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Autore: MercuryVit    01/01/2014    3 recensioni
In questa fanfiction Sarah è cresciuta e ricorda l'avventura nel Labirinto non come un fatto realmente accaduto ma come un sogno. E' molto cambiata e con lei anche la sua stanza ma la sua fantasia non l'ha mai abbandonata. Si innamora di un ragazzo piombato nella sua classe dal nulla che le ricorda tantissimo Jareth anche se cerca di negarlo a se stessa.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jareth, Sarah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati ormai 3 anni dall’avventura di quindicenne che Sarah aveva passato nel Labirinto,da quando si era svegliata credendo che quello fosse solo un sogno.
Seppur il tempo fosse passato quella vicenda era ancora impressa vividamente nella sua mente e non riusciva a spiegarsi come avesse potuto compiere un sogno così ben strutturato e coerente, di solito la notte la sua mente produceva scene distaccate fra loro senza il puro senso logico, delle quali non comprendeva assolutamente niente e che scordava dopo poco tempo.
Quel libricino rilegato dalla copertina rossa di pelle veniva però custodito ancor più gelosamente di prima all’interno del suo comodino…Nessuno avrebbe dovuto sapere della sua storia:era sua e di nessun altro.
La sua stanza era cambiata, non c’erano più pupazzi ma poster di cantanti famosi e film, accanto alla sua moltitudine di libri si erano affiancate musicassette e numerosi vinile dei quali era certamente gelosa come lo era stata per i suoi amici di pezza : non sia mai una copertina si fosse rovinata o il disco graffiato! Non poteva assolutamente permetterlo. 
Ma l’oggetto di cui era decisamente possessiva era lo stereo con giradischi che aveva ricevuto in regalo per il suo compleanno,Toby non poteva neppure avvicinarsi a quello che avrebbe aizzato le urla della sorella contro di lui.
Ora Sarah era diventata una ragazza matura e socievole a differenza di prima,anche se la sua fantasia non l’aveva mai abbandonata e si faceva sentire ogni volta che scriveva qualcosa.
Adesso frequentava il penultimo anno delle scuole superiori con tutto il suo vagone di studi,di corsi pomeridiani e naturalmente con le prime cotte.
Era infatti innamorata di un ragazzo  giunto nella sua classe l’anno prima : David.
Fu subito colpita da lui, inconsciamente le ricordava tantissimo il re della città di Goblyn anche se cercava di negarlo.  I suoi occhi la ammaliarono così come il suo sorriso ed i suoi folti capelli biondi,la sua figura alta e slanciata,i suoi modi,le sue mani … era attratta da tutto di lui e da qualunque suo gesto.
*Point of view of Sarah* -Flashback
Era il primo giorno di scuola del terzo anno delle superiori quando entrò un ragazzo con un foglietto in mano con scritto “ 3 G “ ed il timbro della segreteria che si presentò a tutti come nuovo allievo.
Rimanemmo tutti stupiti, sia gli alunni che la professoressa della prima ora…Nessuno ne sapeva niente ed in più quel nuovo compagno aveva un non so che di fuori dal normale: la sua presenza, i suoi gesti,il suo modo di parlare,di muoversi ( se non addirittura di essere) sembravano non appartenere ad un essere umano bensì ad un alieno androgino.
Io lo guardavo silenziosamente studiando ogni dettaglio del suo viso mentre rispondeva alle domande fatte dalla classe e dalla professoressa.
“Assomiglia tantissimo a Jareth”  il mio pensiero si diresse subito a lui ma non volevo ascoltarlo, infondo quella era solo frutto della mia fantasia: Jareth non è mai esistito.
A quanto pare  aveva un debole per i libri fantasy e di fantascienza oltre che ad essere un abile musicista.
Finito il colloquio il ragazzo si sedette proprio accanto a me salutandomi con un sorriso a trentadue denti:
<< Ciao! Sono David,piacere di conoscerti. >>
<< Piacere mio, io sono Sara h>> dissi cercando a tutti i costi di nascondere la mia timidezza, impaurita dall’ eventualità che le mie guance potessero diventare paonazze facendo trasparire così tutto l’imbarazzo che provavo in quel momento.
Feci caso proprio allora ai suoi occhi,che prima mi erano parsi solamente azzurri, erano spaiati: uno aveva la pupilla ristretta e l’altro l’aveva dilatata e questo ne influenzava il colore facendolo sembrare un fenomeno di eterocromia.
Passammo tutta la giornata scolastica a ridere e scherzare sui ragazzi ed i professori,non avrei mai immaginato che David potesse dimostrarsi così simpatico ed ironico…Diventammo immediatamente amici.
“Tu lo ami” no è impossibile,io non lo amo, lo conosco appena.
“Niente è mai come sembra…”
  
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