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Autore: kanejvibes    31/12/2013    9 recensioni
SOSPESA
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"Pensi che sia tornata...per te?", esclamai, scuotendo la testa.
Lui si alzò e apoggiò le mani sulla scrivania e si avvicinò pericolosamente al mio viso.
"Non lo so, ma sono certo di una cosa...", sussurrò, soffiando sulle mie labbra.
Lo guardai intensamente negli occhi, con il respiro irregolare.
"Non ho intenzione di perderti di nuovo", disse, avvicinandosi di più.
***
"Angie ha ragione: io non ti merito, Har", sussurrai, in lacrime.
Sentii la sua mano fare pressione sulla mia schiena per stringermi di più a sé, facendo incontrare i nostri corpi.
Soffiò delicatamente sulle mie labbra, prima di lasciarmi un piccolo bacio agli angoli della bocca.
"Questo lascialo decidere a me", sussurrò, baciandomi.
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SEQUEL DI 'MY LIFE WITH YOU'
Dopo quindici anni, Jo è tornata in Inghilterra: è sposata, ha un figlio e un ottimo lavoro.
Ha una vita normale, ma ormai è risaputo: una vita normale si può sempre sconvolgere.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You and I'
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Solo un bel ricordo

Quando tornai a casa, Angie stava leggendo una rivista, comodamente seduta sul divano.
Mi avvicinai, stanca, e mi lasciai cadere accanto a lei.
"Ma ciao!", mi salutò, voltando pagina, rivolgendomi un sorriso decisamente malizioso.
"Che c'è?", sbottai, confusa.
"Uhm...vediamo...fammi pensare...ah, qualcuno qui ha rivisto un seducente, ricco, sensuale, vecchio amore", cinguettò, mordendosi il labbro per evitare di fare un altro sorrisetto.
Sospirai e mi passai una mano sul viso, mugolando.
"Ti prego, non aggiungere altro", dissi, facendo una smorfia.
"Qual è il problema? Cavolo, ma hai visto com'è diventato Harry? E' ancora più sexy di prima!".
Roteai gli occhi, scuotendo la testa.
"Angie, devo ricordarti che sono sposata?", esclamai, alzando un sopracciglio.
"E allora? Esiste il divorzio", mi sorrise, chiudendo la rivista.
"Il div...il divorzio? Ma sei impazzita? Non lascerò di certo Mike perché Harry è più sexy di lui!", mi lamentai, scuotendo la testa.
"Ah, allora lo pensi anche tu...".
Mi sentii avvampare e voltai la testa, chiudendo gli occhi.
"E comunque, non è l'unica caratteristica migliore", puntualizzò, tirandomi una gomitata.
Improvvisamente, mio figlio entrò in salotto.
"Mamma, mamma!", esclamò, allegramente, saltandomi addosso.
Lo strinsi forte a me.
"Ciao, piccolino", sussurrai, scompigliandogli i capelli.
"Non sono piccolo!", si lamentò, mettendo il broncio.
Piegai la testa di lato e sorrisi.
"Hai ragione, sei il mio ometto", commentai, pizzicandogli la guancia.
Lui tornò allegro e mi porse un foglio.
"Guarda cosa ho fatto!", disse, orgoglioso, indicandomi un disegno.
"Oh, che bello", ribattei, baciandogli i capelli.
"Siamo io, Angie...e Harry", trillò il bambino, indicando i personaggi.
"Harry?", esclamai, diventando improvvisamente pallida.
"L'altro Harry, sai, quello grande", bofonchiò mia sorella, abbozzando un sorriso, che sparì appena notò la mia espressione.
"E' stato qui?".
"Beh...potrebbe essere passato a salutare e...beh, sì...potrebbe anche essere rimasto un po' a giocare con noi", mormorò Angie, mordendosi il labbro.
Feci schioccare la lingua e presi un lungo respiro.
"Perché non vai in camera tua, Har? Io e la zia dobbiamo dirci tante belle cose", sussurrai, digrignando i denti verso Angie.
Harry obbedì e se ne andò, saltellando.
"Si può sapere che ti è venuto in mente?", esclamai, furiosa.
"Ma non l'ho invitato io! E' venuto da solo e comunque Harry, quello piccolo, si è divertito molto con Harry...l'altro Harry", borbottò, corrugando la fronte.
Tirai un gridolino e mi alzai in piedi.
"Non voglio che passi del tempo con lui! Non voglio che inizi a far parte della sua vita", sbottai, facendo avanti e indietro per il salotto.
"Perché? Di cosa hai paura? Se sei tanto innamorata di Mike, perché non vuoi che Harry sia tuo amico?", mi provocò, incrociando le braccia.
Schiusi le labbra.
"I-io...non...".
"Forse credi di poter riprovare i sentimenti che provavi una volta per lui?", continuò, alzando un sopracciglio.
Sospirai e mi sedetti di nuovo.
"Ho paura che possa rovinare la mia famiglia...", ammisi, tristemente.
"Sarebbe più facile nascondere quello che provo per lui se non me lo ritrovassi in giro per casa con mio figlio, no?".
Angie mi guardò con pietà e mi abbracciò.
"Pensavo che l'avessi superata da un pezzo...", commentò, stringendomi di più a sé.
"E' quello che volevo far credere a tutti...è quello che voglio far credere a tutti. Quindi, ti prego, Angie...smetti di parlare di lui", sussurrai, fissando il tappeto.
La sentii sospirare.
"Pensi che lui potrebbe rovinare la tua famiglia, quando lo fa continuamente Mike?".
La guardai, dura.
"Questo non è vero".
"Ah, no? Se ne sta quasi sempre a lavoro e quando è a casa parla unicamente di lavoro. Quand'è stata l'ultima volta che ha passato un po' di tempo con Harry? Quand'è stata l'ultima volta che ha passato un po' di tempo con te?", esclamò, con tono più duro del mio.
Deglutii a fatica e scossi la testa.
"Ha una carriera meravigliosa e invidiabile, ma richiede molto impegno. E' un uomo d'affari, è ciò che desidero da tutta la vita", dissi, cercando di giustificarlo.
Angie sbuffò, roteando gli occhi.
"E' normale che tu desideri avere un lavoro appagante, un bambino come Harry e un marito ricco, con un'ottima carriera. Ma non vorresti anche un po' più di attenzioni?".
"Non si può avere tutto", commentai, alzandomi e stringendomi tra le braccia.
"Beh...Harry ti darebbe quelle attenzioni, lo sai bene", riprese lei.
Chiusi gli occhi, spazientita.
"Non ha neanche un lavoro, vive sulle spalle del padre!", esclamai.
Lei alzò un sopracciglio.
"Ti sei documentata, vedo", commentò.
Schiusi le labbra, sbuffando.
"Io ho bisogno di un uomo come Mike, non di un ragazzino troppo cresciuto, che ancora si diverte a corteggiare e a sfornare sorrisetti seducenti", sbottai, scuotendo la testa.
Angie si alzò, facendo una smorfia sprezzante.
"Un ragazzino che però in un pomeriggio ha passato più tempo con tuo figlio di quanto Mike ne abbia passato con lui in questi anni!", esclamò, puntandomi un dito contro.
"Sai, devo dirtelo, il tuo caro maritino non mi è mai piaciuto, ma, conoscendoti, ho sempre pensato che l'avresti mollato appena ti fossi accorta di che cretino sia. E, invece, credo che tu sia cambiata, credo di non riconoscerti più. Forse quello che vuoi adesso è essere triste. Bene, allora. Fai un po' come ti pare, ma non biasimarmi se preferisco Harry a quel coglione", sbottò, afferrando la sua giacca e andandosene, sbattendo la porta.
Sospirai e mi lasciai cadere sul divano.
Quella giornata era stata fin troppo stressante.

 
***


"Non ha fatto altro che elogiare Harry e bla bla bla. Mio figlio era nella stanza accanto. E se avesse sentito? E poi, cavolo, ha definito suo padre cretino e coglione! Come dovrei sentirmi a riguardo? E' mia sorella e invece di venirmi incontro, sembra quasi che voglia annientarmi!", esclamai, tutto d'un fiato, stringendo con forza il cellulare.
Liam, dall'altra parte del telefono, sospirò.
"Ok, Jo, prendi un bel respiro e calmati. Dimmi dove sei. Sei quasi arrivata?", chiese, preoccupato.
Mugolai qualcosa, guardandomi intorno.
Il bar dove solitamente ci incontravamo, quando non dovevo andare a lavoro prima, era lì vicino.
"Sì, arrivo. Dimmi che sei già lì...", sussurrai, distrutta.
"Ti sto aspettando ad un tavolino", ribattè.
Poi lo vidi smanaccarmi da lontano e staccai la chiamata, raggiungendolo.
"Ciao", lo salutai, senza molto entusiasmo.
"Ehi, tutto bene?", chiese, aggrottando le sopracciglia.
"Sto bene, sono stressata, ma sto bene".
"Ok, perché devo dirti una cosa che forse non ti piacerà...".
Puntai gli occhi nei suoi, preoccupandomi, e lui si morse il labbro.
"Beh...potrei aver visto Harry in queste settimane...", mormorò, abbassando la testa sul suo cappuccino.
"Vuoi scherzare, vero? Perchè cavolo non me l'hai detto prima?", esclamai, sbattendo le mani sul tavolo.
"Perchè sapevo come avresti reagito e volevo essere sicuro che non fossi in mezzo alla strada".
Strinsi con forza i denti e iniziai a muovermi nervosamente, per scacciare l'infinità di parolacce che avrei potuto scagliargli contro.
Quando tornai calma, presi un lungo respiro e lo guardai.
"Hai visto Harry...avete parlato?", chiesi, cercando di moderare il tono della voce, anche se avrei voluto urlare.
"Ehm...sì...voleva che...voleva sapere come stavi...e...beh...ha ammesso di essere ancora innamorato di te...".
Sospirai, prendendomi la testa fra le mani.
"Già, me ne sono accorta".
"Che devo fare, Liam? Non ha intenzione di lasciarmi in pace", dissi, disperata.
"Segui il tuo cuore, Jo. E' l'unico modo per essere certi di fare ciò che si vuole".

 
***


Arrivai a lavoro pensierosa.
Le parole di Liam non mi avevano aiutato per niente. Anzi, ero ancora più confusa di prima.
Sospirai, salutando con un sorriso la mia segretaria ed entrai nel mio ufficio, trovando Harry intento a fissare fuori dalla finestra.
Spalancai gli occhi, chiudendo in fretta la porta.
Lui si voltò, sorridendo.
"C'è un panorama pazzesco da quassù", commentò, sedendosi alla mia scrivania, roteando più volte sulla sedia.
"Come sei entrato?", bofonchiai, guardandolo male.
"Oh, la ragazza...Grace. E' davvero molto simpatica, a proposito. L'hai scelta tu?", chiese, curiosando nei cassetti della scrivania.
Sbuffai, avvicinandomi per chiuderli.
"Devi andartene subito".
"Oh, perché?", fece lui, corrugando la fronte.
Presi un lungo respiro e incrociai le braccia.
"Sai benissimo perché. Io devo lavorare e tu non puoi stare qui", sbottai acida, afferrandolo per la giacca per cercare di alzarlo.
Purtroppo, fu tutto inutile perché lui non si spostò di un centimetro.
Sospirai, voltandomi, e mi portai una mano alla fronte.
"Hai intenzione di continuare questa cosa da stalker per molto?", chiesi, senza guardarlo.
"Stalker? Quando mai? Faccio soltanto visita ad una vecchia amica", rispose lui, tranquillamente.
Presi un altro respiro profondo e mi voltai verso di lui, che mi rivolse uno dei suoi sorrisi mozzafiato, incorniciato da quelle adorabili fossette che lo facevano sembrare ancora di più un bambino.
Mi massaggiai le tempie, scuotendo la testa.
"Non sono una tua vecchia amica, sono la tua ex ragazza...è un po' diverso".
Lui continuò a sorridermi come se non avessi detto niente e fece fare un altro giro alla sedia, dandomi le spalle per un secondo.
Portai gli occhi al cielo, spazientita.
"Vuoi smetterla di fare il bambino?", commentai, sospirando.
Harry fece scrocchiare il collo e, finalmente, si alzò.
Fece qualche passo intorno alla scrivania e vi si appoggiò elegantemente, incrociando le braccia.
Poi, di nuovo, sorrise.
"Harry, tuo figlio, è adorabile", disse, cambiando argomento, calcando con forza il nome.
Mi passai una mano sul viso, ormai arresa all'idea che non se ne sarebbe andato molto facilmente.
"Ma perché non riesci a capire la situazione in cui mi stai cacciando?", esclamai, disperata, smanaccando.
Lo vidi assottigliare gli occhi e schiudere le labbra.
"Chiamami egoista, ma non ho intenzione di lasciarti andare", disse, serio, avvicinandosi.
Deglutii a fatica e indietreggiai contro il muro.
"Harry...ho una famiglia...", mormorai, quando le sue braccia mi bloccarono ogni via di fuga.
"Una volta ero io la tua famiglia", ribatté, avvicinando il viso al mio.
Chiusi gli occhi, scuotendo la testa.
"E' diverso ora...".
"Si dice che il primo amore non si scordi mai", sussurrò, baciandomi il naso.
Sentii le gambe molli e tremolanti e per un attimo boccheggiai, alla ricerca d'aria.
"Infatti...m-ma adesso sei soltanto un bel ricordo, nient'altro", balbettai, poggiando le mani sul suo petto per allontanarlo.
Sorrise e, per tutta risposta, si avvicinò ancora di più, incastrandomi tra il suo corpo e il muro. Il suo profumo mi invase le narici e se solo Harry si fosse spostato, sarei caduta a terra come un peso morto.
Mi lasciò un piccolo, veloce bacio sul collo e risalì lentamente fino al mio orecchio.
"Non lo sarò ancora per molto", concluse, lasciandomi sola.


 
Aaw, sono emozionata di aver ripreso questa storia! 
Lo so, è un po' strana perché non sono ragazzi, però devo dire che almeno per ora mi convince.
Spero che piaccia anche a voi.
Baci,
Vale. :)


  
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