Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Kvothe97    30/12/2013    1 recensioni
"E arriverà un giorno in cui il Verbo avrà corpo e sarà di straordinaria bellezza. Per lei gli eserciti si schiereranno, per lei ci sarà morte e sangue, per lei si soffrirà.
Porterà rovina ma verrà chiamata Salvatrice.
Porterà Morte ma verrà chiamata Vita"
Profezia della Suprema Rivelazione
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5

Seguire le traccie.

 

Kalad non riuscì a chiudere occhio. Afflitto dalle parole di Atras.

Ma erano la verità? Suo padre era veramente un codardo? Un vile che scappava durante i combattimenti? Lo stesso padre che per anni gli aveva raccontato le sue nobili imprese e l'onore che si riceve a far parte dell'Inquisizione.

Lo stesso padre che lo aveva incitato ad essere un nobile guerriero, a rispettare i diritti dei più deboli, a diffondere il credo della Suprema Rivelazione con moderazione e armonia.

Riguardando al passato... ora quelle parole sembrano così finte, fasulle, vuote.

Partirono alle prime luci del mattino, diretti a Nord di Noveria, dove era stata avvistata l'ultima volta la ragazza.

-Speriamo che sia carina.- disse Thomas.

-Che te ne frega, non devi mica scopartela.- disse Kalad.

-Be' mi farebbe piacere che fosse una bella ragazza, problemi? O preferisci che sia una bruttona?-

-Quello è impossibile, è la figlia del Supremo. Deve avere una bellezza divina.- sentenziò Joran

-Che sia bella o brutta dobbiamo trovarla. E se allungate troppo anche solo un dito ve lo taglio e ve lo faccio mangiare.- ringhiò Atras.

Il capitano era stato diretto, non dissero nient'altro.

-Una sola cosa. Come cazzo facciamo a trovarla?- chiese Lymann.

-Cerchiamo.- rispose Kalad.

-Grazie tante. Ma è passato un po' e potrebbe essersi spostata. Potrebbe essere corsa verso il Nord.-

-Cos'hai paura di tornarci, Lymann.?-

-Tu non ci sei mai stato, ragazzo. Non sai cosa significa combattere contro degli Skaraahad.-

Ma nemmeno tu lo sai veramente

Verso Nord il territorio si faceva più montuoso, con alberi dalla corteccia dura. Dev'essere stata brava a sopravvivere per giorni qui da sola. Se è viva.

Continuarono la strada. Quel territorio era chiamato Passo di Sgornand. Un passo montuoso abbastanza ripido e famoso per le sue foreste molto pericolose. Là si nascondevano anche degli Infedeli, della specie più barbara probabilmente. Il passo proseguiva fino a quando non smetteva di salire, là si trovava un modesto edificio, ora ridotto veramente male. C'erano otto persone. Erano altre squadre Inquisitore.

-Abbiamo compagnia.- disse uno.

Kalad lo riconobbe, era il Capitano Oswald di Montaran, città del Est, a confine con Vurkan. Era un tipo alto e magro, dai capelli neri e dalla pelle rossiccia tipica dell'Est.

-Oswald, è bello vederti.- disse Atras.

-Sì sì- disse sbrigativamente Oswald. -Siamo già in troppi, mancavate solo voi.-

-Eh dai non rompere.- disse Joran.

Uno dei soldati sorrise.

-Ti sei lavato, Joran? La tua puzza potrebbe far scappare la ragazza.-

-Fottiti Ball!-

I soldati risero.

-Smettetela voialtri! Siamo qui per cercare la ragazza, non per sfotterci tra di noi.- disse il secondo capitano. Era Petros di Homana. Lui era considerato uno dei più talentuosi capitani di sempre. Era vecchio ma dalla corporatura possente. La barba bianca legata in una treccia. La testa completamente pelata. Il naso grande e tozzo. Portava con se una grossa mazza.

-Petros! Chi si aspettava di rivederti? Non sei ancora in pensione?- chiese Atras sorridendo.

-Sei molto simpatico, sì sì. Ora fottiti e fai l'ispezione nel bosco.-

Atras non era nemmeno la metà di ciò che era Petros di Homana. Fece la sua prima spedizione a Vurkan, accorrendo in aiuto ai Vurkaniani che combattevano contro dei Lakaviani asserragliati su una fortezza. Petros e la sua squadra avevano preso alle spalle la fortezza, superando il promontorio. Una follia certo, ma una follia efficace.

-Anche la tua squadra dovrebbe andare, Oswald.- disse Petros.

-Non siamo a Vurkan, vecchio. Non ci dai gli ordini.-

-Io a Vurkan ho liberato una fortezza, tu cos'hai fatto là? Dato fuoco ad un bosco?-

Oswald abbassò la testa imbronciato. Tutti sapevano che il povero era stato a Vurkan per un paio di mesi, ad occuparsi degli Infedeli asserragliati in una foresta. Oswald aveva deciso di dare fuco alla foresta. Usare il fuoco a Vurkan e come lanciare un secchio d'acqua contro un Uomo Acquatico. Stupido e totalmente inefficace. Si avventurarono nel bosco dopo poco assieme alla squadra di Oswald. I segni della tempesta di giorni prima aveva reso la terra fangosa e scivolosa. Uno o due soldati scivolarono pure sporcando le loro armature di fango.

-Come cazzo facciamo a trovarla?- disse Joran.

-Seguiamo le tracce.- disse Kalad.

-Che intendi?- chiese Thomas.

Kalad indicò verso delle erbacce schiacciate.

-Qui dove siamo il fango è leggermente spostato. È scivolata e ha mosso con forza i piedi per alzarsi, sembra quasi un solco, vedete? Laggiù le erbacce sono schiacciate. Quindi ha corso per di là.-

Joran rise. -Kalad l'investigatore!-

Kalad sorrise. In realtà erano cose molto semplici. Era solo molto stupidi e non se ne accorgevano.

-D'accordo seguiamo le tracce.- disse Oswald.

Durante la strada Atras e Oswald erano intenti a parlare tra di loro. Kalad fece la conoscenza di alcuni soldati. Okk di Nguyen, Loyd di Nibeluria e Nom di Geveldor. Nom veniva dalla stessa città e conosceva Atras da tempo. Anche se non si parlavano.

-è un tipo... eccentrico.- disse a bassa voce. -Bisogna stare attenti a quello che si dice. Se dici la parola sbagliata può tagliarti la gola senza esitazione.-

Okk sorrise. -Sono sicuro che Oswald se la sta facendo sotto adesso.-

I soldati si lasciarono andare ad una breve risatina.

Atras si girò verso di loro.

-Che cazzo ridete, idioti? Pensate alla ragazza o vi ammazzo.-

Arrivarono in un piccolo spiazzo con una grotta. La grotta era disabitata.

-Si è accampata qui.- disse Atras.

Si avvicinarono e i muri della grotta avevano qualche disegno. Non erano nemmeno così male nonostante fossero stati fatti con un sasso. Rappresentavano una casa, la sua, che andava in fiamme, circondata da spade con l'aureola sulla punta.

Loyd sorrise. -Non male la piccolina.-

-Bada a come parli!- lo rimproverò Oswald.

-Sapete tutta questa cosa del fatto che lei è la figlia del Supremo è una mezza rottura. Non si può dire nulla! Insomma se è una figa da paura non si può fare nulla. Nemmeno toccarla.- Disse Okk.

-Ti faresti la figlia del tuo Dio?- chiese Thomas.

-Be' sarebbe un grande atto di fede.-

Kalad non stava ascoltando i loro discorsi. Guardava la grotta e pensava che là per giorni, c'era rimasta una ragazzina di diciassette anni. Vide tracce di impronte che uscivano dalla grotta. Erano fresche. Mentre gli altri parlavano si avviò verso le impronte, lo portarono fino al fianco della grotta dove c'erano altri massi.

Le impronte terminavano vicino a quello davanti a lui.

-Dovresti imparare a nasconderti.-

Improvvisamente una figura umana sbucò da dietro la roccia e si lanciò contro Kalad. Senza badare che lui indossava l'armatura. Finì a terra davanti a lui.

Era decisamente lei. Era una ragazza di diciassette anni. Portava una vestaglia da notte che un tempo era bianca. Ora era tutta sporca. Era anche strappata verso le gambe e le lasciava le cosce abbondantemente scoperte. I capelli erano tutti ricoperti di nodi e sporchi anch'essi. Erano neri come le ali di un corvo. Era molto piccola di statura ma tra le Noveriane non era una novità. Nonostante fosse sporca il suo viso manteneva una grande bellezza. Gli occhi erano di un azzurro glaciale. Il viso praticamente perfetto, privo di qualunque tipo di imperfezione. Nonostante fosse sporca. Sembrava emanare radiosità.

Appena Kalad tentò di avvicinarsi iniziò a piangere e a muoversi. Kalad si accucciò, la prese per le braccia e la tenne ferma.

-Va tutto bene. Tranquilla non voglio farti del male, va tutto bene.-

Gli occhi di lei erano carichi di lacrime.

-Non mi farai del male?-

-Non te ne farò.-

-Ma tu hai la spada con l'aureola. Loro mi fanno del male.-

Il tono della sua voce era disperato.

-Io non sono “loro”. Io sono io. E non ti farò del male.-

Lei tirò su col naso e gli porse la mano.

 

Appena Kalad la portò dagli altri tutti la guardarono come se avessero visto il Supremo stesso, il che non era falso a dirla tutta. Si inchinarono e la ragazza sembrava sorpresa di tutto ciò. Addirittura Atras annuì verso Kalad in segno di ringraziamento.

Ciò non cambia nulla. Ciò che hai detto di mio padre resterà per sempre, figlio di puttana.

Tornarono da Petros e il vecchio capitano rimase allibito alla presenza della ragazza. Forse per la sua bellezza.

-Ora Vostra Luminescenza, restate qui con noi. Viaggeremo fino a Sud, verso Nibeluria. Sarà un viaggio lungo, siamo in molti. Se qualcosa le crea problemi non ha che da chiedere.-

Lei annuì timidamente.

A Kalad ricordava una ragazza di Gotfresh. Si chiamava Lia. Era piccola e abbastanza carina. Anche se non come la ragazza. Aveva i capelli biondi e gli occhi castani. Fu probabilmente la prima infatuazione di Kalad. Aveva dieci anni. Stettero un giorno intero assieme, tenendosi sempre per mano. E prima di tornare a casa lei lo aveva baciato sulla guancia. Per lui era stato il massimo che la vita gli potesse offrire. Poi era dovuta andare via.

Il modo di fare della ragazza le ricordava Lia. Timida e dolce. E molto, molto, molto carina. La differenza d'età era evidente. Kalad si avviava verso i trent'anni, lei era da poco diciassettenne.

Ma che stava pensando?

-Ce l'hai un nome.- le chiese per far svanire i suoi pensieri.

Lei lo guardò e annui.

-Ayliss.-

-è un bel nome, mia signora.-

-No... cioè... non chiamarmi così.-

-Mia signora?-

-Non farlo, non sono... niente di speciale.-

-Voi siete la figlia del Supremo, di Dio Onnipotente. Siete più speciale di ogni abitante del Grande Continente.-

Lei si limitò ad abbassare la testa.

Fatti forza ragazza. Ne avrai molto bisogno.

Lei guardò quello che le stava davanti. Era Ball. Aveva il coltello nella cintura, fin troppo visibile. Ayliss si mosse velocemente. Lo tolse dalla cintura e con un colpo secco lo infilzò sulla coscia di Ball. Tentò di scappare ma Lymann la prese. Per lei era impossibile liberarsi dalla stretta di quelle poderose braccia. L'armatura di Ball aveva parzialmente attutito il colpo ma il pugnale aveva preso la carne.

-Mi ha fatto male, cazzo. Cazzo!- si lanciò follemente contro di lei, colpendola al volto con un pugno. La mano di Kalad si mosse autonomamente. La sua spada tagliò di netto la mano di Ball. Lui urlò di dolore e si inginocchiò.

-Medicate questo coglione.- disse Oswald.

-Dovrebbe meritare la morte!- sbraitò Petros.

-è della mia squadra, decido io.-

Petros bofonchiò qualcosa senza senso. Poi guardò Kalad.

-Ottimo lavoro, ragazzo.-

-La ringrazio.-

Ayliss stava trattenendo le lacrime.

-Lo avevo detto! Voi mi avreste fatto del male! Lo sapevo!- la sua voce sembrò deformarsi in un suono diverso. I suoi occhi divennero bianchi e sembrò brillare. Forse lo stava facendo davvero.

-LO AVEVO DETTO!- urlò e da lei si sprigionò una folata d'aria calda. Ma quando Kalad la sentì non sembrava aria normale. Sembrava il soffio di Dio stesso. Tutti vennero sbalzati a terra, e le armature di quelli più vicini, come Lymann, si ammaccarono.

Dopo che ebbe finito restò immobile, le gambe che tremavano. Era sconvolta e probabilmente nemmeno lei sapeva che era successo.

Petros si rialzò e dopo di lui lo fecero tutti gli altri.

-Mia signora, perdonateci! Perdonate la nostra vile insolenza.-

Lei sembrò perdere l'equilibrio.

Kalad la prese prima che lei si facesse male.

-Io non voglio che tu ti faccia del male.- disse asciugandole il labbro.

Gli occhi di lei era fissi sui suoi.

-Non mi hai detto come ti chiami.-

-Kalad.- disse lui. -Chiamami Kalad.-

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Kvothe97