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Autore: nirice23    31/12/2013    0 recensioni
Alessandra ha una vita ordinaria ma presto incrocerà i vari problemi che sorgono durante il periodo dell'adolescenza.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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È un ragazzo: potrà avere si e no sedici-diciasette anni. È alto e le sue spalle larghe indicano che pratica nuoto, i suo capelli sono neri e leggermente mossi mentre i suoi occhi sono color nocciola. Tutto di lui, dal suo atteggiamento alle sue imprecazioni, fanno capire che è abbastanza furioso. Mi rendo conto di fissarlo non appena i nostri sguardi si incrociano e il suo cambia espressione: sta cercando di calmarsi. Scosto lo sguardo alle porte del treno che si stanno aprendo di fronte a me. Entro nel treno e alla prima cabina vuota che incontro deciso di sedermi. Fra il posto esterno e quello interno preferisco il primo: mi piace osservare il paesaggio ascoltando musica, mi rilassa. Non faccio in tempo a riattivare la riproduzione musicale che il ragazzo di prima si siede di fronte a me: si è calmato e sempre abbastanza felice. Ora che lo guardo meglio mi rendo conto che è proprio un bel giovanotto dai tratti nordici. Con un sorriso per niente forzato mi dice- -Buongiorno miss!-. Mi sento un po’ divertita da questo suo cambio radicale di atteggiamento e incuriosita dal soggetto gli rispondo con una leggera smorfia. Lo sento ridere. Che bella risata,penso, non come la mia che viene quasi sempre nascosta da una mano! Lo vedo avvicinarsi, come per scrutarmi meglio e dopo qualche esame visivo lo sento dire:-Scusami per prima ma ho litigato con mio padre e così da oggi in poi dovrò prendere il treno piuttosto che essere accompagnato da lui. Una gran scocciatura! Ma credo che trascorrere questa mezz’oretta in treno con te non sarà poi tanto male-. Soffoco una risatina e gli rispondo:-Sei audace,eh. Neanche mi conosci: potrei anche essere una gran rompipalle o una a cui non piace dialogare con gli altri-. -Possibile ma il fatto stesso che tu mi abbia risposto mi fa capire che ho ragione-dice. La nostra conversazione continua: scopro che frequenta un liceo classico che si trova ad un centinaio di metri dal mio liceo, che adora notare e che il suo colore preferito è il blu. Scopro anche che abbiamo una cosa in comune ovvero che ad entrambi piace leggere in modo particolare i manga. Passiamo il resto del viaggio a chiacchierare e a scoprire piccole caratteristiche l’uno dell’altra. Mi rendo conto verso gli ultimi minuti, prima che scendiamo dal treno, di non sapere il suo nome e sul punto di chiederglielo vengo interrotta da lui che sorprendentemente mi pone la stessa domanda a cui stavo pensando:-Ma, io non conosco il tuo nome. Allora, tell me its-. Rispondo con voce squillante ed orgogliosa:-Alessandra -. E stringendomi la mano risponde:-Piacere Ale, io sono Emanuele-. Molla la presa e inizia a rovistare nella sua borsa a tracolla. Dopo pochi secondi estrae una penna nera e scrive sul mio braccio destro il suo numero di telefono. -Aspetterò un tuo messaggio! Non mi deludere donzelletta-. Sento che sto arrossendo perché ho le guance che vanno a fuoco e il cuore sembra che sia impazzito. Devo avere un’ espressione comica in viso perché lui sta ridacchiando. Appoggia le sue mani sulle mie guancie e per qualche secondo rimaniamo a fissarci negli occhi, dopodiché ci congediamo con un semplice ciao,a domani!
  
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