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Autore: nabhe    31/12/2013    9 recensioni
Una videocassetta, con dentro la morte di una bambina, potrà veramente cambiare la vita di quei ragazzi?
«Sette giorni, sette giorni per fuggire dalla morte, dopodiché morirai, il tuo destino è già segnato, come quello di tuo nipote, e delle tue fottute amiche…non sfidare la morte.»
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Fai piano» Si lamentò il moro, con una faccia dolorante, mentre io sbuffai. «La prossima volta eviti di fare a botte» Lo ripresi, ma lui non parlò, così alzai lo sguardo e lo vidi pensieroso  e confuso, poi mi disse «Io non ho fatto a botte con nessuno. Sono svenuto, e quando sono tornato a casa, mi sono ritrovato questa ferita…» Mi disse, e io strabuzzai gli occhi, mentre guardavo bene la ferita. Era a forma di ‘L’. Nel film di Zorro lui si firmava con la sua iniziale, forse…
«Luxith…» Mormorai, bloccando le mie ipotesi mentali. Era stata lei. Lei mi aveva detto che avrebbe fatto del male a tutti quelli a cui tenevo, e Zayn era uno di questi.
«Cosa?»
«E’ stata Luxith, guarda la tua ferita, ha la forma della sua iniziale, è stata lei Zayn» Lui guardò la ferita, e poi sembrò risvegliarsi.
«Prima di svenire mi ricordo solo che avevo visto una…una bambina, che mi guardava…pensavo che fosse solo frutto della mia immaginazione, ma poi me la sono trovata davanti, faccia a faccia…» Balbettò, e sembrò sotto shock, perché non disse più nulla, sembrava spento, come un robot.
«Zayn…» Lo chiamai scuotendogli una spalla, e finalmente alzò lo sguardo, ma quando vidi due occhi color grigi, sobbalzai, e rischiai di cadere dal letto.
«Ciao Dallas» Mi salutò, scoppiando a ridere, e io mi alzai a fatica, mentre indietreggiavo e lei invece avanzava verso di me.
«C-cosa vuoi da me?»
«Ohw niente, volevo solo farti i miei complimenti, sei quasi vicina allo scoprire il mio segreto…» Inciampai sulla scarpa di Zakai, e caddi all’indietro, e continuai lo stesso ad indietreggiare, mentre la guardavo attentamente.
«Lasciaci in pace Luxith, noi non ti abbiamo fatto niente» Sentì le lacrime rigarmi il volto, e lei rise ancora una volta. Quella risata, che ti faceva accantonare la pelle, quella risata così finta, così crudele.
«Pace? La stessa pace che tuo padre ha lasciato a mia madre?» I suoi occhi si infuocarono, e io mi alzai in piedi, prendendo una penna dalla scrivania, volevo usarla come arma, ma improvvisamente la mia mano si aprì e la penna si scaraventò in faccia al muro, difronte a me. Lei mi stava controllando.
«Sono così stanca che tutti se ne vadano sai?» Indietreggiai ancora una volta, fino a scontrarmi con il muro freddo, come il cuore di quella bambina. «Anche tua sorella lo era»
«Non nominare mia sorella! Tu non sai niente di lei!» Urlai, sentendo il viso andare in fiamme, per la rabbia, mai lei continuò a ridere.
«Oh cara Dallas, perché tu invece sapevi tutto di lei? Sapevi anche che lei aveva poteri sovrannaturali? Questo lo sapevi? Sapevi che lei soffriva quando ti vedeva così felice, mentre i tuoi genitori ti coccolavano? Tu non sai niente di tua sorella. Tu sei un’egoista, ipocrita e cattiva, meriti di marcire all’inferno» Si avvicinò di poco a me, ma ormai il mio corpo era un terremoto vivente, e i miei occhi? Il mare.
«No…non è vero. Tu sei cattiva, tu meriti di marcire all’inferno, tu sei una stronza» 
«Io almeno non ho ucciso la mia migliore amica» Il mondo mi cadde addosso, come una doccia fredda, sentì la colpevolezza farsi spazio in me, il gusto della morte, del senso di colpa.
«Chi sei tu? Dimmi chi cazzo sei!» Le urlai come una furia, sentendo la testa scoppiarmi, e lei finalmente mi sorrise, sembrò un sorriso sincero, e non provai paura quando si avvicinò a me.
«Tua sorella» Mi sussurrò all’orecchio, e i miei occhi divennero due pozzi, due pozzi di tristezza, rabbia, rancore, due pozzi pieni di acqua.
«Non ti credo» Sputai fuori con rabbia, e lei rise, mentre prese a giocare con una ciocca dei miei capelli. Sentì le gambe trasformarsi in gelatina, e stavo quasi per cedere, ma in quel momento, quando lei mi guardò, qualcosa mi diede la forza di reggermi in piedi.
«Chiedilo a tuo padre. L’uomo che per anni vi ha mentito, vi ha fatto vivere nelle menzogne, chiedilo a Sorin, tuo padre» E da quel momento, sentendo quel nome, mi ricordai tutto. Tutto il mio passato. Tutti i vuoti di memoria, tutto. Mi ricordai, dei litigi dei miei genitori, quando mio padre picchiò Alexis, quando vidi quel documento, con la foto di mio padre e il nome ‘Sorin’. Mi ricordai tutte le volte che Alexis mi chiedeva aiuto, ma io la snobbavo, di tutte le volte che aveva cercato di uccidermi. E mi ricordai soprattutto, di quella volta, quando andai a prenderla a scuola, e c’era lui. Zayn. C’era lui, che la guardava, la guardava come un gatto guarda il topo, la guardava con amore, ma lei non se ne accorgeva.
«P-perché ci vuoi fare del male?»
«Io non voglio farvi del male» Mi rispose, e la sua faccia divenne normale, mentre la mia assumeva una smorfia incredula e confusa.
«Davvero?»
«NO!» Urlò, e poi la sua mano con violenza si scontrò con il mio stomaco, e sentì un bruciore assurdo, come se qualcuno fosse entrato dentro di me, come se in quel momento io fossi una fiamma, poi vidi il buio.


Pixie.

«Dici che si riprenderà?» Mi chiese Louis, e io annuì convinta. Lo vidi aspirare il fumo dalla sua sigaretta,  poi mi guardò e scacciò tutto. 
Era distrutto. Ma era anche troppo orgoglioso da dimostrarlo, nascondeva il tutto con una maschera di indifferenza, come se non fosse successo niente. Sbuffai, portandomi una mano tra i capelli, e poi risi.
«Doveva essere una vacanza. Una pausa dallo studio. E guarda adesso, una pazzoide ci vuole ammazzare e la mia migliore amica è morta, fantastico non è vero?» 
«Non è morta solo quella tua fottuta amica. E’ morto anche il mio fidanzato okay? E sai chi lo ha ammazzato? Beh, notizia del giorno, la tua migliore amica. Non è fantastico?» Lo guardai stupita, e poi inizia a spingerlo arrabbiata.
«Non parlare mai più di lei così. E’ morta, lasciala stare!» Urlai, scandendo bene ogni parola, mentre lui indietreggiava guardandomi attentamente. 
«Allora smettila!» Urlò anche lui. «Smettila di fare la vittima, come se solo tu stessi soffrendo, perché se non lo vedi anche io, Dallas, Zayn e tutti gli altri stiamo soffrendo, non fare l’egoista, non pensare solo a te stessa» Sentì le lacrime rigarmi il viso, e mi accasciai a terra, distrutta. Non ci potevo ancora credere. Summer, era morta. Si avevo Dallas, ma lei era comunque la mia migliore amica, cosa avrei fatto senza di lei? 
«Piangi pure, ti farà bene» Vidi Louis entrare dentro, e io invece me ne restai fuori, a pensare. Luxith, era la figlia di Pax il padre di Dallas e di Alexis, e sua madre era Keira. Lei aveva ucciso Summer ed Harry, e alla sua lista rimanevano ancora Dallas, Zayn, Zakai, Niall, Liam ed io. Un triangolo di tre persone, Louis, Summer ed Harry, un cerchio di sette persone, due di queste già morte. 
Mi alzai di scatto, e corsi dentro, e quando vidi Dallas abbracciata a Zayn, sospirai.
«La prossima vittima è tua sorella Alexis» Dallas sbiancò e mi guardò confusa, mentre avanzava verso di me.
«Che stai dicendo?» 
«Un cerchio di sette persone, due sono già morte, e queste due facevano parte del triangolo. Ne rimangono cinque, la prima lettera dell’alfabeto è la A, la prossima è tua sorella» Guardai l’orologio, che segnava le nove di sera, e finalmente realizzai.
«Non c’è tempo Dallas, chiama subito l’ospedale, la sua stanza scoppierà in aria» Dallas iniziò a respirare faticosamente, mentre Zayn afferrava il telefono e componeva il numero.
«Rispondete cazzo, rispondete!» Esclamò il moro, e Dallas venne accanto a me, e io l’abbracciai. 
«Salve, passatemi urgentemente Alexis Dixon, è una questione importante. Grazie.» Zayn guardò Dallas, che piangeva come una bambina e tremava tutta. 
«Alexis, sono Zayn. Esci subito dalla tua sta…» Il telefono gli cadde dalle mani, e ci guardò, con gli occhi lucidi, e capimmo tutto. Dallas urlò e si accasciò a terra, iniziando a dare pugni al pavimento.
«Luxith ti giuro che te la farò pagare, lo giuro!» Urlò a squarciagola, e Zayn corse ad abbracciarla, anche lui scioccato.
«Mi dispiace…» Le sussurrò, ed io caddi a terra, accanto a loro, iniziando a piangere anche io.
«Mamma…» Sentimmo un sussurro, che però su gridato, e ci voltammo tutti i presenti a guardare Zakai, con il viso pallido, gli occhi rossi e gonfi e una collana in mano, Dallas lo andò ad abbracciare.
«Va tutto bene, la mamma sta bene Zakai»
«No.No.No.No. Non è vero, lei è morta. Io la sento. Sento i morti, sento tutto. Lei è morta, è morta, morta, morta» Continuò a ripetere il bambino, dondolando su se stesso, e io mi terrorizzai così come Dallas, che indietreggiò, ma Zakai continuò, e una forte luce si accese sul suo ventre, era a forma di triangolo. Una forte luce, che catturò tutti noi, una luce strana, inquietante. 



SCUSATEMI!
lo so, sono in ritardo di tipo un mese e qualcosa, perdonatemi, avevo semplicemente deciso di prendermi una pausa da efp, infatti ho smesso di scrivere per un po' però visto che oggi è l'ultimo giorno dell'anno ho deciso di aggiornare come regalo. Avevo pensato di fare un sequel di questa storia, però che non riguardava affatto Dallas, Zayn e Zakai, ma altri due personaggi, e non horror ma romantica e basta, però è solo un idea poi si vedrà. Comunque: è morta la nostra carissima Alexis :( mi dispiace, sono abbastanza crudele e farò morire altre persone, purtroppo sono così, pft. Mancano tipo 4 capitoli se ho contato bene, e da questo capitolo in poi le cose si svolgeranno più velocemente, MOLTO velocemente, e questa cosa non mi piace affatto ma questi ragazzi hanno i giorni contati e stanno per scadere quindi se non vi piace come continueranno i capitoli pazienza. Intanto io spero che ci sia qualcuno ancora disposto a leggere questa storia -penosa- beh se ci siete ancora, fatemi sapere cosa ne pensate ok? Ci tengo molto, anche se questo capitolo non è niente di che. Perdonatemi l'assenza di nuovo, e scusate anche gli errori, credo che una volta finita la storia poi correggerò tutto. Vi auguro -in anticipo di molte ore- un felice anno nuovo, che porti tante cose belle -e tanti soldi- e beh, auguri e figli maschi, che il signore sia con voi e con il vostro spirito, lo spazio autrice è finito, andate in pace, amen <3


   
 
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