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Autore: Silvi_MeiTerumi    01/01/2014    3 recensioni
A volte siamo proprio noi stessi che cerchiamo i guai. E Spencer Benson lo sa bene, sa che lui è un guaio. Sa che lui sarà la sua rovina, ma sa anche che solo lei può salvarlo da ciò che è diventato.
Genere: Romantico, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DNA.


Il cambiare città non è mai facile. Si allontanano gli amici. La scuola cambia. Ed è ancora più difficile trasferirsi da Londra a Sydney. Dal clima piovoso a quello soffocante. Dai giorni di nebbia a quelli con il cielo limpido. Dalle vie in sassi a quelle in sabbia.
No, non era per niente facile. Soprattutto per Spencer Benson, una sedicenne dal carattere chiuso, il suo metro e sessanta la faceva sembrare più piccola e i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri la facevano assomigliare una bambola.
Lei, la mamma e il piccolo Erik si erano spostati per ‘cambiare vita’, cosi le ripeteva la madre per chiudere la varie discussioni avvenute per il problema del trasferimento.
La casa in affitto era sicuramente carina, e il posto era uno dei migliori, silenziosi e meno trafficati di Sydney.
Ora aveva una camera tutta sua e avrebbe potuto suonare la sua amata chitarra senza che il fratellino si lamentasse.
Erano ormai le 7.50 quando Spencer scese le scale per salutare la madre e incamminarsi verso scuola.
E cosi, con passo spedito si ritrovò davanti alla Winston High School, la prestigiosa scuola dove la madre aveva insistito a iscriverla per il nuovo anno.
I suoi occhi verdi si spostavano di continuo per osservare le persone che la circondavano.
Stava per compiere un passo quando una mano le si posò sulla spalla. Si girò di scatto e con occhi sgranati si ritrovò di fronte a una ragazza a dir poco bizzarra.
La prima cosa che la colpì fu il suo abbigliamento. La maglia gialla evidenziatore, i jeans strappati e delle converse rosa pallido. Alquanto strana la tipa si ritrovò a pensare Spencer quando “Ciao, io sono Shay Hale, tu devi essere la ragazza nuova” disse per poi porgergli la mano, e Spencer la strinse volentieri, sembrava simpatica e un “si” le usci dalle labbra prima di sorridere alla ragazza di fronte.
Shay ispirava fiducia, e aveva i tratti tipici australiani. Occhi azzurri e capelli biondi. Leggermente abbronzata e corpo da modella.
“Vuoi che ti faccia fare un giro della scuola?” propose, che poi senza aver sentito la risposta positiva di Spencer la trascinò per una mano all’interno della scuola.
 
Shay le aveva mostrato dove si trovava il suo armadietto e si era dimostrata gentile con lei, avevano ritirato insieme l’orario scolastico in segreteria e per la fortuna della castana avevano molte ore in comune.
“Tra poco abbiamo letteratura, sai che palle” e rise Spencer, e timidamente “ E’ simpatica l’insegnante?” “No, lei è un mostro” sottolineando mostro e alzando gli occhi al cielo.
Presero posto negli ultimi banchi e Spencer era felice d’aver trovato subito un’ amica con cui passare le ore a scuola, e perché no, anche fuori dall’edificio.
La campanella trillò solo dopo pochi minuti e l’aula si riempì, e una donna sulla cinquantina fece il suo ingresso spegnendo i sorrisi dei ragazzi.
Alta quando un nano e con i capelli rinchiusi in una coda la professoressa non prestò attenzione a Spencer.
Meglio, pensò. Non le andava di presentarsi.
La prima mezz’oretta passò veloce tutto sommato e il picchiettare del gesso sulla lavagna la faceva sbadigliare in continuazione.
Shay al suo fianco mordicchiava la matita e di tanto in tanto rivolgeva dei sorrisi a Spencer.
Ma ad un tratto la porta si spalancò ed entrarono due ragazzi.
“Clifford e Hemmings, ma che piacere” ma la voce della professoressa Marin non sembrava rimproverarli, c’era una nota di gioia nella sua voce.
I due sorrisero alla donna e con passo lento si sedettero a distanza di due banchi dalle due ragazze intente a fissarli, non avevano con loro nemmeno un libro.
“Perché non li richiama?” chiese sottovoce Spencer mentre osservava i due individui concentrati a chiacchierare, come se fossero seduti in un bar, ignari del fatto che la professoressa potesse sentirli.
“Perché Clifford e Hemmings non si toccano” rispose semplicemente Shay mentre ritornava a mordicchiare la povera matita.
Le ore scolastiche passarono in fretta e Spencer aveva capito che tipo era la bionda.
Sempre solare, se ne infischiava dei giudizi altrui e amava andare a camminare. Amava i Blink 182 e aveva parecchie magliette con il loro logo sopra, e un giorno, aveva promesso a Spencer che gliele avrebbe prestate.
Risero per la maggior parte del tempo e le due si erano ripromesse di andare a scuola insieme l’indomani mattina, e dopo essersi scambiate il numero di cellulare si salutarono con un abbraccio, come se fossero amiche da sempre.
 
Il rientro a casa fu altrettanto felice, un Erik agitato le saltò in braccio e le cominciò a raccontare dei suoi nuovi amici conosciuti a scuola e le mostrò tutti i disegni fatti con i pastelli.
Il pomeriggio Spencer lo passò tra i libri e dopo aver raccontato la giornata alla madre a tavola mentre cenavano ripensò all’episodio avvenuto in classe, quei due tipi l’avevano incuriosita, e parecchio.
E dopo essersi lavata i denti ed essersi messa il pigiama prese il cellulare e inviò un messaggio a Shay.
 
Ore 22:05
A: Shay
‘Ehi, sono Spencer :)
  Ma chi erano i due ragazzi di oggi, quelli che sono entrati in classe dopo un bel po’ di tempo?’
 
Ore 22:10
Da: Shay
‘Ciao :)
  Quelli erano Michael Clifford e Luke Hemmings, fidati è meglio non conoscerli, sono tipi stani.’
 
Ore 22:12
A: Shay
‘Perché? Cosa hanno di strano?’
 
 Si azzardò a chiedere, erano dei normali adolescenti.
 
Ore 22:14
Da: Shay
‘Non cacciarti in guai in cui poi non riuscirai ad uscirne’
 
Cosa intendeva con questo?
Sbuffò Spencer, doveva andare a letto o la mamma l’avrebbe rimproverata.
Avrebbe chiesto a Shay spiegazioni la mattina seguente.
 
 
 
 
Eccomi qua con ‘Dna’ , un nome insolito, ma ha un significato.
Questo capitolo è corto, lo so, ma è solo l’inizio. La storia inizierà nel prossimo capitolo.
Ci tengo molto a questa storia, e gradirei che mi faceste sapere se continuarla o no.
E che dire, grazie a chi seguirà la storia.
Alla prossima :)
 
 
  
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