Partiamo dal fatto che a Itachi non è mai piaciuto il Natale. Era una festa ‘idiota’ per lui.
Troppi regali, troppo cibo, troppi parenti tra i piedi che lo strapazzavano di qua e di là.
“Sei davvero un bravo bambino.”  “Ormai stai diventando grande, avrai più responsabilità.” E altre cose del genere.
No, Itachi non odiava il Natale…odiava ciò che accadeva a Natale.
E quell’anno c’erano proprio tutti i parenti, come avrebbe fatto a superare quella serata tutto intero?
“Itachi, prendi quello che ti serve e andiamo, ci aspettano.” Avrebbe preferito restare a casa ma sapeva che i suoi genitori non gliel’avrebbero permesso. “E’ un giorno importante, dove siamo tutti assieme e bla bla bla.”
L’unica sua speranza di divertimento era quella di trovare Shisui che lo aspettava fuori al cancello di casa come ogni anno…no, come ogni giorno, prima di andare a scuola.
Il viaggio in macchina fu molto più lungo e noioso di quello che credeva.
Suo padre guidava, la mamma leggeva e Sasuke, come suo solito, dormiva.
Quando arrivarono a destinazione Itachi capì che era meglio stare in macchina a fissare il vuoto.
Tanti vecchietti pimpanti, zitelle bavose e neonati puzzolenti che si dirigevano verso di lui.
‘Cos’ho fatto di male?’ Pensò.
“Su amico, adesso tocca a te.” Disse Shisui dandogli una gomitata.
“M-ma sono venuto in pace, io.”
“Si, anche io…ma la guerra è pur sempre guerra.” E lo spinse.
Non aveva altre possibilità, doveva salutare tutti, nessuno escluso.

Itachi era seduto a tavola con il broncio e gli occhi di chi voleva ammazzare qualcuno.
“Nii-san?’’ Si avvicinò Sasuke.
“Eh?”
“Anche io ho dovuto salutarli, so cosa si prova.’’
Itachi sorrise divertito.
“Ma non sapete cosa si prova a far spaventare tutta questa povera gente.” Aggiunse Shisui.
“Povera? Pff.”
“Venite con me.”
Shisui fece strada ai due fratelli verso il garage.
“Dato che nessuno di noi tre si sta divertendo…”
“Tre? Chi?” lo fermò Itachi guardandosi intorno alla ricerca della ‘terza persona’.
“Tuo fratello.” Disse Shisui serio.
“Si giusto…mio…mio fratello. Allora?”
“Eh?”
“Qual è la tua grande idea per far spaventare quei vecchi decrepiti?”
“Ma non sono tutti vecchi…comunque da qualche parte dovrei avere una scatola.”
“Spiegami: cosa ci facciamo noi con una scatola?”
“Non sai cosa c’è dentro la scatola.”
“Ah, si…dentro la scatola.” Disse Itachi fingendosi sorpreso.
I tre uscirono dal garage solo dopo una buona mezz’ora e si diressero in sala da pranzo con un sorriso beffardo.
“Ok ragazzi, andiamo a sederci.” Disse Shisui facendo uscire qualcosa dalla scatola per poi nasconderla sotto il divano.
In meno di tre minuti la maggior parte delle persone sedute a tavola cominciò ad urlare, salire sulle sedie, scappare.
“UN TOPO!” Urlavano tutti spaventati.
Sasuke rideva a più non posso e Itachi e Shisui guardavano la scena che c’era davanti ai loro occhi divertiti.
“Sono o non sono un genio?”
“Sei un caprone!” Dissero in coro i due fratelli.
Quella si che era una bella Vigilia di Natale.



Angolo autrice: Perdonatemi. Lo so, sono in ritardo ma tra feste, compleanni, compiti e connessione orribile non ho potuto pubblicare questo capitolo prima. Ma credo sia sempre meglio di niente lol.
Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate ♥