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Autore: justonemorepage    02/01/2014    2 recensioni
D'ora in poi Harry Styles è il tuo finto ragazzo.
Cosa succede quando si usa l'amore per ritornare sul podio della fama?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

Che Succede?

 
«Alexa, cosa ne pensi?»
 
Alzai lo sguardo dal mio cellulare, sorpresa dalla domanda di Rebecca. Stavamo guidando nel traffico din Los Angeles da venti minuti e non aveva aperto bocca.
 
«Di cosa?» mi passai il cellulare da una mano all’altra, aspettando la vibrazione che segnalava che Harry mi aveva risposto. Stavamo facendo una bella conversazione. Era bello avere qualcuno con cui parlare cos’, solo del più e del meno di niente di particolare, ma pur sempre interessante. Non avevo mai avuto nessuno che mi avesse parlato in quel modo prima di allora—ti faceva rilassare.
 
Avresti dovuto avere un ragazzo prima, Alexa.
 
Mi ricordai velocemente che Harry non era il mio ragazzo… era il mio finto ragazzo e dovevo mantenere un comportamento professionale.
 
Certo, adesso che guardo indietro mi chiede come posso essere stata tanto stupida.
 
«Di Harry e te.» disse Rebecca, girando per caso il suo anello di fidanzamento intorno al dito mentre passavamo lentamente vicino ad una Lexus nera. «Sembra che tu l’abbia preso molto in simpatia.»
 
«Cosa vuoi dire?» la guadai confisa.
 
Rebecca sbuffò «Tesoro, il ragazzo ti piace come amico, o come qualcosa di più?»
 
«Amico.» risposi con certezza.
 
Rebecca sospirò «Ragazza, so che sei inesperta in queste cose… ma sembra davvero che ti diverta con lui. E ti ho visto quando lo baciavi.»
 
«È un amico.» insistetti.
 
Rebecca scosse la testa e sorrise «Alexa, sai che tutte le coppie forti di Hollywood le ho messe insiene io? Jay-Z e Beyonce, Russell e Katy, Mariah e Nick.»
 
«Russell e Katy non sono durati.» osservai.
 
Gli occhi di Rebecca brillarono «Ma è questo il punto, non puoi stare seduta lì a preoccuparti se durerà o no. Devi godertela, giorno per giorno. Ed è un peccato… sembrava così felici insieme.» sospirò.
 
 
 
 
«Alexa? Sei a casa?»
 
Sollevai la testa quando mia madre parlò. Erano quasi le 9 di sera ed ero in camera mia. Avevo ordinato del cinese ed ero al portatile. Mi alzai e percorsi la sala verso la camera di mamma «Cosa? Sì, sono a casa da ore.»
 
«Oh.» mia madre era per terra, facendo qualche esercizio di yoga. Stava prendendo lezioni settimanali in una palestra di lusso in città con un abbonamento mensile da $100. «Non vai da nessuna parte stasera?»
Feci di no con la testa.
 
Mia mamma sospirò. Si era ripresa dall’ultima sbronza—questa era la sua sobrietà.
«Alexa, amore, hai.. quanti? Diciassette, diciotto anni? Vivi un po’. Vai fuori. Festeggia. Ruba dell’alcol. O esci col tuo ragazzo, intendo, alla tua età, facevo sesso e fumavo sigarette.»
 
Non dubitavo per niente di quello che stava dicendo. «Mamma, non posso. Ho un’intervista domani. Devo mettere il lavoro al primo posto.» iniziai ad uscire dalla stanza «Sai, da quando sono l’unica che lavora qui..» chiusi la porta dietro di me e la sentii borbottare «Stupide vergini.»
 
Mia mamma era ufficialmente pazza. Da quando le madri chiedevano ai loro figli di uscire, fumare, bere e fare sesso? Roteai gli occhi, pensando alla famiglia di matti. Mi sedetti al computer, qualcosa mi diede la forza di digitare l’URL dell’account Twitter di Harry. l’ultimo tweet diceva. Serata coi ragazzi. sempre divertente. x
 
Appoggiandomi all’indietro. Guardai ancora un paio di cose online e ascoltai un po’ di musica, ma non ero molto attenta. Era difficile, sapendo che tutto il mondo si stava divertendo e io ero bloccata lì.
 
Era una prevedibile serata, come tante prima che conoscessi Harry.
 
Era strano come lo conoscessi da pochi giorni, a mala pena una settimana e la mia vita fosse cambiata in così tanti modi. Mi alzai, mettendo il portatile sulla scrivania e collegandomi con l’iPhone sulla iHome sul mio comodino. Mentre mi sporgevo per spegnere la luce, quel familiare, fastidioso dolore al collo mi scosse.
 
Chiusi gli occhi per un paio di secondi prima di riaprirli. Sentii un leggero rumore di colpetti venire da fuori. Sospirando, cercai di chiudere gli occhi e tornare a dormire. Probabilmente i bambini dei vicini stavano facendo uno scherzo. Ma il ticchettio non si fermava. Mi sedetti sul letto, guardando per la stanza, mi sudavano le mani. Il ticchettio veniva verso la finestra. Il mio lato sensibile penso Ladro.
 
Saltai fuori dalle coperte, presi la mia borsa pensante e l’iPhone sul comodino e camminai in punta di pedi verso la finestra. Con una mossa fulminea, spalancai le tende. La luce della luna illuminò la mia camera.
 
Non c’era nessuno alla finestra. Fissai, controllando il mondo, cercando un’ombra nel prato. Il cuore mi saltò quasi fuori dal petto quando un altro ticchettio venne dalla finestra. Guardai nella direzione da cui proveniva appena in tempo per vedere un paio di sassi rotolare giù dalla finestra e cadere nei cespugli sotto casa. Guardai in obliquo la figura vicino ai cespugli.
 
«Chi è?» sussurrai.
 
«Hey!» la voce era leggermente familiare. Allungai il collo e la figura andò su una chiazza di luce lunare, il suo volto si illuminò. Era l’amico di Harry, Louis.
 
«Louis?» lo guardai e lui mi sorrise.
 
«Non pensavo che ti ricordassi, visto che esci sempre col mio amico. Corri giù.» disse
 
Qualcosa dentro di me non mi fece chiedere nulla. Andai sul ramo dell’albero appoggiato alla finestra di camera mia e scesi piano finché non fui a terra con Louis. Era passato un po’ da quando ero salita su un albero… tipo dieci anni.
 
«Perché sei qui?» lo squadrai. Indossava un paio di pantaloni del pigiama con sopra danzanti carote arancioni e una maglietta nera molto aderente con delle TOMs nere.
 
Mi squadrò «Perfetto.». mi prese per mano e mi condusse davanti a casa mia, dove c’era una macchina sul bordo del marciapiede, con i fanali al minimo. «Tu» disse «sei invitata al pigiama party degli One Direction. Harry, il piccolo smidollato, non riusciva a trovare il coraggio di venire fuori e intrufolarsi nel to prato, così io ho avuto l’onore.» mi sorrise, i suoi denti splenderono nel buio «Spero che non ti dispiaccia che qualcun altro abbia preso il suo posto per un po’.»
 
«Per niente.» forse era questo che avevo bisogno.. certo, l’intervista era domani, ma forse avevo solo bisogno di un po’ di pausa… con amici. Non una notte selvaggia, solo una da brivido con persone che conoscevo.
 
«Fantastico.» aprì la portiera posteriore del furgoncino Odissey che ci aspettava e scivolai dentro. Tutti gli altri amici di Harry erano seduti in macchina. L’irlandese biondo era sul sedile da passeggero. Liam guidava ed Harry e Zayn erano sulla fila centrale. Louis si mise sull’ultimo sedile in fondo, concedendomi di essere stretta tra Harry e Zayn.
 
«Vas happenin’?» mi chiese Zayn allegro «Ad Harry, qui, sei mancata un sacco. Non riusciva a smettere di parlare di te.» mi diede una gomitata nel fianco. 
 
«Non essere stupido…» cominciò Harry.
 
«Oh, non stai prendendo in giro nessuno, amico.» rintoccò Louis dietro di noi «Alexa questo, Alexa quello… è ovvio che tiene alla vostra… amicizia.» ammiccò. «E francamente… approvo.» diede una pacca sulla spalla di Harry.
 
«Aw, lasciate in pace il ragazzo.» disse Niall dal suo sedile, sgranocchiando una patatina e tenendo un pacchetto di Lays con l’altra mano.
 
«Sì, lasciamo rilassare Harry  per un po’.» aggiunse Liam, percorrendo in modo esperto le strade di LA.
 
«Grazie ragazzi…» iniziò Harry.
 
«Intendo, se ti piace così tanto la compagnia di Alexa non c’è niente che possiamo dire che ti metterà abbastanza in imbarazzo.» aggiunse Liam e Niall scoppiò a ridere, quasi soffocandosi con la patatina che stava mangiando.
 
«Giusto.» disse Harry in fretta «Quindi… ehm… dove andiamo?»
 
«Ci fermiamo da Wal-Mart a prendere qualche stuzzichino.» disse Liam mentre girava oscillava per il parcheggio.
 
«Meglio tenere fermo Niall.» fece Zaynn mentre Liam parcheggiava «Impazzirà.»
 
«Finché non hanno Nando’s penso di riuscire a trattenermi.» disse Niall con una risatina mentre uscivamo tutti dalla macchina. Ci infilammo nel negozio, Harry mi avvolse con un braccio, quasi come fosse naturale per lui. Louis lo guardò e mollò la presa. Stavo per dargli un’occhiata interrogativa quando Louis parlò, gli altri corsero avanti eccitati, così che solo Harry, Louis ed io gironzolavamo dietro.
 
«Allora, dicci, Alexa.» disse Louis mentre Liam prese un carrello e iniziò a girare per gli scaffali, cercando snack con Niall e Zayn. «Come funzionano i pigiama party in America?»
 
Risi «Beh, onestamente non sono mai stata ad un pigiama party prima.»
 
«COSA?» Louis mi guardò, preoccupato. Persino Harry sembrava un po’ preso alla sprovvista. «Dov’è la tua infanzia? È impossibile!» non stava scherzando e la sua faccia si fece più seria.
 
«Beh, Alexa, non sei mai stata ad un vero pigiama party finché non sei stata ad un pigiama party alla One Direction. Sarà il migliore a cui tu abbia sempre partecipato.» disse dando un colpetto sulla schiena di Harry e facendo scivolare il braccio lungo la mia spalla.
 
Annuii. Ma l’unica cosa che avevo per la testa era come Harry mi aveva guardato tutto il tempo che Louis parlava e quando lo avevo guardato, si era voltato.
 
Che succede?

 
HEYOOOOOOOOOOOOOOOOO
Buon anno a tutti! Come avete passato il Capodanno? E quanto avete mangiato?! Desideri per il 2014?! XD
Ok, per inaugurare l’anno nuovo vi posto questo bel chapter in cui appare il nostro Loulou nonché la Sassy che fa il coglione come suo solito. Vi spoilero che nel prossimo capitolo…. non ve se dice un tubazzo! Ahahahah #metrasghy.
Comunque è interessante il 18 eh ;)
#donstapbliving
   
 
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