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Autore: Gemad    30/12/2013    1 recensioni
-Oh Harry! Io e Draco ci siamo chiariti ed ora siamo solo amici- disse Pansy -Sai stavo pensando che voi due potreste essere grandi amici-. -Cosa? Io e Malfoy.... Amici! Tu sei matta Pansy- disse Harry dandole un pugnetto sulla spalla.
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 11: Ricercati

Harry si presentò davanti alla porta, ormai era quasi mezzanotte, sapeva che avrebbe fatto uscire fuori dai gangheri lo zio Vernon, ma comunque, con dietro i suoi amici, bussò alla porta; nessuno andò ad aprire. Harry dunque bussò ancora, ma neanche questa volta qualcuno si presentò alla porta.
-Forse non ci sono- propose Neville.
-No! C’è la macchina, devono essere addormentati- disse Harry bussando, ma senza avere successo.
-Harry vuoi una mano?- chiese Ron, -Si per favore- rispose Harry, e questa volta si misero a bussare in due; incredibile, pensò Harry, neanche questa volta nessuno gli aprì la porta.
Ma stavolta bussarono tutti e cinque insieme, facendo un gran fracasso -Arrivo! Arrivo! Dannazione, perché dovete venire a quest’ora di notte?-. Come aprì la porta lo zio Vernon ebbe un colpo al cuore, poi si stropicciò gl’occhi e disse -T-tu? M-ma c-che c-ci fai q-qui? Dovresti essere alla tua stupida scuola-.
-Bè zio Vernon, ho combinato un gran casino, e ora sono ricercato in tutto il Mondo Magico- rispose Harry, dicendo come se nulla fosse.
-Come, tu sei ricercato?-.
-Bè non solo io, ci sono anche gl’altri- disse Harry mostrandogli i suoi quattro amici, zio Vernon tentava di rimanere calmo.
-E, che cosa saresti venuto a fare qui?- chiese lui.
-Bè, mi serviva un posto dove dormire per questa notte e....- ma venne interrotto subito dallo zio basso, grasso, quasi senza collo e con dei baffoni da tricheco.
-Non se ne parla! Io non nascondo cinque c-cosi ricercati in casa mia, perciò io voglio starne fuori!-, -Solo per questa notte- lo supplicò Harry.
-Ho detto no! Immagina se piomberebbero quella tua gente qui in casa mia…. No, potrebbero mettere in pericolo me, Petunia e Dudley, perciò addio!- disse Zio Vernon cercando di chiudere la porta, ma Harry ci mise un piede in mezzo -Se non mi fai, anzi se non ci fai entrare, andrò dalla polizia e dirò che mia hai abbondonato e sbattuto fuori di casa-.
-Ma non sei ricercato?- chiese zio Vernon, -Si, ma dalla mia gente sono ricercato; la mia gente domani mattina metterà all’erta tutto il mio Mondo ed il tuo Mondo, ma solo domani!-, zio Vernon lo guardò ancora un po’ esitante, -Per favore zio Vernon, partiremo domani all’alba, non ti accorgerai nemmeno che ci siamo stati questa notte, e ovviamente non dovrai dire nulla alla zia e Dudley-.
Zio Vernon lo guardò ancora e disse -D’accordo, entrate, ma guai a voi se fatte rumore-.
Così i cinque entrarono, zio Vernon salì per le scale, e i cinque si accomodarono in salotto, Harry dormì con Ron e Neville sul tappetto nel pavimento, e Seamus e Dean dormirono nei due divani. Harry stava pensando a quello che avrebbe dovuto affrontare, probabilmente una vita da ricercati, sempre a nascondersi con i suoi quattro amici; però Harry pensò ancora a qualcuno, chissà quanto stava piangendo Pansy, a Harry mancava tantissimo, ma doveva scrivergli, doveva fargli capire che stava bene, gli scriverò una lettera pensò, tanto la posta ad Hogwarts non veniva intercettata.
Ma doveva anche pensare a dove potevano andare, dove poter trovare il cibo; sentiva che gl’altri quattro si erano già addormentati, così Harry, decise che ci avrebbe pensato domani, e si addormentò.

Il mattino seguente, Harry si svegliò per primo, guardò l’orologio della cucina, erano le cinque e trenta; si alzò, salì senza far rumore, e prese la tenda da campeggio che gli aveva regalato la signora Figg, la mise in uno zaino, e scese al piano di sotto. Dopo qualche minuto, riuscì a svegliare Neville, Ron, Seamus e Dean. Uscirono dalla casa e scesero in strada; prima di uscire, Harry aveva lasciato un biglietto di ringraziamento con su scritto “Grazie mille”.
-Bene, dove andiamo?- chiese Neville rivolto a Harry, -Non lo so, qualcuno di voi ha qualche idea?- rispose lui, ma nessuno gli rispose.
-Andiamo- cercò di incoraggiarli -Qualcuno di voi dovrà pur conoscere un posto dove nasconderci; non abbiamo molto tempo, e dobbiamo sparire dalla circolazione subito-, tutti si massaggiavano la testa, più precisamente nelle tempie, per cercare di farsi venir in mente un posto.
-Ehi! Ci sono!- esclamò Ron felice -Ci sarebbe un posto- incominciò lui -Mi ci ha portato Hermione l’estate scorsa-.
-E che posto sarebbe?- chiese Dean.
-Bè, in effetti si chiama la Foresta di Dean- rise Ron all’amico.
-E dove si trova?- chiese Seamus.
-Se non ricordo male, si trova nella parte occidentale della contea di Glouchester, potremmo procurarci lì del cibo-.
-Bè è una buona idea, però dovrai smaterializzare tutti noi Ron- disse Harry -Non sappiamo dov’è-.
-Nessun problema amico- gli rispose Ron facendo cenno agl’altri di avvicinarsi a lui.
Harry era molto fiducioso, ma si stava chiedendo, se gli Auror del Ministero erano già partiti alla loro ricerca, e in quale modo gli avranno descritti al Ministro Babbano. Dopo la solita orribile, schifosa, disgustosa, veloce e soffocante sensazione di risucchio della fase della Smaterializzazione, i cinque si ritrovarono in una meravigliosa Foresta, già con gl’alberi, la terra e i cespugli pieni di neve; era un posto perfetto per nascondersi.
-Meglio mettere alcuni incantesimi di protezione intorno al perimetro- propose Neville.
-Ci penso io, Ron vieni a darmi una mano!- disse Harry, con il rosso che lo raggiunse subito.
-Senti Harry>> incominciò Ron spargendo qualche Repello Babbanum -Mi dispiace tantissimo per quello che è successo in questi ultimi giorni, davvero-.
-Salvio Hexia, nessun problema amico- gli disse Harry, -No invece!- rispose Ron serio -Tu non hai avuto problemi sul fatto che io ed Hermione stessimo insieme, ed io invece sono stato uno stupido, un enorme babbeo e beota!-.
-Ron, non c’è bisogno che ti scusi, siamo tornati amici no? E’ tutto a posto, l’importante è questo- gli rispose Harry tranquillo.
-Si, ma tu mi hai salvato la pellaccia nella Stanza delle Necessità, e mi sento ancora strano, come se tu non dovessi accettare le mie scuse-.
-Ah, sono solo tuoi pensieri, tranquillo- disse Harry dando una pacca sulla spalla all’amico <> incominciò Harry -Che cosa ne pensi, a questo punto, di me e Pansy?-.
Ron fece una strana faccia, era indeciso, non sapeva che cosa dire, -Senti Harry, io e lei non saremmo mai amici, ma sono contento per te, ti sei trovato una ragazza; pensavo che alla fine ti saresti messo con mia sorella-.
-Ginny?- disse Harry -C’è stato un momento in cui siamo stati assieme, ma poi non ha funzionato-, -Ah!- disse Ron con un tono leggermente deluso, probabilmente, pensò Harry, l’avrebbe voluto come uno di famiglia, così che la loro amicizia si sarebbe intensificata ancora di più.
-Senti, ho fatto amicizia anche con Malfoy e Blaise Zabini- disse Harry tutto d’un fiato, temendo la  reazione dell’amico a quelle parole.
-Che cosa?!- esclamò il rosso, -Si, adesso sono loro amico-. -Miseriaccia Harry! Ma sei cambiato molto negl’ultimi tempi-.
-Bè forse è vero, ho cercato di tenerti tutto nascosto, e non è stato facile-, -Perché?- chiese Ron curioso ma anche divertito.
-Bè sono mancato per un po’ in Sala Comune, perché sono rimasto a dormire in camera con Draco e Blaise-. Poi per un po’ di tempo i due non parlarono, ma fecero un ottimo lavoro con gli incantesimi di protezione. Nel frattempo Neville, Seamus e Dean, avevano montato la tenda, e l’avevano ampliata all’interno con un perfetto incantesimo di espansione.
Entrarono, ma faceva molto freddo, -Allora come ci procureremo il cibo?- chiese Seamus affamato.
-Per ora possiamo mangiare questi pezzi di pane che ho preso dalla casa dei miei zii- disse Harry distribuendo un pezzo di pane ad ognuno -Mangiate, ma non possiamo mangiare niente fino a pranzo, verso le dieci io e Ron andremmo a cercare da mangiare qui nella foresta, e mangeremmo in base a quello che troveremo-.
-Ok, Harry dammi il Mantello dell’Invisibilità, vado a fare un giro di perlustrazione, dovremmo dividerci dei turni per sorvegliare al di fuori della tenda, sia quando dormiamo che quando mangiamo e così via- disse Neville deciso; Harry, come gl’altri, era particolarmente stupito dalla reazione dell’amico; non si aspettava che il timido, pasticcione Neville Paciock, sia diventato così deciso e coraggioso.
In effetti, pensò Harry, Neville non aveva cercato di protestare o di svignarsela, quando gli aveva proposto di scappare; aveva direttamente accettato, senza aggiungere altro.
-Ok tieni Neville!- disse Harry porgendogli il Mantello con fiducia.
Passarono tre quarti d’ora, Neville aveva detto che sarebbe tornato dopo un’oretta, per ora i tempi erano rispettati. Dean e Seamus stavano cercando di accendere un fuoco alla babbana, ed Harry e Ron erano rimasti dentro; avrebbero voluto aiutarli, ma loro hanno insistito perché rimanessero in tenda, perché gli piaceva provarci senza bacchetta.
Harry stava pensando a Pansy, voleva scrivergli, voleva subito vederla, riabbracciarla e baciarla. Così non rimase lì con le mani in mano, prese un foglio di pergamena, trasfigurò una pietra in una penna e incominciò a scrivere.
-Ehi che fai?- chiese Ron che stava cercando una stazione Magica per ascoltare le notizie, -Scrivo una lettera a Pansy, dovresti scriverla ad Hermione- disse Harry,
-Già, ma ci penserò dopo, ora sono impegnato- rispose il rosso tornando a concentrarsi sulla radiolina che teneva in mano. Harry rise e scrisse, cercando di tenere le cose il più segreto possibile:


“Cara Pansy, come stai? Qui le cose vanno benissimo, abbiamo trovato un bel posticino. Fra poco andremo a comperare del cibo. Ma non ho scritto per dirti dove stiamo o che cosa abbiamo o stiamo facendo; il punto è che mi manchi, ti vorrei qui, affianco a me, ma tutto questo ormai non è possibile. Ormai non faccio altro che pensare e pensare alle tante volte in cui siamo stati insieme, al nostro primo bacio, un po’ bizzarro visto che mi hai baciato a forza, al bacio alla festa quando ero ubriaco, poi quando ci siamo baciati, veramente, per la prima volta insieme e dolcemente nel terzo piano, quando mi hai ospitato nella tua Sala Comune, quando sono diventato amico dei tuoi amici, quando abbiamo fatto Tu-Sai-Cosa nella tua Stanza da letto e nella Stamberga, mi manchi tantissimo; ma ti riscriverò, stanne certa. Oh, quasi mi dimenticavo, salutami Draco e Blaise. Un bacio Il tuo adorato ragazzo”.

Terminò Harry con un punto, ora il problema era inviarla, probabilmente avrebbe intercettato un gufo, oppure avrebbe cercato di chiamare Edvige, anche se la cosa era molto difficile visto che era ad Hogwarts, ma un modo per inviare questa lettera l’avrebbe trovato, probabilmente non quel giorno, magari ci avrebbe provato domani. Ci aveva impiegato ben quindici minuti per trovare le parole giuste; stava per chiamare Seamus e Dean, ma i due entrarono con Neville alle spalle.
-Perché ci hai fatto entrare Neville?- esclamò Dean.
-Ho delle notizie!- disse lui.
-Allora sputa il rospo!- disse Harry.
-La prima è che per ora nessuno si è, o si sta avvicinando in questa zona, la seconda è che qui vicino c’è un ruscello per l’acqua, e la terza è che- ma venne interrotto da Ron che disse tutto eccitato -Ehi sentite, ho trovato il notiziario del Ministero, sentiamo che succede e se parlano di noi!-. Gl’altri quattro si avvicinarono a Ron sentendo le parole di un giornalista:


-Passiamo alle notizie in secondo piano prima di dire quelle in primo piano, l’Auror Kingsley Shakebolt, ha dichiarato che si vuole candidare per prendere posto alla cattedra di Ministro della Magia, il suo avversario, ed anche detentore in carica, Cornelius Caramell, ha dichiarato che non ha paura dell’avversario, e che si ricandiderà, e che non ha avrà nessun problema a farsi rieleggere. Mentre invece è stata inutile la richiesta di molti elettori, fatta ad Albus Silente, Capo del Winzengamot, Ordine di Merlino Prima Classe, che sconfisse il Mago Oscuro Grindewald e che è ora Preside di una delle scuole più famose e sicure d’Europa e del mondo, ovvero la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, di potersi candidare all’incarico di Ministro della Magia.

Passiamo ora allo sport, con i Cannoni di Chudley, che ormai sono ad un passo dalla vittoria del torneo d’Inghilterra dopo aver battuto le Holyhead Harpies per 200 a 60; inutile invece la vittoria da parte dei Tornados, detentori del titolo, sugli Appleby Arrows per 350 a 100, mentre per la Divisione 2, i Puddlemore United agganciano la storica promozione, dopo quattro anni, con tre giornate di anticipo.

Passiamo ora ai fatti in primo piano; ormai è caccia grossa per gli Auror del Ministero della Magia, che hanno messo a lavorare giorno e notte, per trovare cinque tredicenni già super-ricercati in tutto lo Stato Inglese. I nomi sono Ronald Weasley, un ragazzo alto e robusto con i capelli rossi, Seamus Finnigan, ragazzo con capelli corti e castani scuri, basso e magro, Dean Thomas, ragazzo di carnagione scura, capelli afro e scuri, alto e magro, Neville Paciock, ragazzo alto, magro, con capelli ben sistemati e di color castano, ed infine Harry Potter, lo conosciamo già, ragazzo di media altezza, capelli neri e spettinati, con la cicatrice lasciatagli da Voi-Sapete-Chi a forma di Saetta. I fogli con la taglia sulla loro testa, con le immagini sono già state appese in parti di tutto il paese, sia nel Mondo Magico che Babbano. Il Ministro Babbano, ovviamente è già stato avvertito, i cinque ragazzi non sono stati dichiarati pericolosi, ma è importante sapere che sono armati di bacchetta. Secondo i fatti ricostruiti dal Ministero, i cinque avrebbero organizzato dei festini segreti all’interno della scuola, quasi ogni notte, infrangendo almeno una cinquantina, o addirittura un centinaio, o forse, tutte le regole, facendo finire nei guai molti studenti; non ci sono stati espulsi dalla scuola, ma sono state date delle punizioni pesanti, ha rivelato la vice-preside e direttrice della Casa Grifondoro, Minerva McGranitt, che si è voluta incaricare personalmente, insieme al custode Argus Gazza e l’insegnante e direttore della Casa Serpeverde, Severus Piton, che ha rassicurato ai genitori, che non saranno punizioni di tortura come si faceva ai tempi del Medioevo, e non saranno nemmeno cancellate le attività di svago, come il Club delle Gobbiglie, di Pozioni, di Spara Schiocco e di Quiddtich, visto che secondo il preside Albus Silente, aiutano a rendere rilassante una giornata di studio e di fatica. Se comunque avete avvistato, o avete delle informazioni riguardo ai cinque ragazzi, contattate subito il Ministero della Magia, grazie e arrivederci-
 

Concluse così il giornalista. I cinque non sapevano cosa dire, Harry pensava che genere di dura punizione avrebbero dato ai ragazzi catturati. -Sentite, devo darvi, anzi, devo mostrarvi la terza notizia- disse Neville estraendo cinque fogli, ed Harry vide le loro foto che si muovevano in un manifesto del Ministero per i ricercati; incredibile, pensò Harry leggendoli.
·         Harry Potter: 100.000 galeoni   
·         Ronald Weasley: 85.000 galeoni   
·         Neville Paciock: 74.000 galeoni   
·         Dean Thomas: 66.000 galeoni  
·         Seamus Finnigan: 66.000 galeoni
-E dunque, Neville, era questa la tua terza notizia?- chiese Harry guardandolo, -Si Harry, ora siamo ufficialmente nella macchia, siamo come i contrabbandieri, come gli evasi di Azkaban, siamo ricercati ragazzi- concluse Neville.
Per tre quarti d’ora abbondanti, i cinque ragazzi, rimasero in silenzio, forse per la paura o per la preoccupazione, visto che alla fine di ogni manifesto del Ministero, c’era scritto “Vivi o Morti. Per il resto della giornata Harry e Ron, come già annunciato, sono andati nella piccola località Glouchester per prendere cibo, che trovarono in un piccolo orto, tanto da farsi pranzo e cena con una zuppa di pomodoro, e andarono al fiume lì vicino a prendere un po’ d’acqua.
Arrivò la notte, ed Harry e Ron erano fuori dalla tenda, illuminandosi con la luce che produceva la bacchetta; -Allora?- chiese Ron guardando Harry, -Allora cosa?- chiese stupito Harry, non avevano parlato per tutto il giorno.
-Bè, hai scritto la lettera alla Parkinson?-.
-Oh si, mi è uscito un bel testiccino romantico- disse ridacchiando -E tu invece hai scritto ad Hermione?-, Ron prese dalla tasca una lettera già imbustata, e questo fece capire ad Harry, che anche lui aveva scritto alla sua ragazza.
-L’unico problema- incominciò l’amico -E’ come le faremo arrivare al destinatario?-.
-Bè io avevo un’idea- disse Harry -E’ un po’ folle, ma ci ho pensato per tutto il giorno, ma non c’è altra soluzione-.
-E sarebbe a dire?- chiese Ron.
-Hai presente, che fra poco più di dieci giorni sarà Natale?- chiese Harry al rosso.
-Si, e allora cosa centra col fatto che noi dobbiamo far arrivare alle nostre ragazze delle lettere?-.
-Bè, ho deciso che, prima, mi intrufolerò ad Hogsmade nell’ufficio postale, tanto ho il Mantello dell’Invisibilità, e così metterò le nostre due lettere nel pacco Hogwarts, e poi scriverò un’altra lettera a Pansy, e lo sai che gli dirò?-.
-Cosa?- chiese incuriosito l’amico, -Guarda, la lettera lo già scritta, tieni leggila!- disse Harry lanciando all’amico il foglio.
-Non hai scritto molto- disse Ron dando un occhiata, -Devi leggerla!- gli rispose Harry.
-Ok, qui c’è scritto che mi manchi tanto, che vorresti essere li con lei, e CHE TU VUOI ANDARE ALLA VIGILIA DI NATALE, A MEZZANOTTE MENO VENTI, DAVANTI AL LAGO? MA SEI MATTO?!-, chiese Ron quasi urlando le ultime parole.
-Ssssh! Abbassa la voce- gli disse Harry -Comunque si, voglio andare da Pansy, devo spiegarle il perché di questa improvvisa partenza, e dirgli quanto la amo-.
-Harry, hai idea del rischio che stai correndo, e che probabilmente correrai? Sei un super-ricercato, ti cerca tutto il Ministero per tutto il Paese, e tu vai ad Hogwarts, un posto quasi inaccessibile dall’esterno all’interno, ma che sto dicendo? E’ impossibile entrare ad Hogwarts dall’esterno!-.
-Si Ron! Conosco il grande pericolo che sto affrontando, sono consapevole delle mie azioni-.
-E hai idea da chi ti farai aiutare?-, -Ma certo! Ci siete voi che mi aiuterete, e poi ho un piano- concluse calmo e tranquillo; non parlarono per il resto della notte, fino a quando non giunse il mattino, e non diedero il cambio a Neville, Seamus e Dean.
Harry e Ron si coricarono nei loro letti, sfiniti, stanchi, e pieni di sonno, la notte, in effetti, è stata molto tranquilla. Ma Il Ragazzo con la Cicatrice a Forma di Saetta era contento, contento per quello che stava per fare, Pansy stava per rincontrare di nuovo Harry.


 
   
 
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