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Autore: Gemad    03/01/2014    1 recensioni
-Oh Harry! Io e Draco ci siamo chiariti ed ora siamo solo amici- disse Pansy -Sai stavo pensando che voi due potreste essere grandi amici-. -Cosa? Io e Malfoy.... Amici! Tu sei matta Pansy- disse Harry dandole un pugnetto sulla spalla.
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 12: Troppe preoccupazioni, oggi voglio Quidditch!

Era mezzogiorno, e i cinque stavano per mangiare un po’ d’insalata condita con dei funghi; Harry non vedeva l’ora che fosse la Vigilia di Natale.
-Allora, fammi capire se ho capito bene, tu vorresti entrare ad Hogwarts, solo per vedere una ragazza?- chiese Neville.
-Si Neville, ma lei non è solo una ragazza, lei è la mia ragazza!- precisò Harry che incominciò a versarsi l’insalata.
-Allora dovremo studiare un piano- disse Seamus -Trovare un modo di penetrare ad Hogwarts-.
-Si, ma il problema è…. Come ci entriamo?- chiese Dean < -Bè, ci sarebbero sette passaggi segreti per entrare nel castello, però è che ognuno di questi, sbuca all’interno, non vicino al portone, o al campo di Quidditch, o al-.
-AL PLATANO PICCHIATORE!- intervenne Ron dando un pugno sul tavolo, era stato silenzioso per tutta la durata della conversazione.
-Che cosa?- chiese Harry guardando strano l’amico.
-Il Platano Picchiatore Harry! E’ dentro Hogwarts!-.
-Si ma cosa centra?- chiese Neville.
-Il Platano Picchiatore, ha un passaggio sotto di esso, che porta alla Stamberga Strillante di Hogsmade, se non avrai problemi con l’ufficio postale, non avrai nemmeno problemi per entrare nella casa-.
Come aveva fatto Harry a non pensarci prima -Ron, tu-sei-un-GENIO!- gli disse lui sorridendo all’amico.
-Allora è deciso! Quand’è che andrai Harry?- chiese Dean.
-Alla Vigilia di Natale, a mezzanotte meno venti, a quell’ora gli studenti saranno in piedi, e i posti di lavoro saranno diminuiti, visto che è la Vigilia-.
Ora erano tutti di buon umore, non erano passati nemmeno tre, cinque o sei giorni, ed Harry voleva subito tornare ad Hogwarts, era una casa per lui, un posto dove i suoi amici, erano la loro famiglia, e dove aveva conosciuto, fatica, passione, felicità e amore.
Nei giorni seguenti, Seamus e Neville, stavano prendendo in considerazione la possibilità di cambiare posto.
-E’ giusto fare così, molti babbani non si avvicinano più, a causa dei nostri incantesimi, e quindi questo potrebbe essere un sospetto per il nostro mondo- propose Neville.
-Si d’accordo, prendiamo per un secondo il fatto che noi potremo trasferirci ok?- incominciò Ron -Dove dobbiamo andare? Prima avevamo più tempo per trasferirci, visto che era l’alba, ora invece gl’Auror lavorano giorno e notte per trovarci-.
-Ma di notte saremo meno visibili, e poi c’è la Smaterializzazione!- disse Seamus.
-Si io credo che dovremo farlo- disse Dean affiancandosi al suo migliore amico e Neville.
-Harry?- chiese di nuovo lui.
-Ron, non abbiamo altre possibilità-.
-Ma- tentò di obbiettare lui.
-Niente ma e niente sé Ron. Neville ha ragione, dobbiamo cambiare posto ogni settimana, non possiamo, e non dobbiamo correre il rischio! Partiremo appena rientrerò da Hogwarts, sempre se rientrerò-.
-Ma certo che c’è la farai amico!- disse Neville.
Lui, in questi giorni era stato davvero di ottimo aiuto, inutile ripensare al suo cambiamento, ormai Neville stava diventando un vero uomo.
-E’ meglio se vado a Hogsmade ad inviare le lettere, ormai mancano solo sette giorni, e cioè una settimana al Natale- disse Harry alzandosi e prendendo il Mantello. -Ma le invierai tutte e due?- chiese Ron -Voglio dire, anche l’altra?-.
-Prima, invio la mia e la tua, e poi dopo tre giorni, invio l’altra-.

Così Harry, si congedò con i compagni, ed uscì, si mise il Mantello dell’Invisibilità addosso e si Smaterializzò. Si ritrovò all’entrata della località di Hogsmade, e si mise a camminare, ma era un vero problema, lui stava camminando con il Mantello addosso, ma qualcuno poteva notare le impronte nella neve. Camminò, camminò, e continuò a camminare, aveva tanto freddo; nella tenda c’era molto più caldo, vide di sfuggita Hagrid, ma capì che era meglio non farsi vedere, vide i Tre Manici di Scopa, quanto avrebbe voluto fermarsi a bere, ma si era dato alla macchia, e dunque non poteva farsi vedere in un posto così affollato ogni giorno.
Non vide però degli studenti, probabilmente non era il giorno organizzato, oppure avevano annullato le uscite dal castello, dopo quello che era successo. E poi dopo venti minuti di camminata nella neve, e di pensamenti, entrò senza farsi notare nell’Ufficio Postale. Per sua fortuna non c’era molta gente; cercò il gufo che avrebbe indirizzato le lettere ad Hogwarts, e ci ficcò dentro la lettera di Ron e la sua. Avrebbe dovuto compiere lo stesso viaggio fra tre giorni esatti.
Harry uscì, sbattendo anche ad una signora, che diede inizio ad una lamentela, ma Harry era già uscito, e stava per tornare alla tenda. Per un attimo, si fermò al centro della strada, e vide in lontananza Hogwarts.
-Sto arrivando Pansy, sto arrivando!- disse Harry prima di Smaterializzarsi e tornare nella cittadina di Glouchester.

Il giorno seguente, i cinque cercavano disperatamente, dopo aver rubato una cartina di Londra, un posto per nascondersi dalle autorità.
-Ci serve un posto, dove nessuno si aspetterebbe che noi siamo lì- disse Harry rompendo un lungo silenzio.
-Si, ma il punto è…. dove?- chiese Dean, -Un momento, ci sono!- esclamò Harry alzando le mani al cielo in segno di vittoria.
-Su forza illuminaci Harry!- disse, entusiasta di sapere in che parte dell’Inghilterra dovranno andare questa volta, Seamus.
-Allora è un posto completamente isolato dal mondo, nessun Babbano si aspetterebbe che qualcuno ci vive all’interno, sta su uno scoglio, una casetta che a stento si regge in piedi, con un po’ di magia non ci saranno problemi, ha due stanze, un camino, ed è perfetta!- disse Harry ricordandosi la notte in cui scoprì di essere un Mago.
-E’ fantastico Harry! E dove si trova?- chiese Ron.
-Be ecco, allora si trova- incominciò Harry, sentendosi gl’occhi dei compagni addosso -Non mi ricordo dove si trova- disse il ragazzo concludendo con una risatina colpevole.
Quando terminò Ron e Seamus caddero dalle loro sedie, -Miseriaccia Harry!- esclamò Ron, -Diamine, un posto, praticamente disabitato, che fa al caso nostro, e tu non sai dove si trova?!-.
-Ok Ron calmati, calmati- disse Neville cercando di far prevalere la calma nel rosso.
Quando Ron si calmò, lo fece sedere su una sedia e parlò.
-Ragiona Harry- incominciò Neville -Come te lo sei ricordato?-.
Harry rispose prontamente -E’ stata la notte che ho scoperto di essere un mago, a 11 anni-.
-Ok, e come ci sei arrivato fin laggiù?- chiese più curioso Neville.
-I miei zii mi ci hanno portato per evitare di far arrivare le lettere di Hogwarts-.
-Va bene, e come ci siete arrivati tu e i tuoi familiari?-.
-Bè, per la verità mio zio sembrava impazzito, stava andando a caso con la macchina, non sapevo dove stesse andando-.
-Non ricordi veramente niente Harry?- chiese Neville tentando di far ragionare Harry.
-Ricordo solo che ci sono arrivato tramite una barca a remi-.
-Quindi è un posto che sta sulla costa- disse Neville -Ricordi altro?-.
-Si, ricordo che stava vicino ad un albergo che era assolutamente disgustoso-.
-Bè- incominciò Neville -abbiamo il posto, ma non sappiamo dov’è, sappiamo che ci sei stato un paio di anni fa, il posto sta sulla costa, vicino ad un albergo da te ritenuto piccolo e squallido, vicino al porto presumo dunque, o mi sbaglio Harry?-.
-No, no, non ti sbagli affatto- disse Harry stupito del comportamento e del fantastico ragionamento dell’amico, ma ormai doveva farci l’abitudine a questo nuovo Neville.
-Quindi, ho capito- disse Neville calmissimo.
-Hai capito cosa?- chiese Ron che era andato un attimo bagno.
-Ho capito cosa dobbiamo fare per sapere dove si trova quella lurida catapecchia-, -E cioè?- chiese Harry avido di sapere.
-Mi dispiace Harry, non ti piacerà, ma è l’unica soluzione possibile-, -E cioè?-.
-Dovrai tornare a Privet Drive, e chiederlo a tuo zio-, ora Harry era in un momento di assoluta confusione, e dunque, incominciò a marciare su e giù per la stanza.
-Allora, dimmi se ho capito bene, tu mi stai dicendo di tornare a Privet Drive, dove avevo detto a mio zio che non ci avrei più messo faccia e piedi, e dovrei chiedergli di dirmi il luogo o il nome della località, su cui sporgeva quello scoglio e quella catapecchia?- terminò, comunque, sapendo già la risposta.
-Esatto!- disse Neville con un sorrisetto, -Non se ne parla!- esclamò Harry.
-Andiamo Harry!- questa volta era Dean, che era rimasto zitto per tutta la durata della conversazione, a parlare.
-No! Proprio no!-.
-Cavolo non ci avrei mai creduto!- intervenne Seamus -Il grande Harry Potter, colui che ha sconfitto il Signore Oscuro ed i suoi seguaci, ha paura di far visita ai suoi zii- disse Seamus, mettendo un po’ a rosso Harry, -Non è la stessa cosa- cercò di dire.
Ma si sentì Neville che gli aveva appoggiato la mano sulla spalla, -Mi dispiace amico, ma hanno ragione, ed anche io sono d’accordo, è l’unica possibilità che abbiamo-.
Harry lo guardò un attimo -Ah! Hai ragione, anzi, avete tutti ragione, lo farò dopo Natale-.
-Bravo amico così si fa!- esclamò Neville dandogli un pacca sulla schiena.
-E poi, guarda il lato positivo- disse Ron.
-E sarebbe?- chiese Harry, Ron lo guardò.
-Ehm- e si allontanò senza dire una parola, e facendo sbellicare dalle risate Neville, Dean e Seamus.

Ormai Harry doveva rassegnarsi. Il pomeriggio era arrivato, e questa volta lui e Ron, avevano dato il cambio a Neville, Dean e Seamus; stavano passeggiando lungo il perimetro, ormai c’era un gran freddo, e la neve copriva la foresta intera, in quel momento.
Harry guardò l’amico rosso e gli sembrava pensieroso -Ehi che ti prende Ron?- gli chiese.
-Oh bè, stavo pensando ad Hermione, chissà che cosa penserà lei di me, se dopo la lettera mi farò vivo in qualche modo, insomma lei starà pensando a me?>>.
-Ron- incominciò Harry < -Tradire Hermione- rispose.
-Esatto, e cosa ha fatto lei alla fine?-, -Mi ha picchiato?-.
-No!- esclamò Harry -Più in là-.
-Mi ha perdonato-, -Giusto, e quindi lei ti ama?-.
-Penso di si-, -No Ron! Tu devi esserne certo di quello che dici: Si o No?-.
-Si!- esclamò Ron -Si lei mi ama, e ne sono certo, anzi certissimo-.
-Visto? Che cose ti avevo detto?- disse Harry.
Ora Ron era più tranquillo e più sicuro di sé, lo vedeva nei piccoli movimenti che faceva appena sentiva un rumore.
-Oh giusto! Dimenticavo Harry- disse Ron -Silente, secondo quello che diceva la sezione dello sport della Gazzetta del Profeta, ha stipulato un accordo con il Ministero, dove dice che trasmettono in radio le partite delle squadre di Hogwarts, e stanotte gioca direttamente la finale della Lions Cup tra Corvonero-Finchbury Finchies, domani c’è un’amichevole tra Serpeverde-Treeskimmers, giocano entrambe fuoricasa e conosco la stazione, che ne dici di ascoltarla stanotte a cena, e anche domani?-.
-D’accordo, è da tanto che non ascolto Quidditch- rispose Harry.
Terminarono il turno, tornando in tenda, -No no ragazzi!- disse Harry a Neville che stava uscendo per fare il turno notturno.
-Perché? C’è qualche problema? C’è qualcuno lì fuori?-.
-No ragazzi, non c’è nessun problema- disse Ron -E’ solo che oggi ci sono delle partite di Quidditch in radio e pensavo di ascoltarle insieme-.
Dean e Seamus erano entusiasti, tra l’altro non poteva biasimarli Harry, anche lui non vedeva l’ora di accendere la radio; così si misero seduti dopo aver apparecchiato e versato sui piatti delle uova trovate in una fattoria lì vicino, Ron prese la radio e accese con la pubblicità ancora in onda; dovettero aspettare ben dieci minuti per aspettare l’inizio della partita, e si sentirono le parole del telecronista parlare; finalmente Harry poteva risentire Quidditch.

-Benvenuti, benvenuti a New York nello stadio di Quidditch più grande del mondo il “New York Empires”, dove fra pochi minuti si affronteranno la squadra sette volte campione della U.S.Cup, i Finchbury Finchies, con giocatori di grande esperienza e di grande classe, contro Corvonero, squadra a livello scolastico, che proviene dalla prestigiosa scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, oserei dire una squadra un po’ incompetente per questa sfida, molto impreparata a giocare in questo leggendario stadio, per disputare la prima finale della Lions Cup. Sono Bruce Kennedy che vi parla, fra poco le formazioni-.
-Non sarà facile per i nostri purtroppo- sospirò Ron.
-Ecco sono arrivate le formazioni, gli Americani useranno le Firebolt per gareggiare, e si schierano con negli anelli si posiziona, col numero 1 Brad Guzan, i Battitori saranno il numero 3 Michael Altidore ed il numero 2 Jozy Edu, i Cacciatori invece saranno guidati dal capitano e numero 7 Sheenan Dempsey, accompagnato dal numero 9 Terrence Willians e dal numero 80, classe 1980, il giovanissimo Brad Perry, mentre il cercatore, sarà il numero 20 Jonathan Bradley; dunque tutta la qualità che potevano avere in campo se la sono giocata al 99 per cento, risparmiando solo il numero 10 Brek Cameron. Ora invece per la formazione dei Corvonero la leggerà Lee Jordan-.
-Cosa?!- esclamarono Seamus e Dean insieme -Cioè Lee in America?!- disse alla radio.
-Così sembra- disse tranquillo Harry.
-Grazie Bruce, i giovani ragazzini di Hogwarts useranno invece le scope Tornado 11, e si schierano con la loro formazione titolare: in porta il numero 1 Marcus Belby, i due Cacciatori saranno il numero 6 Morag McDougal e con il numero 5 Stewart Ackerley, mentre paga caro l’errore nella prima di campionato contro Serpeverde, Cho Chang, ricordo Corvonero in vantaggio col punteggio di 130 a 0, non riesce a prendere il boccino, facendo perdere la sua squadra per 150 a 130, dunque giocherà il numero 11 Terry Steeval, e come Cacciatori giocheranno Roger Davies, capitano della squadra con il numero 7, Antony Goldstein, con il numero 10, e, con il numero 9, Michael Corner. Vi anticipo, che i Finchbury Finchies attacheranno da destra verso sinistra, mentre i Corvonero attaccheranno da sinistra verso destra- terminò Lee.
-Qualche curiosità hai scovato in questa partita Lee?- gli chiese Bruce Kennedy.
-Si, ho notato che lo stadio è pieno, nonostante sia solo una normale partita con in palio un trofeo amichevole con, da una parte, una squadra a conosciuta e che gioca a livello mondiale, dall’altra parte, una squadra giovane, che gioca per la prima volta in uno stadio di grande valore e storia come il New York Empires, e che non ha l’arma che hanno i Finchbury Finchies, ovvero l’esperienza. Ho notato inoltre che tra il pubblico c’è il preside di Hogwarts, ovvero, Albus Silente, vicino ai suoi studenti-.
-Grazie Lee, ora qualche secondo pubblicità e poi di nuovo qui, per questa grande amichevole di Quidditch-.
Ovviamente i ragazzi tifavano Corvonero, per tenere alto il valore di Hogwarts, ed Harry stava quasi per avere la voglia di Smaterializzarsi in America, a New York per vedere quello spettacolo. Passò la pubblicità molto velocemente, all’incirca 14 secondi, e poi le parole di Bruce Kennedy si echeggiarono tra le tende.
-Bentornati al New York Empires, le squadre volano sul campo perfettamente verde, si gioca in questo caldo pomeriggio Americano, e le condizioni sono ottime. Le squadre si schierano intorno all’arbitro della partita, il Brasiliano Juan Da Silva, che lancia la pluffa e la partita incomincia, e che lo spettacolo abbia inizio.
C’è stata una lunga azzuffata per impossessarsi della pluffa da parte dei sei Cacciatori delle squadre; ma ecco la primissima azione della partita con il capitano Dempsey, che la allarga a sinistra per Willians, si porta Davies dietro saltandolo, poi si porta via Corner, evita un bolide, evita il secondo, occhio perché Belby è fuori posizione, lascia partire un siluro col mancino il Brasiliano, la pluffa sta per entrare nell’anello più basso…. Goldstein però, che deviazione all’ultimo, grande difesa da parte del numero 10, che per questo gesto si merita al cento per cento questo numero.
Occhio perché siamo già dall’altra parte con Davies, che prova a portarsi via Cameron, ma viene contrastato da quest’ultimo, e dunque si riparte in superiorità numerica per i Finchies, 3 contro 2, con il possessore della pluffa Brad Perry, che va sul fondo e mette al centro dove Dempsey che tira di pugno di prima intenzione, Belby è ancora fuori posizione, e ancora Antony Goldstein in fase difensiva, che devia la palla, nelle zone di Willians, che calcia con i piedi di prima intenzione, Belby però la respinge dove c’è di nuovo Dempsey che allarga a destra per Perry, su di lui Davies, uno due di Perry con Dempsey, saltano con questo passaggio il capitano Blu-Argento, il giovanissimo numero 80, è davanti a Belby, al centro c’è solo Willians,  che è smarcato, Perry lo vede e lo serve puntualmente, sta per tirare, ma ancora Goldstein che lo anticipa, e scatta a campo aperto da solo con la pluffa in mano, lungo la corsia di destra, prova a vedere se c’è qualcuno dei suoi, ma sono tutti dietro, Finchies compresi, arriva al limite dell’area degli anelli, davanti a Guzan, fa partire il tiro con la mano destra, ma è un tiraccio che finisce, di molto dietro gli anelli.
Comunque dopo dieci minuti di dominio assoluti degli Americani, i Corvonero arrivano alla loro prima occasione, che ne pensi Lee della partita fino ad ora?-
.
-Per me i Corvonero, sono troppo schiacciati nella loro metà campo, dovrebbero cercare di uscire, e sfruttare anche il minimo errore dei Finchies come in questo caso; piccola curiosità, i Battitori della squadra di casa, hanno lasciato correre Goldstein, e forse è proprio da qui che devono cercare una strategia i ragazzi di Hogwarts, ovvero l’essere sottovalutati dagli avversari, e poi mi sta piacendo molto, per come sta interpretando la partita, e giocando il giovane Perry, e aggiungo che Steeval e Bradley, non hanno ancora trovato il boccino, ma sono passati solo dodici minuti-.
-Grazie Lee, ma siamo già a centrocampo con Dempsey che lancia lungo centralmente, scavalcando la difesa, per Willians, attenzione che il numero 9 è solo, potrebbe tirare, Belby è in difficoltà, tira alla sinistra di quest’ultimo, Ackerley tocca appena col bolide la pluffa, che sbatte sul ferro dell’anello, Finchbury Finchies vicinissimi una ennesima volta al gol, il pubblico intanto incomincia ad intonare qualche coro in Americano, per i loro beniamini. Occhio, perché il gioco è già ripreso; prova ad impostare Perry, attenzione che c’è un buco nella difesa dei Corvonero, Dempsey se ne accorge, e attacca lo spazio, Perry lo serve puntualmente, Belby contro Dempsey, l’americano tira…. PALO! Un altro palo per i Finchies; molto fortunati gli Inglesi-.
-Se posso aggiungere qualcosa- intervenne Lee -Belby, che ricordo ai radioascoltatori, è uno dei migliori portieri ad Hogwarts, mi sembra un po’ giù di morale-.
-Infatti vediamo che sbaglia un rinvio che arriva nelle mani di Willians, scarta Corner, evita un bolide di Ackerley, ennesimi giochi di prestigio del brasiliano, che si avvicina agli anelli di Belby, un po’ lontano per provare potrebbe optare per un passaggio lungo per Perry che si propone; PROVA INVECE LA GRAN BOTTA DI MANCINO! GOL! GOL DI WILLIANS! Tiro dalla distanza potentissimo, non se lo aspetta Belby che rimane fermo, e la pluffa attraversa l’anello di media altezza-.
Quando segnarono gli Americani, Dean e Seamus fecero un lungo lamento.
-Ha fatto una cosa quasi impossibile, ma comunque un gran gol per il numero 9- disse Lee con poco entusiasmo.
-Su dai ragazzi, c’è tutto il tempo per recuperare, e poi è solo un gol- tentò di rincuorarli Harry.
-Non direi Harry, senti un po’- disse Ron indicando la radio.
-Attenzione a Willians, Willians, si porta via Corner e Davies, si porta via due volte Goldstein, tira con i piedi agganciandosi alla scopa…. GOL! UN ALTRO! Sempre Finchies, e sempre Willians, dopo solo un minuto il risultato è sul 20 a 0 per gli Americani-.
-Recuperare? Stanno giocando di merda!- disse Dean guardando Harry, -Bè a questo punto possiamo sperare solo in Terry-.
-Corvonero che prova ad attaccare con il capitano Davies, ma un bolide di Jozy Edu lo ferma, partita troppo facile per i giocatori di casa. Infatti c’è Perry che attacca, ancora il giocatore classe 1980, si porta via Corner, ha una prateria davanti; ne approfitta, arriva al limite, a tu per tu con Belby che prova ad uscire, Perry ha la mano alzata per tirare, Belby prova ad attaccare Perry, ma viene colpito alla scopa dal bolide di Altidore e quindi tutto regolare. Perry tira nell’anello centrale, con anello libero…. GOL! Primo gol da professionista per Perry che sigla il 30 a 0 per la sua squadra!-. -Azione molto bella di Perry, che nonostante potesse rischiare il contropiede in inferiorità numerica, riesce a portarsi via l’avversario attaccando lo spazio immenso con la sua Firebolt, e poi quando Belby viene disarcionato non c’è niente da fare, complimenti per Perry, sperando che questo sia il primo di una lunga serie- aggiunse Lee facendo sentire i leggeri applausi per il giovane.
-Attenzione dunque a Dempsey che prova a tirare dalla fascia! GOL UN ALTRO ANCORA! A segno il capitano numero 7, 40 a 0 dominio assoluto, quattro gol in cinque minuti!-.
-Attenzione Bruce! Steeval ha trovato il boccino!-.
-Attenzione, Lee ha ragione! Steeval è in netto vantaggio su Bradley, che è da l’altra parte del campo, discesa improvvisa, Bradley lo raggiunge. Sono in picchiata, arrivano a pochi metri da terra Steeval si solleva in orizzontale, Bradley sembra preso in controtempo e non riesce a fermarsi. Ahia! Brutto scontro a terra di Bradley che si contorce dal dolore! Steeval si è fermato intanto, e va a vedere le condizioni dell’americano, che gli stringe la mano mentre viene medicato. Ma perché ha stretto la mano secondo te Lee?-.
-Ho capito! Steeval ha solo fatto finta di vedere il boccino, così si è buttato in una picchiata sollevandosi al momento giusto lentamente, mentre Bradley andava a tutta velocità e non riusciva a fermarsi e così è andato a sbattere contro l’erba del New York Empire-.
-Si, bella strategia, ma perché Bradley ha stretto la mano a Steeval?- chiese curioso Bruce.
-Per complimentarsi! Perché c’è cascato in pieno-.
-Ora è tutto più chiaro! Intanto Bradley, non può continuare la partita, ma non hanno cambi per il Cercatore, e quindi dovrà andare a segno oltre i 150 punti gli Americani e non riceverne neanche uno-, Dean, Seamus, Neville, Ron ed Harry si rallegrarono al sentir questa notizia.
-Il gioco riprende con Perry, che gioca su di Willians, che con la testa la gira per Dempsey che serve con i piedi nella fascia opposta Perry, che tira a sua volta di prima con il pugno! E questo è il 50 a 0! Hanno particolarmente applaudito questa azione i tifosi Americani-.
-Sanno, i Finchies, che Steeval potrebbe afferrare il boccino da un momento all’altro, e quindi devono cercare di fare altri 100 punti-.
-Intanto Corvonero che ha preso altri due gol quindi 70 a 0 ancora a segno Willians per entrambi i gol. Corvonero che cercano di chiedere a Steeval di velocizzarsi, attacca Dempsey che lancia lungo per Willians che riesce a passarla per il Battitore Edu, che tira di prima con la mazza verso gli anelli di Belby! GOL! A segno anche il battitore Belga numero 2. Attenzione però perché Davies appoggia per Goldstein, che gira per il battitore McDougal, che con la mazzata allunga per Davies che era scattato, prova a tirare evitando anche il bolide! PARATA! Con la punta delle dita riesce a toccare Guzan, e fa scattare un contropiede, tre Finchies contro Corner che è rimasto indietro, porta la pluffa Dempsey, che da in fascia per Willians, evita un altro bolide, appoggia per Perry, Corner lo falcia!-.
-Mi sembra che Juan Da Silva dia il rigore-.
-Infatti è rigore! Rigore! Anzi ne assegna due! Quindi due rigori per i Finchbury Finchies! E potrebbe esserci un cartellino…. Giallo. Il pubblico rumoreggia-.
-Ha rischiato molto Corner, non sapeva che fare! Intanto esce velocemente tra gli applausi il giovane Perry, per far spazio al fenomeno numero 10, lasciato in panchina, ovvero Brek Cameron, e credo che lui andrà a battere i rigori-.
-Infatti tiene la pluffa tra le mani-.
-Ricordo che nel campionato di Hogwarts, ancora in corso, Belby aveva effettuato una bellissima parata-.
-Grazie Lee, arriva il primo fischio di Da Silva. Steeval approfitta della libertà lasciata in campo per cercare il boccino; tira Cameron con la mano destra! GOL! Prima rigore realizzato! Ecco il secondo fischio dell’arbitro Da Silva…. GOL! Punteggio per 90 a 0 e siamo a 36 minuti di partita-
.
-Forza! Forza!- urlava Dean.
-Attenzione alla ripartenza di Davies, prova a braccarlo Cameron, numero di Davies! Corner che riceve il passaggio del capitano, controllo di Corner che riappoggia per Davies in fascia sinistra, altro numero su Cameron, e Davies entra in area di rigore, Cameron che disarciona irregolarmente Davies!-.
-RIGORE E’ RIGORE!- urlò Lee.
-Infatti! Rigore per i Corvonero!-.
-NE HAI DATO DUE AI FINCHIES, E A NOI SOLO UNO!- protestava Lee.
-Calmati Lee! Calma! Solo un rigore in effetti per i Corvonero. Va comunque Belby! Belby il portiere a battere il rigore!>>.
-Non è un caso per gli Inglesi- disse Lee dopo aver ripreso la calma -Nel campionato di Hogwarts ha segnato un rigore, sembra che Davies voglia rincuorarlo-.
-Dunque va Belby, il fischio dell’arbitro.... GOL! 90 a 10, risultato che con la somma di gol non è importantissimo, ma è un punto che può valere molto per i Corvonero che, se Steeval prenderebbe il boccino, vincerebbero il trofeo. Attenzione a Dempsey che era ripartito subito con Belby lontano dagli anelli, tira potentissimo dalla mediana della sua parte di campo! La pluffa che continua ad andare avanti Belby che cerca di volare più veloce che può, la pluffa è diretta verso l’anello centrale più alto! Belby SI TUFFA IN SLANCIO DALLA SCOPA nonostante sia a più di 50 o 60 metri di altezza!.... DEVIA LA PALLA, e si appende all’anello per non sprofondare-.
-Pubblico di Corvonero, Finchies e appassionati di Quidditch, che applaudiscono Belby, che sembrava una scimmia per come si è appeso, ma una parata mai vista, questo è il Belby che conosco!-.
-Grazie Lee per la curiosità ora tiene palla i Corvonero con Davies, lo attacca Cameron, attenzione tutti si fermano e guardano verso l’alto PERCHE’ STEEVAL HA TROVATO IL BOCCINO! Attenzione 100 a 10; Cameron ha approfittato dell’immobilità dei giocatori. Steeval ha la mano tesa, boccino velocissimo, passa per le torri dello stadio, passa per l’anello del portiere dei Finchies, sempre con la mano tesa, si avvicina al boccino tutti col fiato sospeso; quattro minuti che Steeval rincorre il boccino, il punteggio è sul 120 a 10, gol di Willians e Cameron, Steeval che ha la mano tesa, manca poco-.
-E’ FINITA! E’ FINITA! CORVONERO CHE VINCE CONTRO LA SQUADRA 7 VOLTE VINCITRICE DELLA PRESTIGIOSA U.S.CUP, PRENDENDOSI E CONQUISTANDOSI LA LIONS CUP!- stava ancora urlando Lee il punteggio finale di 160 a 120 per i Corvonero, con Dean, Seamus e Ron che urlavano e saltavano come matti e con Neville e Harry che si davano il cinque ridendo.
-Ed eccola qui! La piccola coppa con la faccia da leone in oro e argento, alzata dal capitano Davies, con alle spalle prima un disastroso e poi decisivissimo, portiere Belby, poi il secondo Portiere Charmichael, le riserve dei Cacciatori Stretton e Samuels, e poi Corner, Goldstein ed il super-decisivo Steeval!- disse Lee che pareva ne avesse ancora per molto, ma Ron spense la radiolina, e si misero a tutti a letto consapevoli dell’impresa dei loro compagni di scuola.
Dean, Seamus, Neville, Ron ed Harry erano felicissimi. 


Angolo dell'autore: Questa storia è stata rippublicata siccome qualcuno è entrato nel mio account (per errore mio siccome lo lasciato aperto) e ha cancellato questo capitolo, quindi ho dovuto rippublicarlo.
Quindi spero che comprendiate. Grazie ancora a tutti per la comprensione.
   
 
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