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Autore: Mari Lace    31/12/2013    2 recensioni
La mia prima long... :'D
Dal testo:
Sorrise trionfante e soddisfatta. Era arrivata in cima all’albero. Abbassò la testa per guardare il moro, che era rimasto tutto il tempo sdraiato sul ramo su cui si era piazzato all’inizio, osservandola di tanto in tanto.
-Ce l’ho fatta!- esclamò, sudata e stanca, ma anche euforica.

Ah, sì. Potrebbe contenere spoiler.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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-E ora che facciamo?!- esclamò una figura nell’ombra, rivolto ai suoi due compagni. Con la sconfitta di Hojiro, loro tre, eccettuando il Capo, erano tutto ciò che rimaneva della loro organizzazione.
Uno dei due a cui aveva chiesto prese in mano la situazione. –Proviamo ad attaccarla approfittando della sua distrazione, o siamo finiti!- disse a bassa voce, e scattò in avanti.
Hinata, dopo aver controllato lo stato del suo avversario ed aver constatato, un po’ inquieta, che era morto –Sasuke la aveva avvisata, che quella tecnica era letale- si era rilassata, aveva disattivato il Byakugan e si era voltata dove supponeva si trovasse il moro.
Pochi secondi dopo, si stupì nel vederlo correrle incontro, così come un altro ragazzo. Si muovevano entrambi troppo velocemente perché potesse distinguerli bene, però. Poco dietro di loro, vide una terza figura.
La raggiunsero in pochissimo, e la superarono; Sasuke andò alla sua destra, il secondo alla sua sinistra, e l’ultimo la saltò direttamente. Senza capire, si voltò.
- Rasengan! –
- Tsuuga! –
Ho fatto male ad abbassare la guardia così in fretta, sono una sciocca... Tre ninja si erano precipitati su di lei, per coglierla di sorpresa; ma nessuno di loro aveva fatto una bella fine: uno era stato infilzato dalla Kusanagi dell’Uchiha, gli altri due erano stati stesi dalle tecniche degli altri due ragazzi, dei quali non aveva ancora potuto osservare bene il volto.
Subito dopo, riposta la katana nel fodero, il ragazzo con cui si era allenata in quel mese le fu accanto.
-I tuoi compagni sono qui... Addio, Hinata- mormorò, poi si scostò. Prima di andarsene, però, le disse ancora: -Ricorda la tecnica che ti ho insegnato-, quindi sparì.
Finalmente, si mise ad osservare i suoi due soccorritori. Quello che la aveva sorpassata saltando la guardava serio. –Ehi, Hinata! Non dici niente?-
Mi conoscono... Quel volto, in effetti, le era familiare. Ma non riusciva proprio a ricordarsi di quel ragazzo. –Mi dispiace, io...-
-Che hai Hinata? Non stai male, vero dattebayo?-
La sua attenzione fu attirata dal secondo ragazzo. Si voltò verso di lui, agitata. Le sembrava di conoscere quella voce.
Riconobbe subito il suo volto, era il biondo che ricorreva tanto spesso nei suoi sogni. Ed ora era lì, a pochi passi da lei, che la fissava con un’espressione leggermente preoccupata. Improvvisamente, sentì una voce dentro la sua testa.
-N.. Naruto-kun...- mormorò, stupendo sé stessa per prima. Poi svenne.
Kiba fu lesto a prenderla prima che cadesse a terra. –Hinata, ehi, Hinata! Cos’hai? Riesci a sentirmi?-
Naruto si avvicinò, preoccupato. Ha pronunciato il mio nome e subito dopo è svenuta... ma perché?! si chiese.
In quel momento, vennero raggiunti da Hanabi, Shino e Sakura.
-Che succede?- chiese subito la giovane Hyuuga, avvicinandosi alla sorella. Sembrava star bene, per fortuna. Ancora stentava a credere a ciò che le aveva visto fare. Sei davvero cambiata in questo mese, oneechan...
Shino rimase a distanza di qualche passo, limitandosi ad osservare.
Sakura, invece, scostò Naruto ed Hanabi per controllare le condizioni della kunoichi.
-Cos’ha Hinata, Sakura-chan?-
-Cos’è successo prima che arrivassimo noi tre?- l’allieva di Tsunade rispose al biondo con un’altra domanda.
-Niente... Sasuke se n’è andato, e lei sembrava confusa, poi ha detto il mio nome ed è svenuta,- spiegò concisamente Naruto. Non riusciva a capire.
Allora... sembra che ciò che mi ha riferito Tsunade-sama sia vero... Sasuke non scherzava, quella sera.
La ragazza dai capelli rosa sospirò. –Ascoltatemi, tutti... c’è una cosa che devo dirvi. Un mese fa, Sasuke è venuto a Konoha- nonostante tutte le occhiate stupite che le furono rivolte a questo punto, proseguì, -e alla fine, subito prima di andarsene... ha accennato ad una perdita di memoria da parte di Hinata. Tsunade-sama mi ha detto che non era certa della verità di quest’affermazione, e di non divulgare la notizia, però... se è così, forse Hinata, vedendo Naruto, ha recuperato una parte della sua memoria ed è crollata... se fosse così, avrebbe contribuito molto anche lo sforzo fisico che ha appena affrontato- spiegò, tutto d’un fiato. Quella, ovviamente, era solo una sua teoria, però le sembrava abbastanza plausibile.
-Hinata... ha perso la memoria?!- esclamò Naruto, incredulo, dando voce al pensiero di tutti.
-Perché io e mio padre non siamo stati avvertiti?- sibilò Hanabi. Era inammissibili che, per quanto incerta fosse la fonte, lei e Hiashi non fossero stati messi a conoscenza di una simile possibilità... a meno che... le venne un sospetto. Prima ancora che Sakura aprisse bocca per risponderle, continuò: -Mio padre... sapeva?- chiese, con gli occhi bassi, piena di rabbia. Non le serviva neanche vedere la kunoichi rosa annuire a conferma della sua ipotesi, ormai ne era certa. Aveva avuto l’impressione che le stesse nascondendo qualcosa, in quel mese, ma non avrebbe mai immaginato che fosse qualcosa di così importante. Perché non me l’hai detto, padre...
-Tu lo sapevi, Sakura... e non ci hai detto niente!- sbottò alla fine Kiba.
-Se non lo ha fatto è perché non poteva disobbedire agli ordini dell’Hokage. Calmati, Kiba. E anche tu, Naruto- intervenne Shino, apparentemente calmo nonostante ciò che aveva appena appreso.
-Sakura-chan... come avete potuto, tu e Tsunade-baa...-
-Naruto, mi dispiace, ma era necessario, non eravamo neanche sicuri che fosse vero... e non lo siamo neanche ora, Hinata può essere svenuta per altri motivi- disse Sakura, cercando di riacquistare sicurezza.
Lo sapeva, che dicendoglielo avrebbero reagito in quel modo. Ma non poteva farci nulla.
~
-La hai allenata per un mese,- iniziò con tono divertito, -ed ora la lasci andare così? Sul serio, Sasuke? Lasci che torni a Konoha come se niente fosse?-
-Taci, Suigetsu. Ciò che faccio non ti riguarda, e non vedo perché dovrei tenerla ancora con me- replicò Sasuke, irritato sia dal contenuto della frase dello spadaccino sia dal tono che aveva usato.
-Certo che mi riguarda, non sei tu che sei andato in giro per un mese a cercare più informazioni possibili sull’organizzazione che la cercava,- continuò l’Hozuki, poi indicò Juugo: -con lui, per di più! Hai idea di cosa significhi passare un mese con lui come unica compagnia? Senza offesa, Juugo-.
Juugo continuò a camminare senza reagire in alcun modo. Temeva però che Sasuke finisse per arrabbiarsi sul serio, se Suigetsu continuava così.
-Te l’ho già detto, Suigetsu: taci-
L’Hozuki, dopo questo secondo richiamo, sbuffò sonoramente.
-D’accordo, allora la lasci andare; ma dimmi una cosa, che farai ora? Tornerai ad isolarti?- chiese, con un tono stranamente serio.
-Che te ne importa, Suigetsu?- chiese seccato lui. Ma perché non si limitava a lasciarlo in pace? Ciò che faceva era affar suo, e di nessun altro.
-Apri gli occhi, Sasuke! Perché pensi che io, Karin e Juugo siamo sempre stati disposti ad aiutarti, in tutti questi anni? Nonostante lei abbia capito che tu non la ami né l’amerai mai, e Juugo ormai riesca a controllare i suoi istinti omicidi quasi perfettamente? Siamo preoccupati per te- sbottò il mezzo pesce, stufo. Ironico che un possessore dello sharingan fosse così cieco, per ciò che riguardava i sentimenti di chi gli stava intorno. La verità era che, anche se non gli era mai piaciuto ammetterlo, anche lui aveva finito per affezionarsi a Sasuke, con tutto quel che avevano passato insieme come Team Taka. E gli era dispiaciuto vederlo isolarsi dopo la guerra, perché più che vivere gli sembrava che ormai l’Uchiha si limitasse a sopravvivere passivamente.
-Non ne avete ragione- disse Sasuke, ostentando sicurezza. Perché doveva farsi fare la predica da uno come Suigetsu?! Quella situazione non aveva alcun senso.
-Sì invece. Dalla fine della guerra ti sei limitato a sopravvivere, tirando avanti senza nessuno scopo. In questo periodo passato con Hinata, però, mi era sembrato di vederti tornare a vivere davvero. Hai intenzione di precipitare nuovamente nell’apatia, ora che se n’è andata?- Non era da lui essere così serio, ma ce n’era davvero bisogno, in quel momento. Quasi non riusciva a credere di essere riuscito a iniziare il discorso. Meglio approfittarne, chissà che non riuscisse a far mettere la testa a posto a Sasuke, finalmente.
L’Uchiha non rispose, e velocizzò il passo, superandoli. Juugo sospirò.
Ciò che lo aveva più infastidito del discorso di Suigetsu, era il sapere, dentro di sé, che l’Hozuki aveva perfettamente ragione.
~
Shino, Ino, Choji, Ten Ten, Rock Lee, Sai, Kiba e Naruto erano ammassati fuori da una stanza d’ospedale, con Sakura che faticava a tenerli fuori. Dentro, con Hinata ancora priva di sensi, c’era solo Tsunade.
Dove sono? È... comodo... pensò la corvina, svegliandosi, prima di aprire gli occhi. Non appena li schiuse, un raggio di sole la accecò.
Tsunade, notandolo, si affrettò a tirare le tende.
-Come ti senti, Hinata?-
Sbatté le palpebre un paio di volte, cercando di inquadrare la donna che le aveva rivolto la parola, chiamandola per nome. Aveva qualcosa di familiare, ma non riusciva a ricordarsene.
-Io... bene, ma... come ci sono finita qui?- chiese, mentre i ricordi degli ultimi secondi in cui era stata cosciente le si affollavano nella testa. Sasuke se n’era andato, lei era rimasta con un familiare ragazzo dai capelli castani e con...
-Naruto-kun...- mormorò, ricordandosene. Vedendolo, quel nome, con tanto di suffisso, le era affiorato alla mente, portando con sé alcuni ricordi.
Mentre era priva di sensi, questi frammenti del suo passato le si erano presentati sottoforma di sogni, anche se non se n’era ricordata subito, appena sveglia. Ora però aveva fatto mente locale, e iniziava a ricordarsene qualcosa. Quell’affollarsi di immagini e sensazioni ormai passate la confuse molto.
L’Hokage la stava fissando preoccupata. –Così ti ricordi di Naruto... sai chi sono io, Hinata?- le chiese.
-Mi dispiace, lei mi è familiare ma... non la ricordo- disse un po’ imbarazzata, ma senza balbettare nemmeno una volta, come forse la vecchia Hinata avrebbe fatto.
-Capisco, non ti preoccupare. Naruto è qui fuori- disse allora la donna, con un tono tranquillo che usava quando voleva tranquillizzare il paziente.
Naruto-kun... è qui fuori?! elaborò Hinata, arrossendo. Si sentiva un po’ sciocca nell’emozionarsi così al solo pensiero del ragazzo, ma non poteva farne a meno. Aveva desiderato parlargli così tante volte, mentre non ricordava nulla. –Io... potrei parlarci?- chiese alla donna di cui non ricordava né il nome né il ruolo. Supponeva che fosse una dottoressa, o qualcosa del genere.
-D’accordo, lo faccio entrare- concesse Tsunade, sperando che il biondo aiutasse Hinata a ricordare. Sembrava aver avuto già un qualche effetto, anche se la kunoichi le era sembrata molto confusa e spaesata.
Spalancò la porta. Sakura si affrettò a spostarsi, per farla passare.
-Tsunade-sama, come sta Hinata?-
-Si è svegliata. Vuole parlare con te, Naruto- disse Tsunade, facendo segno a Naruto di entrare. Dopo che il biondo fu entrato, richiuse la porta e disse a Sakura che Hinata aveva bisogno di riposare e quindi, dopo che Naruto fosse uscito, di non far entrare nessun altro. La kunoichi dai capelli rosa annuì. Kiba fissava la porta con astio. Perché Hinata aveva voluto parlare con Naruto... e non con lui?!
-Ciao, Hinata- la salutò, sedendosi su una sedia posta vicino al letto.

*Angolino Lita*

Ciao! Buon ultimo dell'anno :) Vi regalo questo capitolo, anche se non mi convince troppo >-< Intanto, Suigetsu temo sia OOC. Che dite, lo è tanto? Nello scontro con Killer Bee si sacrifica per Sasuke, Juugo e Karin, quindi ho voluto credere che anche lui possa essere serio, se vuole. Non vuole mai, ma questi sono dettagli XD E ho scelto lui per far fare i conti con sè stesso a Sasuke. Riuscirà l'Uchiha a trovare uno scopo nella vita, anche senza Hinata? O sprofonderà nell'apatia? (Ve lo dico, aprirà un centro allenamento ninja alle prime armi X'D). 
Va bene, lasciamo perdere. Tanto non sono quasi mai convinta di ciò che scrivo. Questo capitolo è più lungo degli altri, ma ho voluto mettere il risveglio di Hinata a Konoha. Cosa succederà ora tra lei e Naruto? La sua memoria comincia, finalmente, a tornare! Fatemi sapere le vostre ipotesi, sono curiosa ** E non ho uno schema troppo preciso neanch'io, quindi magari trovo spunto dalle vostre idee XD. 
Infine... il prossimo capitolo (credo, non l'ho ancora scritto XP) sarà dedicato ai fan del NaruHina ;)
Grazie a tutti voi che seguite, che avete letto fino a qui, e grazie di cuore a _Emy_, che ha recensito gli scorsi capitoli :) 
A presto (spero),

Lita C:

 
  
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