È di nuovo a letto. Pallido e stremato il piccolo zarevic ha vinto, ancora una volta, la morte.

Non è di pensieri cupi e depressi che dovrebbe essere popolata la sua infanzia ma di giochi, si di quei giochi normali e innocenti che hanno unito lui e la piccola Ileana durante la visita dei Romanov in Romania.

Le loro maestà hanno cercato di incoraggiare un matrimonio con la casata degli Hohenzollern sperando in una simpatia tra Olga e Carol, fratello di Ileana.

La ragazza, però, non vuole proprio saperne di lasciare la Russia e piuttosto che conoscere meglio Carol ha preferito giocare e tenere il braccio il piccolo Mircea per quasi tutto il tempo.

Aleksej, cagionevole di salute e poco interessato ai matrimoni combinati, aveva accettato, restio, di partire con la famiglia alla volta di Bucarest. Poi aveva incontrato quegli occhi blu, bellissimi quasi al pari dei" piattini" di sua sorella Mashka, in quella bimba di soli cinque anni elegantemente vestita e dal sorriso contagioso.

Che giornate meravigliose erano state quelle spese assieme in crociera: a far scherzi, a rincorrersi, a proteggersi e a divertirsi insieme!

Ileana aveva preso Aleksej, quattro anni in più di lei, sotto la sua ala e lo seguiva come un ombra.

Oh che disdetta per la piccola principessina quando l'illustre ospite le preferiva la compagnia di suo fratello Nicola e li sorprendeva in sfide poco regali, come quando avevano fatto a gara a chi sputasse più lontani gli acini dell'uva!

Aveva atteso dieci anni ma, finalmente, anche Aleksej era felice, senza recriminazioni.

Lui destinato a diventare uno degli uomini più potenti della terra era solito rivolgere alla madre una domanda rammaricata:

"Perché gli altri bambini possono fare tutto e io niente? Perché gli altri hanno tutto e io niente?"

Non vuole scettri, corone, un regno che si espanda dalla steppa fino agli Urali. Vorrebbe solo che il suo sangue fosse sano, che non dovesse temere di morire ogni volta che urta contro qualcosa o si procura un piccolo taglietto.

Quando è con Ileana può scordare la prudenza ed essere ancora bambino.

Il matrimonio tra Olga e Carol è andato in fumo ancor prima di poter essere un'ipotesi concreta ma la crescente intesa tra Aleksej e Ileana stuzzica la fantasia dei genitori.

Forse un giorno Ileana potrebbe essere zarina di Russia?

Alekandra Ferodovna e Maria di Sassonia sembrano restie a lasciar andare la loro amata progenie. Aleksej e Ileana sono ancora così giovani che non si curano del proprio futuro.

E c'è sempre quella domanda che martella nella testa dello zarevic: "riuscirò a vivere abbastanza a lungo per diventare grande?"

In fondo a corte avevano iniziato a preparare il suo funerale già quando aveva otto anni e si era ferito all'inguine. Allora Aleksej aveva capito di essere vicino alla fine.

"Mamma dopo non farà più male, vero?"

Aveva mormorato soltanto alla zarina distrutta. Erano state le preghiere di padre Grigory, allora, a salvargli la vita.

Aleksej, che tante volte è stato pronto ad arrendersi, ora vuole vivere, vuole rivedere la bella Ileana.

"Un giorno tornerò per te. Tornerò e ti porterò via."

L'ha salutata così al momento del congedo e nelle fantasie della piccola principessa ora Aleksej è il principe azzurro che tornerà in groppa al suo cavallo bianco.

Non ci sarà nessun " e vissero felici e contenti". Ileana si aggrapperà a quella promessa e quando Aleksej non tornerà saprà, con certezza, che la gelida Ekaterinburg l'ha strappato alla vita.

Si sposerà Ileana per ben due volte, sarà arciduchessa d'Austria e sarà esiliata dal nuovo regime comunista che si insedierà in Romania durane la seconda guerra mondiale.

Sarà una principessa bella quanto sfortunata.

Eppure sia sull'altare con il velo bianco che durante la tonsura monacale negli Stati Uniti ci sarà sempre quella fantasia dell'infanzia ad accompagnarla: Aleksej al galoppo di un cavallo bianco che torna per onorare una promessa di bambini.

Sarà la favola segreta di Ileana: la favola di un principe e di una principessa che trovano il loro lieto fine. Un lieto fine che, forse, avrebbe cambiato la storia di mezzo secolo.

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Un immenso grazie a Krys per aver seguito questa piccola raccolta. Auguro a te e a tutti i lettori un magnifico 2014...A presto.