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Autore: Imyoursmaljk    02/01/2014    3 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-HAPPINESS-

Ok, era arrivato il momento di ammetterlo: Louis era una cosa utile, anzi utilissima. Erano passati 3 mesi dal suo arrivo ed ancora non mi sembrava vero di come abbia dato una svolta così devastante alla mia vita. Anche se stava sempre in mezzo ai piedi peggio di un cagnolino era riuscito a conquistare proprio tutti:

A Helen, mia madre, aveva insegnato l'arte di cucinare cose tipiche inglesi guadagnandosi numerosi punti a favore; Alla cara vecchietta Rose aveva fatto conoscere il mondo del karaoke, facendo sì che lei restasse tutto il giorno nella sua camera da letto davanti il televisore strillando e sgolandosi. Il lato positivo? Non provocava mia madre --> niente liti --> niente giramenti di coglioni; Il piccolo John l'aveva semplicemente corrotto regalandogli una palla da calcio e promettendogli di portarlo ogni giovedì pomeriggio al campo; La conquista di Rachel era stata decisamente quella più perversa. Cioè... Quale ventiduenne farebbe la corte ad una bambina di cinque anni promettendole l'amore eterno? Ovviamente solo Louis; Infine me.

Era così umiliante parlarne, Dio. Va bene, basta fare la codarda era ora di mettere le carte in tavola. Mi aveva insegnato ad apprezzare le cose piccole che nessun altro noterebbe, iniziando da un semplice sorriso. Mi aveva insegnato che non bisognava sputare continuamente acido solforico ma di essere gentili. Soprattutto mi aveva insegnato che lui e Zayn erano una cosa a cui non potevo più fare di meno. Grazie a lui ero di nuovo felice. Mi chiedevo se con tutta questa felicità fosse possibile che la tristezza e delusione potrebbero essere già dietro l'angolo ad aspettarmi....

* * *

NARRATORE'S POV


«Che hai Eleanor, ti vedo silenziosa oggi. Ti è morto il gatto?» scherzò Louis guadando la mora seduta davanti a lui. Erano seduti in un semplice bar aspettando le loro ordinazioni ma la mora continuava a torturarsi nervosamente le mani. «Non mi va di scherzare. Smettila con queste battutine, non fai affatto ridere» ringhiò, alzando lo sguardo ed osservando il ragazzo di fronte a lei. «D'accordo. Allora dimmi come stanno le cose» propose con fare serio mettendo la mano sopra quelle di Eleanor e cercando di tranquillizzarla.

Eleanor in risposta spostò le mani sbuffando. «Ascolta Louis, ho bisogno di più tempo» mormorò, scostandosi una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio. «Oh, non credo che ti resta molto tempo. Il bar chiuderà tra mezz'ora» scherzò nuovamente. La mora alzò gli occhi al cielo, raccolse la sua borsa e si alzò dal tavolo. 

«Davvero non riesci ad essere serio? Stiamo parlando di te e non di me!» sbottò nervosamente. Probabilmente si pentì di aver alzato la voce e di aver perso la pazienza in un luogo pubblico perchè tutti gli occhi, adesso, erano puntati unicamente su di loro. «Hai ragione, scusami. Per favore, risiediti e parliamone» supplicò Louis cercando di tranquillizzarla. La mora rimase a guardarlo per una frazione di secondi ed infine decise di risedersi. 

«Sto cercando di dirti che ho bisogno di più tempo per capire meglio le cose fino in fondo.» Eleanor fu interrotta quando il cameriere arrivò con le loro ordinazioni, distraendo entrambi per un attimo. Quando il cameriere si allontanò lei tirò un sospiro e decise di continuare. «Mi serve il tuo e il mio tempo, capisci?» mormorò, girando il cucchiaino che si trovava dentro la sua tazza di caffè. «Eleanor, sono venuto appositamente da Londra a New York solo per te. Del resto... del resto sai benissimo che il mio tempo dipende solamente da te»
 sorrise Louis.

* * *

SUNSHINE'S POV


Continuavo a guardare nervosamente l'orologio, come al solito era in ritardo. Prima o poi lo avrei picchiato talmente forte ridurlo in sedie rotelle, così almeno avrebbe avuto una scusa più plausibile per i suoi continui ritardi. Inoltre gli dovevo frantumare il cellulare in mille pezzi e puoi briciarlo. Anche se ormai avevo abbandonato il mio essere acida almeno i pensieri potevo permettermi di continuare a fare. Sorrisi al solo pensiero che il marito/fidanzato lo stesse prendendo a cozzotti in questo momento. 

«Ok, dimmi dov'è Sunshine perchè credo che tu sia solamente la sua sosia» disse Zayn appena arrivò e mi trovò sorridente e tranquilla. Normalmente a quest'ora avrei il fumo che mi uscisse dalle orecchie, ma oggi non era così. «E dai, smettila! Non posso essere di buon umore?» risposi dandogli una borsata al braccio. Lui sorrise e lo presi a braccietto, iniziando a camminare per le strade del Central Park. «Ti trovo in forma; sei ingrassata per caso?» scherzò ma come risposta ricevette un bacio sulla guancia e Zayn si allontanò da me. 
 
«Seriamente, cosa hai fatto con la mia Sunshine!» sbottò alzando le mani in segno di arresa. Non potevo fare a meno di ridere. Mi avvicinai a lui nuovamente, tirandolo per il giubbotto ed incoraggiandolo di continuare a camminare. «Ti posso fare una domanda, Zayn?» chiesi timidamente. «Qualsiasi sia la domanda, con questo umore, la mia risposta sarà sempre sì.» ripose lui velocemente e sicuro. «sto parlando seriamente, Zayn. Ti è mai capitato che all'inizio non sopportavi per niente una persona ma poi all'improvviso non è più così?» Il moro esitò per qualche istante, continuando a calciare la lattina vuota per terra. «Perchè mi fai questa domanda, Sun?»

«Non rispondere alla mia domanda con un'altra! Avevi detto che mi rispondevi» sbuffai mettendo il broncio. «Che vuoi che ti dica? Certo che mi è successo e tu ne sei l'esempio» disse pizzicandomi la guancia. Probabilmente si riferiva al nostro primo incontro che, dopo aver capito con chi aveva a che fare, si era già pentito di averci provato con me. Erano bastate solo altre 5 lezioni per farci avvicinare e stringere un rapporto ferreo di amicizia. Sorrisi. 

«D'accordo, ma ora basta con queste cose smielanti. Cazzo, sto morendo di fame e pretendo che tu mi offra un Hot Dog!» dissi cacciando via la sua mano dal mio viso e scompigliandogli con la mia mano i capelli. Zayn non si preoccupò di aggiustarseli poichè era troppo impegnato a ridere. «Ecco, finalmente! Pensavo che sarebbe servito un esorcismo per farti tornare normale» ridacchiò.


* * *

«Sei sicuro che andrà tutto bene?» chiesi titubante. «Coraggio, fai un altro passo in avanti così ti aiuto» rispose porgendomi la mano. Schifoso Folletto, so benissimo che questo era un attentato per togliermi di mezzo ma stanne pure certo che tu non ci sarai nel mio testamento. Scossi la testa rifiutandomi di fare un altro passo. «Bene, allora ti vengo a prendere io!» annunciò deciso Louis. Cercai disperatamente di fare qualche passo indietro ma i pattini che avevo ai piedi non me lo permisero in nessun modo. Il mio corpo fu tirato verso la pista di ghiaccio e serrai immediatamente gli occhi. Quel piccolo laghetto ghiacciato non mi dava l'impressione di essere abbastanza resistente da poter reggere il peso di circa venti persone.

Inoltre, da quando ero andata con la scuola ad una pista di pattinaggio compiendo un atto degno da poter essere aggiunto nella mia lista 'Dimostrazioni perchè il mondo mi odia' avevo il terrore di ritornarci. Lentamente iniziai a sbattere le palpebre mettendo a fuoco il ghiaccio sotto di me che scorreva. Oh Tomlinson, spero per te che il mio sedere ed il ghiaccio non si incontrano oppure farò incontrare qualcosa al tuo sedere e non sto parlando affatto del ghiaccio. «Visto? Non è stato poi così difficile» affermò sorridendo. Una sua mano mi teneva stretta la mia vita mentre l'altra teneva saldamente la mia mano. Annuii cercando di muovere le gambe e sperando di non cadere.

Ero sicura che non mi avrebbe fatta cadere. «Tu non ti muovere, ti tiro io» disse ed io nuovamente annuii. Sentivo ogni suo muscolo tirarsi mentre cercava di muoversi in avanti e per trascinarmi con sè. Scrutai attentamente il suo viso di lato: come avevo fatto in questi tre mesi a non accorgemene dei suoi lineamenti perfetti, dei suoi occhi celesti profondi e sinceri, dei suoi capelli castani sempre scompigliati eppure messi in un certo senso in ordine, delle sue labbra sottili e rosa, perfino la sua barba leggermente pronunciata sembrava avere un certo fascino. Merdaccia, che razza di pensieri mi ero messa a fare? «Ora prova se ce la fai da sola» mi incitò, facendomi ritornare dal mio stato di trance e sentendo che aveva lentato la presa al mio fianco e allontanandosi di qualche metro.


«Sul serio Lou, non penso di farcela» ammisi. Folletto scoppiò a ridere, irritandomi parecchio. «Sì sì, molto divertente. Io a differenza tua ci tengo alla mia vita.» Sbottai. Lo vidi irrigidire e poi stranamente fece una smorfia come se stesse provando dolore. Forse ero stata troppo dura con lui. Louis si avvicinò nuovamente, posizionandosi di fonte a me ed afferrando le mie mani. «Inizia a pattinare, ti tengo» mormorò con tono basso. Cercai di ribattere e di convincerlo che non ero in grado ma non ne ebbi il tempo. «Sun guardami: ti tengo, fidati!» mi incoraggiò di nuovo, fissandomi intesamente negli occhi. 'Fanculo tu e i tuoi occhi magnifici. 

Iniziai a pattinare ed a muovermi in avanti di qualche metro. Iniziai a sorridere, ricordandomi di quanto adoravo pattinare e grazie a lui avevo superato pure questa paura. Lasciò la mia mano destra tenendo, però, ancora quella sinistra in modo che potesse pattinare accanto a me. Ormai era inutile negarlo: Louis era più importante di quanto avessi il coraggio di ammettere.

* * * 

«Grazie» mormorai mentre camminavamo verso casa dopo aver pattinato. Tutto il tempo era rimasto accanto a me, senza farmi cadere nemmeno una volta e gliene fui immensamente grata. Bhè, in fondo era meglio così, altrimenti il suo sedere se la sarebbe vista brutta. «Grazie a te che mi hai accompagnato, Sunshine» rispose. Una volta arrivati Louis mi accompagnò davanti la porta aspettando che io estrassi le chiavi dalla borsa. Iniziai a maledirmi per non essere in grado di ricordarmi in quale tasca l'avessi infilata finchè, grazie al cielo, toccai un oggetto freddo e metallico realizzando che era la mia benedetta chiave di casa.


Annotai mentalmente di comprarmi un portachiavi enorme in modo di poter individuare subito le chiavi nella mia borsa. «Bhè, allora ci vediamo» iniziai a dire, infilando le chiavi dentro la serratura. Mi sentivo leggermente in imbarazzo. Ma che stavo dicendo? Io che provavo imbarazzo con Louis Folletto Tomlinson. Impossibile. Sorrise. Non ebbi il tempo di realizzare l'accaduto che mi trovai le labbra rosa che avevo fissato tutta la sera sulla guancia, provocandomi un brivido che mi percorse per tutta la spina dorsale. «Ciao Sunshine» salutò, allontanamdosi da me ed avviandosi verso la casa accanto.

Mi chiusi la porta dietro le spalle e credetti che le gambe stessero per cedermi. Presi subito il telefono e composi il numero con le mani trmanti. «Megan, ho bisogno del tuo aiuto. Credo di essere diventata malata» sussurrai quasi in preda ad una crisi isterica. Sentii la mora dall'altra parte della cornetta ridacchiare. Memo a me stessa: non aiutare mai più Meg anche lei fosse in fin di vita. 

* * *

Cos'è l'amore?
Significa che all'improvviso tutto ti scorre davanti...
E i tuoi sogni sembrano realizzarsi...
Vedi tutto sotto una luce diversa.
Anche il vento sembra cambiare direzione...
Il mondo si illumina in tutti i suoi colori e perfino il rosso sembra di piacerti...
E si ha continuamente il suo nome sulle labbra...


«Sunshine»


«Louis»



 
 

LOOK AT ME

BAMBINEEE ECCOMI PUNTUALE COME UN OROLOGIO SVIZZERO CON IL NUOVO CAPITOLO.
SINCERAMENTE QUESTO CAPITOLO NON MI FA IMPAZZIRE MA NON DEMORALIZZATEVI CHE NEL PROSSIMO SARA' TUTTO LOVE LOVE..
SCOMMETTO CHE VI STATE CHIEDENDO CHE CENTRA ELEANOR IN QUESTA STORIA. CENTRA CENTRA!! 
POI SE AVETE NOTATO ALLA FINE SI VEDE SCRITTO 
-SUNSHINE- E POI -LOUIS- QUINDI SI CAPISCE CHE FINALMENTE LA PICCOLA SUN HA CAPITO DI PROVARE QUALCOSA PER LOUIS (ESSENDO L'UNICA RAGAZZA IN QUESTIONE LOL), PERO' NON SAPPIAMO CHI E' INNAMORATO DI LEI..
QUINDI NON SI SA SE SARA' ZUNSHINE OPPURE LOUNSHINE.. AHAHAAH SONO ORRENDI MA VABBE' xD
VOLEVO RINGRAZIARE DI CUORE LE PERSONE CHE HANNO AGGIUNTO LA MIA STORIA TRA LE SEGIUTE/RICORDATE/PREFERITE
E ANCHE UN MASSIVE THANK YOU A CHI HA RECENSITO. <3
RINGRAZIO ANCHE LE LETTRICI SILENZIOSE CHE PASSANO A LEGGERE LA MIA STORIA. :*
ADESSO MI ALLONTANO CHE LO SPAZIO STA DIVENTANDO ENORME MA SE VOLETE POTETE SEMPRE LASCIARE QUALCHE RECENSIONE, NON MI OFFENDO ^__^
A PRESTO
LA VOSTRA CRI :)

PS: RICORDATEVI CHE VI AMO A TUTTE QUANTE :*
PSS: Twitter 

 
 


  
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