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Autore: ElisaBooBear    31/12/2013    1 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era Natale, sentivo il profumo dell’arrosto in forno, dell’albero di Natale e dei tanti dolci preparati dai ragazzi.
Mi sembrava di ritornare indietro nel tempo, quando festeggiavo il Natale con i miei genitori. Era tutto perfetto, c’era l’albero fatto da me e la mamma, il presepe fatto da mio papà e infine una tavola accogliente, che profumava di ogni pietanza ci fosse sopra. Era la mia festa preferita, molto probabilmente lo è ancora, ma senza i miei genitori la storia è diversa. Mi ricordo ancora quando mio padre prendeva la chitarra e improvvisava qualche canzoncina sciocca e tutti cantavamo allegramente, immaginavo che chi fosse fuori a guardare la scena, si sarebbe scaldato nonostante la temperatura gelida di fine dicembre.
Ritornai al presente, la casa di Louis non la ricordavo molto, forse perché ci ero stata poche volte, ma l’aspetto era cosi caloroso e accogliente che non feci a meno di buttarmi sul divano e guardare il fuoco ardere nel camino.
Sentii le dita gelide toccarmi il collo e massaggiarlo lentamente, era Louis.
Louis: Ehi? Qualcosa non va?
Io: Em…no, cioè tutto questo mi ricorda tutti i Natali passati con la mia famiglia e adesso, questo è il primo natale che passo da sola. Senza loro.
Louis si sedette accanto a me e mi abbracciò forte. Mi sussurrò qualcosa all’orecchio.
Louis: Vedrai piccola che tutto passerà un giorno.
Niall: Ehii ragazzi non apriamo i regali? Avanti sono curioso!
Liam: Certo che tu la pazienza proprio non cè l’hai, magari chissà la troverai sotto l’albero tra uno di questi pacchi.
Niall lo fulminò con lo sguardo per alcuni secondi e poi si mise a ridere. Scoppiammo tutti a ridere.
Louis: Lo sai che sei bellissima quando ridi?
Arrossii involontariamente, tutti ci stavano guardando, si lo ammetto eravamo troppo teneri!
Io: Ok, allora mi scuso infinitamente con tutti per non aver avuto il tempo di prendere i regali…
Harry: Kath…  sappiamo quello che hai passato, non ci saremo mai permessi di arrabbiarci con te. Sei tu i nostro regalo no?
A quelle parole capii veramente quanto bene mi voleva Harry, perciò pensai che forse il suo innamoramento verso di me era una cosa passata ormai, anche perché adesso sii vedeva con Sarah.
Sarah: Be ragazzi io andrei  a letto se non vi dispiace, sono molto stanca.
Io: Ciao cucciola, ci vediamo domani
Sarah: è già domani sciocchina.
La vidi salir le scale e poi sparire.
 
Louis: Be io ho un regalo per te.
Si avvicinò con una busta rossa, piatta, sembrava contenere un biglietto o cosa del genere. Lo aprii lentamente per evitare di spaventarmi nel caso fosse uno di quei biglietti che se li apri ti salta addosso un clown ad esempio. Ma non fu così, c’era una foto di un cavallo nero come la pece, aveva una striscia bianca sulla fronte e i suoi occhi erano scuri, come il buio. Era magnifico.
Io adoravo i cavalli, avevo fatto equitazione per un po’ di tempo, ma poi per desiderio di mia madre iniziai la danza, a me non piaceva ma pure di compiacerla avrei fatto qualsiasi cosa.
Io: Una foto di un cavallo? Non capisco.
Louis: Capirai, non preoccuparti.
Misi la busta sopra il tavolo e sentii il cellulare squillare. Guardai il numero, era Diego. Non lo sentivo da un infinità, chissà cosa voleva.
Io: Pronto?
Feci finta di non riconoscere il numero, tanto per non dargli la soddisfazione di avere ancora il suo numero salvato.
Diego: Ciao Katherine! Sono Diego, come va?
Io: Oh, Diego ciao, tutto bene grazie e te?
Guardai Louis, la sua faccia si trasformò da sorpresa a cupa.
Diego: Insomma, ho sentito quello che ti è successo… mi dispiace molto ora stai bene spero?
Io: Come hai fatto…be si sto bene, sono uscita oggi.
Come faceva a saperlo? Chi glielo aveva detto?
Diego: Be sei la fidanzata di Louis Tomlinson, basta scriverlo su google, o semplicemente guardare i telegiornali per saperlo, sei famosa adesso.
Capii da quelle parole che ora per loro non ero più Katherine, ma la fidanzata di Louis Tomlinson, come se lui fosse un premio da esibire. La cosa non mi andava molto, perché io volevo restarmene stessa, volevo che mi conoscessero col mio nome.
Avrei certamente fatto qualcosa per cambiare la faccenda, avrei iniziato a rendermi più famosa così tutti mi avrebbero conosciuta, ma a pensarci bene non era una buona idea, la fama non mi era mai piaciuta.
Diego: Sei ancora in linea?
Io: Si scusa…stavo… stavo salendo in camera. Be auguri di buon natale e ci sentiamo.
Diego: Grazie anche a te, ciao.
E fu li che decisi di aprire facebook per la prima volta dopo tanto, migliaia di notifiche di richieste di amicizia da persone che non conoscevo nemmeno, messaggi di perfette sconosciute con accuse, insulti, ringraziamenti per non so cosa, solo uno mi era familiare quello di Regina.
“Complimenti, sei riuscita a superarmi, ma un giorno giuro che ti strapperò la corona da quella tua testolina mora”
Mi buttai sul divano a peso morto, Louis che era rimasto nel salotto, mentre tutti gli altri erano andati a dormire nelle stanze degli ospiti, si avvicinò a me.
Louis: Che succede?
Io: Questo succede! Guarda.
Scrutò il mio telefono, non sembrava per niente sorpreso.
Louis: Amore, era questo che volevo evitare, ma io ti amo e tu ami me, noi siamo forti non ci lasceremo abbattere da tutto ciò. Loro vogliono che ci separiamo e non gliela daremo vinta. Le fans a volte possono sembrare molto invadenti, ma non tutte sono così. Sono speciali per noi, ai nostri concerti cantano, piangono e urlano insieme a noi. Io non posso permettere che tu ci stia male, ma non posso nemmeno andare lì e dire “ehi stronze smettetela di rompere le palle alla mia ragazza o vi ammazzo”.
Io: In poche parole stai dicendo  che ti dispiace, ma non puoi farci nulla…
Louis: No, ehi ascoltami… guardami, io ti difenderò sempre perché ti amo. Ti do un consiglio, togliti da facebook oppure blocca i messaggi da contatti che non conosci, così vedrai che non accadrà nulla.
Lo abbracciai forte, il nostro amore che ci univa non sarebbe stato spezzato da nulla, neanche dall’ira di quattro fans incazzate perché il loro idolo era stato portato via da loro.
Ma dovevano capire che non possono rovinare la vita a due persone solo perché vorrebbero essere loro al posto mio. Speravo che alcune lo capissero almeno.
Decisi di andare a letto, ma non avevo il pigiama con me, ovvero avevo quello dell’ospedale ma non volevo metterlo mi ricordava brutte cose.
Louis mi prese in braccio, salimmo le scale, due rampe per la precisione fino ad arrivare al secondo piano, sentivi Niall parlare al telefono come Zayn, Harry che ronfava e infine Liam che non faceva il minimo rumore come Sarah, le uniche due persone normali in quella cosa.
E poi c’eravamo io e Louis, che ci stavamo dirigendo verso la camera da letto, quando aprì la porta ricordai di colpa la stanza. La più bella. Forse perché era proprio la sua che mi piaceva.
Mi appoggiò piano sul letto, stava per andare in bagno quando lo fermai con la mano, all’iniziò sembrò non capire le mie intenzioni
Io: Senti Louis… io em…
Louis: Che ce?
Io: Avresti un pigiama per me? Vedi non me la sento di mettere quello dell’ospedale, porta brutti ricordi.
Louis: Mmm… ma guarda che puoi benissimo dormire anche senza eh.
Un lampo di lussuria si intravide tra i suoi occhi, ma io non me la sentivo di “giocare” con lui in quel momento, ero stanca.
Lo guardai come per fargli capire che non era il momento  lui senza insistere si avvicinò alla cabina armadio, la aprì e ci entrò.
Dopo qualche minuti ne uscì con una maglia extra large a maniche corte, color grigio, non aveva nulla di speciale, ma a me andava bene lo stesso.
Io: Dovrei cambiarmi…
Louis: E che problema ce? Io non mi faccio problemi sai…
Io: Sono senza reggiseno, e  si insomma…non me la sento ok?
Louis: Okok, scusami, hai ragione non è il caso, sei appena stata male.
Io: Grazie che mi capisci. Vado in bagno.
 
LOUIS
La vidi alzarsi e  pochi secondi dopo entrò in bagno, i suoi capelli frusciavano come seta. Quanto, adoravo metterci le mani in mezzo e accarezzarli. Erano morbidi e lisci. Erano sexy.
Presi il mio pigiama e lo indossai. Notai che era rimasta la maglietta del pigiama sopra il mio letto, così decisi di portargliela.
Appena mi avvicinai alla porta sentii il rumore dell’acqua scendere, probabilmente si stava facendo la doccia. Quanto avrei voluto essere li con lei, per ammirala in tutta la sua bellezza, accarezzarlo, abbracciarla e stare  lì per un eternità. Ma cacciai via dalla mia testa le immagini che erano comparse di me e lei. Avremo aspettato il momento giusto, era importante per me e volevo che fosse una cosa unica la sua prima volta.
Bussai la porta, ma nessuno rispose. Aspettai qualche secondo, ma nulla. Così decisi di entrare, in quel momento chiuse il rubinetto e prese l’asciugamano. Non feci a meno di guardarla, le sue gambe perfette, le sue braccia, era semplicemente una dea. Fortuna che aveva già messo l’asciugamano quando la guardai, sennò addio sonno, l’avrei pensata per tutta la notte e il desiderio di averla sarebbe stato implacabile.
Io: Scusa piccola hai dimenticato questa…
Katherine: Oh…grazie.
Stranamente non si arrabbiò con me, di solito se tentavo di entrare mentre lei si faceva la doccia si incazzava. Forse era talmente stanca che neanche badava a me.
 
Si erano fatte le due quasi, quando la vidi uscire dal bagno con i capelli leggermente umidicci, la maglietta le stava alla perfezione. Ero così sensuale… no okkei dovevo togliermelo dalla testa di fare porcherie con le quella notte. Era fuori discussione.
Rimasi troppo a fissarla con la faccia da ebete che vede una ragazza senza pantaloni, lei si insospettì.
Katherine: Ehii non ci pensare nemmeno.
Io: Sei troppo provocante così, come faccio a resistere.
Katherine fece un sorisetto che io conoscevo anche troppo bene, si avvicinò a me lentamente, si sedette sul letto, spense la luce e iniziò ad accarezzarmi i capelli in un modo che non aveva mai fatto.
La cosa mi fece impazzire ancora di più.
All’improvviso si infilò sotto le coperte, si voltò dall’altra parte.
Katherine: Buonanotte Lou.
Ma porca puttana, stavo iniziando a provarci gusto e lei se ne esce con questo “buonanotte”?
Be forse era meglio così.
Mi avvicinai a lei, i nostri copri erano a contatto, incrociai le mie gambe on le sue per scaldarla e la avvolsi con le mie braccia per proteggerla, da chiunque le volesse fare del male.
Era la prima volta che dormivamo assieme, ero felice, completo. Senza di lei ero metà cuore.

Spero vi piaccia :) è più corto rispetto agli altri mi pare, ma è anche l'ultimo dell'anno 2013. Eh si ragazze, Buon anno! Elisa <3

 
  
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