Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: benedettx    01/01/2014    4 recensioni
Scarlett ha dovuto sopportare un lutto molto triste per lei,quello di suo nonno e crede che la pesca sia l'unico modo per tenerlo in vita.
Senza amiche o sostegno emotivo particolare da parte dei genitori,ha dovuto affrontare questo da sola.Tutto ciò cambierà quando incontrerà il bel biondino Justin Bieber che sotto la sua sua maschera da angioletto nasconde i suoi scheletri nell'armadio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non avevo ancora realizzato completamente la cosa.
Un tipo che neanche conoscevo mi aveva appena affascinato, smerdato e ammiccato.
Cosa cazzo era successo.
Raccolsi in fretta e furia la mia sacca, le esche e la canna da pesca tanto che fui sicura che qualche verme fosse finito alla sacca e cominciai a correre. "Aspetta! Aspetta Justin!"
 
 
Avevo bisogno di capire come avesse fatto, io da qualche anno la facevo in barba a tutti nella pesca, ma il mio cervello non voleva e non riusciva a comprendere cosa potesse essere successo.
"Justin!" Urlai più forte quando oramai mi ero avvicinata alla figura che vedevo in lontananza dal laghetto.
Così lo vidi, in mezzo al bosco,schiacciando la sua cicca. D'improvviso si accorse della mia presenza, si girò e sfoggiò un ampio sorriso.
 
 
Misi le mani sui fianchi e lo guardai intensamente aspettando una qualche sua scusa ma non si mosse,anzi cominciò a ridere.
La sottile linea, molto suscettibile, che avevo tra rabbia e sopportazione, si spezzò.
"Mi spieghi perché cazzo stai ridendo tutta la sera?" Mi guardò dall'alto in basso cercando di trattenersi ma poi fallì nel suo intento.
"Scusa ma sei troppo divertente,dolcezza." Scosse la testa un ultima volta e continuò per la sua strada.
 
 
 
"Perché il pesce non ha abboccato al mio amo?" Urlai sconsolata,per un ultima volta,sperando che non se ne andasse.
Vedendomi interessata,tornò di qualche passo indietro e cominciò a spiegare con cura, senza farmi pesare il fatto che gli avessi urlato in faccia e poi fossi tornata da lui.
"Vedi,il trucco sta tutto nel tenere l'amo ben pulito e nuovo, il tuo, se non sbaglio ha qualche annetto, giusto?"
Allungò la mano verso di me per prendere la mia canna da pesca.
Nel momento in cui si sfiorarono sentii una scossa e lui ritrasse subito la sua,come se avesse potuto percepirlo.
 
 
 
"Si vedi.." Se lo passò tra le mani quasi fosse una pallina da tennis "E' alquanto rovinato."
"Tengo lo stesso amo da… otto annetti..circa." Ammisi un po' in imbarazzo.
Si girò con gli occhi strabuzzati "Cooosa?Fai sul serio?"
Annuii provando a non incontrare il suo sguardo.
Era un amo che tenevo dalla morte di mio nonno.
 
 
 
"Che ne dici se domani ti accompagno a comprarne uno nuovo di zecca?" Sentii la sua mano sul mio fianco e scattai indietro.
"No! Non comprerò proprio un bel niente,tanto meno con te!" Le lacrime avevano ormai cominciato a scendere sulle mie guancie e non potevo farci niente. Non piangevo da un sacco di tempo,né tantomeno in presenza di uno sconosciuto.
 
 
Perché io non ero debole e non lo sarei mai stata.
Mi mise le mani sul viso e asciugò le guancie con i pollici, un po' in imbarazzo ma con fare affettuoso.
 
 
 
"Tutto ok?Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
Singhiozzai mentre tentavo di fermare le lacrime.
"Io non sono debole." Sbottai,come se dovessi dimostrare qualcosa.
Che stupida.
 
 
Mi guardò negli occhi ma seppur non afferrando il messaggio mi strinse a sè lasciando andare la sua roba a terra.
"Se vuoi ne parliamo domani,così mi spieghi dove ho sbagliato." Non risposi. Affondai semplicemente la mia testa nel suo petto.
Seppur quella situazione mi provocasse un senso di spensieratezza,era imbarazzante.
Raccolsi le mie cose senza dire nulla e mi avviai verso casa.
 



 
 
 
 


Mi ero svegliata presto,quella mattina. I miei non facevano pressione sul perché facessi le cose,sul perché piangessi,perché non cenassi,perché uscissi di casa presto,bastava che mia madre sapesse dove fossi ed era ok.
L’unica ragione per cui ancora non me ne ero andata da casa erano i miei fratelli Adam e Kurt,e il fatto che nel profondo del mio cuore,non volessi lasciare andare i miei genitori, che nonostante tutto mi avevano cresciuto.
 
Quest’anno i pesci erano diventati più furbi, nessuno di loro aveva ancora abboccato, ma pescare era una particolare di quelle arti che richiedeva pazienza e precisione e tutte quelle tecniche lì.
In altri ambiti mi scocciavano ma le tenevo ‘fresche’ per la pesca.
 
 
 
A dieci anni la pesca con il nonno era meglio delle barbie con le amichette e poteva suonare strano,ma la mia felicità non veniva da delle bambole in plastica neanche a quell’età.
Nulla avviene nel modo in cui noi ce lo aspettiamo, ma la vita va a avanti comunque.
 
Poggiai la testa su una roccia e guardai l’ora.
Le quattro e mezza. Ero rimasta tutta la mattina a cuocermi dal caldo al lago e mi meritavo la mia brioche,la afferrai dalla mia sacca. In lontananza lo vidi, pieno di roba in mano avvicinarsi.
 
 
 
 
“Hey Justin.” Dissi con una voce leggermente acuta.
Hey dolcezza.” Disse quando poggiò tutta la roba affianco a se e si sedette.
Non sapeva ancora il mio nome e condivideva un pranzo con me.
O era un maniaco o un pazzo.
“Scarlett.Il mio nome è Scarlett.” Annunciai imbarazzata. Sembrò ignorare completamente quella nozione.
“Senti che ne dici di non pescare oggi?Rilassiamoci un po’,sembra che tu ne abbia bisogno da ieri.” Feci per rispondere che lui non ne sapeva un cazzo di me,ma era stato così carino il giorno prima che mi rilassai.
Aprì un cestino pieno di roba da mangiare e mi sorrise. “Non ho molta fame…”
Mi girai verso la mia canna da pesca. Con la coda dell’occhio vidi un impercettibile delusione scritta sul suo volto ma si riprese subito.
“Suu, non mi vorrai far aspettare qui che tu prenda un pesce!Obbligo o verità?” Gli rivolsi un improvviso sguardo fulmineo,convinta che alludesse al fatto che ho un amo di merda e i pesci non abboccano ma, non lo fece.
Se ne stava lì in completa serenità a tirare fuori la roba dalla cesta.
 
 
 
“Allora?” Sorrise amichevolmente.
Se dovevo perdere l’unica persona al mondo che mi voleva conoscere,avrei almeno lottato per far si che non succedesse.
“Obbligo o verità?” Esordii mentre mi giravo verso di lui con il busto inclinato sulle ginocchia.
“Verità” Cagasotto.
“Perché ci tieni tanto a conoscermi?” Continuavo a chiedermelo da ieri,perciò perché non volere una risposta?
“Sai,i miei amici arrivano fra quattro giorni e non voglio passare il tempo a girarmi i pollici aspettando che arrivino.Giusto?Poi noi potremmo divertirci.”
“Giusto.” Non so perché ma rimasi un po’ delusa,mi sembrava fosse interessato a ME.
Invece ero solo un tappabuchi.
 
 
 
“Obbligo o verità?” Disse tra un pezzo di pane e un altro.
“Obbligo.” Sorrisi mentre lanciavo la mela ormai già consumata dentro il suo cestino.
“Wohoo! Coraggiosa la ragazza.” Si grattò il capo finche non sembrò gli si fosse accesa una lampadina.
“Buttati nel lago. Un bel tuffo secco.” Lo guardai scioccata e lui prese a ridere, facendo formare adorabili rughette affianco ai suoi occhi. Credeva che non avessi il coraggio eh?
Sbottonai i jeans e li sfilai con velocità, mi tolsi la maglietta e rimasi in costume.
Oggi ero sicura che avrei preso un bel po’ di sole ma comunque un bel bagno non fa male a nessuno.
Mi girai per vedere Justin completamente sotto shock. Anche se il perché rimase un dubbio per me, gli ammiccai e mi buttai.
 
 
L’acqua non era tanto alta ma sapevo dove buttarmi,lo avevo fatto tante volte.
Dopo il tonfo sott’acqua a causa del tuffo, tirai fuori il capo dall’acqua mentre mi sistemavo i capelli.
Cercai Justin con lo sguardo per chiedergli di tuffarsi quando un tonfo affianco a me mi spaventò.
Sentii una mano sulla caviglia e feci un salto.
Il biondino uscì dall’acqua con un sorriso grande come una casa “Attenta agli squali Scarlett!”
Non smisi più a ridere insieme a lui.
Quest’anno a Palm Springs sarebbe stato diverso, lo sentivo, dentro di me.



Ciao ragazzeeeee!
Come va?
Allora,questo capitolo è un po' più lungo,ci è voluto un po' e spero vi piaccia.
Scrivetemi tutto quello che pensate in una recensione.
Per la gioia di @wazupdrew e @aboutwhour ho messo lo spazio dopo le virgole.
Alla prossima! ♥
  
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