Naruto stava seduto sotto un
albero di ciliegi, osservava il paesaggio e di tanto in tanto il suo sguardo
ricadeva sui lord che si erano radunati all’aperto per bere il thè e discutere
della guerra fra clan. Lentamente si riusciva ad arrivare a dei
compromessi.
Notò che Sasuke era visibilmente
annoiato di tutto questo e quando i loro sguardi si incontrarono si sorridevano
dolcemente. Naruto passò la mano sulla collana che teneva al collo e sorrise
dolcemente, Sasuke gliel’aveva regalata quella mattina, era il gioiello
matrimoniale della famiglia Uchiha.
“Come mai sei felice
Naru-chan?”
Il biondo alzò lo sguardo verso
la provenienza della voce e il suo sorriso svanì: “Sai.”
Il ragazzo si sedette vicino a
lui e chiese: “Come va?”
“Bene, cosa
vuoi?”
“Beh, potrei risponderti
sinceramente dicendoti che ti voglio sotto di me mentre urli di piacere, ma
visto che non mi dirai di si, ti voglio chiedere come mai hai quel sorriso
felice, cosa è successo?”
Naruto arrossì leggermente e
rispose: “Niente.”
“Raccontalo a qualcun’altro, ti
conosco fin troppo bene.”
La kitsune si morse un labbro e
poi e poi disse: “Non sono fatti tuoi Sai, la mia vita, non ti
riguarda.”
Il moro lo guardò con il suo
solito sorriso falso ed irritante, lanciò uno sguardo verso la direzione in cui
prima stava guardando Naruto e quando vi scorse Sasuke nei suoi occhi si svegliò
la gelosia, fece tornare gli occhi su Naruto e sulla collana che portava al
collo che il biondo aveva scordato di nascondere sotto il kimono e il suo
sguardo divenne rabbia.
“E così il tuo lord ti ha chiesto
di sposarlo!” il tono di voce era furioso ma il nipote del lord Kutoshi aveva
abbastanza buon senso da non alzare
la voce in modo che i lord non lo sentissero.
Naruto rimase in silenzio, ma
quel silenzio diede una risposta più che eloquente.
Sai lo prese per le spalle e lo
strinse con rabbia: “Cosa ha lui che io non ho?”
Il figlio di Kyubi no Yoko,
sorrise e rispose: “Lui mi fa sorridere, vicino a lui mi sento bene, al sicuro,
lui mi fa sentire libero. Poi sento il cuore battermi forte e arrossisco. Credo
che questo si chiami amore.”
“Amore?”
“Si Sai, amore, un sentimento per
cui non esistono spiegazioni! Lo amo e basta.”
Sai gli portò la mano dietro la
testa e lo baciò con violenza, Naruto sis taccò quasi subito da quel bacio e gli
tirò uno schiaffo potente sulla guancia: “Adesso basta Sai! Smettila, lasciami
in pace, arrenditi e non perseguitarmi più!”
Sai strinse i pugni, s’alzò e se
ne andò con gli occhi rigondanti di rabbia.
Naruto sospirò sollevato per
l’allontanamento del ragazzo e volse lo sguardo di nuovo verso i lord,
incontrando gli occhi furiosi e pieni di gelosia dell’Uchiha, il biondo gli
sorrise per tranquillizzarlo e formulò con le labbra le due parole: “Ti amo.” E
Sasuke Uchiha rispose sorridendo a sua volta.
Si lo amava
tantissimo...
*
Sasuke dal canto suo mentre aveva
osservato quella scena l’unico pensiero che gli albeggiava nella mente era:
-UCCIDERE SAI- ma poi quando Naruto gli aveva sorriso si calmò
subito.
Alla fine dell’incontro s’alzò e
si diresse verso la sua camera, seguito da Kakashi, si sedettero per terra e
sorseggiando ancora thè incominciarono a parlare.
“Lo so Sasuke che non ti piace
l’argomento, ma devi sposarti il prima possibile.”
“Kakashi...”
“Puoi sposare sia una donna...che
un uomo, è completamente irrilevante.”
L’Uchiha alzò un ciglio, che
avesse capito...
“Si Sasuke, ho visto gli sguardi
che lanci all’amante di Orochimaru e sopratutto ho notato che il gioiello
matrimoniale non si trova più al suo posto.”
Un attimo di silenzio e poi un
sospiro da parte di Sasuke che portò a confermare i sospetti del uomo con i
capelli grigi.
“Brutta scelta, bruttissima
scelta Sasuke, sarà difficile portarlo via da lui...”
Ma no davvero, non c’ero arrivato
da solo, e io credevo che sarebbe stata una
passeggiata.
“Lo so Kakashi, ma non ci posso
fare niente! Io mi sento bene quando sto vicino a lui, adoro il suo profumo, i
suoi baci, il modo in cui sorride, il modo in cui arrossisce tutto, e sto
impazzendo al solo pensiero che quel mostro di orochimaru se lo prende tutte le
notti, proprio ora che so che anche lui prova lo stesso per me. Capisci cosa
intendo?”
Il sensei dell’Uchiha annuì: “Lo
so Sasuke, ma sai in che cosa ti stai cacciando, vero?”
“Si, lo so, ma ne ho bisogno
Kakashi-sensei, ne ho un tremendo, maledetto bisogno. Farò qualsiasi cosa per
averlo con me, qualsiasi.
*
“Lo uccido quel essere di quinta
categoria!”
“Dai Sasuke,
calmati...”
“Ma...ma ti ha
baciato!”
“Si, ma io amo solo
te...”
A quella frase Sasuke non potè
fare a meno di scogliersi, quando Naruto gli diceva che lo amva era una cosa
fantastica, era come rinascere. Lo abbracciò forte e gli diede un dolce bacio
sulle labbra: “Però lo odio lo stesso.”
“Non mi aspettavo
altro.”
I due erano nascosti in un
angolo, lontani da sguardi troppo curiosi.
Un bacio, poi un altro, più
passionale, le mani di Sasuke scivolano giù per le guancie verso il collo, lo
acarezzano dolcemente, scendono verso il petto, Naruto ha portato le sue braccia
attorno al collo del amante.
L’Uchiha porta le sue labbra
sulla gola della kitsune, la bacia dolcemente e a Naruto scappa un gemito,
Sasuke sorrise furbescamente e continua, gli lambisce il petto, schiude le sue
labbra su cuei bottoncini marroni facendo sfuggire a Naruto gemiti, tanti
gemiti.
Scende sempre di più passando la
lingue su quella strana voglia che ha sulla pancia e il biondo ridacchia. Con le
mani lentamente gli apre la cintura e fa scivolare ai lati i lembi dello yukata,
porta la sua mano verso il membro semi risvegliato ma viene bloccato dalla mano
di Naruto.
“Sei impazzito? E se ci
vedono?”
Sasuke prese le mani di Naruto e
le allontanò: “Non m’importa, voglio sentire il tuo
sapore...”
“M-ma...”
Sasuke portò la sua bocca sul
membro ormai turgido di Naruto alitandoci sopra bloccando la voce di Naruto, poi
portò una mano verso il membro e gli diede un bacio sulla punta e incominciò a
leccarlo e quando vide che il biondo era al limite lo prese in bocca pompando
sempre più velocemente.
Naruto aveva passato le mani tra
i capelli dell’amato, ansimando senza ritegno ma quando l’orgasmo lo colse portò
le sue mani alla bocca per soffocare l’urlo che non riuscì a trattenere e che
avrebbe sicuramente richiamato l’attenzione di chiunque nel
palazzo.
Sasuke accolse ogni stilla del
liquido del ragazzo e quando l’ebbe ingoiato tutto si porse verso di lui per
baciarlo sulla bocca.
“Tu sei mentalmente instabile...”
disse Naruto ansimando.
“Non dirmi che non ti è
piaciuto...”
“Mpf...non è questo, solo che se
ci avrebbero visti ti avrebbero ucciso...”
In quel momento a Sasuke tornò in
mente che loro erano solo amanti, non potevano amarsi alla luce del sole e
questo fece aumentare ancora di più la sua voglia di uccidere
Orochimaru...
Vedendo il velo di
tristezza che era apparso sugli occhi di Sasuke Naruto lo abbracciò forte,
portando il proprio viso sul quello dell’amato, baciandolo dolcemente sulle
labbra: “Non pensarci...”
Vennero interrotti di
colpo da una voce: “Uzumaki-sama!”
Naruto si staccò
istantaneamente dal corpo dell’altro ragazzo, si richiuse lo yukata, appoggiò
l’indice sulla fronte di Sasuke per sussurrare: “Invisibile.” Poi si sporse
verso di lui e continuò: “Ora sarai invisibile per mezz’ora,
vattene.”
Sasuke volle dire
qualcosa ma Naruto lo spinse via: “VAI!” e l’uchiha seguì l’ordine del biondo
tornando nella sua stanza, sperando che tutto andasse
bene.
*
Iruka raggiunse il biondo che era
seduto apparentemente noncurante al muro:
“Uzumaki-sama...”
“Cosa è successo
Iruka-sensei?”
“Orochimaru-sama...il lord
Kutoshi è...” respirò profondamente e continuò: “il lord è stato avvelenato...è
morto.”
Ora i sentimenti che in quel
momento Naruto provava erano così immensi da non poter neppure essere esternati,
anzi sapendo che non doveva portare i sospetti su di lui trasformò il suo voltò
in una maschera di spavento e incredulità: “M...ma...come è possibile? Chi,
avrebbe mai potuto volere Orochimaru-sama...morto?”
“Beh tu per esempio”
gli
disse una vocina nella sua mente.
Iruka scuotè la testa: “Purtroppo
non sappiamo ancora niente, ma il nuovo lord Kutoshi, Sai-sama, desidera
vederla.”
Sai... chissà cosa voleva
da lui quel rompipalle patentato, gli sembrava di essere stato abbastanza chiaro
con lui sulla loro relazione che non avrebbe mai esistito, non credeva mica che
ora che era un lord le cose sarebbero cambiate?
*
Raggiunsero la stanza
dove Sai era seduto, a gambe incrociate, aspettando l’arrivo del giovane biondo,
appena Naruto entrò nella stanza i due si guardarono negli occhi e poi Sai
disse: “Siediti.”
Ordine che venne subito
eseguito.
“Come vedi ora sono uno
dei lord più potenti di tutto il Giappone.”
Ancora
silenzio.
“Ti lascerò uscire da
palazzo ogni volta che vuoi, ti farò sorvegliare, per tenerti al sicuro, ti
comprerò qualunque cosa tu voglia avere.”
Un attimo di silenzio e
poi un sussurro: “Sei stato tu ad uccidere Orochimaru...”
“Non ho dteto questo.
Allora avrai qualsiasi cosa, farò cercare tuo padre, libererò tua madre. Chiedi
e otterrai.”
Naruto alzò le ciglia e
chiese: “E in cambio di questa tua immensa gentilezza dovrei venire a letto con
te, giusto?”
“E darmi un
figlio.”
Naruto guardò Sai negli
occhi e poi sospirò, ma perchè non capiva?
“Sai, non verrò mai a
letto con te, mia madre è molto più potente di te e io stesso sono più forte di
te. Non hai la minima idea come si distrugge il cuore di un demone perciò anche
se hai tra le mani il cuore di Kyubi no Yoko non te ne puoi fare assolutamente
nulla...me ne andrò.”
Gli occhi inespressivi
del giovane lord si riempirono di una furia incontrollabile, si gettò addosso a
Naruto bloccandolo a terra e spaventandolo a morte: “PERCHÉ? Perchè non vuoi
amarmi? Ti offrò la libertà! Potrai uscire da palazzo quando vuoi! Se vuoi ti
posso tenere al sicuro da chiunque! IL TUO CUORE NON BATTE FORTE
ORA?”
“SI, MA TU ME LO FAI
BATTERE FORTE DALLA PAURA!” gli rispose Naruto, non voleva fargli del male,
infondo era un bravo ragazzo, ma se continuava con questa ossessione per lui non
avrebbe potuto fare altro.
Ma contro tutte le
aspettative Sai s’allontanò da lui, lo sguardo vuoto, portò la sua mano nello
yukata ed estrasse un kunai. Il figlio di Kyubi no Yoko si posizionò per
proteggersi da qualunque attacco, un attacco che non venne
mai.
Sai portò il kunai alla
sua gola e sussurrò: “Paura...” prima di recidersi la
carotide.
Il sangue schizzò ovunque
anche sul volto scioccato del biondo.
Sangue, per sciaquare via
l’ossessione che ho per te...
Okay,
spero che questo chappy sia migliore dell’altro, beh, l’altro era più che altro
un prologetto per quelloc he doveva succedere in questo chappy. Spero di non
avervi deluso...
Per
favore commentate! Anche solo per dire: “che schifo...” ma se lo dite per favore
con motivazione, ok? Così posso migliorare! Vi amo tutti!
BACI
P.S.
questo chappy lo dedico a tutti quelli che hanno commentato
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