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Autore: My best day    31/12/2013    1 recensioni
Cosa hanno in comune un artista con la testa fra le nuvole, il secchione della scuola, il capitano della squadra di football e il comico della scuola? La passione per il canto e lui, Niall Horan, l'irlandese biondo con gli occhi azzurri che ha sconvolto le loro vite.
[Ziall e un pò di Larry]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV NIALL
Avevo scritto un messaggio a Zayn già tre giorni prima con scritto la mia via per farmi venire a prendere sabato ma lui non mi aveva ancora risposto: mi ero limitato  a un semplice ciao, come stai e questo è il mio indirizzo.
Ero sempre con la testa fra le nuvole ,aspettando solo sabato; avevo detto ai ragazzi che uscivo con un ragazzo ma senza svelarne l’identità e quindi immaginavano già il motivo per cui avevo sempre la testa fra le nuvole.
 
 
Venerdì e ancora niente, nessun messaggio di conferma ne nient’altro ma so che verrà, non vuole rischiare che tutta la scuola sappia di lui così decido di concentrarmi sui compiti, tiro fuori storia e incomincio a studiare.
Sento il cellulare vibrare e mi fiondo a vedere rischiando di farlo cadere dal letto e…. è Harry, sbuffo e lo ributto sul materasso senza nemmeno aprirlo, risponderò dopo. Dieci minuti e arriva un altro messaggio; Harry non si dà pace si vede, prendo il telefono e vedo un nome lampeggiare sul display Zayn, apro subito il messaggio con mani tremanti e leggo: non mi sono dimenticato del nostro appuntamento Niall ;) sarò sotto casa tua alle sette come promesso. Ciao biondo
“SIII” esclamo super contento; mi ha risposto! Inizio a saltare sul letto e a cantare come un deficiente, “Niall!!” sento urlare mia mamma, “scusa!” urlo di rimando  smettendo di saltare sul letto. Non posso essere più felice di così!
 
Finalmente è sabato, il giorno del appuntamento; oggi Louis non ha fatto altro che pungolarmi tutta la mattina e prendermi in giro ma io non l’ho ascoltato, ho la mente già sul mio appuntamento è tutto il pomeriggio sono in ansia non sapendo cosa mettermi. Mi sarò cambiato e ricambiato già 6 volte, ma non riesco a decidere cosa mettermi, la doccia l’ho già fatta e i capelli sono a posto; mancano solo i vestiti, particolare importante se non voglio andare al appuntamento in mutande quindi prendo una decisione. Mi metto una maglia a maniche corte sotto, sopra una giacca blu e i jeans scuri, bah non so però ormai è andata e va bene così; scelgo le stesse allstar bianche e sono pronto ma mi sto letteralmente cagando sotto e sono super agitato, guardo l’orologio e sono le 19.02.
Sento un clacson suonare e prima di uscire faccio un respiro profondo e cerco di controllare le mie gambe che sembrano cedere da un momento all’altro, esco ed eccolo li seduto in una macchina abbastanza scassata, nera, con in mano una cicca.
“Ehi!, monta!” dice prima di dare un ultimo tiro e di buttarla per terra, senza dire una parola ubbidisco e lui mi sorride divertito dal mio improvviso imbarazzo; scommetto che sappia quale effetto mi sta facendo.
“Ciao” saluto e faccio appena in tempo a chiudere la portiera che parte sgommando e mi ritrovo schiacciato contro il sedile “ehi! Non potresti andare un po’ piano?”, “no, siamo in ritardo” risponde semplicemente continuando a guidare alla stessa velocità poi mi squadra da capo a piedi: “stai bene vestito così” dice facendomi l’occhiolino e facendomi arrossire di botto, “anche tu…” rispondo notando per la prima volta il suo abbigliamento. Zayn  ha una camicia azzurra un po’ aperta con una maglia bianca sotto e i jeans neri, molto stretti: “non hai freddo così?”, mi fa segno di guardare dietro e vedo un cappotto nero appoggiato nel sedile posteriore.
Solamente quando arriviamo davanti al cinema mi rendo conto che non mi sono neanche preoccupato di sapere dove saremmo andati: “cosa guardiamo?” chiedo mentre lui esce dalla macchina e viene dalla mia parte, si avvicina al mio finestrino “vuoi rimanere li per sempre? esci forza” mi dice aprendomi la portiera e facendomi uscire per poi richiuderla alle mie spalle. “Perché non rispondi mai alle domande? Cosa guardiamo?”, “perché tu fai sempre domande? Hahah” mi risponde prendendomi per il braccio e portandomi davanti alla biglietteria: “ciao ragazzi, cosa andate a vedere?” ci chiede la signorina aldilà del vetro e Zayn si affretta a rispondere prima di me “2 per lo Hobbit”, mi guarda per avere conferma e io sorrido. Prendiamo i biglietti e poi io vado verso il bancone con i pop corn ordinandone subito uno grande e una coca; anche lui ordina una coca e poi paghiamo, “non li prendi i pop corn?”, “hai preso quelli grandi, perché dovrei prenderli pure io?”. Io guardo i miei pop corn desolato perché sono abituato a mangiarli da solo, lui sembra notarlo e mi guarda interrogativo, “ecco, io li avrei presi solo per me in teoria….” Lui scoppia a ridere e va verso la sala mostrando al tipo il biglietto, faccio pure io e lo seguo.
Quasi tutti sono già seduti al proprio posto; aveva ragione Zayn eravamo in ritardo e non per colpa mia ma siamo abbastanza in alto quindi non mi posso lamentare. Ci sediamo e alla mia destra c’è una coppietta che ci guarda scocciata, probabilmente non volevano nessuno vicino; mi tolgo la giacca e rimango in maniche corte: qua dentro non si respira, non ero mai stato in questo cinema da quando sono qua e probabilmente lo ha scelto proprio perché non c’è gente che potrebbe riconoscerlo.
Anche Zayn si sbottona la camicia e si mette comodo con i pop corn sulle gambe e io allungo una mano per prenderne uno ma lui lo allontana “ehi! Li ho comprati io i pop corn, dammeli!” lo sgrido allungandomi per cercare di prendere i pop corn ma lui non molla. “I pop corn si mangiano durante il film non prima Niall!” mi sgrida lui a sua volta mettendoli infine sotto la sua sedia, “ma io li mangio sempre prima perc…” non riesco a finire la frase perché mi ritrovo le sue labbra sulle mie, come l’altro sabato; rimango imbambolato con la bocca aperta “stai zitto che inizia il film” mi dice sorridendo. “E questo tu lo chiami bacio? Io ne volevo uno vero…”, “quello arriverà dopo Niall” mi risponde sorridendo mentre le luci si abbassano; mi siedo composto e aspetto l’inizio, vorrei saltare da tutte le parti ma non posso così me ne sto seduto con le mani che tremano. Sento un braccio intorno alle spalle e mi volto verso di lui che se ne sta comodamente seduto con il suo braccio sulle mie spalle, sorrido e mi accoccolo ancora di più vicino a lui: questo appuntamento sta andando proprio come volevo.
A tutti e due è piaciuto tantissimo il film  e infatti una volta usciti non smettiamo di parlarne e Zayn sembra un altro: è gentile, dolce e simpatico e non è per niente stronzo come dimostra di esserlo, anzi devo dire che mi trovo davvero bene insieme a lui e scopro che abbiamo molte cose in comune come la passione per la musica e per gli animali. Zayn è sorpreso quando gli dico che so suonare la chitarra: “Ti invidio, anche io vorrei imparare” mi dice pensieroso guardando il cielo stellato, “se vuoi ti insegno un giorno” lui mi guarda e sorride e penso proprio sia un si mentre mi ritrovo a guardare il cielo pure io.
“Allora adesso che si fa?” chiedo dopo un paio di minuti che stiamo camminando a vuoto ma non ricevo risposta così decido di seguirlo visto che sa le strade meglio di me  e ci ritroviamo in un parco giochi per bambini con le altalene e tutto il resto.
Lui si siede su un altalena e accende una sigaretta per poi offrirmela ma io non la prendo e faccio segno di no con la testa; lui alza le spalle e continua da solo. Rimaniamo in silenzio per un bel pò stando entrambi seduti sul altalena, “perché con me sei così gentile e con gli altri fai lo stronzo?” chiedo interrompendo il silenzio che si era creato, mi guarda ma continua a rimanere in silenzio.
“Non lo so, forse perché mi ispiri tenerezza” mi risponde infine dando un altro tiro alla sigaretta prima di buttarla a terra; si alza e viene verso di me, mi si mette dietro e poggia una mano sulla mia  schiena, spingendomi in avanti. La mia altalena inizia a dondolare mentre Zayn aumenta il ritmo e io chiudo gli occhi sentendo sulla mia pelle la brezza serale di quella notte senza nuvole: lo sento canticchiare e mi rilasso ancora di più, sto davvero bene insieme a lui, sono sereno.
Dopo un po’ smette di spingermi, si siede sulla sua e dondoliamo entrambi; lo guardo e vedo che ha avuto la mia stessa idea, occhi chiusi e testa rivolta verso il cielo. Io mi lascio andare e non dondolo più mentre lui continua ad andare su e giù, su e giù, come un bambino. Anche lui si ferma e mi dice di andargli vicino con un gesto della mano; è seduto con le gambe aperte e io mi ritrovo in mezzo.
Prende la mia testa fra le mani e la porta vicino alla sua: chiudo gli occhi felice come non mai mentre i nostri nasi e le nostre fronti si toccano, ad un certo punto scoppia a ridere “oh Niall, Niall, chi sei tu e cosa ne hai fatto di me?” mi dice ancora ridendo e avvicinando le sue labbra alle mie, ma questa volta sono io che vado verso di lui e lo bacio.
Finalmente quello che ricevo è un bacio vero: prima dolce e leggero poi, più violento e passionale, le sue mani sono fra i miei capelli e le mie sui suoi fianchi, costringendolo ad alzarsi e avvicinando il suo corpo al mio. Lo sento finalmente e posso toccarlo come si deve, abbracciarlo mentre lui abbandona le sue braccia sul mio collo e io lo tiro sempre più vicino di me: le nostre lingue si incontrano e non riesco più a fare a meno di lui, mi sento vivo.
Vorrei che questo bacio non finisca mai ma mi devo staccare per riprendere fiato e per guardare la sua reazione: prima mi guarda e poi mi abbraccia; le sue mani mi cingono i fianchi e mette la sua testa nell’incavo del mio collo. È un abbraccio di quelli che si chiedono perché si vuole essere confortati e amati e in questo momento Zayn mi sembra il ragazzo più fragile di questo pianeta mentre si lascia andare fra le mie braccia e diventa sempre più debole; lo stringo più forte che posso e gli sussurro che va tutto bene.
In quel momento lo sento singhiozzare e capisco che lui sta….PIANGENDO! Zayn Malik sta piangendo  e io non so cosa fare se non continuare a consolarlo e a promettergli che andrà tutto bene; è stata questa la notte nella quale Zayn mi ha aperto il suo cuore.
 
 
 
 
POV ZAYN
 
Non mi ero mai mostrato così debole con nessuno ma con Niall non c’è bisogno di vergognarsene, so che lui non mi giudicherà così decido di aprirgli il mio cuore e di fargli conoscere me stesso come ero e come sono diventato adesso.
Niall mi guarda con un espressione da cucciolo smarrito e io sorrido perché è impossibile non sorridere a Niall; lui mi accompagna a sedermi sulla panchina e si siede di fianco a me tenendomi una mano sulla spalla per confortarmi, “ho fatto qualcosa di sbagliato?” mi chiede all’improvviso, “cosa? Ma sei matto! no….tu sei perfetto sono io che sono sbagliato Niall, non faccio altro che fare del male alle persone ma non posso evitarlo sono diventato un mostro ed è tutta colpa di mio padre!” gli rispondo sorpreso che pensi che sia colpa sua e poggiando la mia mano sulla sua; lui non la sposta ma continua a guardarmi per sentire il resto della storia.
“Io non ero così in passato, puoi chiederlo anche a Louis: siamo stati migliori amici per anni, eravamo inseparabili ma a mio padre non era mai andata a genio la nostra amicizia. Così una volta diventati più grandi mi convinse che essere suo amico non era una buona idea, che lui non andava bene per me e che mi meritavo di meglio ma io non lo ascoltavo, non volevo perdere la sua amicizia. Mio padre pensa di essere superiore a tutti solo perché ha soldi e una bella casa ed è quello che ha sempre cercato di farmi credere, cioè che i soldi fanno la felicità; perciò lui ha cominciato a proibirmi di uscire con Louis , ma io lo facevo lo stesso e anzi la nostra amicizia diventò più forte ma poi decisi di dire a mio padre di essere gay.
La prese malissimo, sfogandosi dapprima su di me e poi su mia madre che incominciò a dargli ragione. Pensavano che io fossi uno scherzo della natura e che dovessi essere curato e così cominciarono a mandarmi dallo psicologo: andando avanti avevo cominciato pure io a pensare di  non essere normale e ad avere pensieri assurdi come togliermi la vita, ma non lo feci. Incominciai a non provare più sentimenti e  a togliere tutte le persone dalla mia vita e incominciai da Louis: gli dissi che non volevo più essere suo amico, per fare contento mio padre e diventai come lui; me ne fregavo di tutto e di tutti cercando di apparire un duro, mentre dentro soffrivo. Ho incominciato a farmi una mia vita nei locali e essendo pronto ad andarci con chiunque ci fosse per sfogarmi e per non pensare. Avevo paura di farmi nuovi amici, di affezionarmi perché non sapevo se andavano bene a mio padre, avevo e ho ancora paura di lui; comportandomi in questo modo i miei genitori credettero pure che io fossi “guarito” mentre io uscivo di nascosto la notte nei locali e mi ubriacavo. Quindi ho incominciato a comportarmi in questo modo per colpa di mio padre e per non soffrire più come avevo fatto prima; è stata durissima per me Niall, per i primi tre mesi non uscivo di casa ed ero entrato in una profonda depressione. Per me infatti è diventato troppo difficile aprirmi con le persone e mostrare il vero me, ma con te posso essere me stesso finalmente, certo un po’ stronzo lo sono di mio, ma non sono come appaio o come posso sembrare….” Dico tutto questo in un fiato e mi abbandono allo schienale della panchina, esausto, svuotato ma finalmente libero, rilassato.
 
“Che stronzo!” sono le uniche parole che escono dalla bocca di Niall, probabilmente riferite più a mio padre che a me. “E già mio padre è fatto così…” rispondo pensieroso, “ ma scusa! Io credo che  a Louis potresti dirgli queste cose; lo hai detto tu stesso che è stato il tuo migliore amico per anni!”, “Niall, lui  mi odia per quello che gli ho fatto, per come l’ho abbandonato e io sono troppo orgoglioso per chiedere scusa….”. “Senti…Louis ha pure chiesto scusa a Liam e ad Harry e loro lo hanno perdonato; ha messo via il suo orgoglio e ha chiesto scusa!”, “si, ma Louis non ha fato a loro quello che ho fatto io, lui li difendeva a volte e poi è troppo tardi, ormai mi odiano tutti”.
“Ma non tutti conoscono l’intera storia e sono certo che se glielo diresti come lo hai detto a me ti capirebbero e ti perdonerebbero…”, “non so Niall, io non sono coraggioso, sono vigliacco come non pochi, non….”. “Mi prometti che ci penserai almeno?” chiede infine con uno sguardo supplichevole e io posso solo annuire e sorridere, ormai privo di forze.
“Bene è ora di tornare a casa signorino!” dico alzandomi di malavoglia dalla panchina e allungando una mano a Niall, il quale la afferra dapprima per alzarsi e che poi non molla per tutto il tragitto: le nostre mani sono intrecciate l’una con l’altra, sono bellissime insieme e io mi sento felice e protetto, così appoggio pure la mia testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi; in questo momento non penso a nulla, solo alle nostre mani intrecciate e al nostro bacio di poco prima. Mi sento leggero e con una strana sensazione alla bocca dello stomaco; mi sento quasi come quando stavo con Jack, il mio primo ragazzo, ma con lui è diverso: forse per la prima volta nella sua  vita Zayn Malik si è innamorato di qualcuno.
Arrivato davanti casa di Niall spengo il motore e ci guardiamo un ultima volta: “Beh, buonanotte e grazie per la serata” mi dice togliendosi la cintura e mettendosi il cellulare in tasca. “Grazie  a te, buonanotte” rispondo in un modo molto dolce, forse un po’ troppo; ma ne vale la pena perché sfodera uno dei suoi stupendi sorrisi e il mio cuore salta un battito, sei proprio cotto eh?! Mi bacia dolcemente sulle labbra, esce dalla macchina e io lo vedo camminare nel vialetto verso casa; si gira un ultima volta verso la macchina “ti scrivo per le lezioni di chitarra!” dice salutandomi poi con la mano, ricambio, metto in moto la macchina e parto.
 
 
Da il giorno dopo l’appuntamento a scuola è tutto rimasto come al solito, ci scambiamo qualche sguardo passando per i corridoi ma per il resto rimane tutto come sempre; ma quando mi trovo a mensa sento il cellulare vibrare ed è Niall.
Che ne dici domani a casa mia per le lezioni di chitarra che ti avevo promesso? : )
Mi ritrovo a sorridere come un ebete al messaggio e rispondo subito: va bene vengo per le quattro ciao biondo : ) così adesso mi ritrovo davanti a casa sua dopo aver suonato alla porta mentre una signora bionda e sulla trentina viene ad aprirmi.
“Tu devi essere l’amico di Niall” mi dice cordialmente, invitandomi a entrare in casa; sento Niall correre giù per le scale e quando mi vede sorride, mi prede per il braccio e mi trascina in una stanza che presumo sia camera sua: hai i muri azzurri con molti poster alle pareti, due chitarre appese, una acustica e una elettrica e ha un letto enorme per una sola persona con le lenzuola anch’esse azzurre e bianche. Niall ha una maglia a maniche corte bianca scolorita con una scritta nera , pantaloni della tuta grigie e i calzini in bella mostra bianchi.
“Be! Questa è camera mia benvenuto e questa è la mia piccola” dice prendendo la chitarra acustica appesa e indicandomene una a lato del letto, “quella è per te” dice per poi accordare la sua chitarra, sedendosi sul letto. “Ciao Niall, si sto bene e tu? Si dai a scuola tutto bene….” Gli rispondo, visto che da quando sono entrato non mi ha neppure salutato, mentre mi siedo sul letto e prendo la chitarra;  lui scoppia a ridere per poi rispondermi con un ciao dolcissimo che mi fa venire una voglia tremenda di baciarlo.
“Vuoi imparare o no?” mi chiede infine, alzando un sopracciglio, “si certo” rispondo raggiante per poi passare due ore a capire dove mettere le mani e come riuscire a fare una nota in modo decente e devo dire che Niall è molto paziente e mi mostra più volte come riuscirci; è più difficile di quanto pensassi. Alle sei sono distrutto e mi butto sul letto “basta, sono a pezzi”, Niall ride e continua a strimpellare la sua chitarra mentre io lo osservo accarezzare le corde come un professionista e mi viene un improvvisa voglia di cantare:
I'm yours
Well open up your mind and see like me
Open up your plans and damn you're free
Look into your heart and you will find love love love love
 
Guardo Niall sorridente ma lui è rimasto imbambolato con la bocca semi aperta e mi guarda stupito; mi alzo sui gomiti e gli sventolo una mano davanti agli occhi. “Ti rendi conto della voce stupenda che hai?” praticamente mi assale, con gli occhi spalancati e allargando le braccia incredulo, io scoppio a ridere e gli scompiglio i capelli “grazie Niall, ma non sono COSI’ bravo!”.
“Canta con me!” gli si illuminano gli occhi e inizia a suonare una canzone che prima non riconosco e così inizia lui a cantare; la sua voce è cristallina e stupenda, poi mi rendo conto della canzone che sta cantando e mi aggiungo pure io
 
I'm still alive but I'm barely breathing
Just praying to a God that I don't believe in
'Cause I got time while she got freedom
'Cause when a heart breaks, no, it don't break even
 
Her best days will be some of my worst
She finally met a man that's gonna put her first
While I'm wide awake, she has no trouble sleeping
'Cause when a heart breaks, no, it don't break even, even, no
 
What am I suppose to do when the best part of me was always you?
And what am I supposed to say when I'm all choked up and you're okay?
I'm falling to pieces
I'm falling to pieces
 
Durante tutta la canzone ci guardiamo negli occhi mentre io mi perdo nei suoi, nel loro azzurro stupendo, le nostre voci stanno benissimo insieme. Mi avvicino a lui che è seduto a gambe incrociate e con la chitarra in mano e lo bacio: un bacio dolce e leggero perché Niall è questo, dolcezza e tante coccole e lui mi sorride in modo dolcissimo. “Siamo fantastici assieme” mi dice sorridendo e dandomi una altro bacio prima di scendere dal letto e mettere a posto le chitarre; “bene, io vado e grazie per la lezione” dico prendendo il mio cappotto abbandonato sul letto e aprendo la porta della stanza, mi accompagna al piano di sotto e ci ritroviamo davanti all’ingresso.
“Mm…. Ci vediamo?”, “certo, scrivimi quando vuoi, per te ci sono sempre Niall” rispondo accarezzandolo e dandogli un bacio sulla guancia mentre lui diventa rosso come un peperone e abbassa la testa: ridacchio e poi apro la porta ed esco, andando verso la macchina. Ogni volta che vedo Niall sto bene e mi sento me stesso, non lo stronzo, insensibile ed egoista che sono tutti i giorni a scuola e con mio padre; lui è la mia isola felice dove nessuno mi giudica, ma mi capisce. Ormai sono cotto, che ci posso fare? Al amore non si comanda. Mentre salgo in macchina non penso nemmeno di dovermi accendere la sigaretta come il mio solito e parto.
 
 Grazie sempre a tutti quelli che recensiscono e spero vi piaccia pure questo capitolo <3 oggi sono di fretta ma volevo lo stesso augurarvi buon anno a tutte!! <3<3
  
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