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Autore: KEFTAVEFST    30/12/2013    1 recensioni
Questa FF nasce da un role-play ;) speriamo vi piaccia, noi ci divertiamo molto a scriverla :)
"Ragazzi, tributi, e poi amici, che iniziano a pensare che stando uniti si può affrontare il destino."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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El
Panem: oggi è il giorno della mietitura. I distretti sono in subbuglio, chi verrà scelto?

V
Panem: per questa particolare edizione, potranno partecipare due tributi dello stesso sesso per distretto.

Fe
Distretti : Le persone iniziano a prepararsi e, anche se con grande rammarico, i genitori aiutano i figli a prepararsi per l'imminente mietitura. Nessun genitore vorrebbe mai vedere il proprio figlio nell'arena. Solo pochi, andranno volontari come tributi. 

A
Sono sola nei boschi. Sento lo scorrere dell'acqua, il cinguettio degli uccelli... Vorrei vivere qui, per sempre. Immagino di abitare in una casetta vicino al piccolo lago tra gli alberi, io e gale insieme... Tutto d'un tratto sento come dei rumori di macchine, di motori... E torno alla realtà... Oggi arrivano le telecamere... Oggi dei giovani ragazzi ci lasceranno... Probabilmente per sempre... Dietro di me un ramoscello si spezza, così mi volto di scatto... - Ciao Catnip!- è Gale! Porta con sè due scoiattoli, ma ha un'aria vagamente malinconica - Gale! Sono arrivati...- - Lo so Catnip... Quest'anno ci saranno 4 biglietti in più con i nostri nomi, ho paura che tocchi ad uno di noi...- - Gale, se verrà estratto il nostro nome ci impegneremo per tornare a casa! Promettimi che non ti offrirai come volontario se mi chiameranno... Promettilo!!- -Catnip...- - No Gale! Qui hanno bisogno di te! O almeno di uno di noi! Prometti!!!!!!- - Lo prometto...- ora sono molto più sollevata... Non voglio che Gale muoia per salvarmi...

K
Camicia bianca con le manichette color oro e dei pantaloni neri. I capelli li riunisco in una comoda cresta. I miei azzurri a contatto con il cielo plumbeo iniziano a diventare color verde, lo specchio mi mostra la mia immagine niente di strano se non fosse che i 45 minuti più brutti dell anno sono arrivati. 

V
- Ouch! Ecco perché odio le ballerine di mamma! - urlo, tutta agghindata per la mietitura.
 - Mi stanno larghe! - dico mentre mio fratello se la ride - è già la seconda volta che inciampo!

E
Lo chiamavano "Giorno della Mietitura" ma per noi era "l'inizio della fine", chi veniva estratto iniziava gli Hunger Games, cioè la fine della vita, perché anche se tornavi non eri più lo stesso.
Per me e Nicholas il giorno della mietitura era la giornata in cui non ci rivolgevamo parola. Io per gli errori commessi in passato e lui perché gli Hunger Games erano la sua paura più grande.
Lo invidiavo a volte, lui aveva paura di qualcosa di concreto, mentre io avevo paura dei serpenti, dell'essere giudicato e di restare solo.
Era ora. Ancora una volta percorrevo la strada che portava da casa a mia alla piazza del 5, da solo.

T
Oggi non ho dormito e poi ricordo...  É il giorno della mietitura.

El
Mi giro tra la montagna di vestiti che mi circondano, nel mio distretto partecipare ai giochi è un onore e devo assolutamente offrirmi volontaria, anche se ho14 anni. Se dovessi vincere sarei ricordata per sempre.
- Ma chi me lo ha fatto fare?? Che cosa mi metto?! -

Fe
Distretto 2: Mi sveglio al suono puntuale della mia sveglia, e dopo essermi alzata, mi dirigo davanti al calendario segnato. E' arrivato il giorno della mietitura. Finalmente potrò mostrare ciò che ho imparato in tutti i durissimi anni di allenamento al Centro di Addestramento. Sorrido e , con una calma disarmante, inizio a prepararmi per il grande evento che segnerà , spero positivamente, la mia vita.

F
E' una mattina calda, afosa e oggi non devo lavorare. Sono stata tutta la notte con la mamma che urlava e piangeva ricordando la sua mietitura e la successiva vittoria: una ragazza sulla trentina vestita con il gusto della capitale prese uno tra i tanti cartoncini di carta dall'ampolla delle ragazze, lo aprì e fatalmente lesse il nome di mia madre. Quell'anno non ci furono volontari e lei andò nell'arena e vinse.

V
Tutti i ragazzi e le ragazze del distretto 4 si radunano, ammassati nella piccola piazza, davanti al municipio.

T
Scendo per bere qualcosa di caldo ma non ci riesco, la paura di perdere mio fratello minore è tremenda. Anche se mi offrirò volontaria per lui. Se dovesse succedere qualcosa...

A
È vero, quest'anno ci saranno 16 foglietti con i nostri nomi, ma non vuol dire per forza che tocchi a noi... - Ora dovremmo andare...- - Si...- dico prendendo con me l'arco. Mentre io e Gale rientriamo nel distretto 12 non parliamo... Sembriamo senza emozioni... Ci dirigiamo nella grande piazza allestita per l'occasione... Si sono già create numerose file per il prelievo del sangue. Io e Gale ci separiamo sfiorandoci le dita della mano, come per salutarci... Mi metto in fila, davanti a me c'è una ragazzina di 12 anni che piange... Povera... Anch'io alla prima mietitura ero terrorizzata... Era appena morto mio padre... - Il braccio prego- mi dice una signora di Capitol City. Le porgo il braccio in fretta, poi seguo la ragazzina che era difronte a me... Perché non saprei dove mettermi... Le ragazze del distretto non mi hanno mai parlato molto... Gale si mette dalla parte degli uomini, ma nella mia stessa fila... Non saprei come fare senza il suo aiuto... Senza di lui....

S
Sono ancora fuori per la mia scappatella notturna, controllo l'orologio, è tardissimo. Salgo sull'albero in parte a casa ed entro in camera dalla finestra.
È il giorno della mietitura.

V
-Odio Capitol City! - bofonchio più o meno ad alta voce, mentre le mie coetanee mi guardano con aria di superiorità, sicure di non essere estratte, perché di rango medio/alto.
Io indosso un vestito semplice, sempre di mia madre, loro sono tirate a lucido e vestite con abiti nuovi ed eleganti. 

F
Oggi tocca a me, è la mia terza mietitura e il mio nome è ripetuto tre volte, dato che non ho mai preso cibo extra grazie alla vittoria di mia madre. Capitol City adora mia mamma per il fatto che aveva vinto una tributa incinta e ci fa' spesso regali. Mi è arrivato un vestito succinto e eccentrico che ho deciso di non mettere e me ne sono cucita uno da sola color verde con delle pieghe sulla gonna che arriva fino al ginocchio; è semplice ed è ciò che sono quindi lo indosso e mi avvio verso la piazza. Sospiro piano quando mi pungono il dito e mi vado a posizionare tra i ragazzi della mia età.

S
Mi metto un vestitino rosa antico a maniche corte. Mia madre mi sta aspettando in cucina e prepara la colazione sia a me che a mio fratello.

E
Nicholas sarebbe arrivato dopo e poi finita la mietitura avremmo fatto pace.
Le madri sistemavano i figli, gli controllavano il vestito, la treccia, la camicia…
E poi ci sono  io, 17 anni, con un completo scuro e i capelli rosso fuoco raccolti, senza madre ne padre ne sorella. Morti tutti.
Uccisi da Snow, tranne Elisabeth, o come la chiamavo io, Linz. 
Quando i miei pensieri stanno per soffermarsi troppo su Linz, intravedo Nicholas e lo raggiungo.

Fe 
Dopo pochi minuti sono già pronta. Indosso dei semplici pantaloni neri aderenti e una maglietta a maniche corte bianca. Lego i miei capelli in una coda alta, e dopo essermi guardata allo speccio, scendo a fare colazione. Passano i minuti, poi le ore. Sono già arrivata nella piazza dove verrà tenuto il sorteggio. Intorno a me vedo innumerevoli giovani assetati di battaglie, di sangue e di vincita: sono pochi quelli che non vogliono essere sorteggiati. M'incammino con passo sicuro verso la parte delle ragazze e aspetto che il tutto inizi.

K
Mio cugino Mattia ha 14 anni è nel mezzo della Mietitura. Vado a trovarlo a casa sua prima che ci si debba recare in piazza. -Mattia?! Sei qui a casa?- scende le scale e mi abbraccia. -Che diamine hai?! Non mi hai mai abbracciato!- i suoi occhi azzurri fissano i miei. Sta per piangere. -Non piangere. Non piangere- dico accarezzandogli i capelli. Restiamo sul divano restando zitti. 

El
Tutti i ragazzi e le ragazze si riuniscono nella piazza. C'è silenzio. Tanto silenzio. Tutti si guardano atterriti. "Non riesco... Non posso offrirmi..." Poi, mi svuoto la mente. Faccio un respiro e mi lancio. -MI OFFRO VOLONTARIA COME TRIBUTO!!- è fatta. So che mi sono praticamente suicidata.

S
Nel giro di pochi minuti inizia a radunarsi insieme tutto il distretto pronto per l'annuale l'estrazione.

T
La signora truccata pesantemente sale i gradini con cura e chiama con voce acuta il mio nome.
Io rimango pietrificata, ma poi mi faccio forza e salgo sul palco.

V
Intravedo la mia amica Hana, a qualche fila di distanza. I nostri sguardi si incrociano, cercando una conforto nell'altra.

K
Ci rechiamo in piazza; dopo aver fatto la fila per farci analizzare il sangue andiamo nelle nostre rispettive cerchie. Io ho 16 anni e lui 14. Non possiamo restare vicini. -Dormito stanotte?- dico al mio amico Giovanni -No, ho paura per mio fratello, è il suo primo anno.- brutta cosa il primo anno di Mietitura. -È orribile sta cosa degli Hunger Games.- la piazza diventa piena. Si comincia. L'inno di Panem imperversa. 
«Benvenuti! Ciao mietuti! Salve famiglie! Io sono Suzanne, la vostra accompagnatrice, la vostra mietente. Allora... Lascio parlare il sindaco e partiamo subito!» Il sindaco inizia a raccontare la solita storiella che noi siamo dei cattivoni che ci siamo ribellati e ci hanno punito con gli Hunger Games. IL SOLITO DISCORSO SEMPRE!

E
"Nicholas, ciao."
"Ciao Jared."
Ci mettiamo in coda e aspettiamo che ci prendano il sangue.
Stiamo in silenzio fin quando tocca a me.
"Mi piace il tuo sangue" dice mentre mi prelevano una gocciolina.
"Non essere così sadico, Nic"
"Perché non dovrei esserlo?"
"Mi da fastidio…"
"Non quando siamo soli"
"Ma ora non lo siamo, quindi smettila"
"Sei così asociale"
"Quando la mietitura sarà finita potremo stare insieme tutto il tempo che vogliamo ok?" Dico cercando di abbozzare un sorriso.
"Ok"

F
Dopo dieci minuti sale sul palco la presentatrice di Capitol, la stessa che aveva estratto il nome di mia madre, solo con un viso più tirato dopo tutti i lifting anti rughe. Parte il filmato che ormai so a memoria e quando finisce Nanny torna al microfono con un sorriso, falso e tirato, stampato sulle labbra e dice, come al solito, "Ladies first", va verso l'ampolla di vetro e sceglie accuratamente la condanna a morte di una ragazza e ammirandolo torna al microfono. 

El 
Salgo sul palco. Non capisco nulla. Sento i mormorii della gente. Guardo le altre ragazze. Solo nemiche. Sono tutte nemiche.

A
Le porte del palazzo di giustizia si spalancano ed esce una signora iper agitata. L'anno scorso (come fin dal primo anno della mia mietitura) c'era Flersey, una giovane donna iperattiva, è probabile che dopo l'imbarazzante figuraccia che aveva fatto l'abbiano mandata via.... -Benvenuti!- esordisce così Suzanne, la nuova mietitrice di anime... Subito dopo un breve discorso del sindaco ci mostrano il solito filmato dove ci spigano perché tutti gli anni dei giovani ragazzi muoiono per il divertimento dei potenti... Io non lo guardo... Ci vogliono solo far sentire in colpa... - Ehm, benissimo!- mi si gela il sangue... - Prima le madame!- c'è un attimo di silenzio, poi due parole echeggiano secche nell'aria... -Catnip Mell!- sono io... Sono stata scelta per andare tra le braccia della morte... Inizio a camminare... Piccoli, lenti passi... Dietro di me scorgo Gale che si getta al centro della piazza... Inizia a urlare il mio nome.. Alcuni pacificatori lo trattengono... Mi volto... Una lacrima sul viso... Poi Gale ricorda il nostro discorso e torna al suo posto. Arrivata sul palco Suzanne mi mette alla sua sinistra...

T
Non so che fare... Cerco disperatamente lo sguardo della mia migliore amica. Quando lo trovo noto i suoi occhi gonfi. Anche lei è sconvolta, ma non quanto me.

V
Uno stridio del microfono ci avverte che lo strano uomo di Capitl City è pronto ad estrarre.

S
Mi metto nel gruppo dei miei coetanei, mi guarda in giro, file e file di ragazzi e ragazze aspettano ansiosi l'inizio. Vedo Emily e le sorrido, un sorriso quasi forzato.

V
Quest'anno una boccia sola. Ragazzi e ragazze insieme.

T
Voglio piangere, disperarmi, fuggire via, ma non posso, devo essere forte perché negli Hunger Games non c'è spazio per i sentimenti.

S
L'uomo inizia a mescolare i bigliettini. 

V
Il capitolino immerge il braccio nella boccia traboccante di nomi. Li mescola, come se stesse cucinando una polenta.
 
Fe 
La cerimonia inizia. Quest'anno, colei che farà da mentore è una donna di mezza età. Comincia a parlare di come sia scoppiata la rivolta, di come i distretti di siano ribellati ed infine, ci mostra il solito filmato dove vengono mostrate tutte le disgrazie causate dalla guerra. Una volta conclutasi quest'ultimo,si incammina verso le urne contenenti tutti i nomi dei ragazzi estraibili. Prima che peschi un biglietto e prima ancora che qualcuno possa offrirsi volontario al posto mio, alzo la mano ed urlo. -MI OFFRO VOLONTARIA COME TRIBUTO!- Coloro che mi stanno attorno mi guardano con disprezzo, come se avessi distrutto tutti i loro sogni, come se gli avessi strappato via un'eventuale fama. La mentore guarda verso a mia direzione sorridendo, sento il suo sguardo sopra di me. -Allora raggiungimi sul palco, cara.-

E
Ci prepariamo all'estrazione, io non ho paura. Il mio nome c'è solo una volta mentre quello degli altri del distretto almeno 3.
Io so usare il fuoco e Nic l'elettricità, riusciamo a cavarcela senza troppo problemi poi ci siamo solo io e lui.
Come ho detto prima la mia famiglia è morta e i suoi lo hanno rinnegato per ovvi motivi.
Forse è stato un bene, forse siamo un po' magrolini, ma è ok, senza famiglie a cui pensare abbiamo tutto quello che ci serve.
Parte il video di Snow e poi si preparano all'estrazione del biglietto maschile.
Nicholas mi prende la mano e la stringe forte.
Il biglietto viene pescato e l'annunciatore si schiarisce la voce.
- Il tributo maschile - dice con voce resa roca dagli anni - è Nicholas Way -.

T
Stringo la mano del mio compagno e ci portano in una stanza raffinata, per non dire bellissima.

El 
Guardo Alexandra come fosse una serpe velenosa. Lo è in effetti. Sarà lei la prima che ammazzerò. "Sei felice di essere con me?" Le bisbiglio, ironicamente.

V
Finalmente tira fuori la mano. Il mio cervello si spegne. Non memorizzo il nome. Vado come in trance, sono sconvolta.

S
L'uomo dall'aria goffa prende un biglietto dal fondo, lo alza e lo mostra. Qualche ragazza in parte a me inizia a piagnucolare... C'è un tale silenzio che si sente il rumore della carta del biglietto.
"Hana Pand" Urla. Sento lo sguardo di tutti su di me
"C'è Hana pand?!" Guardo l'uomo disgustata e urlo: " Hana Pond! È Pond, non Pand!"

F
Tenta  di non strapparlo, ma un lato di foglio rimane attaccato allo scotch  e lei sbuffa piano. Legge il nome che risuona forte per tutta la piazza, qualcuno si gira verso di me, ma io scuoto la testa, o almeno ci provo. I miei muscoli sono tutti irrigiditi e non riesco a muovermi. Sento un urlo in lontananza e intanto quel nome mi risuona in testa continuamente "Clary Chase, Clary Chase, Clary Chase..." arrivano dei pacificatori che mi portano sul palco di forza e io cerco di reprimere l'attacco di panico che mi sta salendo. Stringo la mano al tributo maschio del distretto che verrà con me nell'arena e non riesco a riconoscerlo, mi sembra di non averlo mai visto, cosa anche possibile visto che il distretto 11 è uno dei più grandi di Panem. 

Fe
Mi giro un secondo verso i miei genitori: hanno le lacrime agli occhi. Non hanno mai accettato il mio voler far parte dei giochi. Senza lasciar trapelare nessuna emozione, cammino velocemente verso il palcoscenico. Inizio a salire, e la signora mi tende la mano. La afferro, e senza neanche rendermene conto mi trovo al centro di esso. Accanto a me un'altra ragazza. Mi volto verso di lei e la guardo . Ha uno sguardo truce di odio. Sarà lei la prima che ucciderò. Mi bisbiglia un 'sei felice di essere con me?' e io con falsa ironia le rispondo. -Certamente.- Ci stringiamo la mano, poi la signora annuncia la fine della manifestazione con un 'Che la fortuna possa sempre essere a vostro favore!' e ci spinge verso l'entrata della casa del sindaco.

T
La mia famiglia è venuta a dirmi addio ma mi sforzo di pensare che non lo è, anzi voglio che sia un arrivederci. Lo voglio con tutta me stessa e sarà così.

V
La vista mi si annebbia. Osservo la mia amica salire sul palco, scortata dai pacificatori.
Vorrei urlare, ma è meglio tenere per se il proprio dolore.

S
L'uomo non fa caso alle mie parole, salgo piano sul palco affiancata dai pacificatori.
Solo in quel momento mi accorgo che la mia vita sta per finire.

V
Hana mi fissa impassibile. Lei può vincere. Sa controllarsi, al contrario di me, e sta simpatica a tutti. Non le sarà difficile trovare degli sponsor. Lei tornerà, ne sono sicura.
Il nostro rappresentante della capitale torna ad affondare la mano tra i bigliettini.
Ne afferra immediatamente uno.


Vedo Emily fissarmi dal basso, nessun volontario, cosa mi aspettavo. Sbuffo e aspetto con curiosità il secondo nome.

El
Non ho idea del perché mi sono offerta. Forse perché ho il cuore carico di odio e non so come buttarlo fuori. Forse perché la mia vita fa schifo. Chiedo di non ricevere alcuna visita. Una lettera spiegherà tutto. Mi accascio nella sala e comincio a scrivere, le parole escono a fiumi e mi servirebbero giorni per dire tutto ció che ho dentro, così decido di appallottolare la lettera. Me ne andrò così, senza dire nulla.

E
Ha gli occhi bruciati dalle lacrime che scorrono visibilmente sul suo viso.
Mi da leggero bacio sulle labbra ed avanza lentamente verso il palco.
Lo guardo salire, e penso che Snow mi abbia tolto tutto quello che avevo di più caro, non gli permetterò di togliermi l'ultima cosa che mi rimane.
- MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO!!- urlo facendomi largo tra la folla.
- NO NON FARLO JARED!! -
- MI OFFRO VOLONTARIO AL POSTO DI NICHOLAS WAY! -
- Mi sembra che abbiamo un volontario-  dice l'annunciatore - Nicholas scendi dal palco e lascia salire questo ragazzo che si è gentilmente offerto volontario al suo posto. Come ti chiami? -
"Mi chiamo Jared, Jared Leto" 
Nicholas scende dal palco, incazzato, deluso, triste.

V
Con una calma quasi glaciale lo apre e legge "Emily Rain".

K
«Emh... Benissimo, grazie signor sindaco. Allora, prima le Madame!» Si dirige alla boccia e estrae il nome di Catnip Mell. Una ragazza che si vede ogni tanto nelle parti più losche del Distretto. Nessun volontario. Così se ne va via secca. «Ed ora i ragazzuoli!» estrae il nome... Non riesco a pensare ad altro che "fa che non sia ne il nome mio n'è quello di Mattia". Invece. «Mattia Flour.» ancor prima che chiedano se ci sia qualcuno che chieda se c'è qualche volontario sono già in mezzo alla folla. «MI OFFRO TRIBUTO VOLONTARIO!»

El
È meglio non dire nulla che dire tante cose inutili e messe in confusione.

S
Il cuore mi si ferma.

V
Cammino come un'automa. Rigida.

S
No non lei. Non so cosa fare, mi sento nel panico...

Fe
Mi allontanano dalla mia compagna e mi portano in una stanza vuota. Arrivano i miei genitori, i quali mi abbracciano piangendo. Li allontano il più delicatamente da me, e li guardo negli occhi. -Sapevate già sarebbe finita così. Vincerò, ve lo prometto.- Mia madre cerca di sorridermi rassicurante, anche se ne esce fuori una smorfia. Un pacificatore entra sbattendo la porta e inizia a spingere i miei genitori via dalla stanza. Non ho fatto in tempo a sentire le loro ultime parole, ma meglio così. Per loro sarebbe stato ancora più difficile lasciarmi andare.

S
La vedo salire piano sul palco. Silenziosa e forte.

V
Salgo sul palco. So già cosa fare. Mamma ha David ad aiutarla, non sentirebbero molto la mia mancanza, mentre Hana è indispensabile per la sua famiglia.
Dovrò aiutarla e proteggerla.

S
Perché nessuno si offre per lei?! Non riesco a concepire questa cosa. Sono arrabbiata, vorrei rompere tutto ma non posso fare casini, non oggi..

El
Partiamo subito, sul treno guardo le repliche delle mietiture degli altri distretti. Le due ragazze del quattro. Che lagne. Una più scema dell'altra. -Cosa mi dici di quelle due Alexandra? Bersagli facili?-

E
"Bene ed ora, il tributo femminile! Ginny Peachok!" 
La ragazza che sta salendo sul palco avrà si e no e 13 anni, mi dispiace per lei.
Prima che l'annunciatore torni a parlare si sente una voce.
- MI OFFRO VOLONTARIO!! -
È la voce di Nicholas.
- NICHOLAS!! NO! NON FARLO! -urlo ma lui sta già salendo e spinge leggermente la ragazzina.
- Sei ancora qui ragazzo!- dice l'annunciatore con tono affabile - Siete amici voi 3? -
- Non conosco la ragazza per cui mi sono offerto volontario. Volevo solo stare con lui - e mi indica con naturalezza. Bastardo, perché si è trascinato qui? Perché?! Io dovevo esserci non lui!! Ci avviamo verso il treno e saliamo.
- Non ti lascerò mai Jared, nemmeno la morte ci separerà. Io ti amo -.

V
Mio fratello mi fissa. Per lui è l'ultimo anno. È contento di non essere stato estratto...
Ci scambiamo uno sguardo d'intesa. Lui sa che deve aiutare mamma. Non può dipendere da lei soltanto.

A
 -Mattia Flour!- sento il nome del nipote del panettiere... Poi suo cugino che si offre volontario... È Peeta... Ricordo ancora quando mio papà mi potava a casa sua... Io e lui mangiavamo piccoli e gustosi frutti mentre i nostri padri parlavamo da amici... Poi quando papà è morto non ci siamo più parlati... Nè visti... Quando giunge sul palco anche lui ci portano nel palazzo... Mi ritrovo in una stanza spoglia, da sola... È il momento in cui i cari dei giovani mietuti vengono a porgere un ultimo saluto, a coloro che probabilmente non torneranno più indietro... A me non rimane nessuno a parte... - Gale!- -Catnip! Ascolta! Riuscirai a tornare! Riuscirai a vincere! Io credo in te!- mi da un lieve bacio ... Prima che lo portino via...

T
Il mio fratellino di 13 anni mi abbraccia forte e mi bisbiglia - Forse ce la fai, tu sai usare l'ascia e correre e sai disegnare..." blocco le sue labbra con il mio dito e lo abraccio più forte. Mio padre mi abbraccia e il mio fratellino mi da' un braccialetto in legno fatto da lui e mi dice - So che ce la puoi fare -.

S
Guardo il pubblico.

F
A salutarmi viene solo la mia vicina di casa che in tono freddo mi dice che mia madre ha avuto un attacco di cuore quando hanno letto il mio nome (ecco spiegato l'urlo che ho sentito) e che si sarebbe presa cura della mia gatta finchè non sarei morta, momento in cui l'avrebbero mangiata. Mi da l'addio e se ne va senza dispiacere nè tristezza e io salgo sul treno che mi ricorda tanto la barca di Caronte.

V
Veniamo trascinate nel palazzo che ogni anno diventa sempre più cupo e malandato.

Fe
Salgo in fretta sul treno che mi porterà a Capitol City e quest'ultimo non tarda a partire. Mi metto comoda in una poltrona, e guardo Reika. -Assolutamente. Forse si potrebbero già far fuori al bagno di sangue. - rido con disprezzo guardando le ragazze del 4.

El
- Magari sanno prendere delle conchiglie! Sempre che non sappiano correre!- scoppio a ridere.

V
Nessuno viene a salutarmi. Hana è nella stanza accanto, mia madre è al lavoro e dubito che sappia che sono stata estratta... Mio fratello si sentirà in colpa di non essersi offerto e per questo non verrà..

T
Salgo sul treno, lasciando dietro la mia casa e la mia famiglia. So che ormai non tornerò più qui e mi mancherà tutto questo. Mi mancherà davvero.

V
Veniamo caricate su un treno. Non ci parliamo. Probabilmente se ci parlassimo scoppieremmo in lacrime. Dopo qualche fermata, quelle del due passano in fianco al nostro scompartimento. Si prendono gioco di noi. Ma non sanno con chi hanno a che fare.
-Le conchiglie sono perfette per infliggere tagli mortali, non lo sapevate? - ribatto io.

T
Ora rimangono solo dei ricordi, mi detesto per non aver detto a mio padre quanto era importante per me, ma ormai non posso più fare niente.

El
- E se ci fossero solo boschi?- mi avvicino a lei. Sono più grossa. Se vuole un pugno sono contenta di servirglielo su un piatto d'argento.

Fe
Rido falsamente alla battuta fatta da Reika. -Magari poi non trovano neanche conchiglie e iniziano a frignare.- Reika si avvicina, è più grande di me. Cerca forse di intimorirmi? Mi alzo con una calma disarmante, segno che non stà affatto spaventando. -Beh, se ci fossero solo i boschi potrei già definirmi vincitrice.Conosco parecchie cose di quegli ambienti lì. - La sorpasso e accennando ad un saluto con la mano destra senza neanche voltarmi, mi dirigo verso la mia camera, senza neanche darle il tempo di assemblare la mia frase.

V
È più bassa di me, ma meglio nutrita. Se non ricordo male si chiama Reika. Mi si avvicina con sguardo truce.


Spazio autori: cosa ne pensate del primo capitolo? :) come detto in precedenza adesso potrebbe risultarvi un po' confusionario ...
Qui iniziate a conoscere i personaggi. Ognuno di loro ha un passato, un modo di fare e di pensare differenti. Più avanza la storia più verrà tutto delineato ;)
Alla prossima e recensite ;)
Keftavefst 
  
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