Il giorno di
San Silvestro tutte le famiglie si riuniscono a far festa per aspettare l’anno
nuovo e salutare quello vecchio, sperando che andandosene porti con sé tutto
quel che di negativo accadde nei suoi dodici mesi. Poteva l’equipaggio della
Moby Dick fare eccezione? La Yellow Canadair Production è lieta di presentarvi:
Capodanno in casa Newgate
-Ma io ho
fame!!- piagnucola Ace guardando disperato le catene di agalmatolite che
avvolgono il frigo.
-No! Mangiamo
stasera!- gli risponde Albert, il cuoco della Moby Dick, lanciandogli
un’occhiataccia; gli lancerebbe ben altro, ma solo pochi minuti prima Pugno di
Fuoco era riuscito a scansare la pentola a pressione a lui indirizzata, che era
andata a colpire in testa una delle infermiere del Babbo.
Per fortuna
Satch lo porta con sé e insieme sbarcano sulla terraferma: c’è da comprare il materiale per la serata.
Izou è
indaffarato a mettere in ordine la mensa: chiaramente era impossibile
organizzare una tavolata di milleseicento persone, quindi ogni flotta avrebbe
mangiato sulla propria nave, collegata a quella accanto fino a formare un
enorme trenino di navi tutte scintillanti di fuoco, di luci e di musica. I
Comandanti però avrebbero gozzovigliato con Edward Newgate sulla Moby Dick.
Persino alle
infermiere è concessa una serata libera, ma anche se per una volta smetteranno
le rosee uniformi non rinunceranno a tener d’occhio il loro mastodontico
paziente, avendo ben presente il suo amore per il sakè, superato di una scarsa
incollatura solo da quello per la famiglia.
Lo spettacolo
che si presenta al centinaio di uomini riuniti a mensa per la cena è degno
della Notte degli Oscar: le dottoresse varcano la porta della sala con abiti
dalle scollature che farebbero impallidire la più coraggiosa delle Beyoncè. Eleganti,
aggraziate e avvolte in delicati strati di seta che non hanno nulla a che
vedere con le solite uniformi che, seppur succinte, adesso risultano
decisamente impersonali e monotone.
I giovanotti
rimangono di sasso, dimenticandosi quasi di stare aspettando polli arrosto e
lenticchie e non le signorine; persino Halta, poco interessata alla beltà
femminile, sorride e si perde nei lustrini. Anche lei, il Dodicesimo Capitano,
oggi ha deciso di lasciare in cabina il solito abito rinascimentale maschile
per qualcosa di più raffinato, senza tuttavia abbandonare lo stile medievale.
Izou le ha prestato in gran segreto una matita nera con i brillantini il cui
risultato è in bella mostra sui suoi occhi vispi; non così marcato perché i
suoi rozzi fratelli possano notarlo, ma lei è felice di essersi concessa quel
vezzo.
Il banchetto
comincia subito dopo il tramonto, e come si poteva prevedere facilmente è
tutt’altro che ordinato! Chi mangia, chi sbrodola, chi ride, chi canta, chi
vaticina per l’anno futuro e chi piagnucola su quello vecchio. Kingdew,
l’Undicesimo Capitano, sta cercando di spiegare ad un poco convinto Vista una
nuova tecnica d’assalto con i suoi guanti di ferro, e ovviamente la spiegazione
comprende una dimostrazione pratica che coinvolge non meno di sette uomini che
finiscono subito dopo tra le mani delle infermiere, che estraggono dalle pochette cerottini, bendaggi, acqua
ossigenata e ovviamente i grembiulini per non sporcare gli abiti da sera.
Dopo il
cenone c’è la caccia alla tombola: la mitologica scatola infatti non è mai dove
l’equipaggio crede di averla riposta l’anno precedente, e si perde una buona
ora a setacciare tutti i ripostigli della nave. Mentre una squadra allestita
appositamente per la missione viene sguinzagliata, si inganna l’attesa giocando
a carte e suonando: Curiel e Speed Jill tirano fuori gli strumenti e in pochi
attimi tutta la Moby Dick sta cantando (o sarebbe meglio dire gridando, considerando le capacità
canore di taluni), e in breve tutti gli altri equipaggi le fanno eco, con un
grandissimo brindisi anticipato.
-Trovata.- dice
scocciato Marco tornando dalle sentine. Come al solito, qualcuno l’aveva tolta
dal posto sicuro dove l’aveva riposta lui l’anno passato.
Il
cartellone, entità quasi sovrannaturale della tombola, al primo giro non può
esser tenuto che da Edward Newgate, che con un’agilità sorprendente estrae dal
vecchio calzino i numerini di legno e li annuncia con voce tonante.
-15.- tuona
contento.
-“' O guaglione”- dice Rakuyou con uno
strano accento.
-Quanti anni
ha, quanti anni ha?- risponde Satch, come ripetendo un copione già scritto.
-72!-
annuncia Newgate pescando il numero seguente.
-Allora è il
babbo!!- ride Halta saltando su una sedia, e tutti ridono come pazzi, facendo
traballare pericolosamente i numeri di legno davanti a Newgate, la cui risata è
quasi un terremoto!
Fortunatamente
le cartelle non fanno una piega, sono di plastica con gli “occhietti” da
chiudere facendoli scorrere. Prima gli uomini aspettavano la mezzanotte
districandosi tra fagiolini e tovaglioli arrotolati, ma un incidente aveva
mandato in pensione il romantico ma datato sistema.
Si andava per
la tombola, a Marco mancava un solo numero e, come si può facilmente immaginare
quando i giocatori sono più di venti e tutti pirati, il bottino in palio era
molto ghiotto. Il Vecchio estraeva numeri dietro numeri ma nessuno si alzava a
reclamare il premio. Ace, seduto accanto a lui, cominciò a chiudere lentamente
le palpebre e nonostante l’urlo: “NO, ACE!” lanciato da Namiur, la testa dura
del pirata di fuoco, colto dal sonno, si abbatté pesantemente fra le sue
cartelle e il cartellone del babbo, facendo fare un gran salto a tutta la
tavolata e ovviamente a tutti i fagiolini che tenevano occupate le caselle.
Ci vollero
tre uomini per staccarlo dal muro su cui un pugno di Marco lo mandò a
fracassarsi.
Finito il
primo giro, tra i figli è guerra aperta per il possesso del cartellone, guerra
che spesso è vinta da Izou, con gran terrore di tutti: lui (o lei?) i numeri
non li annuncia; li minaccia. In fila, velocemente, magari non tramite il
sistema numerico ma secondo quello della Smorfia,
come la più navigata delle donne puteolane.
-Italia;
Morto che parla; il pazzo.- dice con aria arrabbiata.
-Cioè?-
bisbiglia Ace, relegato fuori dal tavolo per evitare altre faide, ad Atomos.
-Uno, quarantasette
e ventidue.- spiega Fossa con il sigaro in bocca, che stranamente è uno dei pochi
a conoscere l’arcano sistema e che non gioca a tombola con gli altri, ma
disputa un’accanita partita a scopone con il compare Vista su un tavolino in
disparte.
Dopo la
tombola, finita con la solita sconfitta di Marco che deve sorbirsi anche il
motteggio dei fratelli “Fortunato in amore!”, Ace e Satch si fanno l’occhiolino
e vanno in un posto noto soltanto a loro a prendere il materiale.
Possedere il
frutto Foco-Foco renderebbe la vita facile a qualsiasi fuochista, ma per
festeggiare il Capodanno Ace decide di non servirsene se non per accendere
delicatamente le micce.
Lui, Vista e
Satch lavorano dalle dieci in poi per sistemare tutti i petardi, bombe da tiro,
spolette, cartocci e tutto il necessario per far pensare che su quella nave non
ci sia una festa ma un bombardamento.
-Questo me
l’ha venduto un tizio strano.- sussurra Satch a Vista. -Ha detto che si chiama
“Bomba di Maradona”. Ma chissà che
vuol dire, forse ho capito male.-
-Al massimo “maratona”.- ragionò Vista. -Come la
gara… ma non ha senso. Accendi, va’.-
Un minuto dopo arrivano i carpentieri per limitare i danni alla Moby Dick.
Trenta
secondi alla mezzanotte. I pirati fremono.
-5…
Blenheim e
Jaws prendono tutte le bottiglie di spumante e radunano piatti,
bicchieri, posacenere svuotati e tutto ciò che ai loro occhi può contenere un
liquido.
-4…
Fossa si posiziona
per sparare l’enorme tubo pieno di coriandoli, alto più di lui che è un
omaccione di quasi due metri.
-3…
Le infermiere
si stringono tra di loro con i calici in mano, la caposala ha la macchina
fotografica pronta per la prima foto dell'anno: lo staff al completo con il Capitano.
-2…
Ace accende
in un lampo tutte le micce, gli occhi gli brillano come ad un ragazzino al suo
primo tric-trac in chiesa.
-1…
Edward
Newgate guarda per un attimo tutta la sua famiglia trepidante ed eccitata.
Quanto aveva navigato per trovare quei figli, tutti belli e tutti stupendi?
Altri cento capodanni ancora non gli sarebbero bastati per stare con loro!
-BUON
2014!!!!- Gridano tutti in coro allo scoccare della mezzanotte.
Satch e Halta
scuotono le bottiglie di champagne ancora chiuse e le fanno esplodere addosso
ad Ace.
-Auguri
Ace!!!- esultano tutti.
Un grido si
leva da tutte le navi: -Buon anno!!!!!-