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Autore: Kokky    24/05/2008    3 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Scusate il ritardo, non sono molto ispirata °-° Il bello è che so come deve finire, ma non viene proprio voglia di scrivere! Bah.


Questo capitolo lo dedico a Lisa,
che domani compie 17 anni.
Auguroni tesora mia, shore puccia!
Ti voglio bene ù.ù



51- Simpatia

Qualche giorno prima, al campo d'allenamento dei vampiri

 

Hassan si alzò dalla brandina, sbadigliando, e con voce impastata chiamò il suo compagno di tenda. « Maximilian, sei sveglio? »

« Mmh... si, mi alzo. » sussurrò rocamente il vampiro, poggiando i piedi a terra e sollevandosi dalla brandina, con gli occhi ancora appannati di sonno. Sorrise ad Hassan, poi uscì dalla tenda, seguito dal compagno, e si stiracchiò i muscoli rilassati dopo il sonno.

Hassan guardò la luna splendere in cielo, nivea e distante, spandendo una fioca luce bianca su Aiedail. A volte provava nostalgia per il sole cocente, che illuminava il suo paesino bruciando la pelle... lui non lo aveva mai guardato troppo lungo.

Scosse la testa e si voltò verso Maximilian, che fissava imbambolato un punto del campo. Hassan seguì il suo sguardo e incrociò una bambina dai capelli violetti che chiacchierava animosamente con il loro addestratore. Lei, “quella strana”. La vampira simile a Maximilian.

Hassan gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio: « Va da lei, Max! Chiacchieraci un po’, scopri se sa qualcosa su di voi... sai, ecco... hai capito! »

Max gli sorrise e annuì, allontanandosi da Hassan di qualche passo. Poi lo guardò, torcendosi le mani e deglutendo, e allora anche Hassan gli sorrise, urlandogli contro « Scemo, e sbrigati! Ho fame, oggi! »

« Guai a te se non mi aspetti. Vado, vinco e torno. » soffiò Maximilian, iniziando a camminare verso la bimba. Violet lo aspettava lì, immobile e rigida, pronta a spiegare quella notizia che le aveva per sempre cambiato la vita.

Maximilian le si parò davanti, cercando inutilmente di sorridere, indeciso su cosa dirle. La bambina alzò un sopracciglio, gli prese il braccio e se lo trascinò per il campo, uscendone fuori.

Il vento spirava leggero e fresco, ma i vampiri non sentivano quel ristoro dopo una calura opprimente, loro erano incuranti a quelle sottigliezze che non li intaccavano nemmeno. Violet guardò il terreno ricoperto da erba un po' ingiallita e preferì rimanere in piedi, piuttosto che sporcarsi la sua costosa gonna bianca; Maximilian la imitò, desideroso di potersi muovere.

« È strano che tu sia nato. » mormorò lei, stupendo Max « Vorrà dire che parteciperai attivamente al declino degli esseri umani, mi sa. » affermò fra sé e sé, cercando di spiegarsi il perché di un nuovo Dannato.

« Non ti capisco. » disse Maximilian, confuso. Le frasi di Violet non avevano senso logico!

Violet gli scoccò un'occhiata obliqua con i grandi occhi ametista, poi parlò velocemente « Noi siamo portatori di sciagure, siamo stati designati come Dannati, e a causa nostra gli umani avranno sfortuna. Siamo marchiati da questi insoliti colori, vedi? » disse sbrigativa indicando i suoi capelli blu.

Odiava dover spiegare le cose, le persone potevano informarsi da sole! Però i Dannati non si trovavano sui libri, o nei discorsi frequenti della gente, quindi poteva perdonarlo per la sua negligenza. « Sei qui per chiedermi questo, no? »

« Io volevo solo sapere perché siamo diversi! Non c'è bisogno di fare così... di essere così autoritaria e seccata. » sibilò Maximilian. I vampiri che avevano quell'atteggiamento gli davano terribilmente fastidio. « Quasi come se non fossi degno di parlare con te. » concluse lui.

« In effetti non lo sei, e dovresti pure usare il Lei con i vampiri più anziani di te. Ma farò un'eccezione, visto che mi stai simpatico. Sarà che sei diverso anche tu, non so. » affermò la bambina, incamminandosi verso l'accampamento « Ah, il mio nome è Violet. » disse infine, dileguandosi fra le tende.

Maximilian scosse la testa, stranito, e tornò da Hassan, pronto a bere il sangue di un'altra di quelle belle ragazze succulente che si trovavano nei villaggi lì vicino.

*

 

 

52-Donne

Il vento estivo rinfrescava ben poco la cittadina, circondata dall’afa di inizio agosto. Una donna, sulla quarantina, camminava con lo sguardo spento e gli occhi gonfi, pieni di pianto e disperazione.

Lei non poteva ancora crederci, non ce la faceva. Eppure era di nuovo passato il diciotto luglio, lei aveva compiuto gli anni e... un singulto scosse la donna, che si ritrovò subito dopo a piangere in mezzo alla strada deserta.

Piangeva e continuava a camminare, andando avanti solo per forza d’inerzia, distrutta. Aveva i capelli castani e un po’ lunghi, raccolti in una coda di cavallo, e gli occhi – se pur pieni di lacrime – erano color nocciola, intelligenti.

Si fermò e si sedette su una panchina, guardando con leggero interesse una coppia che gli si avvicinava. Erano giovani e belli, quei due ragazzi: uno biondo, con gli occhi blu, e l’altra con dei capelli neri corti.

La ragazza si abbassò verso la signora, tendendo le braccia e stringendola a sé, mentre il ragazzo biondo rimaneva a guardarla. E lei ormai era “vecchia”, adulta... e sua figlia, la sua adorata figlia aveva la stessa età di quei ragazzi, così giovani.

« Signora, sta bene? So che per lei questi sono giorni... strazianti. La capisco. » le sussurrò dolcemente la ragazza all’orecchio, cullandola nell’abbraccio.

« Maria, oh Maria... grazie. » mormorò lei, aggrappandosi alla giovane e alzandosi dalla panchina, lasciando che le lacrime si asciugassero da sole « Maria, lo so che mi comprendi. Era la tua migliore amica, in fondo, no? » disse con voce strozzata la madre di Sofia.

« Si, lo era. » rispose lei, con voce un po’ rotta. Aveva odiato la sua migliore amica, con tutto il suo cuore. Perché... perché era scomparsa?

Perché se n’era andata, era sparita? Era viva o morta? Lei sentiva ancora la sua mancanza?

Sofia... non doveva andare in quel modo.

Eppure era accaduto. Di colpo, come un soffio improvviso di vento che ti scompiglia i capelli, distruggendoti la pettinatura che avevi fatto con cura ed impegno. Lei era volata via, scomparendo da tutto e da tutti, lasciando solo cuori straziati dietro di sé.

Probabilmente non era colpa sua. A 11 anni non scappi di casa né per amore né per voglia di libertà. A 11 anni sei ancora piccola, dolce, infantile, spensierata.

Chissà dov’era, se c’era, se li pensava.

Maria deglutì a vuoto, stanca, e guardò Rosa, debilitata e sfiancata. Era l’ombra della bella donna di un tempo, solo un riflesso della madre di Sofia. Perché ormai Sofia non c’era più, e si era portata con sé il cuore di quella donna.

« Ma ora non stia qui, al caldo. Che ne dice di un bel gelato? » affermò con dolcezza Maria, cercando di essere gentile con la donna, comprendendo che era giusto fare così. Guardò con eloquenza il suo ragazzo, il bel biondino, che si defilò subito, baciandola sulla guancia e salutando le due.

« Va bene... Maria. » biascicò Rosa, iniziando a camminare verso un bar lì vicino, affiancata subito dalla ragazza mora, che sorrise mestamente e la prese per mano.

Loro si potevano capire, pur avendo età differenti. Maria aveva nuovi amici, ma la bambina che le chiedeva aiuto per i compiti, quella che l’abbracciava di slancio, quella con cui divideva la merenda le era rimasta impressa nel cuore, per sempre.

Sofia era stata una parte importante della vita di quelle due donne.

*

 

 






Fra poco arriverà l'azione *___* Finalmente! xD Non se ne poteva più di sto mortorio, che però ci doveva essere è.é
Sto scrivendo il 53, in questi giorni, e cercherò di fare più in fretta, se no intanto invecchiamo! XD
Ringrazio i preferiti, lettori, recensitori
In particolare mikybiky (grazie mille *__*), 3mo_is_love (Benvenuta *-* XD Adam è romanticone fino a un certo punto, perché se diventa troppo dolce inizio ad odiarlo xD Grazie *^*) e lisettaH (tesoro, grazie! Ti adoro ^.-)

Pubblicizzo anche:
N e v e r L a n d
Il sito mio e di LisettaH dove posteremo le storie, le curiosità, i disegni... *-*


A presto!! Commentate recensite apprezzate. E' il sale della vita di Kò, ergo fatelo, perché se no sta ragazza sviene! xD Grazie +.+
   
 
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