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Autore: Raibow    02/01/2014    0 recensioni
La storia parla di una ragazza, Stella, la quale ha perso il suo fidanzato nel giorno del suo compleanno.
Lei non riesce a toglierselo dalla testa, e per ogni compleanno è sempre la stessa storia: non vuole festeggiarlo ed è sempre depressa. Ma arriverà una persona a farla innamorare di nuovo e a mettersi in pace con sè stessa una volte per tutte.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Mamma, non ho voglia di andare a scuola!» Dico assonnata a mia madre
«Stella, alzati! Conto fino a tre.»
«Mamma..» Cerco di replicare , ma mi ferma
«Uno..»
«Mamma!»
«Due..»
«Mamma!»
«Vuoi che arrivo al tre, Stella?»
«Ma mamma, ho sonno! Poi oggi non ho materie importanti!»
«E' Venerdì ,Stella. Avrai Sabato e Domenica per riposarti. Ti voglio trovare pronta tra venti minuti massimo!» Dice chiudendosi la porta alle spalle. Ma perchè
cazzo deve fare così? Che palle! Ho due ore di matematica, storia, italiano e due ore di inglese, è una giornata inutile per andare a scuola!

Sono pronta e raggiungo mamma in cucina che mi aspetta, oggi mi accompagna lei perchè è troppo tardi.
«Mangia qualcosa» Mi dice 
«Non ho fame, mamma»
«Prendi una barretta, te la mangerai in macchina» Obbedisco. Non ho voglia di litigare. Non ne ho la voglia e forza! 

All'entrata della scuola non vedo Dakota. Ma dove sarà? La chiamo.
«Mhh...» Mi risponde.
«Dakota? Sei a casa?»
«Mh..» Borbotta, penso sia un sì. Porca puttana, come ha fatto a rimanere a casa?
«Sono a scuola! Prova ad entrare a seconda ora! Alzati.» Le chiudo il telefono perchè è suonata la campanella. Non c'è quasi nessuno del mio gruppo di ieri sera,
solo Savanna e Roxi. Hm.. Tre presenti su diciassette di ieri sera!

Rientro a casa alle tre meno dieci. Sono stanca morta e Dakota non è più venuta a scuola. Decido di non pranzare e mettermi a letto a dormire, non ho il coraggio di affrontare i compiti che mi aspettano, lo farò questa sera o domani mattina.
Mi sveglio alle sei del pomeriggio. Ancora a casa non c'è nessuno. Mamma credo sia a fare delle commissioni, perchè di solito finisce alle quattro e mezza da 
lavoro, e papà ritorna domani mattina perchè è partito per lavoro.
Mangio qualcosa e ne approfitto per fumare una sigaretta. Spero che mia madre non mi veda.
Chiamo Dakota.
«Sei viva?» 
«Hei» Mi risponde «Che fai?» Continua
«Ho appena finito la sigaretta, tu?»
«A letto. Stasera?» Continua
«Non vengo, devo studiare. Ho dormito tutto il pomeriggio e domani mattina voglio dormire»
«Ok, perfetto. Allora domani pranzi da me? »
«Perfetto. Aspetto l'arrivo di mio padre e vengo.»
«Ok, di sera usciamo con gli altri»
«Certo» Continuo.
«A domani ,Stella» 
«A domani» Chiudo la chiamata.


Il giorno dopo mi sveglio alle dieci e quarantacinque. "Cazzo! E' tardissimo!" Mi faccio subito una doccia e mi trucco. Appena finito entra mio padre dalla soglia
di casa. "Appena in tempo" 
«Stellina!» Apre le braccia e mi accoglie con un abbraccio
«Hei pà!» Ricambio l'abbraccio.
«Vai da qualche parte?» 
«Sì, da Dakota. Ci vediamo domani!» Dico baciandolo in guancia e uscendo di casa, lui non ha il tempo di replicare.
L'autobus non passa, cazzo. Decido di farmela a piedi, così ne approfitto per comprarmi le sigarette.

«Marlboro da venti, grazie» Borbotto alla commessa del tabacchino. Mi dà le sigarette e quando mi giro per uscire da tabacchino mi scontro contro un ragazzo.
Dio, è lui. Liam.
«Scusa!! Sono imbranata!» Dico alzandomi da terra
«Non preoccuparti» Dice alzandosi e per poi guardandomi in faccia. Mi avrà riconosciuto a quanto pare, è lì fermo da cinque secondi, se non di più
«Scusami tu invece» Dice sorridendomi. Che bel sorriso.
«Sei il cameriere del locale dell'altra sera, giusto?»
«Sì, Liam.» Ride «Tu però non ti sei ancora presentata» Continua sempre con quel sorriso stampato in faccia, è adorabile.
«Hai ragione. Stella. Piacere, Stella.» Dico.
«Stella.» Dice stringendomi la mano. Rimaniamo in un silenzio tomba.
«Ehm io vado allora» Dico rompendo il silenzio.
«Ah si certo.» «Quando ripasserete al locale?» Continua
«Hm non saprei. Potremmo anche questa sera.» Continuo «Nulla di sicuro» Ancora.
«Bene, si ci vede» Dice con il suo splendido sorriso. E' bellissimo. 
  
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