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Autore: clif    03/01/2014    2 recensioni
la mia seconda cross over tra Twilight e Silent Hill: dopo "il gigante e la bambina". a differenza del primo (che prende spunto da Silent hill 0 e 1), questo capitolo prenderà spunto da Silent hill 2 e Silent hill 3. i personaggi e la trama saranno diversi dal precedente, rimarrà uguale solo lo stile; i protagonisti saranno due, uno di Silent hill e uno di Twilight: vedrete il susseguirsi degli eventi dal punto di vista di entrambi. da una scena del capitolo secondo:
-Cosa vuoi?- disse con un tono tra il rabbioso e l’isterico.
Davanti a lei vi era un uomo con un impermeabile beaje e un cappello marrone,
dalla parte della faccia scoperta poteva notare che era piuttosto anziano, aveva
dei capelli grigi mal coperti dal cappello e delle profonde rughe sul viso. -Scusami
non volevo spaventarti…- Disse cercando di calmarla -Ti conviene andartene
subito: lo so che mi stavi pedinando!- Disse lei con una voce calma ma fredda. -
Heather! Calmati… ti voglio aiutare-
ATTENZIONE: la trama riguarderà principalmente Silent Hill 3
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Twilight-Silent Hill'
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Prima di tornare a casa, Alessa preferì cacciare nei boschi vicino alla città; disse

che era a causa della sete, ma in realtà voleva guadagnare tempo perché non si

sentiva ancora pronta a rientrare in quell’appartamento. Lasciò Laura fuori dalla

boscaglia; poi, con Alec, iniziò a “bere”. Lui era un po’ riluttante, riguardo questa

dieta, ma promise ad Alessa che ci avrebbe provato. Dopo mezz’ora, i due,

recuperarono la bambina e tornarono a casa. Il corpo del padre era rimasto “nella

casa dell’altra dimensione”, nonostante ciò Alessa non aveva il coraggio di entrare

-se non te la senti, possiamo andare in qualche hotel qui vicino- Le disse Alec,

notando il suo stato d’animo. -No! Laura deve riposare subito, e poi… posso

farcela- Detto questo i due entrarono, con Laura addormentata tra le braccia di

Alec. L’interno era rimasto uguale a come Alessa l’aveva lasciato poche ore prima,

escludendo l’assenza di Emmett riverso sulla poltrona -Nell’altra stanza c’è un

letto, puoi fare dormire Laura lì- Disse indicandogli una porta. Per il momento

sarebbero rimasti ad abitare in quell’appartamento, poi avrebbero deciso il da

farsi. Anche se il dolore era insopportabile, doveva andare avanti e rimanere in

quel posto non l’avrebbe certamente aiutata. -L’ho messa a dormire… cosa c’è?-

Chiese Alec dopo essere rientrato nel salone -Vorrei dire addio a papà, ma non ci

riesco; vorrei salutarlo, un ultima volta, in una maniera più umana-

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Emmett Cullen

                                                   2021-2039 *(la data di nascita è falsa)*

In memoria dell’uomo con il cuore più grande del mondo

Intorno a quella targa d’orata aleggiava il silenzio. Anche se il funerale era una

cosa da esseri umani, Alessa volle farlo lo stesso. I suoi capelli erano di nuovo neri

(non aveva più motivo di tingerli) e li aveva nuovamente allungati; indossava un

paio di jeans e una giacca della tuta, nera; non era un abito molto formale, ma

neanche al padre piaceva quel genere di cose, perciò… Alec, invece indossava il

suo solito abito formale; un elegante abito nero con una cravatta rossa. Laura

invece indossava una magliettina e una piccola gonna, entrambe nere. Oltre loro

tre, non si vedeva anima viva nel raggio di un chilometro. Alessa non aveva

invitato nessun’altro; ricordava ben poco della sua vita antecedente alla

trasformazione e della vita successiva non c‘era nessuno che si potesse definire un

amico, o comunque conoscevano “Harry Mason” non Emmett Cullen. Dopo un po’,

Alec prese in braccio Laura e si allontanò: lasciando ad Alessa un po’ di

privacy -Ascolta papà… non so se quella notte, ho sentito davvero la tua voce

oppure l’ho solo immaginata comunque ti volevo dire una cosa…  avrei voluto

dirtela quando eri ancora vivo, comunque… grazie, grazie per il tuo aiuto, grazie

per avermi fatto da padre, grazie per avermi voluto bene… grazie di tutto papà!-

rimase immobile davanti a quella lapide per dei secondi, dei minuti, delle ore

finchè non si accorse di una presenza dietro di lei. Non sentiva alcun cuore battere

e l’odore era inconfondibile: dietro di lei c’era un vampiro. Non poteva essere

Alec, perché altrimenti lo avrebbe riconosciuto, ma anche questo le sembrava un

odore vagamente famigliare. Aspettò qualche secondo, credendo che “l’ospite”

avrebbe parlato, ma non sentì neanche un suono; a quel puntò si girò con un

espressione tra il curioso e il seccato; ma quando i suoi occhi incontrarono quelli

dell’altro vampiro, rimase di stucco -Eh?... mamma?!-


Eccoci giunti alla fine di questa storia, la seconda della serie. mi metterò subito a

scrivere la terza storia che si intitolerà "il lupo e il killer", già dal nome potrete capire

chi ci sarà tra i personaggi. approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno seguito la mia

storia: in particolar modo Dahlia_Gwen, Leo e soprattutto Serve che ha recensito ogni

singolo capitolo della storia. a presto Bye-Bye

 

le storie:

-il gigante e la bambina (conclusa)
-la strega e il mostro (conclusa)
-la strega e il mostro: missing moments (in corso)
-il lupo e il killer (in lavorazione)

  
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