmente. Con le labbra ancora umide di te, Harry, andrei in capo al mondo. Con la pelle ancora bruciante di te, Harry, scapperei dove nessuno ci potrebbe disturbare. Con i capelli che ancora odorano di te, Harry, scalerei l’Everest a mani nude per poi urlare al mondo i ricordi graffiati, i ricordi bruciati, i ricordi codardi.

Ma sono rimasto con il cuore che ancora batte per te, Harry, e i tuoi occhi lontani e le nostre mani divise, e il nostro amore interrotto dai flash delle macchine fotografiche. E  con le foto sbiadite, e con la nostra storia scavata nell’anima, e il tuo volto nella mente.
E con le labbra ancora umide. Di lacrime.





 

*

Ciao a tutti! Sono tornata con le mie solite cazzate, questa è, ovviamente, POV di Louis che torna nella casa di X-factor, dove tutto è iniziato, e rimpiange la fama, la sua codardia e bla bla bla.
Se siete giunti fin qui lasciatevi amare. E' una flashfic senza pretese, non è un prologo né null'altro, è una storia fine a se stessa, quindi, no, non la continuo (anche perché non credo che qualcuno voglia effetivamente leggere un continuo di 'sta roba ahaha).
Per il resto nulla, spero vi piaccia almeno un pochino, grazie a chi leggerà/commenterà. Se lasciate una piccola recensione vi regalo un cioccolatino! :*

Alessia. <3