Capitolo 4
“ i tre fiammiferi corrispondono a tre colori:giallo,rosso,e blu. Se io riuscirò ad
essere condotta in un luogo in cui ci sono dei colori che mi hanno colpita nel
corso della vita, potrò rivedere. Ma solo se questo avviene entro tre giorni
dall’accaduto, ….altrimenti…”
“ALTRIMENTI?”
“Non potrò vederti mai più!”
Gli occhi di Ron si sbarrarono
Hermione
si strinse a sé. Poi toccò il suo viso ed unì le sue
mani fino nasconderlo dietro di esse. Le sue lacrime le bagnavano le unghie e
cominciarono a tremare dalla paura. Si sentiva sola, abbandonata, nonostante
Ron fosse lì.
Nulla. Nulla. Solo il vuoto dominava i suoi occhi e
questo la rendeva tremendamente vulnerabile. Intanto il bruciore delle sue
pupille aumentava istante per istante, insieme alla
certezza drammatica di non rivedere mai più. Poteva solo toccare, sentire, ma
mancava la cosa più bella. Vedere. Vedere ogni gesto, ogni sfumatura di un
colore,anche la cosa più insignificante l’avrebbe resa
in quel momento più padrona di se stessa. Vedere gli occhi di Ron, che per lei
era tutto il suo mondo.
“Insomma Hermione mi vuoi
dire che bisogna ritrovare quei colori che nella tua vita ti hanno più colpito
e anche se non riesci a vederli immagino che ti colpiranno talmente tanto da
poterti far rivedere. Ma quello che non capisco è cosa
centri tutto questo con la magia?Nel senso…come fai
ad essere sicura che questa “pozione ad verbis”
funzioni, se in realtà non ha neanche degli ingredienti veri e propri?”
Ron voltò il suo viso verso di lei, in attesa di una
qualsiasi risposta esplicativa, che sicuramente Hermione
gli avrebbe saputo dare, perché lei sapeva sempre ogni
cosa, non poteva non sapere questo.
Dopo qualche istante focalizzò meglio lo sguardo su
di lei, non sentendo alcuna risposta. Ron rabbrividì per un attimo. Vide Hermione che si stava graffiando con le unghie il viso in
preda al panico.
“HERMIONE FERMATI CHE COSA FAI?NON VEDI CHE SANGUINI?....FERMATIIIII!”
Ron le strappò le mani di dosso, poi vide tutte le
ferite che fino a pochi attimi prima non aveva. Le strinse i
polsi così forte da assicurarsi che non gli sfuggissero di mano.
“CHE COSA FAI HERMIONE SEI IMPAZZITA?”
“RON!!!IO IO NON CE LA
FACCIO PIU’!NON CE LA FARO’ MAI A RIVEDERTI LO SO!SARA’ IMPOSSIBILE REALIZZARE
QUELLA FORMULA IN COSI’ POCO TEMPO…TANTO VALE…TANTO VALE CHE MUOIA!”
Ron le allentò uno schiaffo,lasciandole
una delle due mani. Il suo respiro si fece più forte, mentre stringeva il
cuscino per calmarsi. Poi guardò Hermione che rimase
in silenzio, impassibile, ormai prigioniera delle sue paure.
Il volto di Ron sembrava sempre più incupirsi,avvolto da un alone di delusione. Le lasciò l’altra mano
che scivolò sulla poltrona, poi l’afferrò di spalle.
“n-non ti riconosco Hermione….NON PROVARE MAI PIU’ A PENSARE UNA COSA DEL GENERE!MAIIIII!”
Le allentò un altro schiaffo.
Hermione
si ritraeva da lui quasi spaventata.
“TU SEI LA COSA PIU’ IMPORTANTE
DELLA MIA VITA NON VIVREI SENZA DI TE!DOVE E’ FINITO
IL TUO CORAGGIO, LA TUA VOGLIA DI COMBATTERE E DI VIVERE?DOVE?”