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Autore: voxes    30/12/2013    2 recensioni
Veniva chiamata “drogata” da quando fu vista con una sigaretta all’età di tredici anni.
Veniva chiamata “sfascia famiglie” perché era stata violentata a diciassette anni.
Veniva chiamata “sgualdrina” ogni qual volta veniva vista alle feste con un vestitino corto.
Veniva chiamata “pericolosa” perché quando in città c’era una rissa, era difficile non trovarla in mezzo.
Jane veniva chiamata e basta… perché nessuno si era mai fermato per conoscerla.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Girl next door.
 

Quella mattina era tornata a casa tardissimo, stava per imboccare il vialetto di casa sua quando vide sua madre uscire di casa per recarsi in ospedale.
Jane fece subito retromarcia e prese invece il vialetto della signora Shaw, l’amabile vicina di casa alla quale la ragazza faceva spesso compagnia, per questo motivo la mulatta sapeva che, raggiungendo il giardino dietro la casa, avrebbe trovato la porta sul retro aperta.

Prese a camminare il più velocemente possibile per non farsi vedere e bussò tre volte com’era solita fare, prima di aprire la porta.
« Lily, sono io!» esclamò la mora chiudendosi la porta alle spalle.

Lillian Shaw era la persona che si avvicinava di più a quello che Jane pensava fosse una famiglia: quella donna la trattava come fosse sua nipote. Si aiutavano a vicenda anche perché la donna, come lei, aveva perso la persona più importante della sua vita.
«Bambina, sono in salotto! Vieni che ti voglio far conoscere qualcuno!» esclamò la donna dall’altra stanza.

Jane si tolse il giacchetto nero per poi appoggiarlo sopra ad una delle sedie in cucina. Si guardò le gambe e maledicendosi si rese conto di indossare ancora il vestitino nero.
Ma per quello non c’erano grossi problemi perché la signora Shaw teneva ancora i vestiti della figlia ormai sposata, dunque la ragazza, cercando di fare il minor rumore possibile, si intrufolò nella camera degli ospiti e prese i soliti jeans a sigaretta e un maglioncino leggero.

«Eccomi!» disse entrando in salotto con il suo miglior sorriso.
Lillian era felicemente seduta sulla sua poltrona rossa mentre seduti sul divano accanto a lei c’era la donna che aveva visto più volte nelle foto e un ragazzo riccio che le assomigliava particolarmente.
«Questa è mia figlia Anne, il ragazzo accanto a lei è suo figlio.» le disse la donna indicando gli ospiti. «Lei è Jane, la ragazza di cui vi ho parlato prima.» disse indicando lei.
Dopo aver dato la mano ai due e aver dato un bacio alla signora Shaw, la ragazza mentre si sedeva sulla poltrona accanto all’altra, trovò degli occhi verdi indagatori che la scrutavano.
 
 
 
 
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«Credetemi se vi dico che è così!» esclamò irritato Harry.
Subito dopo essere tornato dalla Mixed race’s zone, il ragazzo andò subito dal suo gruppo per raccontare quello che aveva visto con i suoi occhi ma quelli non volevano proprio collaborare.

Idioti, pensò Harry. Era la prima volta che riusciva a trovare delle informazioni interessanti, ma nessuno nel suo gruppo voleva ascoltarlo. In effetti, era stato abbastanza strano quell’episodio:
Riuscì a dormire sì o no mezz’ora prima che sua madre entrasse il camera sua quella mattina. Gli aveva aperto tutti gli scuretti e aveva urlato «Oggi si va dalla nonna e non si discute!». Quando sua madre aveva quelle uscite, l’unica cosa che poteva fare era assecondarla, così, stanco morto, aveva guidato verso quella casa bianca e rossa che sua madre tanto adorava.

«Sarà stato l’effetto della sbronza» gli aveva risposto Louis, dandogli un colpetto sulla spalla con la mano. Ma lui l’aveva vista eccome, le aveva pure stretto la mano, caspita!
«No no ragazzi, vi dico che non sono scemo! Io quella l’ho vista e c’ho pure parlato! Mia nonna l’adora, si chiama Jane ed è la stessa ragazza che ballava nel centro della pista ieri notte!»

Questa volta il ragazzo usò le parole giuste, perché Zayn si girò interessato. «Come hai detto che si chiama?» gli chiese.
«Jane , Jane Barnes. Suo padre è morto qualche anno fa, credo sia lo stesso che aveva in mano il quartiere.» annuì Harry.
«Ma dai Zayn, gli credi sul serio?» chiese Kieran al moro. «Secondo me la ragazza che ha visto non assomigliava nemmeno a lei.»
Harry gli tirò una gomitata nel fianco. «Stai zitto, idiota. Era lei, ne sono sicuro.» disse arrabbiato.
«Non litigate, stupidi. »si intromise Louis separandoli.«E’ solo una ragazza.» continuò.

Zayn si girò verso di lui. «E’ proprio quì che ti sbagli, Louis.» disse. «Lei è la figlia del più importante capo che ci sia mai stato nella Mixed race’s zone. Mio zio abita a casa sua proprio per tenerla d’occhio, se vuoi quella zona, la prima cosa che devi fare è cercare di prendere lei.»
«Perché?» chiese Jacqueline, non capendo.
«Avete mai sentito parlare di Sean Barnes?» chiese. Nella stanza tutti annuirono. «Il tipo di capo che vorrebbero tutti.» si lasciò sfuggire Harry sospirando.
«Esatto Styles.» Disse il ragazzo mulatto. «Quella ragazza è sua figlia. Perché credi che la vogliano proteggere?! Vi ricordate quello che è successo a Douglas quando l’ha toccata?.» chiese nuovamente.
«Gli hanno praticamente già preparato la tomba.» ridacchiò Nigel.
Zayn annuì. Nella sala era calato il silenzio che subito dopo venne interrotto da un Harry piuttosto confuso. «E noi dovremmo farcela amica per tenerli calmi?» Aveva capito benissimo quello che aveva intenzione di fare.
 Il moro sorrise. «Colpito e affondato! Bravo, Styles.» disse prendendosi una sigaretta.
«Sei fuori?! Ci facciamo uccidere così!» urlò Christine con gli occhi sgranati. 
«Esatto Zayn, non è un’ottima idea. Anche se lei fosse socievole, chi ti dice che non ci faranno fuori?» disse Robbie.
Il ragazzo interpellato scosse la testa. «Fate come volete, lo faccio da solo.» disse per poi uscire.
I ragazzi restanti nella sala si guardarono in faccia confusi.
«Cazzo, che sitruazione di merda.» disse Harry infilando le dita tra i capelli. Jacqueline lo fulminò con lo sguardo. «Potevi startene zitto, idiota.»
 
 
 
 
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Jane stava fumando una delle sue solite sigarette nella terrazza sul retro.
Quella giornata si stava svolgendo davvero bene: il sole spendeva fa quasi tutto il giorno e nessuno fino a quel momento le aveva stressato l’anima.
La ragazza buttò fuori una nuvola di fumo dalla bocca e guardò oltre la staccionata di casa: il parco era pieno di bambini che giocavano felici.
Intravide le chiome bionde di Anabelle e del suo fratellino sull’altalena che la guardavano, così, li salutò con la mano, cosa che fecero pure loro.
La ragazza ridacchiò prendendo l’ultima boccata di fumo dalla sigaretta.
Fece uscire anche quell’ultima nuvola bianca proprio nel momento in cui una figura si appoggiò al muro accanto a lei.
«Dentro ti stanno cercando.» disse.
La mora, dal momento che non aveva riconosciuto la voce, si girò confusa alzando un sopracciglio. «Scusa?» chiese. «Chi ti ha fatto entrare?» chiese ancora.
Il ragazzo estrasse una sigaretta dal suo pacchetto che teneva nella tasca dei pantaloni, la appoggiò alle labbra e si tastò le tasche del giubbotto e dei pantaloni. Nulla, non lo trovava.
«Dunque mi rispondi?» richiese la ragazza nuovamente, piuttosto accigliata.
«Douglas, comunque hai da accedere?» chiese.
Le posizioni si stanno invertendo, pensò poi il ragazzo mentre la mora gli passava il suo accendino viola.


 
 
 
HOLA,
Lo so che questo capitolo non è il massimo ed è anche piuttosto corto ma capitemi, l’ho scritto proprio ora, su due piedi.
Ehm, scusatemi infinitamente se vi ho mollate così ma vedete, io sono fatta a modo mio: dopo un po’ mi metto a fare altro. Prendere o lasciare.
 
Anyway alla fine ho aggiornato. Mi farebbe davvero piacere se passaste anche nelle altre fan fiction che sto scrivendo, che  in questi giorni spero di aggiornare dal momento che non ho nemmeno troppi compiti. Comunque cosa ne pensate intanto? 
Più avanti vi giuro che succederanno grandi e belle cose! 
Intanto vi auguro un buon inizio del nuovo anno e un buon natale anche se in ritardo. Come la passerete domani sera? 
Io vado in discoteca con le amiche aww
RECENSITE PERCHE’ NE HO PROPRIO BISOGNO DI SAPERE LA VOSTRA, MAGARI DATEMI DEI CONSIGLI ECC ECC.
Vi mollo sotto il mio twitter, tumblr e le altre fan fiction

 #peaceandlove #staystrong #nondrogatevi
Linda.

 
  
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