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Autore: xNiallershug    01/01/2014    2 recensioni
«Non puoi innamorarti di lui, Paige!» urlò.
«Non dipende da me, non posso controllarlo!»
«Devi scegliere, me o lui» disse guardandomi negli occhi.
-
"Giuro, per amare non ho mai aspettato tanto"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«I'm fucking undecided.»
Dopo circa mezz'ora mi ritrovai nel bagno di casa a vomitare anche l'anima.
Vicino a me Harry mi teneva i capelli e mi accarezzava la schiena.
Quando mi sentì meglio, mi appoggiai alla vasca da bagno e tirai un lungo sospiro.
"Non berrò mai più in tutta la mia vita" dissi buttando la testa indietro.
"Dicono tutti così." ridacchiò lui sedendosi accanto a me.
Sbadigliò un paio di volte e strizzò gli occhi.
"Sei stanco, vai da dormire." gli dissi sorridendogli gentilmente.
"Non sono tranquillo sapendo che tu stai in queste condizioni!" disse guardandomi attentamente.
"Ma io mi sento meglio." protestai mettendo il broncio.
"Lo so, ma non riuscirei a dormire lo stesso." fece spallucce.
Restammo per qualche minuti appoggiati alla vasca da bagno, così presi coraggio e parlai.
"Beh, se proprio devi stare con me, andiamo a stenderci." mormorai imbarazzata.
"Certo, vieni." si alzò e allungò una mano verso di me.
Senza il minimo sforzo mi alzò e ci avviammo verso la mia camera.
Non ci preoccupammo neanche di non fare rumore visto che Anne aveva il turno di notte.
Ci stendemmo sul mio letto e rimanemmo in silenzio ad osservare il soffitto.
Mi apparvero una serie di flash back nella mente.
Io e Niall che ballavamo attaccati.
Nick.
La discussione tra Harry e Niall.
Il bacio.
Il mio cuore perse un battito a quel ricordo, sentì le guance arrossire e uno strano tremolio alle gambe.
Avrei tanto voluto non ricordarlo, dopotutto eravamo tutti e due ubriaco quindi Niall potrebbe anche non ricordarlo.
"A che pensi?" Harry interruppe i miei pensieri.
E ora che cazzo mi invento?
"Ma il baleno è il maschio della balena?" chiesi velocemente e pentendomene subito.
Che figura di sterco.
Scoppiò a ridere mandando la testa all'indietro.
Dio, quant'era bello.
Aveva i capelli arruffati, le occhiaie e i vestiti sgualciti eppure era bellissimo lo stesso.
Mi resi conto dei miei pensieri e scossi la testa per riprendermi.
"Tu non stai bene!" esclamò tra le risate.
"Invece sto più bene di un chihuahua!" esclamai sbadigliando.
"Perchè un chihuahua?" mi chiese confuso.
"Oh andiamo, a chi non piacciono i chihuahua? Sono così teneri e coccolosi."
"A me non piacciono!" disse accigliato.
Sbuffai alzando gli occhi al cielo.
Restammo qualche minuto in silenzio, di nuovo.
"Come ti senti?" chiese girandosi verso di me e cominciando ad accarezzarmi la testa.
"Meglio, non preoccuparti." sorrisi leggermente e improvvisamente sentì il bisogno di averlo vicino.
Aprì la bocca per parlare ma non mi uscirono le parole.
Indecisa mi avvicinai più a lui e poggiai la testa sul suo petto.
Lo sentì irrigidirsi ma dopo alcuni secondo si sciolse e mi strinse a lui.
Mi lasciò una scia di baci dalla tempia al collo e strinsi la sua maglietta strozzando un gemito.
Continuò a torturare un lembo di pelle all'altezza della clavicola e l'odore dei suoi capelli mi invase le narici.
Si staccò dopo alcuni minuti e mi guardò sorridendo.
"Cosa mi stai facendo, Paige?" mi chiese lasciando un ultimo bacio nello stesso punto che aveva succhiato.
Lo guardai negli occhi ansimando e accarezzai il suo viso che era diventato bollente.
Continuammo a fissarci senza parlare.
In quel momento non sarei voluta stare da nessuna parte che tra le sue braccia.
Sbattei di nuovo la testa all'armadietto mentre Kim mi guardava sconsolata.
"Sono un disastro." borbottai sospirando.
"Paige, sono dieci minuti che continui a lamentarti." disse lei esasperata.
"Cosa dovrei fare? Sono una sfigata del cazzo." sbottai girandomi verso di lei.
"Due dei ragazzi più belli della scuola ti vanno dietro, sei proprio sfigata." disse ironicamente.
"Non capisci, un'ora prima bacio Niall e l'ora dopo mi ritrovo sul letto insieme ad Harry mentre ci scambiamo effusioni." esclamai sospirando teatralmente.
"E allora? Chanel se ne scopa tre a sera!" rispose tranquillamente.
La guardai malissimo e lei sbuffò.
"E' meglio se stai zitta se non vuoi ritrovarti una terza tetta." la minacciai.
Lei soffocò una risata e mi liquidò per andare a lezione.
In effetti la campanella era suonata da qualche minuto, ma la mia voglia di entrare in classe ed ascoltare quella cornacchia era pari alla delicatezza di un elefante.
Minchia, sono una dura.
Mi manca solo un giacchetto nero in pelle e potrei tranquillamente sembrare una tamarra.
Mi rispetterebbero tutti però.
Cominciai a camminare svogliatamente con le mani in tasca, imitando un bullo.
"Mi spieghi cosa cazzo stai facendo?" una voce mi fece sobbalzare.
Mi girai di scatto e vidi Niall in tutta la sua bellezza.
"Avevo un sassolino nella scarpa!" mi difesi alzando le braccia in aria.
"Fingerò di crederci!" esclamò avvicinandosi.
Ricordai il bacio della sera precedente e pregai tutti i senti perchè non se lo ricordasse.
Trattenni in fiato appena vidi che stava per parlare.
"Allora dolcezza, com'è andata la festa ieri sera?" chiese poggiandosi tranquillamente ad un armadietto.
Sospirai sollevata e tornai a concentrarmi sulla sua domanda.
"Uhm, normale." risposi guardandomi intorno.
"Piaciuto il bacio?" chiese divertito.
Oh fanculo.
"Quale bacio, Horan?" calcai il suo cognome con un tremolio alla voce.
"Quello che ti ho dato ieri sera e che tu hai ricambiato." rispose facendomi l'occhiolino.
"Non è assolutamente vero!" sbottai incrociando le braccia.
"Si che lo è!" protestò.
"No invece!"
"Si."
"No"
"Si"
"No"
"No"
"Si"
Mi guardò divertito.
Oh fanculo.
"Bene, ma per me non è significato nulla!" dissi sottolineando l'ultima parola.
"Ne sei sicura?"chiese avvicinandosi pericolosamente.
Inghiotti la saliva e borbottai qualcosa.
"Certo!" dissi cercando di farmi sempre più piccola.
Toccai con la schiena il muro e lui mise le mani ai lati.
"Quindi non ci sono problemi se lo rifaccio?" sorrise malizioso.
"Eh?" chiesi con una faccia da cogliona.
"Suca"
"Ma che cazzo?" mi ripresi e cercai di liberarmi.
"Se per te non è significato nulla il bacio di ieri non hai problemi se lo rifaccio, no? mi chiese di nuovo avvicinandosi.
"Ehm, si. Cioè no. Oh cazzo, mi stai mettendo in difficoltà, testa di pene. Smettila di..." interruppe il mio monologo insensato posando per la seconda volta le sue labbra sulle mie.
Il mio istinto mi suggerì di staccarlo e mollargli un calcio nei coglioni, il mio cuore invece di mordergli talmente forte un labbro da staccarglielo.
Quindi nel dubbio ricambiai il bacio.
Prese il mio labbro inferiore tra i denti e lo mordicchiò insistentemente.
Appena lo lasciò mi guardò negli occhi e sorrise.
Lo stesso sorriso della sera precedente che aveva dopo avermi baciata.
Allacciai le braccia intorno al suo collo e stavolta fui io a poggiare le mie labbra sulle sue.
Mi prese velocemente per i fianchi e approfondì il bacio.
"Voi due!" ci staccammo immediatamente e notammo il bidello che ci guardava con disprezzo.
"In presidenza, subito!" urlò furioso.
Niall mi prese per il braccio e mi trascinò per tutto il corridoio correndo.
"Venite subito qui, vi farò sospendere!" strillò il bidello agitando in aria il manico di scopa.
Vecchio di merda.
Fatti una sanissima scopata.
Uscimmo fuori da scuola e lo guardai preoccupata.
"Siamo fottuti." mormorai respirando a fatica per la corsa appena fatta.
"Nah, lo faccio spesso!" eslcamò facendo spallucce e prendendo a camminare.
"Scappare da scuola? Wow." dissi camminandogli a fianco.
"Giusto, tu sei una santa." mi prese in giro.
"Vaffanculo!" gli diedi una spinta.
"Dove vuoi andare?" mi chiese ridendo.
Alzai le spalle.
"Vieni!" esclamò trascinandomi verso la parte opposta della strada.
Camminammo per qualche minuto e arrivammo in un parco isolato.
C'era solo qualche anziano che leggeva il giornale.
Entrammo e ci sdraiammo sotto un albero.
Misi la schiena contro il tronco e lui si appoggiò a me.
"Che facciamo?" chiese giocando con una mia ciocca di capelli.
"Conosciamoci meglio."
"Okay, cosa vuoi sapere?" mi chiese guardandomi.
"Non so, parlami di te." mormorai.
"Non c'è molto da dire, vivo con mia madre e ho un fratello più grande di qualche anno che vive con sua moglie e ha un figlio." disse sbadigliando.
"Quanto ha?" gli chiesi strappando l'erba.
"Qualche mese. Te, invece? Come mai ti sei trasferita?"Mi chiese curioso.
"I miei genitori erano preoccupati per la mia salute, dicevano che in quel posto non vivevo bene. Quindi mi hanno mandato da Anne, la migliore amica di mia madre." gli spiegai.
"Che significa non vivevi bene?" chiese confuso.
"Dicevano che frequentavo brutte persone, avevo cominciato a fumare e questo era un problema per la mia salute." gli dissi.
Mi mancavano i miei amici, l'ultima volta ch eli avevo sentiti era una settimana fa.
Mi guardò ancora più confuso.
"Soffro di asma." subito assunse una faccia dispiaciuta.
"Non voglio compassione, non siamo venuti qui per parlare dei miei problemi" esclamai sbuffando.
"Mi dispiace, parliamo di altro, va bene?" disse accarezzandomi il braccio.
Annuì e cominciammo a chiacchierare.
"Che ore sono?" gli chiesi sbadigliando.
"Quasi le sette." annunciò.
"Le sette? Oh cristo, è tardissimo. Harry e Anne saranno preoccupati!" esclamai alzandomi e pulendomi i jeans pieni di fili di erba.
Lui fecela stessa cosa e ci incamminammo verso casa mia.
Appena arrivammo davanti la porta d'ingresso lo salutai e feci per suonare, ma lui mi prese il braccio e mi lasciò un bacio a stampo per poi andarsene.
Restai immobile per qualche secondo, poi mi ripresi e suonai.
Mi aprì Harry che aveva una faccia tutt'altro che felice.
"Ehi." lo salutai sorridendo nervosamente.
"Mi spieghi che cazzo ci facevi con Horan e perchè te ne sei andata da scuola?" mi chiese urlando.
"Harry, calmati!" esclamai entrando.
"No, Paige! Calmarmi un cazzo, mi sono preoccupato! Al telefono non rispondevi." continuò ad urlare.
"Harry, sto bene! Niall mi ha accompagnato al parco perchè non mi sentivo bene." mentì.
Lui sembrò tranquillizzarsi.
"Potevi chiamarmi a me, ti avrei accompagnato a casa!" mi rimproverò.
"Scusa." abbassai lo sguardo sentendomi in colpa.
"Ti ha baciata cazzo." disse tirando un calcio al tavolino.
"Non ti riguarda!" dissi infastidita.
"Non puoi innamorarti di lui!" mi urlò più furioso di prima.
"Cosa? Non mi pare di aver mai detto questa, ma se anche fosse non potrei controllarlo!" sbottai infastidita.
"Poi a te cosa importa, scusa?" continuai alzando un sopracciglio.
"Niente! Fai come cazzo ti pare!" salì velocemente le scale e si chiuse in camera.
Ancora scossa salì nella mia e chiamai immediatamente Kim.
"Ehi Kim, ho un cazzo di problema!" dissi appena rispose.
"Che succede?" chiese leggermenet preoccupata.
"Sono fottutamente indecisa!" esclamai esasperata.
Cominciai a raccontarle tutto quello che era successo quel giorno.

CIEU.
*si nasconde nell'angolino*
Si lo so, sono una merdina!
Vi avevo promesso che avrei aggiornato quasi ogni giorno, invece mi ritrovo a pubblicare il capitolo con un ritardo enorme.
Sorratemi, sul serio.
In cambio vi ho fatto un capitolo decente e parecchio lungo.
Beh 1781 parole, babee.
Comunque, che altro dire? Lasciate qualche recensione e fatemi sapere se siete Team Parry o Team Piall.
Baci.
Chri x
  
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