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Autore: _Mio_Smile_    01/01/2014    2 recensioni
- La prossima volta che ti immischi in una rissa, ti picchierò anch’io! – dichiarò Niall.
- Tu mi picchierai?! – Harry rise di gusto e così anche Liam.
- Non faresti male ad una mosca, Niall. – disse il castano passandogli un braccio intorno alle spalle.
- Si, lo so, non sono credibile ma mi sembra impossibile che tu riesca sempre a metterti nei guai. – disse il biondo, guardando Harry. In quel momento il sole colpiva gli occhi del ragazzo, che diventarono di un verde molto acceso: avrebbero ipnotizzato chiunque alla prima occhiata.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn era strano da un po’ di tempo. Era passata circa una settimana da quando era uscito dall’ospedale e questo tempo aveva compreso anche il compleanno di Harry. Il riccio non voleva festeggiare, voleva stare con il suo migliore amico all’ospedale finchè non si fosse rimesso per bene prima di rilassarsi e festeggiare i suoi diciott’anni *1, ma alla fine i suoi amici gli fecero cambiare idea perché, a sua insaputa, Niall venne dimesso dall’ospedale e si presentò a casa di Harry con le stampelle, il gesso alla gamba ed un enorme sorriso sul volto.
- Zayn, ciao. Niall … - Disse sorpreso il ragazzo quando andò ad aprire la porta di casa. – Ti hanno dimesso! E io non ne sapevo niente! Ma come …?- Il riccio si girò verso Louis, che gli era dietro, e quest’ultimo gli sorrise, scusandosi.
- Volevamo farti una sorpresa amore: a quanto pare ci siamo riusciti alla grande! – gli rispose il castano sorridendogli più apertamente a abbracciandolo da dietro. Harry non sapeva proprio cosa dire, era talmente frastornato, che non faceva altro che posare lo sguardo da Louis a Zayn a Niall. Alla fine buttò le braccia al collo del biondino, stringendolo in un abbraccio soffocante.
- Dovrei ucciderti e amarti al tempo stesso! Non solo tu ma tutti voi! Mi avete tenuto allo scuro di tutto! – disse mentre si staccava per far respirare il ragazzo. - Comunque, entrate, non restate sulla porta.-
- E fu così, che quando le barbe arrivarono a terra, Harry si ricordò di che cosa fosse l’ospitalità. – lo prese in giro Zayn mentre gli faceva un sorriso entrando.
- Ah ah ah, non sei spiritoso. – C’era ancora un po’ di tensione tra i due ragazzi e la cosa era accentuata, almeno da parte di Zayn, per la questione dei sentimenti per Louis che non erano affatto svaniti ma che si erano solo affievoliti per un po’ di tempo e in quel momento si erano ripresentati prepotentemente, mettendo in crisi tutto quello in cui aveva creduto in quel momento. Anche l’affetto profondo che provava per Niall.
- Allora, Mister Ricciolino, ora festeggi i tuoi diciott’anni? Dai, che non vedo l’ora di divertirmi un po’! – Esclamò Niall mentre cercava di mettersi seduto sulla poltrona azzurra di Harry il meno goffamente possibile.
- Aspetta, ti aiuto io amore – disse Zayn mentre prendeva le stampelle e le toglieva di mezzo in modo che il suo ragazzo potesse usare più liberamente le sue mani per sistemarsi. Una volta che ci fu riuscito, avvicinò il viso a quello di Zayn e gli sussurrò un – Grazie – prima di dargli un bacio a fior di labbra. Un lieve sorriso affiorò sulla bocca del moro e mise un braccio intorno alla vita del biondino.
- Allora, Haz? Festeggi? – chiese ancora Niall.
-Oh, e va bene! La prossima settimana festeggerò! Ma non pensate che farò chissà cosa: saremo noi e … anche Liam, se verrà … - gli era ancora un po’ difficile parlare di lui me nonostante quello che aveva fatto, era comunque stato suo amico per molti anni.
- Benissimo! – disse Louis. – Io, però, il regalo te l’ho già fatto e vorrei dartelo adesso, se me lo permetti … - gli chiese il ragazzo guardandolo negli occhi. Erano entrambi seduto sul divano, uno vicino all’altro, e gli occhi del riccio si spalancarono per la sorpresa di sentire quell’affermazione. Aveva sperato che il suo ragazzo gli facesse un regalo ma il giorno del suo compleanno non gli aveva detto niente al riguardo. Gli aveva fatto gli auguri (e che auguri!) ma nessun regalo, neanche piccolo piccolo. Per questo alla sua richiesta rispose di si. Il castano, dal suo giubotto, tirò fuori una lettera bianca, con sopra il nome di Harry.
Il ragazzo la prese, la guardò e poi riportò gli occhi su Louis.
- Avanti, aprila. Non morde sai? – disse Louis con un sorriso mentre con la mano gli accarezzava un ginocchio. Harry tornò a guardare la lettera e la aprì con le mani che gli tremavano leggermente. Ne tirò fuori tre biglietti. Uno era il biglietto con cui Louis gli augurava buon compleanno.
 
“Hazza, ne hai passate tante da quando ci siamo conosciuti
per la prima volta ad ora. Credo sia ora tu ti prenda
una meritata vacanza.
Il tuo Lou”
 
Gli altri due, erano due biglietti aerei per la Francia. Più precisamente per …
- Parigi … - sussurrò il riccio alzando lo sguardo fino ad incontrare gli occhi azzurri di Louis. – Tu hai comprato due biglietti per Parigi per due persone. Con partenza prenotata tra dieci giorni … io … io non so cosa dire … - era la seconda volta nella stessa giornata che rimaneva senza parole. Finalmente riuscì a fare qualcosa che non fosse solo fissare quei due biglietti aerei e Louis: gettò le braccia al collo del suo ragazzo e lo baciò appassionatamente fino a non avere più fiato.
- Ti sarà costato un sacco! Grazie amore, grazie … - continuava a sussurrargli vicinissimo alle labbra, col sorriso stampato sul volto. Louis non era da meno e sorrideva come non faceva da settimane. Era felice. Molto felice. E quella felicità stava iniziando a disturbare Zayn, che sentiva la gelosia prendere possesso di lui. No. Lui doveva essere felice per il suo migliore amico.
- Sono contento che il mio regalo ti piaccia, amore. – gli rispose il castano stringendo il suo ragazzo per la vita ancora di più. – Voglio che almeno per un po’ tu sia felice, senza preoccupazioni di nessun genere. Per questo io e loro due, abbiamo aspettato che Niall venisse dimesso dall’ospedale prima di darti il tuo regalo. – Louis guardò meglio Harry, scrutò le sue iridi smeraldine e gli venne spontanea una domanda.
-Non avrai mica pensato che non ti avessi fatto il regalo, vero? – un lieve sorriso di vergogna si fece strada sulle labbra rosse del riccio, che nel frattempo era anche arrossito per la vergogna e l’imbarazzo: dopotutto non erano soli nella stanza.
- In effetti si, l’ho pensato … - rispose piano e facendosi piccolo piccolo in braccio a Louis. Il castano gli sollevò il viso delicatamente e fece in modo che il ragazzo lo guardasse negli occhi: Harry era più alto di lui ma quando erano seduti, erano alla stessa altezza quindi potevano guardarsi tranquillamente senza che Louis fosse costretto ad allungare il collo ogni due per tre.
- Non pensare mai, mai, che io possa dimenticarmi di qualcosa che riguardi te. Tu sei sempre qui. – prese la mano di Harry e se la mise sul cuore mentre continuava a guardarlo negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo da quelle due iridi meravigliose in cui si era perso dalla prima volta che le aveva viste.
Nel vedere quella scena, la gelosia cresceva sempre di più, in modo lento, ma inesorabile. Per evitare di fare cose di cui poi si sarebbe sicuramente pentito, sussurrò a Niall di andare via e tornare in un altro momento, così quei due avrebbero avuto un po’ di privacy.
- Noi andiamo. Ci vediamo più tardi Haz .. – disse Niall mentre Zayn lo aiutava ad alzarsi e a riprendere le stampelle.
- A dopo Niall … - rispose il riccio ma non lo stava nemmeno guardando: era troppo preso dagli occhi azzurri di Louis che continuavano a stregarlo.
Era troppo preso dalle sue labbra sottili, che nonostante non fossero come quelle delle ragazze, erano morbidissime e non avevano niente di meno di quelle del gentil sesso.
Era troppo preso da quel ragazzo, dal suo sguardo che lo incatenava e non lo lasciava più andare finchè non lo decideva lui, come e quando. E Harry non era mai stato tanto felice di essere così preso da qualcuno.
Fin quando era piccolo, dagli inizi dell’adolescenza, era stato preso in giro perché le ragazze non gli piacevano. Era stato preso in giro, insultato e alcune volte anche picchiato, ma non si era mai ricreduto ed aveva continuato a fare quello che voleva. Perché mentire a se stessi? Non aveva senso. Ed era proprio grazie a questo che alla fine aveva finito per incontrare Louis. Lo aveva trovato, lo aveva perso di vista e lo aveva ritrovato, con sua immensa felicità. Bastava vedere come era felice in quell’esatto momento con il castano. Cosa avrebbe potuto chiedere di meglio?
 
***
 
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- Che cosa faresti se una delle persone che ami di più al mondo, si mettesse con qualcuno che non sei tu? – Zayn fece questa domanda al biondino mentre lo stava accompagnando a casa in macchina: fare il tragitto con Niall a piedi mentre era in quelle condizioni era il miglior modo per farlo cadere e ricominciare daccapo la fisioterapia all’ospedale, per non parlare di un’altra eventuale rottura di qualche osso. Meglio evitare. Perché nonostante la crescente gelosia di Zayn, lui teneva ancora moltissimo al biondo e vederlo sofferente o ferito lo faceva star male. Per questo il conflitto interiore che stava avendo, lo stava facendo impazzire come mai gli era successo. Perché tutte a lui dovevano succedere? Perché? Non poteva rimanere follemente innamorato dell’Irlandese punto e basta? No, ci si dovevano mettere anche i sentimenti non ancora affievoliti per Louis. Certe volte si sentiva lo sfigato più sfigato della città. Come faceva a gestire tutte quelle dannatissime emozioni? Venne strappato a quei pensieri da Niall, che stava rispondendo a quello che gli aveva chiesto.
- E’ una domanda molto strana la tua, sai? Però, ci starei male. Molto male perché sarebbe comunque una persona a cui tengo moltissimo che fa una scelta tra me e qualcun altro. Scegliendo questo qualcun altro, da la priorità a quest’ultimo e io mi sentirei molto messo da parte e un po’ anche preso in giro. Vorrebbe dire che non ero la sua priorità. Ovviamente tutto questo lo penserei se si trattasse del mio fidanzato, o della persona che amo. Tu non lo farai mai vero? – gli chiese infine il ragazzo guardando il moro e Zayn dentro si sentì morire lentamente ma inesorabilmente.
Senza alcuna via d’uscita o d’espiazione.
- Mai, amore. Mai. –
Non c’era bugia più grande di quella detta da Zayn in quell’abitacolo. E al ragazzo piangeva il cuore nel mentire al suo piccolo irlandese.
 
*1 Purtroppo è passato molto tempo da quando ho iniziato a pubblicare la FF, non ricordo tutto e quindi l’età potrebbe essere sbagliata. Se così fosse, vi prego di farmelo sapere. Grazie!!
 
 
Angolo autrice
Ma salve! c: Innanzitutto buon 2014, spero sia iniziato bene a tutte/i voi. Ora, passando ad altro: so bene che qualcuno di voi vorrebbe davvero uccidermi e so anche di non aver soddisfatto tutti non avendo più scritto. Mi dispiace davvero tanto. Il tempo che ho è molto limitato e le idee a volte non arrivano. Comunque, spero che il capitolo sia decente e che vi piaccia. Cercherò di tornare a postare con regolarità. Ci proverò, lo giuro. Non me lo merito (lo so) ma se mi faceste sapere cosa ne pensate ne sarei contentissima.
Ciao ciao
Mio :)
  
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